Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson
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Autore: BreakOfDawn    03/04/2011    4 recensioni
“Mmm…Dove vai?”
Con ancora la voce e il volto assonnati,la ragazza si mosse tra le fresche lenzuola,girandosi su un lato.
La sua pelle asciutta,a contatto diretto con la sottile coperta,provocò un piccolo fruscio.
Un po’ per il trauma post risveglio,un po’ per il buio,riuscì a stento,dopo aver tastato il coprimaterasso,a trovare il braccio dell’uomo al suo fianco che,con un movimento leggero,era in procinto di scoprirsi e sembrava proprio che stesse per alzarsi dal letto.
“Tesoro, lo sai che devo andare…”
Così dicendo l’uomo si chinò leggermente per poter sfiorare con le soffici labbra la fronte della fanciulla.
Quest’ultima,però,non aveva nessuna intenzione di lasciarselo scappare e si avvicinò sempre di più a lui,stringendosi sempre di più al suo braccio.
“No,dai… stai qui ancora per un po’…E’ presto…”
In fondo,si sa,le cose proibite e segrete sono sempre quelle che attraggono di più…
Genere: Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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...You are my life...


“Daddy!”

Appena lo vide entrare in casa,il bambino gli corse incontro e Michael poggiò sul pavimento la busta che aveva in mano e si abbassò,pronto a ricevere e ad accogliere tra le sue braccia il piccolo che,subito,gli cinse il collo con le sue braccine.

Quando si furono staccati,il papà rimase accovacciato all’altezza del figlio.Si abbassò leggermente gli occhiali da sole sul naso e lo fissò per qualche istante.

Il bimbo sorrideva, e gli angoli delle labbra,così tirati,formavano delle dolci fossette sulle guance bianche.

Gli occhi profondi e castani,contornati dalle lunghe ciglia,scintillavano,curiosi,furbi ma soprattutto felici.

Michael gli tolse un ciuffetto di capelli dal viso e gli sfiorò il dolce nasino con l’indice prima di mettere la mano dentro il sacchetto di plastica e tirarne fuori una confezione che conteneva un T-rex giocattolo.

Appena il piccolo lo vide le sue guance cominciarono ad assumere un colore acceso e la boccuccia si spalancò sorpresa.

“E’ per me?”

Chiese,poi,con la sottile voce.

Anche il volto dell’uomo si illuminò divertito e la bocca mostrò i bellissimi denti allineati formando un radioso sorriso.

“Tutto tuo,da parte di zia Lili!”

Rassicurato dalle parole del padre,il bambino allungò le manine per poter prendere il regalo e,dopo averlo ammirato per un attimo,girò la confezione cercando di aprirla in qualche modo.

Michael rise nell’osservare il figlio intento e concentrato e,carezzandogli i lisci capelli biondi,si mise in piedi.

“Non puoi aprirla da solo…fatti aiutare da Grace…”

Dopo un cenno deciso e sicuro del capo, Prince si diresse correndo verso la cucina dove la tata stava preparando la colazione e la piccola Paris dai grandissimi occhi verde acqua,seduta sul seggiolone,si guardava in giro,esplorando l’ambiente circostante.

“Grace,guarda che mi ha regalato zia Lilli!”

Il bambino mostrò entusiasta la scatola alla donna che gli prestò attenzione subito dopo aver lasciato il pentolino del latte bollire sul gas.

“Ma che bel tirannosauro!”

Esclamò,poi,sorridendo e accarezzando la testa e il viso del bambino con una mano.

“…Aspetta un attimo che lo apriamo,va bene?”

Il bimbo annuì con un cenno del capo e si diresse verso la sorellina,aspettando che la tata finisse di preparare la tavola.

Anche a lei fece vedere il giocattolo.

Quando Michael li raggiunse,la piccola,nel vederlo,i agitò subito iniziando a scalciare e muovere le manine,pronunciando monosillabi e sorridendo,mostrando i piccoli dentini da latte.

Dopo aver salutato Grace,l’uomo si diresse verso la figlia e,le diede un bacio sulla fronte e le accarezzò con la grande mano la piccola testolina.

Lilian aveva pensato anche a lei.

Michael dallo stesso sacchetto estrasse un piccolo coniglietto rosa di peluche e lo pose sul ripiano del seggiolone.

La piccola rimase per un attimo in silenzio a fissare concentrata il pupazzo,dopodichè iniziò subito a tastarlo e palparlo,sempre con espressione seria e con le labbra leggermente imbronciate.

Il papà,però,la conosceva bene e sapeva che quell’apparente broncio si sarebbe presto trasformato in attaccamento verso il nuovo giocattolo. Paris faceva sempre così.Diffidente con tutto e tutti aveva bisogno di esplorare e conoscere ogni cosa prima di potersi fidare.

“Stasera poi chiamiamo la zia Lili per ringraziarla”

Affermò,poi,soddisfatto,facendo un buffetto sulla guancia al piccolo Prince.

“Caffè?” chiese Grace.

“No,ti ringrazio,l’ho già bevuto…ora vado in camera,sperando di riuscire a combinare qualcosa!”

Rise e baciò per l’ultima volta sulla fronte entrambi i figli prima di dirigersi verso la porta della cucina.

“Se avete bisogno sapete dove trovarmi!”

Disse infine,lasciando i bambini alle prese con i nuovi giochi e la tata alle prese con i fili con cui era legato il T-rex.
 

                                                                           ***********************************************

Ecco,finalmente era riuscito a terminare. Si sentiva soddisfatto e appagato per ciò che era riuscito a scrivere e ad esprimere dopo quasi tre ore e mezza di intenso e duro lavoro.

Sì,perché doveva assolutamente essere qualcosa di perfetto,qualcosa che avrebbe voluto inserire nel nuovo album su cui stava lavorando,qualcosa che avrebbe dovuto sentire tutto il mondo…

E questo,sì che lo era.

Rilesse canticchiando ancora una volta le parole che aveva ritrascritto in bella copia sul foglio a righe.

“Once all alone
I was lost in a world of strangers
No one to trust
On my own, I was lonely
You suddenly appeared
It was cloudy before but now it's clear
You took away the fear
And you brought me back to the light

You are the sun
You make me shine
Or more like the stars
That twinkle at night
You are the moon
That glows in my heart
You're my daytime my nighttime
My world
You're my life

Now I wake up everyday
With this smile upon my face
No more tears, no more pain
'cause you love me
You help me understand
That love is the answer to all that I am
And I'm a better man
Since you taught me by sharing your life

You are the sun
You make me shine
Or more like the stars
That twinkle at night
You are the moon
That glows in my heart
You're my daytime my nighttime
My world
You're my life


You gave me strength
When I wasn't strong
You gave me hope when all hope is lost
You opened my eyes when I couldn't see
Love was always here waiting for me

You are the sun
You make me shine
Or more like the stars
That twinkle at night
You are the moon
That glows in my heart
You're my daytime my nighttime
My world
You're my life…”    
*

Sì,era sempre più convinto di aver fatto la scelta giusta di parole.

Aveva ascoltato semplicemente il suo cuore.Si era fatto guidare a lui e questo bastava.

La melodia era fissa nella sua testa. Sapeva perfettamente come renderla e l’unica cosa che gli mancava da fare era mettersi al pianoforte per poter scrivere gli accordi.

L’aveva scritta pensando ai suoi due bambini e a Lilian.Loro erano tutta la sua vita.

Ad un tratto qualcuno bussò alla porta,interrompendo i suoi pensieri.

Senza distogliere lo sguardo dal testo rispose.

“Avanti…”

Lentamente la maniglia si abbassò lasciando spazio alla figura del piccolo Prince che,con il dinosauro-giocattolo tra le mani,prese a correre verso il padre.

“Daddy giochiamo a Jurassissparcks?”

Sorridendo,Michael lo prese in braccio facendolo sedere sulle sue gambe.

“Opla… Certo che sì! E io chi faccio? Il brontosauro?”

Chiese,poi,mentre il piccolo,appoggiando la testa sul suo petto,si stringeva sempre di più tra le sue braccia.

“Sì,così poi io ti mangiavo e la zia Lilli era felice che il suo super T-rex vinceva!”

Per queste parole e per i gesti enfatici del bimbo,l’uomo non potè fare a meno di ridere.Abbracciò il figlio più forte e chiuse gli occhi,per qualche istante,riuscendo quasi ad assaporare quella vicinanza che li univa,non solo a toccarla con corpo e con tatto.

Pensò a Lilian,alla notte appena trascorsa,a quelle passate e a quelle che avrebbe voluto passare con lei.

Pensò al dolce profumo della sua pelle,al contatto tra i loro corpi,ai suoi capelli castani nei quali lui adorava affondare le dita,al modo buffo in cui arricciava il naso quando rideva,alle sue labbra carnose,ai suoi occhi castani,grandi e con gli angoli leggermente all’insù.

Pensò a quanto fosse bella immersa nei suoi pensieri e al fatto che sarebbe stato volentieri ad osservare ogni suo piccolo movimento per ore,giorni,settimane,anni…

Lei era il suo film preferito,il suo passatempo,la sua musa ispiratrice,la sua droga.

Condividevano tutto,o quasi.

Come lui,amava i bambini, amava scherzare,disegnare,leggere,scrivere,cantare e dedicarsi agli altri,ai più bisognosi.

Testarda,anticonformista,giocherellona,amante delle sorprese e sexy.Dannatamente sexy.

Ma era molto di più di una semplice attrazione fisica.

Quella sì,era necessaria,ma non fondamentale per far innamorare e rendere duratura una relazione.E Michael era innamorato cotto, e ringraziava il cielo che li aveva fatti incontrare.

Pensò al giorno che si erano conosciuti, il25giugno dello stesso anno,il 1999.

Il rapporto con Debbie,la sua ex moglie,era ormai finito da qualche mese.Entrambi aspettavano solo il divorzio.

Quel giorno,come tanti altri,era giunto in visita,al Neverland Ranch,un gruppo di bambini malati,accompagnati da alcuni volontari,in mezzo ai quali spiccò subito Lilian,come un raggio di sole tra le nubi.Non avevano fatto altro che lanciarsi sguardi furtivi,per tutto il tempo.

Un colpo di fulmine? Forse,anche se lei,inizialmente timida e titubante non voleva saperne di lui.

Forse fu proprio questo a farlo innamorare.Non era mica una ragazza facile. Un altro punto a suo favore.

Aprì gli occhi.Doveva assolutamente sentire la sua voce,ne aveva estremamente bisogno.

“Che dici?Proviamo a chiamare zia Lili?”

Propose al figlio.

Guardò Prince sorridente che,subito,afferrò la cornetta del telefono sulla scrivania e gliela porse.















* testo tradotto:
Tutto ad un tratto
ero perso in un mondo di estranei
nessuno di cui fidarmi
potevo contare solo su me stesso, ero solo
poi improvvisamente sei arrivata
prima era tutto nuvoloso, ma ora e' chiaro
hai portato via la paura
mi hai riportato in vita

sei il sole
mi fai brillare
più delle stelle
(sei) quel barlume nella notte
sei la luna
che brilla nel mio cuore
sei la luce del giorno e della notte
(sei) il mio mondo
sei la mia vita

adesso mi sveglio ogni giorno
con il sorriso sul volto
non più lacrime, nessun dolore
perché tu mi ami
mi hai aiutato a capire
che l’amore è la risposta
a tutto ciò che sono
e sono un uomo migliore
me lo hai insegnato
condividendo la tua vita con me

sei il sole
mi fai brillare
più delle stelle
(sei) quel barlume nella notte
sei la luna
che brilla nel mio cuore
sei la luce del giorno e della notte
(sei) il mio mondo
sei la mia vita

mi hai dato la forza
quando non ero forte
mi hai dato la speranza
quando la speranza non c’era più
mi hai aperto gli occhi
quando non riuscivo a vedere
l’amore è sempre stato qui ad aspettarmi


 
 

  
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