«Tutto bene?»

«Sì. Mi sento solo un po’ nervoso.»

«Non esserlo. Lo vedrebbero. Lo vedono sempre.» disse lei, aggiustandosi i capelli «Sii naturale, comportiamoci come se fossimo sicuri e felici e vinciamo. Diventeremo i più popolari della scuola.»

Lui fece un triste sorriso. «Dobbiamo avere almeno quello.»

Lei ricambiò. «Già.» Poi lo prese a braccetto «Andiamo.»

Dave Karofsky aprì finalmente la porta.

La musica a palla gli scosse le orecchie. Era forte quanto ripetitiva e tutto purché da ballo. Dave non riusciva a capire la differenza fra quella sala e una discoteca, anche per quanto riguardava quell’ammasso di persone idiote e anche un po’ ubriache che si limitavano a divertirsi senza rompere niente.

Sam, Mercedes, Rachel e un altro ragazzo a lui sconosciuto erano insieme. Questo ragazzo parlava con tutto il gruppo e Rachel sembrava volersi mostrare totalmente indifferente, ma lo guardava con occhi desiderosi e, allo stesso tempo –e Dave non riusciva a capire il perché– arrabbiati. Mercedes sembrava un po’ giù di morale, ma ridacchiava con Sam tranquillamente, mentre quest’ultimo non perdeva occasione di dare occhiate veloci a Finn e Quinn.

Santana strinse più fortemente il braccio di Karofsky, tanto che ci mancava poco che lui si mettesse ad urlare. Gli stava praticamente affondando le unghie nel vestito!

«Eccoli là.» disse, indicando con la testa Brittany, Artie, Kurt e Blaine. Le due coppie chiacchieravano felici e si tenevano per i fianchi. Dave sentì una stretta lacerare il suo cuore nel vedere Kurt così felice. Felice senza di lui. Felice senza dover pensare a chi sarebbe stata l’accompagnatrice di Dave. Felice con Blaine.  Felice tanto da non avere pietà davanti ai suoi occhi, da non aver considerato quanto gli avrebbe fatto male.

«Li ignoriamo?» Chiese.

«No» rispose con tono tagliente lei «No, ma non andiamo neanche verso di loro. Se ci parlano va bene, altrimenti stiamo per conto nostro.» lo guardò con un suo ennesimo sorriso seducente «Noi siamo felici, Karofsky.»

Dave sorrise a sua volta, e le mise un braccio attorno alle spalle. Si diressero verso quella lista.

Kurt e Brittany, che li avevano notati subito –Seguiti da Blaine, mentre Artie non aveva ingenuamente colto niente–, si stupirono quando videro i due dirigersi verso la lista dei candidati a Re e Reginetta del ballo. Blaine provava una sorta di dispiacere per Dave che, nonostante tutto, ancora non era riuscito a fare coming out, Artie si stupì nel vederli insieme, ma Kurt e Brittany furono quelli che rimasero più feriti. Kurt non riusciva a darsi pace perché Dave non era ancora riuscito ad essere se stesso davanti a tutti, seppur aveva accettato la sua omosessualità; Brittany stava capendo man mano cos’era la gelosia.

«Karofsky, Santana» li chiamò Puck, che era mano nella mano con Lauren «non me lo sarei mai aspettato! Ma non vi stavate colpendo con granite fino a qualche settimana fa?»

Dave abbassò lo sguardo «Sono cambiate un paio di cose da allora.»

Santana guardò male Lauren, poi si girò verso Puck: «Avete intenzione anche voi di candidarvi?»

Il dio del sesso sorrise in maniera sensuale e desiderosa a Lauren: «È quasi sicuro che i vincitori saranno Finn e Quinn, ma io voglio dimostrare a tutti quanto amo la mia enorme donna.»

«Che coraggio, Puckerman. Ora ci siamo» rispose Lauren, mentre scriveva il suo nome sulla lista.

Nel frattempo, anche i felicissimi quattro avevano deciso di andare a parlare con Karofsky e Santana. Si ritrovarono davanti a loro.

«Karofsky» sorrise Blaine «È un piacere rivederti.»

«Salve, Anderson.»  rispose freddamente. Blaine rimase ancora più dispiaciuto, ma Dave confuse il suo volto di dispiacere con quello della pietà.

«Karofsky, Santana.» si limitò a dire Kurt.

«Kurt, Blaine» disse Santana

«Brittany» disse Brittany. Nessuno rimase stupito di quel che aveva detto.

«Che sorpresa vedervi insieme!» gioì Artie, l’unico veramente felice lì in mezzo «Non sapevo ti piacessero questo tipo di ragazze, Karofsky!»

«Nemmeno io» rispose Dave, e i due ridacchiarono.

«Karofsky, dobbiamo parlare» disse Kurt, indicandogli un angolo del luogo più appartato, poi sorrise a Blaine «perdonami, ci metto un minuto» e gli diede un bacio a stampo sulle labbra, che finì per bruciare gli occhi di Dave.

Santana stava mentalmente pregando che Brittany facesse la stessa cosa. Poteva anche criticarla, insultarla, discutere su arcobaleni, ma cristo, doveva pur parlare.

Ma lei non fece niente.

Il soprano si assicurò che nessuno li sentisse, poi mise le mani ai fianchi e sbraitò: «Perché sei andata al ballo con lei?!»

«Con chi ci sarei dovuto andare, scusa?!» Karofsky rispose con tono acido, ma cercava di far tremare Kurt il meno possibile «Lei è l’unica che mi conosce e mi capisce.»

«Tranne me e Blaine» puntualizzò Kurt.

«Tranne te e Blaine» ripeté lui «Ma non potevo mica venire al ballo con voi due, vi pare?»

«Non è questo!» Kurt era all’esasperazione «Il punto è che non farai mai un passo avanti se non farai coming out!»

Dave abbassò lo sguardo «A che mi serve, ora come ora? Non ci guadagno niente, rischio solo di essere umiliato. Inoltre tu stai con Blaine.»

Kurt gli voltò le spalle, dopo averlo colpito con i suoni che uscivano dalle sue labbra: «E io non lascerò mai qualcuno che è stato disposto a venire al ballo con me.»