Misi in moto il pick-up e mi avviai sulla superstrada, avevo deciso di prendere finalmente in mano le rredini della mia vita, niente più vampiri, niente più Edward, solo io, e Jake. Forse. Già, forse, perché probabilmente si era stancato di me e di tutto il mio "amore" per Edward e adesso andandolo a trovare mi avrebbe respinta, maledetta forse, mi avrebbe accusata di averlo fatto soffrire come un cane, magari anche di puzzare di vampiro. Sorrisi, sarebbe stato tipico di Jake.
Immersa in queste riflessioni ero già arrivata a La Push: "Strano", mi dissi"di solito ci mettevo di più..." Mentre spegnevo la macchina il mio occho andò al tachimetro: "Ecco perché sono arrivata così presto: mi sarò di sicuro beccata una multa"
Mi avviai verso la casa di Jake: la porta era socchiusa, e, dopo aver preso fiato, entrai.
-"Ehi, chi c'è?", chiese Jake in tono sospettoso. Era seduto sul letto e stava leggendo una rivista di motori.
-"Io", risposi entrando in camera sua e sedendomi accanto a lui sul letto.
-"Ciao, Bella", la sua voce era stanca e aveva evitato di guardarmi, mentre io mi concessi una lunga occhiata al suo corpo: le ferite si stavano rimarginando: il petto non era più fasciato.
-"Ehi, lo sai che sei davvero sexy così a petto nudo e con quell'espressione corrucciata?"
Sorrise amaramente.
-"Che vuoi, Bella? Sei venuta a dirmi che non vuoi rinunciare  a me come amico? Che però ami e amerai sempre e solo lui?"
-"Jake, io..."
-"Bella, vattene, ti prego, se ci tieni a me anche solo un po', vattene....non spezzare ancora di più il mio cuore"
Non riuscii a trattenere un gemito al pensiero di cosa doveva aver passato per colpa mia, e mi misi a piangere come una stupida. Jake non disse niente, si limitò ad accarezzarmi i capelli con un gesto dolce, da chi non pretende niente. In fondo lui non aveva mai preteso niente...Singhiozzai più forte.
-"Bella, mi dispiace di averti ferita"
Incredibile, lui si scusava con me, con quella che gli aveva spezzato il cuore, quel senso di stupore mi spinse a reagire:
-"Jake, lo sai perchè sono venuta qui?" Si accingeva a rispondermi, ma lo fermai posandogli dolcemente un dito sulla bocca, "fammi parlare: io ti amo, Jake"
Un lampo di luce passò per un attimo in quei bellissimi occhi neri, e poi scomparve. Si tolse il mio dito dalla bocca
-"Bella, lo so che mi ami, so anche che sono il tuo sole, ma so anche che un sole non può niente contro un eclissi, vai dal tuo Edward, non piangere per me"
-"Jake, non, tu non capisci, io amo te, solo te, l'ho capito nel momento in cui ci siamo baciati così passionalmente, ho percepito il tuo amore, e il mio. Non so, è difficile da spiegare, in quell'attimo mi sono accorta di quanto stare con Edward mi azzerasse, ero come l'edera, passiva, che si teneva in piedi reggendosi sugli altri. Invece, quando stavo con te mi sentivo viva, quando ridevamo, quando riparavamo le moto insieme, tu non mi hai giudicata, non mi hai mai dato ordini, mi facevi solo stare bene. Lo sai qual era il vero motivo per cui volevo diventare una vampira? Te lo dico io: volevo non essere più inerme, volevo essere degna di Edward, volevo diventare bellissima e smettere di essere una persona inerme. Il mio non era più amore: era ossessione, era una cosa disturbata; così l'ho lasciato dopo la battaglia."
Ecco, mi ero liberata, avevo finito il mio deprimente monologo, e alzai la testa verso il mio interlocutore. Era fermo, immobile, e non aveva mutato la sua espressione corrucciata.
-"Ti amo, Jake, credimi"
Silenzio.
-"Jake, parlami, ti giuro che quello che ti ho detto è vero, ti amo"
Silenzio.
-"Jake, non parli perché ti ho ferito troppo e non ne vuoi più sapere di me, vero?"
Feci per andarmene, ma qualcosa mi trattenne per il braccio. Era la sua mano.
"Non sai, non puoi sapere quante notti ho passato sperando che tu lo dicessi, Bella, amore mio"
Stavo per rimettermi a piangere, dalla gioia, questa volta, ma tirandomi il braccio mi fece girare, e con una mossa da maestro incollò le sue labbra alle mie, fu un bacio molto passionale, ma che aveva in se anche qualcosa di dolce: il nostro amore.
Staccò le sue labbra dalle mie, e mi mormorò all'orecchio
-"E così sarei molto sexy da imbronciato, eh"
-"Mh-mh" annuii
Fece una risatina e mi guardò malizioso, dopodiché ricominciò da dove avevamo iniziato.
Perchè io voglio il sole, non un'eclissi.