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Autore: whateverhappened    03/04/2011    5 recensioni
Spoiler 1x22!
Stava riuscendo a tranquillizzarla, a far scorrere via la paura provata nell'ultima ora. La stava semplicemente abbracciando, ma Spencer non desiderava altro. Sentiva la guancia di Toby sui suoi capelli, le sue braccia attorno a sé, a proteggerla da tutto quello che stava accadendo attorno a loro.
Si sentiva al sicuro, finalmente.
[Toby/Spencer]
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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«I've never had a safe place to lend, but now I feel like I do... so I wanna you stay safe»
«If you need anything tonight, I'll be there for you»
«I love knowing that»




«Tutto bene?»
La voce della madre fuori dalla porta lo fece sussultare. Gli sembrava di essere entrato in bagno solo pochi istanti prima, evidentemente erano passati già diversi minuti. Aveva trascorso la serata a tenere occupata Jenna, proprio come gli aveva chiesto Spencer poche ore prima, ma l'attesa lo aveva torturato per tutto il tempo. Aveva sentito Jenna parlare di argomenti che non ricordava neppure, aveva fatto finta di ascoltarla quando avrebbe soltanto voluto andare nel bosco. Si era maledetto decine di volte per aver promesso a Spencer di rimanere a casa, non avrebbe mai dovuto farla andare da sola incontro a chi aveva ucciso Alison.
Perché diavolo l'aveva fatto?
Toby continuava a domandarselo, scuotendo la testa quasi a sottolineare la follia di quel suo gesto, cercando di ignorare la risposta che il suo cervello dava ogni volta. L'aveva fatto per lei, per il semplice motivo che lei glielo aveva chiesto.
E ora era preoccupato, dannatamente preoccupato.
Quando la campana della chiesa cominciò a suonare sussultò, rimanendo pietrificato davanti allo specchio.
Spencer era in chiesa, aveva accompagnato Melissa. Spencer era lì e la campana stava suonando senza apparente motivazione.
In un attimo spalancò la porta e corse fuori. Quasi investì la madre, che gli urlò qualche rimprovero, ma non gli importava. Si mosse in direzione della chiesa, che appariva sempre più lontana man mano che aumentava il ritmo della corsa. La campana aveva smesso di suonare, ma la sua mente continuava a fornirgli scenari che non avrebbe mai voluto immaginare. Corse più velocemente, incurante del fiato sempre più corto, fino ad arrivare davanti alla bianca facciata dell'edificio.
La macchina di Emily era lì ed accanto ad essa un'auto della polizia con i lampeggianti accesi. Il perimetro della chiesa era stato segnato con del nastro giallo, “scena del crimine”. Toby avrebbe tanto voluto spegnere quel suo maledetto cervello, che con i pensieri più disparati pareva seriamente intenzionato a causargli un infarto prima del raggiungimento dei vent'anni. Il cuore avrebbe di certo collaborato, visto che stava quasi per esplodere dall'ansia.
Dov'era Spencer? Perché non si vedeva nessuno?
Sentiva le persone accanto a lui parlottare piano, udì distintamente la parola “Alison”. Scosse la testa, cercando di tranquillizzarsi, ma ogni parola che udiva lo costringeva a sentire quella dopo, a seguire quel discorso che forse gli avrebbe detto cosa stava succedendo.
“Sono amiche di Alison”.
“Un omicidio e un tentato omicidio, dicono”.
“Quella Spencer Hastings?”

Per Toby era un vero inferno. Avrebbe voluto chiedere a qualche poliziotto cos'era successo, ma sapeva che non gli avrebbe risposto nessuno. Lui era sempre Toby Cavanaugh, che aveva dato fuoco al garage con dentro Jenna, era quello accusato di omicidio.
Chiuse gli occhi, cercando di ignorare le voci attorno a sé. Non voleva sentir parlare di omicidio, non voleva sentire quello che quegli sconosciuti avevano da dire su Spencer, non voleva sentire collegamenti fra le due cose. Sentì il suo stomaco chiudersi, un po' per la paura e un po' per un senso di colpa che tentava con tutto se stesso di mettere a tacere. Avrebbe dovuto andare con Spencer, non ascoltare la sua richiesta, starle vicino.
«Toby?»
Sentendosi chiamare, aprì gli occhi di scatto. Spencer era davanti a lui, appena oltre la linea gialla della polizia. Tremava, era evidentemente sotto shock. Si avvicinò a lei per quanto poté, un poliziotto lì vicino gli fece cenno di non oltrepassare il perimetro segnato. Spencer sembrava sconvolta, quei suoi occhi scuri che tanto adorava parevano totalmente spaesati. Istintivamente l'abbracciò, stringendola a sé.
«Sono qui» le sussurrò all'orecchio, tentando invano di tranquillizzarla. La sentì scoppiare a piangere contro il suo petto, mentre si stringeva con maggiore forza a lui, quasi non volesse mai lasciarlo andare. Non che Toby ne avesse intenzione, anzi, per quanto lo riguardava nulla li avrebbe divisi.
«Adoro saperlo» Spencer ripeté le stesse parole che gli aveva detto poche ore, quando Toby le aveva detto che ci sarebbe stato per qualsiasi cosa. Così era stato, non ne aveva mai dubitato. Sapeva di poter contare su di lui, quell'abbraccio non era che la conferma. Stava riuscendo a tranquillizzarla, a far scorrere via la paura provata nell'ultima ora. La stava semplicemente abbracciando, ma Spencer non desiderava altro. Sentiva la guancia di Toby sui suoi capelli, le sue braccia attorno a sé, a proteggerla da tutto quello che stava accadendo attorno a loro.
Si sentiva al sicuro, finalmente. Più che con l'arrivo di A a salvarla da Ian, più che con i poliziotti giunti subito dopo la chiamata delle ragazze.
Non si era sbagliata: Toby era davvero il suo posto sicuro.














Sono uscita dal mio mondo di fanfiction su Harry Potter per arrivare qui. Non ho mai scritto fanfiction su telefilm e penso che si veda, non è propriamente il mio campo! Ma Toby e Spencer mi piacciono così tanto che questa storia mi è rimasta in testa finché non l'ho scritta.
Sono consapevole che non sia assolutamente niente di che, ho fatto pure un po' di casino con i tempi, ma suvvia, è il primo tentativo! XD


Baci!
   
 
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