Tutto è relativo
Vi
è mai capitato di avere un’impressione sbagliata di una cosa?un’azione che vi
sembrava stupida, diventa la più importante, e il giorno peggiore della vostra
vita, puo essere quello più importante. Le cose sbagliate, sono quasi sempre le
più importanti, perché, come disse einstein, tutto è relativo!questa one-shot
fa capire come le nostre giornate più brutte, diventino le più importanti…e le
scelte che credevamo orribili, diventano le cose più giuste, le prime cose giuste…se
vi piace, potrebbe anke continuare…perciò…se volete un continuo, o non lo
volete, recensite!
“sei uno stupido!non
sarai mai niente per me più che l’arrogante presuntoso che sei!lo vuoi
capire?ti odio!ti odio!l’hai capito ora?”
La ragazza che
aveva parlato si voltò. L’aveva ferito, un’altra volta. Ma si era stancata.
“hai ragione. Scusami
per…tutto…sarai felice di sapere che ho capito. addio”
La ragazza si
voltò appena per vedere sparire la capigliatura nera del ragazzo che aveva
parlato.
Si era arreso.
Lily sorrise. Un
sorriso che non si estese ai suoi occhi verdi.
Era la cosa
giusta?sarebbe stata veramente felice senza Potter che cercava insistentemente
i suoi occhi?senza che Potter la salutasse ogni mattina, porgendole una rosa?
Scosse la
testa, allontanando quei pensieri.
James corse su
per le scale, entrando nella sala comune silenziosamente.
“ramoso?cosa c’è?”
“ci rinuncio felpato!ci
rinuncio!”enunciò James
lasciandosi cadere sulla poltrona accanto all’amico, che lo guardò con un’aria stranita.
“a cosa rinunci
ramoso?”
“a giudicare dalla
faccia a Lily!”aggiunse
lunastorta, entrando nella sala comune.
“ma è impossibile, dopo
cinque anni non puoi rinunciare cosi!”felpato
era sconvolto.
“dio james!la tua cotta
per l’evans è una delle poche certezze della mia vita!
“mi dispiace
distruggere le tue certezze, ma mi odia, e non posso farmi male da solo!lascio
perdere, non le parlerò, non la saluterò e non la guarderò. Poi…poi mi
passerà…spero”
Remus poggiò
una mano sulla spalla dell’amico.
“mi dispiace dirtelo, non
ti passerà”
“come sei rassicurante
Remus!”aggiunse Sirius
ironico.
“dico la verità, è
innamorato”
“non lo sono!”
“noooooooooooo”fece coro Remus, Sirius e Peter
“mi piace…”
“da cinque anni”
“questo è amore bello!”
“comunque, lei mi odia,
e non mi va di continuare a stare male come un cane, senza offesa felpato”
Sirius annuì, continuando
a leggere
“io vado a fare una
passeggiata!”disse
James, poi, notando gli sguardi dei suoi amici aggiunse, scocciato.
“non andrò dalla
Evans!”
James
oltrepassò il buco del ritratto, e si blocco appena in tempo per non andare
addosso a Lily, lei trattenne il fiato, cosa avrebbe fatto?James la sorpassò
silenzioso, scendendo le scale del castello e sedendosi sotto un faggio.
Chiuse gli
occhi e rimase solo con il suo dolore.
Si, quelle brucianti
fitte che sentiva all’altezza del cuore, non erano avvisi di un impellente infarto,
come diceva sempre Sirius, ridendo come un pazzo.
James sorrise,
senza aprire gli occhi.
Perché quello
che vedeva era la sua vita, senza di lei.
Sentì dei
passi dietro di lui, ma non si mosse, se fosse stato piton che gli lanciava un
anatema, meglio.
“Potter…”
Aprì gli occhi,
avrebbe riconosciuto quella voce dovunque.
“Evans…ho smesso di
romperti e mi cerchi tu?”
Lei sorrise
“volevo solo sapere se
te la sei presa…non mi hai salutata”
“è quello che volevi”
“sono confusa James, quando
mi salutavi volevo che non lo facessi, ma se non mi saluti vorrei che lo
facessi, per cortesia, naturalmente”
Lui non
sorrise. Lasciò impeccata la sua espressione seria
“vuol dire che ti
saluterò”
Chiuse gli
occhi, di nuovo.
L’avrebbe
salutata, non gli costava poi molto, salutarla.
“ciao
James”
“Evans…”disse
james a mò di saluto.
Sospirò, era
la peggiore giornata della sua vita.
Lei voleva
essere salutata…per cortesia.
Lily tornò al
castello…perché?perchè l’aveva fatto?era decisamente la cosa sbagliata!
Non
sapevano entrambi quanto stavano sbagliando…sarebbero state le cose più
importanti….