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Autore: Birby    04/04/2011    2 recensioni
Il campo che prima risplendeva così luminoso di vita, rigoglioso e solare, adesso è esploso in un cumulo di macerie, tra le fiamme dell'ira e i tuoni delle bombe. I missili che sfrecciavano in cielo tagliando l'aria, i fucili che spezzavano violentemente le speranze, e lo sciabordìo di una spada macchiata dal rosso del sangue nemico.
Ma le stelle erano ancora in cielo, e la bandiera della vittoria continuava ad essere lì.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Inghilterra/Arthur Kirkland
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Oh, say, can you see, by the dawn's early light,
What so proudly we hail'd at the twilight's last gleaming?
Whose broad stripes and bright stars, thro' the perilous fight,
O'er the ramparts we watch'd, were so gallantly streaming?

Ed ecco che il Sole fa finalmente la sua entrata, dopo aver lasciato spazio solo alla pioggia e alla disperazione, di due popoli così uguali ma da quel momento così diversi.
Ecco che la notte finisce, ecco che anche l'ultima traccia di oscurità scompare sotto il bagliore delle bandiere che sventolano fiere la loro libertà. Ed ecco che gli occhi di mille soldati, feriti, vivi, orgogliosi, osservano il campo di battaglia su cui hanno combattuto così ardentemente, dove hanno quasi assaporato il gusto amaro della sconfitta, ma dove hanno vinto.

And the rockets' red glare, the bombs bursting in air,
Gave proof thro' the night that our flag was still there.
Oh, say, does that star-spangled banner yet wave
O'er the land of the free and the home of the brave?

Il campo che prima risplendeva così luminoso di vita, rigoglioso e solare, adesso è esploso in un cumulo di macerie, tra le fiamme dell'ira e i tuoni delle bombe. I missili che sfrecciavano in cielo tagliando l'aria, i fucili che spezzavano violentemente le speranze, e lo sciabordìo di una spada macchiata dal rosso del sangue nemico.
Ma le stelle erano ancora in cielo, e la bandiera della vittoria continuava ad essere lì.
In una guerra che sembrava non avere fine, ma che si era conclusa con un raggio di Sole.
E poi, improvvisamente, urla si alzavano dall'esercito vittorioso, urla di gioia, di trionfo, nella cosapevolezza che qualcosa era cambiato. E allora il campo di battaglia non c'entrava più, perchè lo avrebbero ricostruito, più bello, più rigoglioso sotto il cielo della libertà.
America, hai vinto.
La libertà è conquistata, con un sorriso e con occhi orgogliosi che guardano il cielo.
Quelli che guardano il cielo, altri che fissano la terra.
Davanti a lui, un altro uomo.

On the shore dimly seen thro' the mists of the deep,
Where the foe's haughty host in dread silence reposes,
What is that wich the breeze, o'er the towering steep,
As it fitfully blows, half conceals, half discloses?

E' strano vedere tristezza in quel luogo così festoso, vero?
Si copre gli occhi con una mano, inginocchiato nel suo pianto silenzioso che sicuramente vorrebbe nascondere. Steso davanti a lui c'è un fucile. Di quelli britannici, no?
E' un nemico.
Perchè, allora, perchè lui non riesce a considerarlo tale?
Perchè non riesce a festeggiare veramente, insieme a tutti i suoi soldati?
Osserva solo quei capelli biondi, sopra un viso celato in un terribile silenzio, sotto una nube di ricordi, in un mare di disperazione che neanche il vento può far muovere.
Non riesce a capire perchè. Non riesce a capire perchè per ottenere la libertà che tanto bramava abbia dovuto rinunciare a così tanto allo stesso tempo.
Il suo cuore è leggero, ma sostiene un enorme masso.
Non riesce a dire niente, per una volta. Si limita a sussurrare parole inudibili ai festanti.
«Sembravi così grande»
Ripete, e la giustizia con lui.

Now it catches the gleam of the morning's first beam,
In full glory reflected, now shines on the stream:
'T is the star-spangled banner: Oh, long may it wave
O'er the land of the free and the home oh the brave!

E poi lo vede che, lentamente, toglie le mani dal viso, lasciando intravedere gli occhi chiari bagnati da una calda pioggia, lo vede asciugarsi la faccia con la manica della divisa scarlatta e alzarla piano verso di lui. Non sorride, ma non sembra cattivo, come al solito.
«Hai vinto» dice. «Sei...libero»
Che cosa vuole dire quello sguardo?
Fa qualche passo verso di lui. Non avrebbe mai voluto guardarlo dall'alto in basso. Mai.
Ma non c'è possibilità.
Lui ha vinto, e lui... per quella guerra era stato un suo nemico.
Lo guarda con i suoi occhi color mare, e poi sorride, forse con un pò di tristezza.
E la bandiera continua a sventolare.

And where is that band who so vauntingly swore
That the havoc of war and the battle's confusion
A home and a country should leave us no more?
Their blood has wash'd out their foul footsteps' pollution.

Gli aveva vietato l'indipendenza.
Ma lo aveva anche salvato. E lui, adesso... adesso ha vinto.
Gli aveva vietato la libertà.
Sa che non gliel'aveva negata per arroganza. O forse crede di saperlo, in fondo.
Ma sta di fatto che lui non è un suo avversario, e non lo sarebbe mai stato.
Dove sono adesso, i suoi soldati? Ce ne sono alcuni laggiù, sulla costa, ma poco importa, perchè il loro capo non è con loro a tornare a casa, ma è ancora insieme ai vincitori.
Agli americani, che avevano macchiato la loro terra con il sangue nemico.
America continuava a sorridere, ma non si voleva ancora unire ai festeggiamenti.
Inghilterra osservava ancora gli occhi cielo di quello che, sapeva, non sarebbe mai potuto diventare un suo vero nemico.
Divise rosse e divise blu, unite dal bianco della purezza che adesso regnava intorno a loro.

No refuge could save the hireling and slave
From the terror of fight or the gloom of the grave:
And the star-spangled banner in triumph doth wave
O'er the land of the free and the home of the brave.

Urla di trionfo, grida di gioia.
Un popolo che si abbraccia e festeggia, ma che allo stesso tempo cerca di donare una degna morte ai compagni morti nella grande impresa.
Perchè nel popolo della libertà non ci sono solo vincitori: i vinti sono a migliaia, trasportati nell'ignoto dal terrore della guerra. I corpi rinchiusi in tombe oscure e cupe, ma le anime sono comunque insieme agli altri, ricolme di gioia per il trionfo sulla giustizia, che sventolano insieme le bandiere della libertà.
Un'anima sola è danneggiata.
Inginocchiato al suolo, con un viso celato in un terribile silenzio, sotto una nube di ricordi, in un mare di disperazione che neanche il vento può far muovere.

Oh, thus be it ever when feemen shall stand,
Between their lov'd homes and the war's desolation;
Blest with vict'ry and peace, may the heav'n-rescued land
Praise the Pow'r that hath made and preserv'd us as a nation!

Ma comunque andranno entrambi avanti.
Cercheranno la pace e la giustizia, che sempre trionfa. Le continuerà anche a cercare il vinto, benchè esse gli abbiano strappato il suo più grande tesoro.
E altri sussurri si uniscono alle urla gioiose.
«Sei cresciuto... così tanto»
Sarebbe un errore dire che non lo avrebbe mai più considerato parte della sua famiglia.
Sarebbe un vero errore dire che non era per niente fiero di lui.
Ma ha cominciato a pensare... che sia stato un errore, non permettergli di chiamarlo... Nii-san.
Quando vede il leggero stupore sul viso di America, non può non lasciarsi sfuggire un lieve sorriso.
«Congratulazioni»

Then conquer we must, whe our case in just,
And this be our motto: ''In God is our trust''
And the star-spangled banner in triumph shall wave,
O'er the land of the free and the home of the brave!

E il Sole è sempre alto, ad illuminare la vittoria e la giustizia con una luce divina.
La giustizia ha trionfato, e così sarà sempre per i giusti e per i buoni.
La nazione vincitrice china un pò la schiena, e allunga il braccio, offre la mano al vinto.
«Thanks for... everything»
Il suo sorriso adesso è sincero. I loro sorrisi sono sinceri.
Uniti da una stretta di mano, dal rosso delle camicie inglesi e del sangue versato dai caduti, dal blu degli americani e del cielo splendente, e dal bianco della purezza che ora regnava anche dentro di loro.
Il silenzio si è attenuato, i ricordi sono più dolci, e la disperazione è ormai scomparsa mentre il Regno Unito si rialza affettuosamente.
America e Inghilterra: due nazioni così diverse e così uguali.
Dopotutto, una guerra non era mai stata così dolce.







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E' la mia prima fanfiction su Hetalia e allo stesso tempo la mia prima songfiction, quindi non so come sia venuta... ma spero comunque che a voi piaccia più di quanto non piaccia a me. xD
La canzone usata è, ovviamente, il grande inno americano. ùwù
Non so se avete notato il riferimento ai colori Rosso, Bianco e Blu... ma nel caso ve lo dico io. °^°" Da piccola io confondevo sempre la bandiera americana con quella inglese (non chiedetemi come facessi, ero una frana in Geografia "xD), perchè avevano gli stessi colori.
E... beh, ripendandoci conoscendo Hetalia è... è dolcissimo! *ç*
Bene, la finisco e lascio spazio alle recensioni. xD
Grazie~
  
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