Il 17 Marzo si è parlato molto del Risorgimento e del sentimento patriottico.
Cosa ha significato per te lo studio di questo periodo della Storia del nostro Paese e come definiresti il tuo senso patriottico?

Il Risorgimento è quel periodo storico in cui l' Italia, spinta da un forte sentimento patriottico, cerca di ribellarsi al dominio austriaco e di stabilire la propria unità sia a livello di nazione e Stato sia moralmente.
Molti uomini, come Garibaldi, Pisacane, Cavour, Mazzini, sono stati influenzati ed infervorati dal movimento nazionalista che si muoveva in quegli anni nell' orgoglio degli italiani.
Studiarlo da un libro di Storia può certo essere meno coinvolgente ed emozionante che vederlo "dal vivo" in un film o un documentario, ma anche attraverso le pagine del libro si può sentire l' orgoglio, la voglia di riscatto e la fiducia nel futuro di quegli uomini, e, perchè no, di quelle donne.
Molte di quelle imprese fallirono perchè non erano ben organizzate e la determinazione non può fare tutto da sé.
Quando ho letto di tutte le operazioni crollate come niente sono rimasta parecchio delusa, com'è inevitabile pur sapendo che sarebbe successo.
E' come rivedere un film per la seconda volta: sai già che il protagonista morirà, ma ci rimarrai male lo stesso.
Durante i bei momenti invece, come l' incontro di Teano o la famosa frase pronunciata da Garibaldi «Qui o si fa l' Italia o si muore» mi sono ritrovata a sorridere vagamente, orgogliosa.
Posso dirmi senzaltro soddisfatta da quello che ho appreso sull' Italia di ieri, insomma.
Quanto al mio senso patriottico, al momento è pari alla mia passione per l' allevamento di lama.
Quello che penso è che, essendo il nostro un Paese come gli altri, l' unione si doveva fare anche a costo di inguaiarci, perchè non mi pare giusto che gli austriaci e tutti gli altri si giocassero ai dadi i nostri territori.
Ora però non è che la situazione sia migliorata; sicuramente non siamo una massa di crucchi in calzoncini scozzesi e maglia alla Robin Hood che passano il tempo bevendo birra e latte di capra in cima alle montagne e vanno a sciare in canottiera, ed è già qualcosa, ma neanche essere un italiano con cinque lavori, un mucchio di debiti e l' abbonamento allo stadio che beve litri di caffè e non fa la fila alle poste è così soddisfacente.
In sostanza, è sempre la stessa storia.
Corruzione, raccomandazioni, illegalità di ogni tipo sono commesse a viso aperto mentre le autorità se ne infischiano - o sono loro stesse a commetterne -, mentre quella scritta "LA LEGGE E' VGVALE PER TVTTI" troneggia dall' alto e ci guarda irrisoria.
Intanto, masse di ragazzini ignoranti ignorano appunto tutto questo continuando a cantare testi di Justin Bieber e aggiungendo anch' essi il loro anello che fa della nostra una società schifosa, e furbissimi politici promettono provvedimenti, stando ben attenti che la telecamera inquadri bene il loro polso arricchito da un orologio che costa più di casa mia.
Infine, non so cosa dire.
La situazione nel Paese non potrebbe andare peggio.
Anzì, sì.
Potrebbe andare peggio.
Potrebbe piovere.


*Le ultime due frasi ("Potrebbe... piovere") sono una citazione del film Frankenstein Junior e pertanto non sono frutto della mia malata mente, né scrivendole le sto reputando tali.