Bianco
Bianco:
Come la neve che scende e si posa, immacolato;
come l'inverno che ghiaccia il cuore, freddo;
come il giglio che adorna i santuari, candido;
come le mani immobili dei morti, indifferente;
come la luce che illumina e acceca, splendente;
come le ossa che la morte rivela, spettrale.
Bianco:
che tutto mostra e nulla nasconde;
che tutto avvolge, ma nulla dona;
che tutto illumina, ma nulla riscalda;
che tutto comprende e nulla esclude.
Bianco:
Il colore della luce, della purezza, dell'innocenza;
il colore del gelo, dell'apatia, dell'indifferenza.
Il colore della morte.
Allora, che ve ne pare? E' il mio primo tentativo di scrivere una fic di questo tipo, e spero vivamente che sia venuta bene e che vi piaccia (comunque, che vi sia piaciuta o no, spero che lasciate un commento per dirmi cosa ne pensate).
L'idea per questo scritto mi è venuta leggendo "Lilium Frangitur" di Niji_Shoku no Yume che qui ringrazio per l'involontaria ispirazione; anche se provavo attenzione per i colori anche prima, come testimonia un mia breve poesia, sempre pubblicata in questo sito (pubblicità occulta): "Rosa d'inverno" dove parlavo del contrasto tra il rosso della rosa e il bianco della neve.
Ed è proprio il rosso il colore del prossimo capitolo (almeno spero), colore da me contrapposto al bianco in quanto simbolo di passioni e di vita, ma anche di lussuria e peccato.
Piccola nota: il bianco come simbolo di morte viene dalla tradizione celtica antecedente il cristianesimo, ma è presente ancora oggi in Cina e India, e deriva proprio dal colore delle ossa; invece l'ultimo verso della seconda strofa indica il colore bianco in fisica, ossia come somma di tutti i colori (per questo tutto comprende e nulla esclude).