Gocce di passato
Mi tornano alla mente tutti quei pianti,
tutte quelle lacrime che mi hanno rigato il viso,
pianti per amore, per rabbia, di dolore, pianti
per aver perso un amico a me caro, credendo
che ricambiasse l'affetto e invece scopro che
ero solo un oggetto da prendere in giro.
Quei pianti sono un modo per dire che
non ce la faccio più tra pugnalate
alle spalle e tradimenti.
Mi sento come se avessi le ali di un angelo
e non poterle usare, mi sento in trappola.
Dalla finestra della mia stanza vedo la
pioggia, acqua che invade le strade,
che bagna le case e chiunque si trovi
in strada viene immerso dal vento gelido
portato con esso. Appoggio la mano destra
e la testa sul freddo vetro della finestra
in cui sono rimaste alcune gocce d'acqua.
Ripenso a tutto quello che ho passato,
agli sbagli, agli errori, ai rimpianti,
alle occasioni perse.
Cerco di trovare anche un minuscolo
motivo che dia senso alla mia vita.
Tiro un sospiro di malinconia
ripensando alla mia infanzia, quella
si che si poteva chiamare spensieratezza.
Quando si è fanciulli si pensa solo
a come divertirsi e fare amicizia,
niente responsabilità, niente pensieri
che trapanano la mente, niente preoccupazioni,
solo la voglia di vivere, ma crescendo ho commesso
tanti di quei errori che quella spensieratezza,
quella gioia, quella voglia di vivere sono ormai
smarriti.
Verso una lacrima di tristezza,
guardando fuori dalla finestra... Una lacrima
che racchiude i miei ricordi, il mio passato,
chiedendomi cosa mi porterà il futuro...
FINE