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Autore: whateverhappened    04/04/2011    5 recensioni
Ted Tonks, Nato Babbano, è costretto a darsi alla fuga per non presentarsi alla conta dei Mezzosangue. Per i coniugi Tonks, innamorati come il primo giorno, è difficile separarsi l'uno dall'altra anche in nome della loro sicurezza. Il loro sofferto arrivederci.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ted/Andromeda
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Run






È l'alba. Il sole sta sorgendo e la luce sta vincendo sul buio della notte. Fa quasi ridere pensare che nel mondo è il contrario: il male sta trionfando sul bene, oscurandolo.

«Ted» mi chiami debolmente. Ti abbraccio, cercando di infonderti una forza che in fondo nemmeno io ho. È la prima volta che ci separiamo da quando ci siamo sposati, so bene quanto sarà difficile per te. I tuoi occhi grigi sono colmi di lacrime e mi si stringe il cuore, non avrei mai voluto vederti così. Faccio quasi fatica a reggere il tuo sguardo addolorato, segno di una sofferenza ben più grande che porti dentro.

«Andromeda, ascoltami – cerco di rassicurarti – Ce la faremo. Supereremo questa cosa come abbiamo superato tutto quanto, saremo di nuovo insieme»

«Me lo prometti?» la tua voce è rotta, istintivamente sorrido. Stai trattenendo quel pianto che forse ti farebbe sentire meglio, lo fai sempre. Non ho mai capito dove trovi la forza per farlo, io non ci sono mai riuscito. Anche ora, guardandoti, sento le lacrime pizzicarmi gli occhi. Se penso che potrei non rivederti mai più, non scambiare più quei nostri sguardi divertiti, piangere mi sembra inevitabile.

«Te lo prometto. Siamo sempre rimasti uniti, è così che deve essere. Sarò con te anche se non potrai sentire la mia voce» una lacrima scende lungo la tua guancia, la fermo con una carezza. Mi stringi forte, appoggiandoti al mio petto.

«Ho paura, Ted» chiudo gli occhi, aumentando la forza dell'abbraccio. Questa situazione ti sta distruggendo.

«È normale. Dobbiamo averne per un po', finché tutto non sarà tornato alla normalità. Allora questo periodo sarà solo una storia da raccontare» annuisci, ma so che non ti ho tranquillizzata per niente. Vivrai questi giorni nell'ansia.

Il sole è ormai sorto, è ora di andare. Ti stringo la mano mentre ci avviciniamo alla porta, vorrei non doverti salutare. Ti abbraccio con tutta la forza e l'intensità che mi sono possibili, vorrei non doverti mai lasciare. Le lacrime pungono sempre di più i miei occhi, lottando per uscire, ma non voglio che tu mi veda piangere. Devi essere forte. Dobbiamo credere che questo sia un arrivederci, non un addio, prima che tu te ne renda conto sarò di nuovo qui. Mi separo da te a fatica, cercando di ricordare a me stesso che me ne sto andando per le nostre vite: per sopravvivere e far sì che tu sia al sicuro. Mi trattieni per la mano, non vuoi lasciarmi andare e io vorrei che fosse possibile.

«Ti amo» mi sussurri. Ti sorrido come quando ci siamo conosciuti, baciandoti come la prima volta. Sono passati trent'anni, eppure il nostro amore è ancora come allora.

«Anch'io» ti rispondo, incamminandomi. Ogni passo è come una coltellata, una tortura destinata a protrarsi per chissà quanto tempo.

Mi volto a guardarti per un'ultima volta. Abbiamo lottato per tutto nella nostra vita insieme, fin dal primo istante. Lotteremo anche adesso, più forti che mai.

Sarà meraviglioso tornare da te.

















Storia partecipante al contest "Characters&Songs" indetto da Only sul forum di Efp. La canzone scelta è "Run" degli Snow Patrol.

• Grammatica e forma: 15/15
• Caratterizzazione dei personaggi: 9.5/10
• Originalità della trama: 19.5/20
• Attinenza alle canzoni scelte: 9.75/10
• Gradimento personale: 4.5/5
Totale: 58.25/60.
Bonus: +2

Commento: ammetto che questa fic non mi ha entusiasmata. Nonostante la narrazione in prima persona ho trovato difficile immedesimarmi in Ted, ancora più complicato farlo con Andromeda. In un certo senso ho trovato i personaggi un po’ piatti. Per questo la penalizzazione nella caratterizzazione e quella nel gradimento.
I personaggi scelti sono, come ho già detto per un’altra storia, molto originali; il contesto un po’ meno, in realtà, ma l’immagine di Andromeda che trattiene le lacrime è abbastanza nuova, per me, così come il pensiero finale di Ted. Ho sempre pensato che sapesse di andare incontro alla morte senza possibilità di scamparla, leggere della sua sicurezza di tornare a casa è stato particolare.
L’attinenza alla canzone è poco marcata, per questo la penalizzazione; ho trovato dei parallelismi tra la storia e il testo, ma non ho trovato alcun legame inscindibile tra i due.
In ogni caso, una storia bella; non entusiasmante, per me, ma innegabilmente buona. Complimenti!
   
 
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