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Autore: Kuchiki Chan    04/04/2011    2 recensioni
Mai più. Non avrò mia più bisogno di protezione, non sarò mai più così fragile di fronte al mondo.
Riuscirò a far fruttare la vita che mi hai donato, Mukuro-sama.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chrome Dokuro, Mukuro Rokudo
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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"Something has changed in my soul"


Chrome Dokuro's Feelings

 
 
La consapevolezza arriva nei momenti più inaspettati.
E’ come l’improvviso scattare di una serratura all’interno della nostra anima, il fulmineo aprirsi di una porta nascosta, dello scrigno della verità.
Credo che, in  fondo, tutti conoscano se stessi alla perfezione.
Che tutti sappiano qual è la propria natura, qual è l’origine di certi sentimenti, il perché di ogni scelta fatta nel corso della vita. Non tutti però sono abbastanza coraggiosi da ammettere, da accettare.
Il problema non è non riuscire a trovare una verità, ma essere pronti ad accettarla, anche se scomoda, anche se dolorosa.

Di quei giorni conservo solo dei ricordi sfocati. Ricordo la sorpresa, la paura. Poi, la mia coscienza che piano piano si dissolveva, e io che non riuscivo più a controllare il mio corpo.
Non avevo bocca, né orecchie, né occhi.
Però, inaspettatamente, riuscivo a riflettere.

Quando il Guardiano della Nebbia della Prima Generazione, Daemon Spade, prese il controllo del mio corpo, ebbi un sacco di tempo a disposizione per pensare a me stessa e ai rapporti che avevo istaurato con gli altri.
Da quando Mukuro-sama mi aveva strappato dalla morte non ero più sola, avevo qualcuno accanto. Mukuro-sama è stato il centro del mio mondo per tanto tempo, il mio salvatore, l’uomo a cui avrei regalato anche la mia anima.
Ero pronta a tutto pur di renderlo felice, di renderlo orgoglioso.
Al di fuori di noi, il resto del mondo non mi importava.

Ma poi ho conosciuto il boss, Ken, Chikusa, i Guardiani, I-pin, Kyoko, Haru.
Persone che mi hanno accettato, che mi sono state amiche ognuno nel proprio modo, persone che mi hanno protetto.
Che mi sono state vicine senza chiedere nulla in cambio.

E io non sono mai riuscita a ringraziarli, non sono mai riuscita a dimostrare la mia gratitudine a nessuno di loro.
Non ho mai fatto qualcosa di concreto per aiutarli.
Troppo confusa dalla mia nuova vita, ho rifiutato di comprendere che un’amicizia è una strada a doppio senso. Oltre che ricevere, bisogna anche dare.

Non che non avessi avuto la voglia di aiutare i miei amici. Quella c’era sempre stata, fin dall’inizio, fin dai tempi in cui l’unico a cui mi appoggiavo era Mukuro-sama, che tutt’ora considero la persona più importante della mia vita.
Non mi mancava nemmeno la forza. La verità è che ero stata così abituata a venire protetta che non avevo mai considerato l’idea di poter difendere me stessa e qualcun altro.
               
                Inutile.

Si, ero stata inutile. Solo un peso per quelle persone che mi avevano aiutato e voluto bene.
              
               Debole.


Si, ero stata debole, sia negli scontri fisici che in quelli mentali.
              
              Codarda.


Ero stata soprattutto una codarda.
Avevo avuto troppa paura per mostrare al mondo com’ero fatta realmente, troppa paura per affrontare i miei nemici, troppa paura per tentare persino di capire me stessa.
La mia anima aveva sempre galleggiato in quella stupida paura.

E in quel momento avevo pure permesso ad un nemico di prendere possesso del mio corpo. Sarei stata di nuovo fonte di guai, per tutti.
Avevo voglia di piangere, di urlare, ma non avevo bocca, né occhi. Nemmeno Mukuro-sama poteva sentirmi, nemmeno lui poteva aiutarmi.

Fu in quello strano limbo, mentre i miei pensieri fluttuavano sbandando e scontrandosi tra di loro, che riuscii a trovare la mia determinazione.
La risolutezza era sempre stata parte della mia anima, il segreto per trovarla era rendersi conto di quanto fosse necessaria.
Fu in quello strano limbo, che decisi.

Appena avrei riavuto il mio corpo, avrei dato tutta me stessa per proteggere gli altri.
Avrei smesso per sempre di essere così patetica, avrei scacciato quell’assurda paura dal mio cuore.
Sarei diventata forte, forte come gli altri, per riuscire a difendermi da sola senza aver sempre bisogno di protezione.
                
             Sarei rinata per la terza volta. Sarei diventata una nuova Chrome.


Vorrei tanto che tu potessi sentirmi ora, Mukuro-sama.
La Chrome a cui hai donato la vita, ha finalmente trovato un motivo per cui vale veramente la pena di vivere.
Grazie, Mukuro-sama.
Grazie ragazzi.
Aspettatemi. Sto arrivando.



 

Angolo dell'autrice: 
Ok. Sono consapevole del fatto che questa One-shot non è un granchè. 
O almeno, a me non è piaciuta poi molto <.< Ho cercato di rendere Chrome più IC che potevo, ma non credo mia sia riuscito molto T.T Tuttavia, avevo voglia di pubblicare qualcosa su di lei perchè a mio parere è un personaggio troppo trascurato sia dall'autrice che dai fans ù.ù Invece a me piace molto come personaggio, nonostante sia timida e a volte si faccia difendere anche non avendone bisogno. Il dialogo interno di Chrome secondo me è un pò OCC poco perchè lei è di poche parole <.< Ma poverina, deve stare muta anche nella propria testa? T.T
Anyway, spero che commenterete comunque ^^ Così magari grazie a qualche consiglio in futuro riuscirò a scrivere qualcosa di più decente su di lei.
Grazie per averla letta <3


Kuchiki Chan

 
 
  
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