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Autore: schmiddt    04/04/2011    5 recensioni
Malfoy.
Ci metto un po’ per capire il significato di quella singola parola. Mi ero quasi dimenticato di aver ingaggiato, la settimana scorsa, un gruppo di ragazzini del primo anno per stare alle calcagna di quel Purosangue da strapazzo. Ultimamente sta troppo intorno alla mia Rosie: le lancia occhiate furtive dal tavolo dei Serpeverde quando la vede entrare in Sala Grande, la segue scodinzolando tra una lezione e l’altra e si apposta fuori dagli spogliatoi di Grifondoro ogni volta che abbiamo un allenamento. Se non sapessi che Rose ha ereditato lo stesso stress pre-partita di zio Ron, direi che anche lei ne è turbata. Quando si accorge che lui la sta fissando dagli spalti le si infiammano le orecchie e non riesce a parare neanche una Pluffa. Lei, però, continua a trattarlo come sempre se non peggio. Non che non la appoggi, ci mancherebbe, ma sembra starci male. Sembrano starci male entrambi.
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Fred Weasley Jr, James Sirius Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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THE MAN WHO CAN'T BE MOVED

 

« James! »

« James! »

« POTTER! »

Un gruppetto di bambinetti del primo anno mi insegue da circa un quarto d’ora. Dribblo tra le poltrone della Sala Comune cercando di seminarli, ma loro non sembrano voler rinunciare alla loro missione. Sbuffo cercando di ignorarli. Probabilmente vorranno solo un autografo dal più bello e potente campione di Quidditch, nonché Malandrino per eccellenza. Potrei anche fermarmi e concedere loro tale onore, ma sono troppo spossato dopo le due ore di punizione passate nell’ufficio del professor Paciock a strizzare Bubotuberi. Voglio solo andare a dormire.

 « James Potter! »  Prima che riesca a svignarmela su per la scala che porta al dormitorio un ragazzino dall’aria spavalda mi si piazza davanti a braccia aperte.

Tento di nascondere l’irritazione, zia Fleur dice che se mi arrabbio troppo finirò per avere le rughe prima dei vent’anni.

Non posso rischiare, ne vale la mia reputazione.

Mi scompiglio i capelli nel tentativo di calmarmi e sento sospirare un gruppo di ragazze alle mie spalle.  Sono così irresistibile. Ammicco compiaciuto dalla loro parte prima di voltarmi nuovamente verso il primino.

« Cosa c’è? » sibilo seccato, e noto con piacere che è notevolmente impallidito. Boccheggia per un paio di secondi, incapace di emettere un fiato.

« COSA C’E’?!? » ripeto spazientito nel tentativo di incoraggiarlo, ma il mio urlo lo ha spaventato. E scommetto che la mia chioma leonina e lo sguardo da omicida seriale non aiutino. Vedo Fred rivolgermi un sorrisetto ironico dalla poltrona vicino al camino, almeno lui si sta divertendo.

« M-malfoy » balbetta lo sciagurato fanciullo prima di sparire alla velocità della luce.

Malfoy.

Ci metto un po’ per capire il significato di quella singola parola. Mi ero quasi dimenticato di aver ingaggiato, la settimana scorsa, un gruppo di ragazzini del primo anno per stare alle calcagna di quel Purosangue da strapazzo. Ultimamente sta troppo intorno alla mia Rosie: le lancia occhiate furtive dal tavolo dei Serpeverde quando la vede entrare in Sala Grande, la segue scodinzolando tra una lezione e l’altra e si apposta fuori dagli spogliatoi di Grifondoro ogni volta che abbiamo un allenamento. Se non sapessi che Rose ha ereditato lo stesso stress pre-partita di zio Ron, direi che anche lei ne è turbata. Quando si accorge che lui la sta fissando dagli spalti  le si infiammano le orecchie  e non riesce a parare neanche una Pluffa. Lei, però, continua a trattarlo come sempre se non peggio. Non che non la appoggi, ci mancherebbe, ma sembra starci male. Sembrano starci male entrambi.

Sono sicuro che lui abbia combinato qualcosa, per questo sto facendo di tutto per scoprirlo. Ho dovuto addirittura parlare con Albus due volte nell’arco dello stesso giorno per riuscire a captare informazioni. Ma il signorino fa il prezioso, così abbiamo dovuto arrangiarci da soli, io e Fred intendo, anche lui si è accorto che qualcosa non va: Rosie è finita in punizione solo tre volte durante queste due settimane.

Esco dal buco del ritratto seguito a ruota da Fred e non mi sorprendo più di tanto quando trovo Malfoy seduto  a terra con la testa tra le mani. Non appena percepisce la nostra presenza solleva lo sguardo speranzoso per un attimo, poi lo abbassa continuando a guardarsi le stringhe delle scarpe con aria cupa.

« Potty, Weasley ».

« Seppia » esclamiamo io e Fred in coro aspettandoci la solita sfuriata.

Silenzio.

Nessuna maledizione?

Niente.

Neanche una fattura?

Una piccolina?

Niente di niente.

Ci guardiamo scandalizzati, la situazione è anche peggio di quel che ci aspettavamo. Ogni volta che qualcuno osa rivolgersi al lui con quel nomignolo, qui ad Hogwarts succede il finimondo. Non ricordo neanche le motivazioni che stanno dietro a quel soprannome, forse perché non è opera mia. E’ stata Rose ad inventarlo, nessuno sa il perché abbia iniziato a chiamarlo in quel modo sin dal primo anno. Credo non lo sappia neanche lei, ma è divertente vedere la faccia disgustata di Malfoy quando lo chiamo a gran voce nei corridoi. In quel modo.

« Seppia? » cerco di riscuoterlo dal suo torpore. « Soffri per caso di personalità multipla? »

Nulla. Nada. Nisba.

« Perché le ragazze devono essere così complicate, eh? » sbotta ad un certo punto.  « O forse no,  forse solo le ragazze Weasley hanno questa prerogativa». 

« Ehi! » esclama Fred indignato. « Guarda che stai parlando della nostra famiglia! »

Io non proferisco parola, per una volta mi trovo d’accordo con il piccoletto. Solo la settimana scorsa Dominique mi ha schiantato perché le ho semplicemente fatto notare che ha una narice più grande dell’altra. Roba da pazzi.

Malfoy sembra essere tornato al suo stato catatonico. Prima che io possa dire o fare qualcosa, mi accorgo che qualcuno corre come un indemoniato nella nostra direzione, Albus. La sua espressione terrorizzata mi spinge a estrarre la bacchetta dalla tasca dei pantaloni, con la coda dell’occhio vedo Fred imitarmi. Malfoy non si è ancora accorto di nulla.

« S-scorpius! » esclama mio fratello ansimando, è bianco come un cencio. La Seppia rimane immobile continuando a tenere lo sguardo basso, non dà alcun segno di aver sentito.

 « Sa che sei qui. Arriva. Non farti trovare ».

Telegrafico come sempre, il fratellino. A questo punto Scorpius capisce, guarda Albus atterrito per una frazione di secondo, poi sembra prendersi di coraggio. « Bene » è la sua unica, laconica risposta.

« C-chi? » Inutile dire che non ho capito uno Schiopodo. « Chi è qui? Chi sa che è qui? Chi è qui che lui sa? » balbetto senza alcuna logica.

« CHIUDI IL BECCO, JAMES! » non ho mai visto Albus perdere così il controllo, lui è il tipo calmo della situazione. Non mi sorprenderebbe se un giorno lo vedessi saltellare in giro spargendo petali e sventolando la bandiera del C.R.E.P.A, associazione di cui è presidente e unico membro.

Sono troppo stupito per ribattere.

« Aspettate un attimo » dico dopo essermi ripreso. « Ci stanno attaccando? » chiedo serio mentre brividi di paura mi scendono lungo la schiena. Albus si schiaffa una mano sulla fronte e lo sento borbottare qualcosa su Merlino e sulla divisione di cervelli alla nascita.

« Aspettate un altro attimo ».

Temo di aver capito.

« Non starete facendo tutto questo teatro per… per Rosie? » Albus sussulta come se avessi pronunciato il nome di Voldemort.

Non ci posso credere.

Ditemi che è uno scherzo, vi prego! Le loro espressioni serie e contrite mi fanno venire una voglia sfrenata di ridere. Fred mi precede con la sua risata simile ad un raglio di asino. « Rosie! Così massiccia e malvagia! Vi farà a pezzetti! » dice tra le risate, non posso che unirmi a lui. La situazione è paradossale.

Mi fanno male i fianchi dal troppo ridere, mi accascio a terra insieme a Fred, stiamo ancora sghignazzando quando…

« SCORPIUS SEPPIA MALFOY! » Rose, a passo di carica, è diretta verso Scorpius. Io e Fred emettiamo un sospiro di sollievo, avevano ragione i piccoletti. Rose è malvagia. Le mani sui fianchi e lo sguardo rovente la fanno assomigliare terribilmente a nonna Molly.  Evito di farglielo notare, in questo momento potrebbe lanciarmi una Maledizione Senza Perdono anche solo con lo sguardo.

« Ti avevo detto di starmi alla larga! Non voglio più vedere il tuo brutto muso da queste parti, pensavo di essere stata chiara! » Malfoy sembra rimpicciolirsi sotto quella furia, non l’ho mai visto in questo stato, di solito le risponde a tono. Deve averla fatta davvero grossa.

« Weasley » cerca di richiamare la sua attenzione flebilmente, ma Rosie è troppo occupata a sbraitare.

« Non mi hai dato tregua questa settimana!  Dopo quello che hai fatto… »

« Rosie » La interrompe quel pazzo suicida di mio fratello. « Adesso non esagerare, non è mica un dramma… »

« Esagerare? ESAGERARE?!? Per Merlino, Albus, pensavo che almeno tu fossi dalla mia parte! »

Mi copro il volto con le mani, non mi sono mai piaciuti gli spargimenti di sangue, ma non ditelo in giro. Quando riapro gli occhi mi aspetto di trovare Rosie sbandierare le budella di Albus o di Malfoy, invece si è afflosciata sul pavimento, priva di forze. A questo punto credo che sia d’obbligo intervenire, dopotutto Rosie è la mia cugina preferita, non mi piace vederla in queste condizioni.

« Si può sapere cosa succede qui? » tento di dare alla mia voce un tono autoritario.

« Oh, James » geme Rose, le sono subito a fianco. « Che ha fatto? » sibilo lanciando un’occhiata omicida alla Seppia, ancora rannicchiata in un angolo.

« L-lui… L-lui ha… »

« Ti ha fatto del male? »  Penso a mille modi in cui spappolargli il cervello, anche se incaricherò Fred di farlo. Come ho già detto, il sangue mi dà la nausea.

« N-no… » piagnucola. « Lui ha… detto c-che…  I CANNONI DI CHUDLEY FANNO SCHIFO! »

Tutto sembra congelarsi, Albus scuote la testa esasperato cercando di non guardare nella nostra direzione, Fred ha la bocca spalancata, Scorpius ha assunto un’espressione indecifrabile.

I Cannonitutto questo per i Cannoni di Chudley.

I Cannoni.

I Cannoni di Chudley.

Quidditch.

Tutto questo.

Tutti sono in attesa di una mia reazione.

« Come vedi, nulla di grave »

E’ stato Al a parlare, ma lo sento a malapena, sto cercando di metabolizzare. Per un po’ nessuno parla, poi sbotto: « COME HAI OSATO INSULTARE I CANNONI DI CHUDLEY, STUPIDA SEPPIA INFAME?!? »

Rose mi rivolge un sorriso lacrimoso, Albus si schiaffa nuovamente una mano sulla fronte, Scorpius mi fulmina con lo sguardo e Fred… Beh, lui rientra velocemente dentro il buco del ritratto, ma prima che il quadro si possa chiudere lo sento mormorare. « Famiglia di pazzi ».

 

   
 
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