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Autore: Alie    04/04/2011    1 recensioni
Notte. Una fiumana di gente sta facendo lo struscio sul viale lungomare. Risate, scherzi, atmosfera rilassata e festaiola, se non fosse per un elegante individuo che fende la folla come se stesse a cavallo di una tigre con in mano una scimitarra indiana.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IL SEGRETO DI MARCO A.
 
Notte. Una fiumana di gente sta facendo lo struscio sul viale lungomare. Risate, scherzi, atmosfera rilassata e festaiola, se non fosse per un elegante individuo che fende la folla come se stesse a cavallo di una tigre con in mano una scimitarra indiana.
Una debole ma fresca brezza marina va ad accarezzare il viso di Marco scompigliandogli i lisci capelli castani. Niente paura, la sua fedele amica cera invisibile non l’ha mai tradito, terrà anche questa volta.
È abbastanza bassa la temperatura per essere una serata di metà agosto, colpa dei numerosi temporali dei giorni passati, ma anche questo non è un problema. Là dentro ci sarà talmente caldo da fargli venire voglia di spogliarsi fino a rimanere a petto nudo. Tranquilli, non lo farebbe mai: non certo per il fisico che tutti gli invidierebbero seduta stante, è solo che Marco ha sempre pensato al decoro prima di ogni altra cosa. Non è da lui, insomma, fare spogliarelli gratuiti per il diletto di una masnada di sconosciuti. Neanche con 40 gradi e tasso d’umidità del 90 per cento!
Perciò continua a camminare spedito, con passo sicuro e mani in tasca, verso la sua meta.
Ogni tre minuti qualcuno si volta a guardarlo con interesse confermandogli che anche quella sera ha fatto più che centro (e qui ci starebbe una bella risata di onnipotenza). È quasi arrivato alla discoteca ormai, la musica è già altissima e il livello di gente in strada sta aumentando in modo considerevole. Per forza, è l’ora di punta, stiamo per entrare nel vivo della serata.
Marco aspira l’ultima boccata di nicotina dalla sua cicca per poi gettarla via e dirigersi, sempre con la stessa camminata da felino predatore, verso l’ingresso del locale.
Aaah, casa dolce casa!
Che gli facciano largo, questi dilettanti, il re sta entrando!
In meno di un minuto si ritrova immerso nel caos più completo: luci colorate, laser a intermittenza, musica assordante che gli rimbomba nella cassa toracica, un sacco di corpi premuti contro il suo. Una persona comune sarebbe già sclerata, ma non lui. Marco è un esperto, ci è abituato…e gli piace. Sì, gli piace dannatamente. È sempre stato un animale notturno, anche se molti direbbero il contrario vedendolo sempre così pacato. Ma quanto si sbagliano! La maggior parte degli idioti con cui ha a che fare non sa assolutamente niente di lui e nemmeno si immagina i livelli di follia che a volte riesce a raggiungere. E gli va benissimo. Davvero, chissene frega? Lui sta bene così com’è.
Prima di buttarsi in pista preferisce prendersi qualcosa da bere. Lo fa ogni volta perché ci vuole la giusta carica, così dopo può andare avanti a ballare per ore, e oltretutto è un’ottima scusa per:
1. testare se il barista è uno di quelli che si lasciano abbindolare da belle parole contornate da un faccino grazioso. Conseguenza: bevuta gratis.
2. fermarsi a osservare con calma la fauna a disposizione per la serata.
Marco guarda e si fa guardare, sorseggiando il suo cubalibre ghiacciato (preso a scrocco), mentre la musica imperversa e il ritmo si fa sempre più sfrenato. E se lo fa durare quel cuba, credetemi, almeno finchè non ha studiato a fondo il terreno di caccia e individuato le prime ed eventuali prede. Ci vuole un piano d’attacco ben congeniato per avere successo, cosa credete?
Ha già sorpreso qualcuno a guardarlo (o meglio, a guardare il suo fondoschiena) con occhiate veloci, guizzi scintillanti ma che spariscono in un attimo. Timidezza, forse?
In effetti, c’è da dire che Marco ha l’incredibile nonché inquietante capacità di mettere in soggezione - affinata da anni e anni di pratica davanti allo specchio. Sfido io, d’aspetto è sempre stato impeccabile, si veste benissimo con robe firmate costate quanto lo stipendio mensile di un manovale in fabbrica, è sicuro di sé e malizioso quanto basta per catturare l’attenzione di tutti. Inoltre ha una consueta faccia di bronzo che non crolla mai. Sa perfettamente che potrebbe scegliersi chiunque presente su quella pista da ballo e nessuno avrebbe il coraggio di rifiutare. E questa convinzione gli conferisce, se possibile, ancora più charme.
Il drink è finito. Bene, è l’ora di anadare in azione. Hanno anche messo la sua canzone preferita, adesso non lo ferma più nessuno! Getta il bicchiere di plastica vuoto nel cestino, poi comincia a farsi largo tra la folla insinuandosi con la delicatezza di un’ombra e regalando ambigui strusciamenti (opportunamente ricambiati) a chi gli sembra più appetibile. Senza la minima traccia di timidezza o imbarazzo si posiziona al centro della pista e comincia a ballare. Subito un immenso senso di sollievo misto a liberazione lo invade.
Oh, adesso sì che si ragiona! Guardatemi, questo sono io in tutto il mio splendore!
Ok, credo che l’abbiate capito: Marco decisamente non è una personcina modesta. Si crede spesso d’essere Dio sceso in terra, un Dio del Sesso per essere precisi; sa di essere un gran figo, esattamente quello che tutti vogliono; si muove a ritmo di musica in modo sensuale e provocante come ha imparato a fare osservando i ballerini, e bisogna dire che gli riesce proprio bene. Nel giro di cinque minuti un gruppetto di persone si è già formato attorno a lui. Perfetto, che guardino pure, è lì apposta.
Potrebbe essere sintomo di profonda infermità mentale, lo so, ma è così che Marco si diverte; gli sembra di toccare il cielo con un dito e vorrebbe che il tempo si fermasse per rimanere su quella pista da ballo per sempre, conteso e desiderato. C’è dell’altro, però: in quel luogo, solamente lì, Marco riesce ad essere sé stesso. Si sente a suo agio, è libero di fare come cazzo gli pare senza preoccuparsi di nessuno, né della sua famiglia, né dei suoi (falsi) amici, né di Filippo. Già, Filippo! Quel bisonte unto bisunto e presunto suo migliore amico. Chissà cosa direbbe se lo vedesse in quel momento! Chissà cosa direbbero tutti? Forse nulla, rimarrebbero troppo attoniti anche per parlare. A Marco non interessa, per essere chiari. Adesso non vuole pensare a nessuno di loro, li ha chiusi fuori dall’entrata della discoteca e lì li riprenderà a fine serata quando dovrà tornare nel mondo reale. Ora vuole solo divertirsi e stare bene, una volta tanto. Quello è il suo posto, il suo sfogo, la sua libertà e non è intenzionato a rinunciarci.
Un paio di mani si posano sulle sue spalle per poi scendere sempre più in basso ad accarezzargli il petto. Gli vengono i brividi. Marco si volta e si ritrova un paio di occhi azzurri puntati nei suoi con espressione birichina. Parlano, quegli occhi, più di mille parole che con la musica assordante andrebbero perse nel vento.
“Ti voglio! Stasera sei mio!” gli dicono quei due zaffiri e a dargliene la conferma, pensa Marco, sono anche quelle rosse labbra piegate in un sorrisetto sghembo.
Lascia passare lo sguardo sul suo corpo, osserva bene ogni particolare prima di lasciarsi andare completamente. Niente male come fisico, non c’è che dire! Capelli biondi, pelle chiara, sorriso diamantifero e assolutamente irresistibile. Ok, prova superata, diamo fuoco alle polveri.
Cominciano a ballare insieme facendosi guidare dai sensi, dagli impulsi, dall’istinto. Marco lascia vagare le sue mani all’esplorazione di quel corpo da urlo, le insinua sotto gli indumenti e viene a contatto con la sua pelle. Ha la bocca vicina al suo collo e un braccio attorno alle sue spalle mentre i loro bacini si muovono incastrati alla perfezione l’uno sull’altro. Dal cielo piovono coriandoli argentati e brillantini e Marco, senza pensarci due volte, si ritrova a baciare quelle labbra rosse come una mela e altrettanto succose. Passa una mano tra i suoi capelli biondi per non interrompere quel contatto meraviglioso.
È come se gli stessero esplodendo mille fuochi d’artificio cinesi nel petto. È in trans, ormai non capisce più niente; davanti agli occhi della sua mente sfilano le espressioni stupite dei suoi genitori, degli pseudo-amici, di Filippo…tutte frantumate da quello sguardo azzurrino e penetrante. Marco sente una risata premergli da dentro, ma al momento è tutto concentrato sul suo collo e a come lasciarci un evidente segno rosso. Il proprio segno di garanzia, famoso nell’ambiente e molto ricercato.
Terminata la sua ‘opera’ si concede di gettare un’occhiata fugace intorno a lui: in quell’oasi di perdizione ragazzi e ragazze stanno facendo esattamente lo stesso, alzando di molto la temperatura. Lo diceva, lui, che ci sarebbe stato caldo.
Una mano fresca gli volta la testa con mossa decisa constringendolo a specchiarsi ancora una volta in quei piccoli laghi azzurro cielo. Passa una carezza sul suo viso: ha i lineamenti delicati e i capelli sono morbidi, profumati di camomilla. Per molti versi gli assomiglia, ecco perché si sono trovati in mezzo a tutta quella folla. A volte sembrano accadere delle vere e proprie magie…che quei brillantini piovuti dal cielo siano in realtà polvere di fata?
Smettila di fare il cretino! Da quand’è che sei diventato così femminuccia?!?, dice seccata una sua versione in miniatura comparsa accanto all’orecchio destro.
Se solo tutto questo fosse valido anche nel mondo reale, risponde un’altra sua versione mini con una punta d’amarezza all’orecchio sinistro.
Ha ragione. Marco conosce bene le regole del gioco: adesso è tra le linee alleate, però lui vive in territorio nemico con i suoi genitori, con Filippo, con Eleonora la sua ragazza che tutti gli invidiano perché troppo, troppo bella.
A pensarci bene, la natura è davvero ingiusta,si dice tra sé e sé sogghignando malgrado la situazione. I due mini-Marchi sono assolutamente d’accordo con lui.
Vede che il ghigno è ricambiato e subito sa che entrambi stanno pensando la stessa cosa. Sanno di stare facendo una cosa proibita, un tradimento, un affronto, un insulto a qualsiasi morale in agguato fuori da lì. Ma ora come ora, diciamocelo, chissene frega! Un po’ di rischio rende sempre tutto più eccitante, non l’ho mica detto io. Ed il presente è l’unica cosa che conta.
La musica continua, i balli a perdifiato pure, i cubisti sembrano non stancarsi mai, perfino il tempo pare essersi fermato quasi a esaudire la richiesta di Marco. Perché lui, alla fine dei conti, ottiene sempre quello che vuole. Ma non stavolta.
Un’occhiata fugace al suo Rolex e Marco si rende conto che la serata sta per volgere al termine. Come Cenerentola dopo la mezzanotte, dovrà andarsene alla svelta lasciandosi tutto alle spalle, senza voltarsi indietro. Almeno fino al prossimo sabato.
Gli ultimi 5 minuti…
E cavoli, che ultimi 5 minuti da infarto! Tanto di cappello, signor Andreini! Decide di regalargli un bacio mozzafiato, di quelli da film che fanno strillare di gioia isterica tutte le ragazzine, di modo che non se lo dimentichi più finchè campa; ci mette tutta la passione di cui è capace, quella che lo anima, che lo mantiene in vita ogni giorno perchè altrimenti morirebbe; quella che però non si sogna mai di tirar fuori agli occhi degli altri. Si stacca solo quando hanno entrambi il fiato corto, e Marco gli legge nello sguardo che va bene così. Non si aspettava niente di meglio.
Scioglie la mano intrecciata alla sua, un ultimo bacetto a fior di labbra e poi se ne va con un sorrisetto emblematico tanto simile al suo. Senza indugio si dirge verso l’ingresso che segna il ritorno, il passaggio da un universo all’altro. Già, quel mondo lì di giorno non esiste...Pronto per riprendersi il suo fardello al guardaroba? Certo che sì. Lui non si fa scoraggiare da niente.
Ecco, adesso è di nuovo in strada diretto alla macchina.
La familiare brezza marina torna a sferzargli la faccia. Ora Marco la sente meglio perché è accaldato ed ha la fronte imperlata di sudore (anche nelle parti basse qualcosa si è risvegliato, a dirla tutta); è un sollievo camminare così al fresco. Come una depurazione, una doccia per renderlo di nuovo adatto a stare al mondo, che lava via il sudore, i profumi che si sono mescolati sulla sua pelle dandogli un odore non suo. La musica gli risuona ancora nelle orecchie, i due mini-Marchi stanno ancora ballando in preda all’euforia nella sua scatola cranica, ma lui è già tornato coi piedi per terra. Pronto per un’altra settimana.
Un paio di minuti e si ritrova al buio nel silenzio dell’abitacolo della sua auto. Infila la chiave nella fessura ma non la gira per accendere il motore. Prima che se lo dimentichi, è meglio se manda un messaggio a Eleonora, la sua VERA migliore amica, per dirle di recitare di nuovo il ruolo di sua fidanzata giacchè Filippo vuole uscire con loro col suo ultimo squallido rimorchio. Povera ragazza, dovranno farla santa un giorno di questi! E che Dio gliela scampi anche a lui per sopportare il bietolone e l’ochetta di turno.
Marco getta un ultimo sguardo allo specchietto retrovisore. I suoi occhi castani cerchiati da matita nera e ombretto glitter gli restituiscono uno sguardo fiero e strafottente. Bene, ci vuole grinta per affrontare il mondo!
Prima di partire preferisce nascondere nel cruscotto la drink-card omaggio che gli hanno dato al bancone. È arancione e verde mela e sul retro c’è scritto: MAMAMIA DISCO. FOR GAY, LESBIAN AND THEIR FRIENDS.
 
 
Note dell’autrice:MWAHAHAHAH! Eccola una vera risata di onnipotenza! Allora?? Che ne dite? C’è l’effetto sorpresa alla fine? Spero di sì, mi ci sono impegnata tantissimo per farlo!!!!!! Mi piace proprio questa versione di Marchino, peccato che sia pura fantascienza...*sigh sigh* Però sognare non costa nulla, no? Sì, lo so, sono fissata e malata di mente (pensate, a volte pure io ho delle mini versioni di me stessa che mi sussurrano commenti all’orecchio), se casomai questa storia finisse nelle mani sbagliate rischierei probabilmente la reclusione in un manicomio. Ma me ne fotto! Come dice il nostro Marco, ci vuole coraggio nella vita sennò non si va da nessuna parte. Tenetevelo bene a mente! 
P.S: se siete interessati a un'altra avventura di Marco, andatevi a leggere 'La giornata-tipo di Marco A.' di Amie. Sono sempre io, ma con un altro nick!^^
  
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