RAN

Un'orchidea puo' avere le spine?

-Giulia-chan! Giulia-chan!”

Mi girai di scatto

-Si?-

-ti aiutiamo noi a portare le valige?-

-no grazie!- arrossii leggermente alle loro proposte.

Li avevo appena conosciuti, sarebbero stati i miei compagni di classe, me li aveva appena presentati il direttore Kurosu.

Ah scusate, non mi sono presentata , mi chiamo Giulia, ho 17 anni e da poco mi sono trasferita in Giappone.

Lo so puo' sembrare strano , non è molto comune che un'italiana si trasferisca in un paese così diverso culturalmente e così lontano. C'è un motivo. Questo motivo ancora non mi è stato spiegato , i miei genitori mi hanno spedito senza ulteriori informazioni, so solo che è per il mio bene. Non ero e non sono assolutamente daccordo , io volevo assolutamente restare nel mio paese, continuare ad andare nella mia scuola , continuare a frequentare le mie amiche, e soprattutto Francesca ..Però avevo anche capito che i miei genitori facevano sul serio , e non avevano mai fatto niente di stupido che riguardasse il mio futuro e così mi sono arresa, mi sono fidata.

Ho dovuto imparare il giapponese prima di arrivare, già sapevo qualcosa perchè il Giappone mi ha sempre affascianato.

Ho ancora qualche difficoltà con la scrittura ma miglioro velocemente , almeno il greco è servito a qualcosa. Adesso devo frequentare questa scuola privata con le divise , lontana da tutto e da tutti , è persino un paese sperduto nel giappone.

Posai pesantemente le valige su quello che sarebbe stato il mio letto e mi misi seduta .

Ero stanchissima dopo un giorno intero di viaggio.

-konnichiwa!-qualcuno era entrato nella stanza

-konnichiwa!- risposi , la ragazza mi sorrise

-anata wa Giulia desuka ?-

-hai!- risposi

-ah – sorrise lei – watashi wa Sayori da – mi piaceva era così semplice quella ragazza

-genki desuka? dopo il lungo viaggio?- -genki desu?arigatou! - risposi con un ampio sorriso .

Mi propose di fare un giro per la scuola , per mostrarmi tutto , dalle aule al giardino , dall'infermeria all'ingresso e alle sale per le feste. Era stata molto gentile ed ero felice di avere una compagna di stanza così .

-arigatou gosaimazu!- le dissi alla fine del giro prima di accingermi alla ricerca della mia stanza.

Quando ritornai in camera , un ragazzo mi venne a chiamare , mi disse che il direttore mi voleva parlare . Mi feci accompagnare perchè da sola non avrei ritrovato la strada . Appena entrata in ufficio il direttore mi accolse a braccia aperte , io mi spostai facendolo cadere.

-Giulia chan!allora come va? Ti sei sistemata?te l'ho già detto che conoscevo bene tuo padre?-

- si direttore – dissi un po' imbarazzata per la sua confidenza.

-ah scusa, sono così smemorato , la vecchiaia...- rimasi interdetta di quella sua affermazione...avrà avuto si e no 30 anni.

- comunque non ti ho chiamata per questo , ma per farti conoscere il capodormitorio e cofondatore di questa scuola – sfoderò uno dei suoi sorrisi che gli coprivano tutta la faccia.

-adesso puoi entrare Kaname kun!-

Non ebbi il tempo di ribattere che un ragazzo alto e con i capelli castani entrò nella stanza, mi sorrise , uno di quei sorrisi che ti lasciano a bocca aperta, uno di quei sorrisi che in un attimo pensi “oh cacchio ! È per questo momento che sono nata!” la seconda cosa che notai erano i suoi occhi che erano esattamente identici ai miei ,ciò mi stupì.

-kombanwa Giulia san, watashi wa Kaname Kuran da- disse con la sua voce pacata e melodiosa, che mi aveva quasi ipnotizzato.

Mi porse la mano elegantemente e io la strinzi senza sapere esattamente cosa stessi facendo.

-allora sei venuta dall'italia?- mi chiese guardandomi negl'occhi

-si – risposi con una voce che non riconoscevo , una voce rilassata e non imbarazzata

– spero che tutto qui sia di tuo gradimento, credo che sia molto diverso a ciò a cui eri abituata-

-non c'è problema , mi sono preparata-dissi con aria naturale

-Kaname fa parte della night class – disse il direttore interrompendo il momento magico.

-come!?- risposi stupita -non ha fondato la scuola?-

-si – rispose per lui il direttore – ma lui fa parte comunque della parte universitaria della scuola , in fondo ha solo 19 anni , la sua classe è molto avanzata-

-ah – dissi io guardando Kaname – scusate non lo sapevo - .

-comunque – disse Kaname non staccandomi gli occhi di dosso

-da ora in poi per motivi che non possiamo ancora spiegarti, sarai la nipote del direttore Kurosu- Cascai dalle nuvole.

-cosa?! E perchè?-

- è stata una scelta concordata con I tuoi genitori signorina- disse il direttore sorridente

-quindi adesso sarei Giulia Kurosu??-

-si- rispose kaname con un sorriso -hai già visitato la scuola?-

-si insieme a una ragazza , si chiama Yori-

-spero che sia stata gentile con te -

-sicuro – risposi imbarazzata

-adesso devo andare , buona notte direttore , notte signorina Kurosu- disse ammiccando un sorriso, avvampai e abbassai lo sguardo .

Quando Kaname chiuse la porta il direttore si mise seduto dietro la scrivania , aveva I comportamenti da vecchietto nonostante fosse giovane , era esilarante.

-allora nipotina , sai già che kaname fa parte della classe universitaria , questa si chiama night class, mentre tu fai parte della day class ovvero del liceo..-

-night class?- chiesi io perplessa

-si Giulia, la night class si chiama così perchè le loro lezioni si svolgono di notte, l'edificio non sarebbe abbastanza grande per tenere tutte le classi di giorno, e poi si creerebbe troppo scompiglio tra le ragazze della day..sono così invaghite dei miei bei vamp.. ragazzi-

- capito..- ma in realtà mi aveva lasciato una miriade di dubbi, il direttore si schiarì la voce

– per questo voglio che qualcuno controlli la situazione- mi fissò serio

-ho saputo che fai karate, e che sei abbastanza portata- rimasi sorpresa

-chi gliel'ha detto??-

-non ha importanza – sorrise il direttore ed entrò nel ripostiglio , uscì dopo due minuti con uno strano oggetto in mano

-si questo dovrebbe andare bene- sorrise

– tieni ..si chiama Artemis , provala- me lo porse , appena lo toccai questo fece delle vibrazioni , arretrai spaventata.

-non aver paura , prendilo – allora Io ipnotizzata da quell'oggetto argentato lo presi , quando lo impugnai quel manico mozzato divenne più lungo , aveva delle incisioni e un ideogramma giapponese c'era scritto appunto “artemis”

-vedi? Funziona alla perfezione – sorrise e gli occhi gli luccicarono dietro le lenti

-cosa dovrei farci ?- chiesi perplessa e affascinata più che mai

-ti servirà a partire da sta notte!-

-cosa???-

-oggi è la tua prima notte da GUARDIAN , è una prova, se sei brava rimarrai la guardian di questa scuola fino al diploma -

-non capisco-

-non ti preoccupare- disse il direttore sfolgorando uno dei suoi sorrisi da nonno

-devi solo controllare la situazione intorno alla scuola, vedere se qualche ragazzo della day class si avvicina alla night , in tal caso li fermerai con la tua artemis e con il tuo distintivo –

Mi porse una fascia.

-questa è da mettere intorno al braccio- me la misi guardandolo strano -su su , si sbrighi signorina! Non sprechiamo tempo !- mi fece uscire a spintoni , così mi ritrovai fuori dall'ufficio più perplessa che mai con quello strano oggetto in mano che non si richiudeva più.