Al mondo come lui, non c’è nessuno.
Vagavo in cerca di un suo sguardo, tutte le macchine che passavano mi sembravano identiche alla sua, ma l’autista era sempre una donna o un’anziana coppietta.
Era il primo lunedì del mese, ore 7.30 di mattina ed io come sempre stavo andando a scuola.
Mi chiamo Ilaria e frequento la 3° superiore del turistico e quest'anno ho gli esami.
Non smetto un attimo di pensarlo, e non smetto un attimo di cercarlo, se ne deve essere accorto ormai…
Proprio davanti scuola all’inizio della 4° cicca nel raggio di 10 metri dalla macchina di mio padre all’entrata mi pare di vederlo davanti alla porta, ma i soliti due amici si catapultano a brontolarmi del fumo come ogni mattina da ormai quando l’hanno scoperto, così bloccandomi la visuale.
Ma appena riesco a liberare un po’ lo sguardo eccolo li, v esattamente come avevo visto, la sigaretta alla bocca, cellulare in mano e lo sguardo rivolto verso di me con la sua solita smorfia.
Mi avvicino con uno stupido sorriso stampato in faccia:
“Che ci fai qua?”
“Aspettavo te, ce ne hai messo di tempo!”
“Eh scusami tanto se io arrivo a scuola per poi entrare!”
“Ovviamente stamani non entri e stai con me.” sguardo e voce molto decisa.
“Certo, e chi te lo ha detto?”
“Tu, in questo istante.Andiamo dai!”
Così inizia a camminare sicuro di sé ed io stupidamente a seguirlo.
Saliamo in macchina e dopo aver acceso la radio con il CD partiamo sotto lo sguardo dei professori.