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Autore: OttoNoveTre    06/04/2011    16 recensioni
Lo scontro della radura: i Volturi sono stati fermati e allontanati dalla determinazione dei Cullen, dal coraggio di Isabella Swann e dal suo potere. I reali dei vampiri sono stati sconfitti.
Sconfitti?
Che parolona…
Genere: Commedia, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aro, Corin, Demetri, Felix, Gianna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Breaking Dawn
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Cinque per Cinque


Cara Isabella,
intanto ci tengo a dirti che la tua storia d’amore mi ricorda un sacco le disavventure della giovane Dorothy, la protagonista di “Vento focoso e passionale sotto le magnolie”, combattuta tra il misterioso Terence e il protettivo Norman. Con la differenza che, alla fine del libro, entrambi muoiono per salvarla e lei si ritira in convento.
Comunque.
Il mio signore Aro mi ha detto di scriverti in poche righe cosa avrei potuto fare quel giorno nella radura. Non spaventarti, come ti ho detto trovo romanticissimi te e Edward, non lo farei sul serio. Però mettiamo che io ti volessi male, o avessi ricevuto un ordine dai miei signori.
Non credo tu ti ricordi di me, a dire la verità credo che nessuno mi abbia davvero notato quel giorno, perché ho la sgradevole caratteristica di non essere una che si fa notare.
Ecco, Isabella, uno scudo psichico non può nulla contro un’ombra. Avreste visto gli alberi dietro di voi allungare i rami scheletrici sopra i vostri corpi. Ho detto “avreste visto”? Per la verità, con la cappa di oscurità che avrei prima calato su tutti voi, vedere non è esattamente il verbo più adeguato per descrivere la situazione. Poi le ombre avrebbero iniziato a entrare nei vostri corpi. Immagino che tu ti stia disabituando a respirare, ma conservi ancora il ricordo di quando eri umana: quel sentire l’aria che scende nei polmoni, o i giochi che si fanno da piccoli per vedere quanto resisti con le guance gonfie e la bocca tappata. Ecco, il mio signore Aro dice che le mie ombre fanno ricordare ad un vampiro il significato del verbo soffocare.
Ma tranquilla!
Ps: Santiago mi ha detto che ha parlato con Edward, e di come tu soffrissi per essere una tipa scialba che non viene notata da nessuno, mentre per lui eri una ragazza unica nel mondo. Ti capisco, sai? E non ti preoccupare, se ti notano prima metà dei ragazzi della scuola, poi una famiglia di vampiri e poi pure una intera tribù di lupi, tanto insignificante non devi essere.
Anzi, non è che sei un pochino vittimista?
Corin


Gentile signora Cullen,
Le scrivo questa missiva sotto ordine del mio signore Aro. Io non ero nella radura all’inizio dello scontro, ma credo che questo particolare le sia sfuggito. Mi trovavo impegnato in altre faccende, più in particolare ero di ritorno dal sud America, dove il mio signore mi aveva messo sulle tracce di sua cognata e del di lei marito. Il nostro clan non si limita a noi guardie, vampiri al servizio diretto dei tre signori. Un impero si basa anche su alleanze sparse in tutto il mondo. Alice e Jasper erano sotto l’occhio vigile di una vecchia amica del mio signore.
Li ha visti incontrare l’ibrido, e condurlo assieme a sua zia verso Forks. Prima del Messico ero già stato in grado di individuare le loro tracce psichiche.
Se fosse arrivato un ordine del mio signore li avrei uccisi tutti e quattro, se necessario, così da rendere difficoltosa la posizione di sua figlia. Avrei anche potuto prenderli come ostaggi, e ottenere una negoziazione della loro vita, che poteva implicare come moneta di scambio sua figlia Renesmee o il comando dei mutaforma vostri alleati.
Quell’ordine, per vostra fortuna, non è arrivato, e ora potete godervi la pace familiare che il mio signore vi ha concesso di mantenere.
Sinceramente vostro
Demetri

Bella,
perché ti scazzi se ti chiamano Isabella, vero? Il tuo fidanzato continuava a pensarlo mentre era venuto qui da noi per farsi ammazzare. Aro dice che stava diventando un pochino una palla leggergli la mente, sempre con la tua faccina che nascondeva qualsiasi altra cosa. Grazie di essertelo ripreso. Vabbè, il capo mi ha chiesto di scriverti cosa sarei stato pronto a fare a Forks. Ecco, io e Santiago saremmo entrati sotto l’influenza dello scudo della nostra principessina, Renata, e ti avremmo raggiunto senza poter essere toccati. Il problema è che noi avremmo potuto toccare te senza troppi problemi. La trasformazione ti ha reso una gnocca da paura, decisamente bombabile (leggerà tuo marito? Edward, tua moglie è un gran pezzo di MILF!), quindi immagina il mio dispiacere se dovevo ridurti in poltiglia quel bel faccino che ti ritrovi, ma era l’unico modo per disattivare lo scudo psichico. Poi i gemellini avrebbero fatto il resto.
Bellezza, alla prossima.
Felix

Signora Cullen,
il mio principale mi ha fatto l’onore di voler includere anche me in questa missiva. Ero pronta, alle spalle dei miei tre signori, non so se ha sentito l’odore di umano nella radura. Dicevamo, ero pronta a ottemperare un ordine che mi era stato dato prima dell’inizio della sfida. Portavo già in mano, pronto, un tagliacarte con cui procurarmi una ferita al polso. Il mio sangue sarebbe colato sulla neve, rendendo per il suo finissimo naso di neonata impossibile non notare l’odore. Il suo autocontrollo sarebbe sceso di molto, portando il suo scudo a vacillare. A quel punto i poteri di Alec e Jane avrebbero ripreso a funzionare in tutta la loro potenza.
Distinti saluti
Gianna Boscolo Meneguolo, segretaria


Bella,
sei la persona più frustrante che mi sia capitata a tiro. Potrò anche non avere accesso al tuo fine cervellino, ma a quello della tua figliola e del suo amichetto peloso sì. So che volevi farli scappare (documenti falsi dal pappone di periferia? Per favore!), ma la fuga avrebbe significato fuga anche dal tuo scudo. Ero pronta a seguirli, se il mio signore avesse dato ordine di uccidervi voi e i vostri amici lupi, nella radura. Seguire la piccina col sacco di pulci, scegliere un posticino carino in cui farli accasciare al suolo, urlanti, e godermi lo spettacolo. E non credere che sia solo la mia mente a poter procurare dolore.
Sei viva per miracolo, cara.
Jane



Isabella, mia carissima,
di solito non amo ribadire l’ovvio, ma voci poco piacevoli mi sono arrivate all’orecchio. Voci che parlavano di una “sconfitta dei Volturi”, del clan Cullen che avrebbe scacciato la famiglia reale vampirica. Non ti nascondo, Isabella mio tesoro, che sono rimasto addolorato da queste notizie, da come avete parlato della nostra discussioncina amichevole e informale, rendendola un caso di stato, addirittura una sfida tra clan o un affronto diretto al nostro potere! Sei una vampira deliziosa, Isabella cara, e con un potere affascinante. Ma come hai visto dai messaggi che ti ho allegato, mi sarebbero bastati cinque secondi per annientarvi.
Anzi, sarò buono, cinque minuti.
Saluta il piccolo Edward e la deliziosa Renesmee. Avvertimi quando convolerà a nozze con il mutaforma, sarò volentieri padrino dei loro cuccioli.
Affezionatissimo e sempre servo vostro,
Aro






Noticine: la storia è stata scritta per il concorso Moments Of Tought. Il tempo stringeva e io avevo questa ideuzza in testa, ma l'ho sviluppata abbastanza nervosamente e velocemente. Il concorso prevedeva di descrivere Bella attraverso i pensieri di qualcuno. Ecco, questa flash trasuda pensieri di odio e disprezzo, o più semplicemente calcolo. Temo che il mio non eccessivo amore per la protagonista si sia trasferito nei contenuti XD
Il merito di questa storia va in buona parte alle chattate con Dragana e Vannagio, perché non è possibile che i volturi siano stati messi nel sacco dai Cullen in una chiacchieratina vino e tarallucci. Così per scherzare abbiamo provato a pensare come potevano ucciderli, solo volendo. Ho scelto 5 delle ipotesi per poter fare il gioco del titolo, ma ci si può sbizzarrire a trovarne altri :)
Grazie a chi vorrà leggere!
   
 
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