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Autore: Sux Fans    06/04/2011    6 recensioni
Forse una delle cause per la quale Caterina Sforza lascia Ezio. E forse anche una delle cause del perché alcune donne odiano il romanticismo!?
E' passato così tanto tempo dall'ultima volta che ho scritto qualcosa. Spero piaccia! ^^
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Caterina Sforza, Ezio Auditore
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!
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Battito fra le dita

Battito fra le dita

I capelli castani scivolarono lungo le spalle lisce, mentre le dita ciondolavano verso l’altra parte del letto a tastare le lenzuola ormai fresche e scomposte. Col viso schiacciato verso il cuscino mugugnò assonnata, mentre le braccia e le gambe si annodavano in modo irreparabile alla veste mentre soffocava uno sbadiglio.

Monteriggioni era risolta col nuovo giorno e stava già lavorando per sfruttare al meglio le prime ore del mattino. Il fumo che si innalzava dai camini delle case del borgo si addensò al pari delle nuvole, che affollavano l’orizzonte e assumevano una sfumatura cristallina e limpida che si univa a quella del cielo.

Caterina roteò gli occhi alzandosi dal soffice letto e si portò al davanzale lentamente, ove posò le mani verso il freddo metallo della ringhiera inspirando l’aria e immagazzinandola in petto con un sospiro. Chissà che i giorni che si seguivano alla sconfitta dei Borgia sarebbero stati sempre così tranquilli, pensava spesso, mentre immergeva lo sguardo all’arena.

Le spalle larghe e protette dagli spallacci dell’armatura si notarono da lontano, quando assottigliò appena poco lo sguardo. Ezio era sempre pronto ad allenarsi, e solo quando si voltò alzò una mano per richiamarlo. Il giovane dalla postura sicura si portò fino al cortile, alzando il naso verso di lei per sorriderle.

-Ben sveglia, Caterina. Quando ogni mattina il sole v’accarezza il viso mi rendo conto di essere l’uomo più fortunato del mondo. – Caterina posò il mento fra le mani, scortandolo mentre le concedeva simili parole e ricreava con le mani soavi cerchi astratti che prendevano forma nei suoi pensieri.

-Ed ecco anche perché vi amo... – Le dita si intrecciavano e si paravano davanti al petto, mentre prepotente la veste si concedeva al leggero venticello.

-Ezio, voi.. – la sua voce era femminile e calda mentre raggiungeva l’orecchio dell’assassino, che l’attendeva sul pianerottolo incorniciato di pietre.

Solo dopo si udì un veloce fruscio, e poi un frastuono. La lama dell’ascia irruppe nell’aria e bloccò le parole in gola alla contessa che osservò ad occhi sgomenti mentre il capo dell’assassino rotolava al terreno. La figura maestosa che comparve alle spalle del corpo di Ezio si sfilò il cappuccio e mostrò lo stesso volto sagace.

-No, Caterina. Io vi amo..  – Caterina corrugò le sopracciglia mentre si ritirava nelle spalle. Ma cosa... ?

Uno sparo proruppe dalle lunghe scalinate del giardino di Villa Auditore! BANG! Allontanò il viso dalla sagoma che si portava copiosamente a terra, verso quella in ginocchio che si innalzava maestosamente poco lontano.

-Io vi amo e porgo voi la mia mano per chiedervi se.. – La corda attorciglia il suo collo tenendolo saldo, soffocando il respiro ed accompagnando il corpo a terra sorridendo. Il quarto Ezio lascia andare la corda al suolo ed evita la copia morente posizionandosi sotto la figura stranita della donna.

-Semplicemente vi affido il mio cuore.. – si portò una pugnale al petto e si incise un segno tanto profondo per cavarsi il cuore e porgerlo sguazzante in una pozza di sangue verso di lei che ritirava le mani seppur fossero già lontane.

-Accettalo, come pegno d’amo... – la faccia s’inchioda al terreno in un tonfo, mentre Caterina si sporge ad osservare la scena con meticolosità, troppo impegnata per accorgersi dell’individuo alle sue spalle.

-Caterina.. – la voce è suadente e teatrale. Ella sobbalza e si porta una mano al cuore.. ehm.. istintivamente.

-Ezio!! Siete voi? Immagino che letteralmente possiate tenervelo il cuore.. – il giovane si mosse verso di lei ancheggiando mentre sorride enigmatico alla risposta della donna.

-Hai visto che spettacolo che ho organizzato per voi? In che altro modo avrei potuto dimostrarvi il mio amore, e la mia passione..? – Le sue mani si portano alla schiena della donna stringendola a sé, affondando  lo sguardo nel suo.

-Oh, beh... è stato davvero romantico. – Simulò con voce gracile e sormontata da una nota di amarezza, prima di posargli le mani ai fianchi e avvicinare la punta del naso a sfiorare la sua.

-E’ stata una sorpresa così bella che se me organizzassi un’altra potrei morire, quindi.. – sorrise complice. – E’ meglio che questa la tenga io. Confiscata per un mese!! – sgusciò via dall’abbraccio stringendo fra le mani la mela, rientrando in casa fra un turbine di rabbia.

-Ma.. cosa??!! – Ezio si portò le mani alla cinghia, perdendo di vista la sfera dorata.

-Fermatevi Caterina, non ho ancora finito di completare il mio circo...! Caterina aspetta, possiamo sempre parlarne insieme!! E poi ho pensato.. che a letto potrebbe essere divertente! E dai, un mese è troppo! Caterinaaaa...!!! –

 

Fine

Mi rendo conto che invece di andare a migliorare peggioro! Per di più dopo tanti mesi di stop tornare a scrivere qualcosa non è mai stato così difficile, spero di tornare però ad affondare lo sguardo unicamente ai fogli word per imprimerli di parole come prima ^^ Almeno spero vi abbia divertito e di aver decritto abbastanza bene la vicenda. Mi sento come se stessi pubblicando la mia prima ff... mi sembra di nuovo di tornare inesperta :3  Lasciatemi almeno qualche commentino, naturalmente si accettano critiche con sportività u.u ... si spera ç_ç

A presto, amici! *O*

 

 

   
 
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