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Autore: Lorelei95    06/04/2011    8 recensioni
Abbiamo un ragazzo del lavaggio macchine di nome Naruto.
Abbiamo un fotografo di nome Gaara.
Poi abbiamo due Uchiha: uno di nome Itachi e uno di nome Sasuke.
2 ragazzi per 2 fratelli.
Una shot di 3 capitoli, breve ma comica, che mira a fravi capire quanto siano svalutati questi due mestieri.
Chissà se lo penserete ancora dopo questa ff!XD
Perchè non lo scoprite?!
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Itachi, Sabaku no Gaara | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Lavaggio Auto E Fotografia
(Chi lo dice che non sono i mestieri più belli della vita?)

Capitolo 1
Drin! Drin! (*Telefono suona*)
Un ragazzo moro di 22 anni prese il cellulare e rispose frettolosamente, mentre si abbottonava la camicia candida:-Pronto? Sono Sasuke Uchiha.-
-Otouto, sono io: Itachi- A Sasuke comparve una piccola venetta pulsante per quello stupido nomignolo, maledicendo la stupidità del fratello: era ovvio che fosse lui, chi altro OSAVA chiamarlo in quel modo?
-Non l'avrei mai detto...-
-Percepisco una nota ironica nella tua voce, Otouto. Comunque ti volevo avvertire che devi passare a prendere nostro padre all'aeroporto alle 16.-
-E perchè dovrei andarci io?-
-Perchè io sono occupato.-
Sasuke roteò gli occhi, sbuffando:-Sei occupato con quel Sabaku?-
-Gaara, prego. Gli avevo promesso che gli avrei fatto da modello. Sai, gli serve una spinta per la sua attività di fotografo.-
-Ho dei dubbi riguardo la parola "spinta"...-
Itachi ridacchiò per poi dire:-Facciamo così, fratellino: fammi questo favore e io te lo ritornerò quando vorrai.-
Il moro minore attese un attimo, pensando che, se non avesse accettato, Itachi l'avrebbe scocciato per due settimane. Titubante capitolò:-D'accordo, ma la mia macchina è sporca.-
-Guarda, Gaara mi ha detto che un suo amico ha appena aperto un lavaggio macchine nel centro di Konoha. Mi pare si chiami  "Mashin no Kitsune", è molto ben quotato.-
-Ok, ci sentiamo dopo.-
-Grazie, Otouto!-
Sasuke ringhiò all'indirizzo del fratello, sperando ardentemente di levarsi dalle scatole prima possibile quella scocciatura.



Il nostro bel moro guidava la sua Giaguar nera metallizzata con lentezza, mentre cercava con gli occhi il lavaggio che gli aveva indicato il fratello.
Effettivamente ne aveva sentito parlare ma non aveva mai avuto motivi per cui andarci ed ora, a causa di ciò che noi conosciamo, vi era costretto.
Un folto gruppo di macchine attirò tutta la sua attenzione: no! Tutte erano in code per il lavacro alla "Mashin no Kitsune"!!
Fece scrocchiare le dita, deciso a non perdere tempo: erano già le 14 e non aveva alcuna intenzione di essere ripreso dal padre.
Forse Fugaku si divertiva a torturarlo, ricordandogli quanto fosse minore ad Itachi.
Non dimenticava certo come l'aveva insultato quando era venuto a conoscenza della sua omosessualità e si era salvato dall'essere cacciato di casa solo perchè Itachi aveva affermato di essere anche lui del suo stesso orientamento sessuale.
Sospirò, parcheggiando la macchina molto alla CdC*, per poi avviarsi verso l'inizio della coda di uomini e donne che starnazzavano.
Se c'era qualcosa che odiava erano proprio le file immense e la confusione, immaginatevi quindi il suo livello di pazienza in che stato era.
Poi però si bloccò scioccato, comprendendo finalmente cosa causava tutta quella popolarità: un ragazzo di circa 20 anni.
I suoi capelli biondi corti erano bagnati dal sudore nel tentare di placare tutte quelle persone, mentre l'azzurro profondo dei suoi occhi dimostrava una forte preoccupazione per tutto il lavoro che doveva fare. La pelle ambrata risaltava maggiormente grazie alla canotta bianca che il ragazzo portava sopra bermuda in jeans.
La salivazione dell'Uchiha diminuì drasticamente, mentre la strettezza dei suoi pantaloni neri aumentava.
Fece un ghigno ben poco rassicurante, spintonando il primo cliente in coda, costringendo il biondo a fissarlo, facendo sprofondare i suoi occhi azzurri di cielo nei suoi neri degli anfratti più oscuri.
-Ehi! Come ti permetti!!- Lo accusò un ragazzo castano, con lunghi canini aguzzi che spuntavano dalle labbra.
Un'ovazione di dissenso salì mentre Sasuke non scostava il suo sguardo da quello del biondo, leccandosi sensualmente il labbro che si era inaridito per l'eccessiva calura estiva.
-Cosa sta succedendo qui?!- Un voce profonda placò la folla e proveniva da un uomo con lunghi capelli bianchi e gli occhi da pervertito.
Il ragazzo biondo si risvegliò dal coma causato dall'Uchiha. -Ah sì, Jiraya! Non è colpa mia!-
L'uomo lo colpì forte in testa, facendolo saltellare per il dolore.
-Non ci credo!! Ovunque ci sia Naruto Uzumaki si crea un guaio!-
-Stavolta non sono stato io,- rispose sbuffando e mettendo su un broncio che il moro definì adorabile- è stato questo tizio qui!-
Naruto lo indicò, così lui decise di presentarsi e di finirla con quella pagliacciata: per quanto fosse carino quel ragazzo lui doveva farsi lavare la macchina e alla svelta.
-Sono Sasuke Uchiha e la mia auto necessita di una bella pulita...- Non finì di parlare che il castano dietro di lui si intromise:-Rispetta la coda, come abbiamo fatto tutti!-
-Io non sono voi...-
-E con questo?! Che vorresti dire?!?!!-
Kiba stava letteralmente sbraitando contro il moro quando Jiraya disse:-Fa' silenzio, cagnaccio! Vieni qui tutti i giorni! Come possiamo esservi utile?-
L'uomo lo guardava mentre si sfregava le mani; lo aveva riconosciuto e sapeva quando ci poteva guadagnare con un Uchiha.
-Mi serve una pulizia totale.-
-Ma, sa...- disse, guardandosi in giro- ci sono tutti quegli altri clienti...-
-Vi pagherò il servizio dieci volte tanto, promettendo loro di servirli domani.-
Jiraya sorrise, urlando:-Mi dispiace, gente! Per oggi abbiamo finito! Tornate pure domani!! Vi accoglieremo volenterosi!-
Sasuke si sentì fischiare dietro, ma lasciò perdere; in fondo aveva ottenuto ciò che voleva.
Naruto intanto era tornato, dopo essersi messo una borsa del ghiaccio sulla testa dove era stato colpito. Rimase con la bocca aperta e fulminò Jiraya:-Si può sapere che hai fatto?!?! Lo sai che ci servono i loro soldi!-
-Ce li darà lui.-
Naruto tornò  a fissare il moro, avvicinandosi tanto da essergli ad un soffio: lo guardava con rabbia e con disprezzo.
-Lo sai per quanto tempo hanno aspettato quelle persone?- Gli sibilò il biondo.
-Possono aspettare ancora. Allora, la mia macchina?-
Gli rispose con un ringhio, dicendogli di spostare la macchina più vicino, così avrebbe finito prima e se ne sarebbe andato.
Mentre Sasuke la spostava, Naruto si piegò per prendere una spugna da terra, mostrando tutto il suo magnifico deretano a quell'allupato di un Uchiha.
Il moro ghignò, sistemandosi i capelli e aprendo la portiera, promettendosi che avrebbe rubato un bacio a Naruto prima della fine della giornata.



Sasuke si stava letteralmente aprendo il labbro inferiore con i denti, mentre le sue mani frementi erano chiuse in pugni rigidi.
Cosa non gli stava causando quello stronzo biondino!!
All'inizio Naruto era arrabbiatissimo con lui ma, rendendosi conto dell'ascendente che aveva, aveva cominciato a strusciarsi sulla carrozzeria della sua Giaguar.
Proprio ora stava spingendo con tutte e due le mani la spugna sul cofano, facendo ondeggiare avanti ed indietro il suo magnifico corpo, sempre piegato a 90°.
Per sbaglio gli era scivolata la pompa dell'acqua dalle mani che, per la forte pressione, si era andata ad incastrare tra le sue gambe, mentre lui arrossiva per la sbadataggine.
La canotta ormai era stata tolta da parecchio tempo, lasciando la possibilità al moro di fissare il suo petto ampio e lucente con libido crescente.
Lavava i vetri con lentezza calcolata, toccandoli quasi con reverenza; il moro non poteva evitare d'immaginarsi al posto della sua macchina.
Quelle grandi mani avrebbero accarezzato il suo petto glabro e pallido, bagnandolo di passione.
A proposito di bagnato: pure Sasuke lo era, e ormai non ce la faceva più a fissare quel maledetto ragazzo.
Non avrebbe mai pensato che potessi giocargli uno scherzo del genere.
Per un attimo gli sembrò di non sentire più lo scrosciare dell'acqua ma non vi badò, fino a quando non sentì un peso estraneo premere sul suo cavallo già abbastanza teso.
Si trovò Naruto a gambe aperte su di lui, che lo guardava intensamente; poi, come se avesse letto una preghiera nei suoi occhi, cominciò a dondolare sul suo membro, facendolo boccheggiare.
Si premeva con forza e Sasuke non riusciva ad indietreggiare, sapeva solo che voleva liberarsi.
Il biondo appoggiò le mani sulle spalle, per oscillare meglio sul suo cavallo, con movimenti più precisi.
Naruto stava per accostare le sue labbra a quelle dell'Uchiha per poi ghignare e sussurrargli nell'orecchio:-Mi dispiace, Teme, questi servizi non li faccio. Vai al bagno e accontentati da solo.-
Detto questo se ne andò, tornando alla macchina da completare.


TO BE CONTINUED...
  
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