Allora, non è che sono molto fiera di questo, ma sto cercando di renderla decente. A proposito, non è che io stia rivendicando i diritti sui personaggi o altro. Penso solo che la 03x17 sarebbe dovuto finire in questo modo.


“Provare ad ucciderti è la cosa più divertente che faccio da mesi” disse Jenny, a corto di fiato e con un lieve sorriso.

 
Analizza ogni sua mossa da vicino. Non voleva perdere. Entrambi si muovevano attentamente tra gli scaffali. Occhi sul premio.
 
“Un’ottima ragione per lasciarmi vivere” ribatte Nate, rincorrendola.
 
Jenny corse intorno allo scaffale. Lui era nell’angolo adesso. Un’idea le balenò in testa. Si fermò e fece un sospiro. Sì, avrebbe funzionato.
 
“Tu sei il festeggiato”, incominciò. “Ti permetto di uccidermi”.
 
Alzò la foto, facendola dondolare sotto il suo naso. Avrebbe abboccato, lo sapeva. Appariva un po’ sospettoso, e avanzò lentamente. Sorrise. La sua mano si staccò dal ripiano dello scaffale, avanzando per raggiungere la foto. Una parte di lei non riusciva a credere che lo stava per fare davvero. No, non poteva ripensarci, non c’era tempo da perdere.
Occhi sul premio.
 
Tira indietro il braccio, si sporge verso di lui per un rapido bacio. Lo sente immobilizzarsi non appena le loro labbra si toccano; strappa la sua foto dal collo, tirandosi via rapidamente con un sorriso vittorioso.
 
“Uh-oh”, dice, tenendo la sua fotografia. “Sei morto”.
 
Il suo viso… Dio, il suo viso. Non sembrava felice. Dannazione, mossa sbagliata, si disse, rifugiandosi verso la porta. Stava per uscire quando Nate l’afferrò.
 
“Jenny, aspetta!” le disse, prendendola per il polso.
 
Si volta verso di lui. Tutto questo è fin troppo familiare. La sera del loro primo bacio le ronza in testa non appena i loro sguardi s’incatenano.
 
“Jenny…”. fa una pausa, guardandola dritta negli occhi. Avvicina il suo volto al suo prima di sussurrare “Sono il festeggiato. Decido io quando finisce il bacio”.
 
È colta alla sprovvista. Spalanca gli occhi, e un sorriso si allargò sul viso del ragazzo. Le loro labbra s’incontrano nuovamente, e questa volta non c’è fretta o timore. No, questa volta era sicuramente la perfezione. Era quello che entrambi volevano. Quello che uno aveva negato per così tanto tempo e quello che l’altra aveva desiderato in modo eguale. Gli era mancato così tanto sentire la morbidezza dei suoi lunghi capelli e il sapore delle sue labbra e il suo dolce profumo. Quanto le era mancato il suo tocco e il suo gusto.
 
Niente poteva rovinare quel momento. Entrambi sapevano quello che volevano. Stare l’uno con l’altra.
 
NdA:Piaciuta? Inspirato da “We Never Change” e “Sparks” dei Coldplay. Oh, quanto amo I Coldplay! I commenti sono molto apprezzati^^
 
NdT:Bha, personalmente ritengo tutto un po’ troppo fluff per i miei gusti, ma ho deciso di tradurla perché è proprio come ankio volevo ke finisse…