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Autore: 365feelings    06/04/2011    3 recensioni
Non chiedetemi cosa ci facessi in Brewer Street alle due di notte. Vi basti sapere che io ero lì. E che anche loro erano lì. E che non c’era nessuno.
Numero 38. Nere. Di vernice. Le ho prese, quelle decolletes.
[Auguri Ale - Black_Rose]
Genere: Mistero, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In Her shoes

Non chiedetemi cosa ci facessi in Brewer Street alle due di notte. Vi basti sapere che io ero lì. E che anche loro erano lì. E che non c’era nessuno.
Numero 38. Nere. Di vernice. Le ho prese, quelle decolletes.

Primo giorno
La stanza era piccola ma ariosa: le due grandi finestre illuminavano l’interno, riversando tutta la luce del tenue sole inglese sulle pareti bianche.
Una piccola scrivania di legno, sormontata da un pannello costellato di foto, fronteggiava il letto dalle coperte blu ospitando un portatile acceso, mentre a lato le ante di un armadio bianco lasciavano intravedere una collezione di abiti neri - magliette, gonne, pantaloni, vestiti - ogni tanto interrotta da un indumento bianco, blu o rosso.
Il legno del pavimento era chiaro, ma costellato di calze e calzini: un reggiseno nero troneggiava impudente sul pomello della pediera del letto, mentre un altro era appeso alla maniglia della porta chiusa.
Distesa supina sopra le coperte, una ragazza era intenta a controllare la sua macchina fotografica.
Sul display scorrevano le foto di una festa: un turbinio di luci, colori psichedelici e volti sconosciuti. Ne eliminò qualcuna canticchiando sul ritmo della canzone in riproduzione nel computer. Poi rotolò sul fianco e poggiò con delicatezza la macchina sul comodino.
Infilò la testa nell’armadio, spostò qualche scatola e infine riemerse con un paio di decolletes di vernice nera in mano.
Le appoggiò sul pavimento, sotto una finestra, e si sedette sul letto, osservandole.
Erano delle normalissime scarpe femminili, nuove molto probabilmente, dato che non c’erano segni di usura. Del suo numero tra l’altro.
Le aveva trovate sul ciglio della strada dietro a un pub, l’altra notte.
Stavano lì, senza proprietaria. Ma chi se ne va in giro senza scarpe?, si chiese.
Allungò i piedi per infilarsele: calzavano a pennello.
Cercando di non cadere - non aveva mai indossato scarpe col tacco - camminò su e giù, traballando appena.
Nonostante le note della canzone che rimbalzavano nella stanza, sentì chiaramente il forte rumore provenire dalla strada.
Si tolse velocemente le decolletes, cacciandole sotto il letto, e scalza corse fuori dalla stanza e giù per le scale.
In salotto Lola, la coinquilina di sua zia, stava guardando la televisione.
-Harley, cos’è stato q uesto rumore?-, le chiese con voce sgradevole e un po‘ seccata.
-Non lo so.-
Quando si precipitarono in strada scoprirono un taxi accartocciato contro il palo di un lampione. Per il guidatore non c’era più niente da fare.



N/A
Urgono spiegazioni, lo so. Cos'è 'sta cosa?, vi starete chiedendo. Innanzi tutto è un "regalo". Poi, volendo, è il primo capito di un breve racconto (sette capitoli). Quindi, questa storia è per Ale (Black_Rose), la quale oggi compie gli anni *tanti auguriiiiii a teeeeee, tanti auguriiiiiii a teeeeeeee*
La festeggiata, oltre a essere una bravissima fanwriter (lei vi dirà di no, ma voi non badatele), è una persona fantastica.
Non ti conosco ancora bene bene bene, Ale, però sento di volerti bene u.u
Quindi accetta il pensiero e butta via il resto XD
Cla
AlQuiUN7 

   
 
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