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Autore: scandros    23/01/2004    6 recensioni
Sulla spiaggia assolata di Hurghada, la bianca rena diverrà palcoscenico di un ritrovato amore, ma di una tragedia che lentamente sfocerà in un amore unico, indissolubile. Holly ritroverà Patty, l’amore di un tempo, più forte, più ardente che mai. Comprenderà non è solo un sentimento con la “A” maiuscola, ma un’emozione che ti riempie l’anima, che sfocia nelle vene, che vibra sulla pelle e che il destino renderà inenarrabile, unico e indissolubile. Tom, di fronte all’inequivocabile destino, capirà quali sentimenti realmente prova per Gabrielle. E Benji…inavvicinabile, borioso e sicuro di sé, incontrerà l’amore, quello vero, nel lago smeraldo degli occhi di Kirsten. Attenzione: per i temi trattati, se ne consiglia la lettura ad un pubblico maturo!
Genere: Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Taro Misaki/Tom, Tsubasa Ozora/Holly
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Tradimento d’amore

Tradimento d’amore

 

La strana coppia

 

 

Capitolo 7

 

Tom passeggiava lentamente accanto a Gabrielle, diretti verso la stanza di Holly. Il giovane calciatore del Paris Saint Germane non riusciva a capacitarsi circa la fuga del suo migliore amico.

-         Sai mon amour, secondo me la tua amica Patty sta nascondendo qualcosa. E’ praticamente in preda al panico. Sembra una tossicodipendente sull’orlo di una crisi di nervi. –

-         Mi sembra che tu stia esagerando Gabrielle. E’ angosciata perché oggi si sposa. –

-         Non capisco. Dovrebbe essere contenta: il padre di suo figlio la sposa. Cosa c’è che l’affligge? – gli chiese intrecciando le sue dita con quelle del fidanzato. Tom la guardò teneramente sapendo di aver rimandato le spiegazioni.

-         Patty non ama Robert ma Holly! – le disse secco e deciso. Gabrielle tacque comprendendo le motivazioni che affliggevano la cara amica del fidanzato.

-         Allora è dispiaciuta perché Holly non la ama? – chiese ipotizzando le ragioni di quel suo comportamento.

-         Al contrario. Si amano molto, da quando eravamo adolescenti. E’ una storia lunga. Holly non è mai stato bravo ad esternare i suoi sentimenti anche se io e Benji sapevamo bene che era innamorato di Patty. E lei, che all’epoca era la manager della nostra squadra, ricambiava i suoi sentimenti in maniera totale. Dopo un po’ di tempo che Holly si fu trasferito in Brasile per diventare un calciatore professionista, Patty decise di andare a trovarlo. In quel viaggio avrebbe saputo se lui l’amava o meno. Tornò distrutta, affranta. Avevano vissuto una settimana all’insegna dei sentimenti e dell’amore, si erano amati intensamente proprio come avevano sempre desiderato. Tuttavia, quando Patty chiese a Holly cosa avrebbe dovuto fare, se restare o tornare in Giappone, lui non seppe risponderle. Il suo silenzio la ferì molto e decise di far ritorno in Giappone e di non incontrarlo più. –

-         Ma se Holly amava Patty, perché ha lasciato che andasse via? –

-         Proprio perché l’amava. Negli anni trascorsi insieme in Giappone, lei era vissuta nella sua ombra, amandolo nel silenzio di un sentimento molto grande che andava aldilà della semplice infatuazione. Lo amava a tal punto da non dirgli nulla perché per lei era più importante che lui realizzasse il sogno di andare in Brasile e divenire un professionista. Holly voleva ricambiare quello che lei aveva fatto per lui in tanti anni. Desiderava che anche lei trovasse la sua strada e che non rimanesse solo ed esclusivamente la fidanzata di Oliver Hutton. –

-         Quindi lui ha lasciato che andasse via dal Brasile per renderla libera, nonostante l’amasse molto? – gli chiese sempre più avvinta da quella storia.

-         Esatto. Conosco Holly e sebbene penso che abbia sbagliato a non parlarne a Patty, lasciando che gli eventi si compissero da soli, trovo che abbia avuto molto coraggio e so che ha sofferto molto. –

-         Fino qui ho capito: ma il resto? Se Patty è fidanzata con Robert, come fa ad amare ancora Holly? -. Tom le sorrise. La sua dolcezza era incomparabile. Riusciva a sdrammatizzare ogni situazione. Sospirò ricordando la successione dei fatti nella sua mente.

-         Ci siamo incontrati qui. E’ stato un caso perché Holly aveva appena letto la notizia che Patty e Robert stavano per sposarsi. Poi, dopo pochi minuti l’abbiamo incrociati in questo resort. Sebbene all’inizio lei sia stata molto aspra e risentita nei suoi confronti, ieri sera, è successo quello che i loro cuori aspettavano da quattro anni. Dopo una piccola discussione, Holly si è allontanato. Patty dopo poco, con una scusa, è andata a cercarlo e ….

-         E cosa? – chiese insistente con l’emozione dipinta sul volto.

-         E quella che doveva essere una discussione nella quale avrebbero dovuto sfogare i risentimenti e chiarirsi una volta per tutte, è sfociata in una grande passione. –

-         Oh mon Dieu! Come nei film. -

-         Sembra proprio di sì. Ma Holly, da gentiluomo, le ha detto che se lei è felice con Robert è giusto che stia con lui. –

-         Ma…Holly sa che Patty ne è ancora innamorata? –

-         Penso che lo abbia intuito, sebbene lei non lo abbia ammesso in sua presenza. Holly le vuole troppo bene per cercare di obbligarla  a far qualcosa, tanto meno a lasciare Robert. –

-         Se Patty lo ama, perché sposa Robert? –

-         Perché lui è il padre del bambino. Ritiene sia giusto che suo figlio cresca con il padre naturale. –

-         In fondo non ha tutti i torti. Che situazione complicata. –

-         Già. Solo che noi, non ci aspettavamo che si sarebbero sposati così presto. Stiamo cercando Holly. Deve sapere che Patty lo ama ancora. –

-         Non so e sia giusto. In fin dei conti, lei vuole sposare il padre di suo figlio. –

-         Già, ma se la conosco bene, non lo amerà mai, non quanto ama Holly. Credimi Gabrielle, lei e Holly sono fatti per stare insieme. Si sono amati inconsapevolmente per anni e il tempo che hanno trascorso seppur breve, è stato molto intenso e significativo. -. Gabrielle lo guardò incantata dalla passione con la quale aveva pronunziato quelle ultime parole.

-         E noi? – gli chiese sorprendendolo. Tom arrestò il passo. La tirò a se e la strinse forte al petto. Sentiva il calore di quell’abbraccio, delle sue braccia che stringevano il torace muscoloso, il suo respiro che ansimava sul petto. Avvertì una sensazione piacevole e rassicurante.

-         Anche noi Gabrielle. Tu sei la mia metà perfetta, ed io la tua. Noi due, siamo fatti per stare insieme. – le disse baciandola con passione e fervore. La francesina sentì il tocco delle labbra sulle sue e ricambiò l’ardito bacio con altrettanta foga.

 

Kirsten percorreva la passerella in legno che dai viali in cemento e pietra conduceva alla spiaggia di fine sabbia dorata. Sulla destra del viale distinse chiaramente il ristorante all’aperto, all’ombra di cannizzi e alte palme verdeggianti. La calda brezza spirava tra le fronde facendole ritmare in sinuose danze. Sorrise guardando piccoli riverberi di luce rifulgere sul mare cristallino. Ombrelloni e lettini in legno erano allineati lungo i due lati della spiaggia, mentre la passerella scendeva continua fino al pontile che conduceva in mare aperto. Turisti in preda all’entusiasmo scendevano e salivano continuamente dal pontile accompagnati da sorrisi e gemiti gioiosi. Il sole splendeva alto nel cielo terso e qua e là si poteva avvertire l’intenso profumo degli incensi orientali e degli oli abbronzanti. Era incantata dalla quiete di quel posto che sembrava farle scordare qualsiasi impegno lavorativo. Si guardò intorno ammirando le basse costruzioni di colore chiaro che si allungavano ovunque lungo la costa. Quel tratto di terra e mare, un tempo sperduto, era adesso un simbolo di occidentalizzazione e turismo in piena esplosione. I maggiori tour operator vendevano pacchetti vacanze a prezzi irrisori nei vari resort e hotels edificati lungo il mare.

-         Ma..io quelli li conosco! – sussurrò togliendosi gli occhiali da sole per poter meglio inquadrare le quattro persone che parlavano vicino il ristorante. Eludendo i loro sguardi e camminando con sicurezza e noncuranza, Kirsten si avvicinò al bar del ristorante ordinando una bibita fresca.

-         Allora, avete fatto esattamente quello che vi è stato chiesto? – chiese Cassandra all’uomo più alto dai tipici tratti somatici egizi.

-         Ecco quello che ci aveva chiesto, signora! – rispose consegnandole una busta. Bill Socket si avvicinò alla sua compagna di avventura e insieme guardarono le foto contenute nella busta di carta.

-         Ottimo lavoro. Robert si congratulerà sicuramente! – disse Bill a Cassandra in un inglese talmente veloce che i due egiziani non compresero il significato delle parole.

-         Dove sono i negativi? – chiese Cassandra precedendo Bill.

-         All’interno della busta. – rispose l’egiziano.

-         Il vostro compenso! – esclamò poi Bill, consegnando all’uomo più basso una busta contenente del denaro contante. I due egiziani controllarono velocemente che l’importo fosse quello prestabilito e dopo averli ringraziati, si dileguarono. Cassandra afferrò le foto e le ripose nella sua borsa con un sorriso di compiacimento e soddisfazione.

-         Manca poco, oramai. Che ne dici se ci andassimo a fare una bella nuotata? – le chiese Bill guardandola divertito.

-         Perché no! Così potrò mettere in tutta evidenza il mio fisico mozzafiato. –

-         Non vedo l’ora di vederti in bikini! –

-         Se fai il bravo, più tardi potrei farti vedere anche altro! – gli rispose dirigendosi verso la spiaggia. Sempre più incuriosita dalla strana coppia, Kirsten firmò la ricevuta di addebito in camera della bibita, e li seguì sistemandosi sotto l’ombrellone accanto a quello loro.

-         Devo scoprire cosa ci fanno Bill Socket e Cassandra Hobbins insieme! E poi, sarei curiosa di vedere le foto per le quali hanno pagato. – pensò poggiando la sua borsa da mare sul tavolinetto sotto l’ombrellone. Un addetto della spiaggia, le si avvicinò sistemandole un materassino e un telo mare sul lettino e chiedendole se avesse avuto bisogno di altro.

 

Era sicura che si trattasse di loro: Bill Socket e Cassandra Hobbins. Li aveva veduti entrambi l’anno precedente a Parigi, durante gli Open di Francia disputati sulla terra rossa del Roland Garros. Lei si trovava in Francia per l’indagine che l’aveva portata a conoscere Gabrielle e in una pausa, aveva accompagnato un collega francese ad uno degli incontri del torneo. L’incontro aveva visto opposti il tennista inglese Robert Garland al belga Maurice Planche, poi uscito facilmente vittorioso in tre set.

Aveva notato subito la strana coppia che sedeva in tribuna, perché la chioma bionda e le forme procaci di Cassandra non sarebbero comunque passate inosservate agli occhi di alcuno. Ricordava come Bill Socket, si divertiva a giocare in maniera del tutto confidenziale con i suoi capelli, posando lo sguardo sulla scollatura profonda che lasciava davvero poco all’immaginazione.

Il suo collega, Bernard Puchette, conosceva già i due volti poiché Garland soleva trascorrere molto tempo proprio a Parigi dove sembrava fare strage di cuori soprattutto tra le giovani sportive francesi. In quell’occasione, Bernard aveva confidato a Kirsten qualcosa circa il declino sportivo ed economico del tennista inglese. Kirsten ricordò improvvisamente di aver letto un articolo sul sito internet del quotidiano “Le Monde” nel quale si parlava appunto di Robert Garland e dei suoi problemi economici legati alla vita dispendiosa e dissipante che adorava condurre. Inoltre, nel servizio giornalistico si evidenziava la rottura dei contratti pubblicitari con alcuni sponsor che lo accusavano di non rispettare i termini contrattuali. Non era andata a fondo alla questione poiché non era un argomento che le interessava e l’aveva letto solo perché redatto e firmato dal suo amico Bernard Puchette. Relativamente a Cassandra, in occasione del torneo, Bernard le aveva confidato che il medico del Saint Paul Hospital di Londra, era stata precedentemente indagata per somministrazione di agenti dopanti ad alcuni sportivi. Tuttavia, nonostante le ricerche condotte con l’aiuto di Gabrielle, Cassandra Hobbins era rimasta soltanto uno dei tanti nomi indiziati sulla lista di Kirsten Rauch.

La fulva giornalista tedesca si stese sul lettino, in attesa che la strana coppia inglese si allontanasse. Il suo spirito di curiosità stava crescendo sempre più: smaniava per vedere il contenuto della busta che i due egiziani le avevano consegnato.

Cassandra posò la sua borsa sul tavolinetto sotto l’ombrellone svestendosi velocemente e mostrando un succinto bikini nero. Bill Socket la guardava più eccitato che ammaliato da quel corpo ben curato e giovane. Si alzò i capelli e li appuntò sul capo con un fermaglio. Con la coda dell’occhio, Kirsten vide che riaprì la busta e ne tirò fuori il contenuto. Guardò le fotografie con espressione compiaciuta; prese i negativi e li mise in una tasca interna all’ampia borsa, riponendo le foto nella custodia originaria.

Prese la borsa e la sistemò sotto il lettino di legno. Se Kirsten avesse allungato un braccio, avrebbe potuto facilmente afferrarle. Bill cominciò a svestirsi e il suo sguardo si spostò da Cassandra a Kirsten. L’avvenente giornalista sembrava essere divenuta all’improvviso l’oggetto del suo immediato desiderio. La ragazza tedesca sembrò accorgersene e con fare disinteressato prese una rivista dalla sua borsa e cominciò a sfogliarla. Bill le sorrise lisciandosi il pizzetto argenteo. Poi guardò ancora la sua momentanea compagna che con fare estremamente sensuale continuava ad aggiustarsi il ridottissimo costume.

Con eleganza e galanteria le indicò la passerella in legno invitandola a raggiungerla e ad immettersi verso il pontile. Kirsten li seguì ben contenta che finalmente si fossero allontanati. Con un po’ di fortuna avrebbe potuto scoprire l’oggetto delle fotografie.

Sorrise pensando a quante strane coincidenze le stessero capitando all’interno di quel bellissimo e quanto mai esclusivo resort egiziano.

Prima l’incontro con l’impenetrabile Benjamin Price ed ora con una strana coppia che pareva ordire qualcosa alle spalle altrui.

 

Tom e Gabrielle erano tornati a bussare dietro la porta di Holly. All’ennesimo tentativo, Tom girò la maniglia scoprendo che la porta era aperta. Guardò la fidanzata che chinò il capo in segno di assenso.

Tenendola per mano, quasi a cercare il conforto in quello che stava facendo, il calciatore del Paris Saint Germain entrò nella stanza dove la pulizia non era ancora passata per rassettare il tutto.

-         Non è neanche qui! – esclamò Tom guardando sul balcone. Le ante dell’armadio erano ancora aperte e prive degli abiti e degli effetti personali di Holly. – Vorrei tanto capire dov’è andato! Non risponde neanche al cellulare! – aggiunse componendo per l’ennesima volta il suo numero.

-         Squilla? – chiese Gabrielle.

-         No. E’ spento. Non vuole parlare con nessuno! Quando si mette qualcosa in testa, diventa irremovibile. –

-         Guarda Tom, c’è una lettera! – disse Gabrielle afferrando la busta  e mostrandola al fidanzato.

-         E’ per Patty. – ribatté leggendo il nome scritto a penna sulla busta. – E la scrittura è di Holly! – aggiunse mestamente.

-         Portiamola a Patty, così avrò una scusa per vedere come sta. Sperando, ovviamente, che quella signora inglese sia andata via. –

-         Già. – le disse guardandola e precedendola verso l’uscio. – Mi dispiace rovinarti la vacanza con tutti questi problemi. –

-         Non dirlo assolutamente. Certo, mi dispiace non poter trascorrere un po’ di tempo con te nel relax completo, ma comprendo esattamente gli sforzi che state facendo tu e Benji per i vostri amici Patty e Holly. E’ bellissimo quello che state facendo, davvero Tom. Io sarei onorata di avere un amico come te. –

-         Tu hai di più Gabrielle: hai un fidanzato come me! – le disse baciandola rapidamente. Lei sorrise contenta per quella manifestazione d’affetto. Ogni giorno scopriva di esserne sempre più innamorato. Gabrielle era una ragazza sprizzante, piena di vita, dolce ed espansiva. Era la ragazza ideale e adesso che l’aveva incontrata, sperava che nulla e nessuno gliela avrebbe mai portata via. Il suo pensiero corse a Holly e Patty. Lui, il suo migliore amico, sembrava svanito nel nulla, in fuga da un amore disperato e agonizzante, che lo vedeva perdere, per la prima volta. La sua prima sconfitta di vita, quella più importante. Dall’altra parte c’era Patty, la dolce amica per la quale un tempo aveva provato un sentimento che andava ben oltre l’amicizia, quella ragazza a cui aveva sempre invidiato il sentimento profondo che la legava al capitano della squadra di calcio. Pensava a lei, come ad una creatura indifesa, piccola e fragile, tanto bisognosa d’affetto e di protezione, quelle emozioni e quella sicurezza che solo Holly avrebbe potuto darle. Si disperava al pensiero dell’arrendevolezza dell’amico, che ancora una volta, sembrava voltare le spalle alla realtà rinunciando a quanto di più caro la vita gli aveva potuto donare. Stringendo con passione la mano della fidanzata, aumentò il passo per raggiungere al più presto la suite nella quale alloggiava Patty.

 

 

Quando anche l’ultimo cliente del resort fu salito, l’autobus partì alla volta dell’aeroporto internazionale di Hughada. Seduto accanto al finestrino, Holly guardava i viali verdeggianti, la hall a forma di piramide e le basse costruzioni nelle quali si articolavano le camere, allontanarsi sempre di più. La sua vacanza era stata davvero molto breve, ma non avrebbe resistito un minuto di più in quel resort dove aveva casualmente incontrato la donna che in un modo o nell’altro sembrava modificare la sua vita sentimentale da sempre.

-         Patty…non passerà giorno senza che il mio pensiero voli a te…la tua immagine su qualche copertina, o più semplicemente stretta tra le braccia di Garland. Tu che sposi Robert Garland. Inverosimile. Quanto vorrei che fosse tutto un sogno. Vorrei odiarti perché sei volata via da me…ma è me che devo disprezzare. Se solo quattro anni fa avessi avuto più considerazione per te, avessi lasciato che fossi tu a decidere se restare o meno al mio fianco….se solo tutto questo non fosse accaduto, forse adesso le cose sarebbero diverse. In questi anni ho vissuto nel tuo ricordo, rimembrando i bei tempi trascorsi insieme, sicuro che un giorno sarebbero tornati a irrompere nella nostra vita. E invece? Nulla di quello che è stato potrà mai tornare…tu stai per sposare Robert Garland ed io….io esco di scena! – pensò col profilo rivolto al finestrino.

Non l’avrebbe mai potuta dimenticare, perché in fondo, lei era parte della sua vita, era la sua parte migliore e niente o nessuno avrebbe mai potuto cancellare quell’emozione indelebile e infinita che gli riscaldava il cuore.

 

 

  
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