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Autore: Death96    07/04/2011    4 recensioni
Norris è un ragazzo come tanti nella regione di Jhoto, ha degli amici,
suona la chitarra, va a scuola e ha un sogno, diventare il campione della lega pokémon.
La storia inizia il giorno del suo quindicesimo compleanno, quando
andrà a prendere il suo primo pokémon.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Buio.
Intorno a lui c'è solo buio che lo avvolge nella sua calda coperta.
Luce.
Un raggio che lo attira e contemporaneamente lo disturba.ra
Infine una voce, gli parla con dolcezza, ma lui non capisce cosa gli dice, le parole sono confuse e le sue orecchie sono otturate.
All'improvviso uno scossone scuote il suo corpo e lui è costretto ad alzarsi.

<< Su! Sveglia, è l'ora di alzarsi dormiglione! >>
Norris si alza dal letto ancora un po' stordito dal sonno e lo sguardo appannato, poi però qualcosa lo sveglia, un pensiero. Gira la testa di scatto e guarda il calendario affisso sulla parete,
era diviso in taante caselle e ognuna aveva su scritta la propria data, undici erano segnate da delle "X" segnate a penna e subito dopo l'undicesima si poteva notare un cerchio rosso che
andava ad idicare il 12 giugno.
Quello era un giorno importante, lui sapeva fin troppo bene ed era ormai una vita che aspettava quel momento. Finalmente aveva 15 anni, l'età della libertà.
Non era tanto il fatto di avere 15 anni che lo entusiasmava, era una cosa insignificante in confronto a cosa lo aspettava quel giorno.
L'emozione ormai aveva cancellato l'intorpidimento causato dal sonno e Norris corse veloce al piano di sotto. Fece colazione in fretta e furia, poi si lavò e andò a vestirsi;
mezz'ora dopo era già sull'uscio di casa pronto per uscire, però quando stava per abbassare la maniglia la voce di sua madre lo bloccò.
<< Non dimetichi qualcosa? >> gli chiese.
<< No, perché? >>
<< perchè mi chiedevo dove fossero i tuoi pantaloni... >>
Norris rimase un po' fermo a fissarla, poi abbassò la testa e in effetti mancavano i pantaloni. Forse quel giorno il suo viso divenne più rosso delle fiamme diun magmar e se non così tanto, almeno ci andava vicino.
Superato l'imbarazzo iniziale, si riavè e corse su in camera sua e tornò giù con un paio di pantaloncini corti adatti al clima estivo. Finalmente uscì di casa e subito corse giù per le strade di borgo foglianova diretto verso il laboratorio del prof. Elm.
Quel giorno il celo splendeva e con lui anche il ragazzo. Camminò per dieci minuti buoni finchè non si trovò davanti al laboratorio, era una semplice costruzione rettangolare e un tetto spiovente, nessuno che non fosse del luogo lo avrebbe riconosciuto come un laboratorio, ma questo poco importava per Norris, infatti dentro quelle mura lo aspettava il futuro.
Non ci pensò due volte, entrò subito e appena entrato vide già pronti il professore e una delle tante monozigotiche infermiere Jei dei centri pokémon vicino a lui.
<< Buongiorno >> disse il professore Elm, era un uomo di mezz'età abbastanza alto, portava un camice bianco immacolato e in mano teneva un paio di occhiali tondi che stava pulendo con un panno.
<< B...buongiorno >> rispose Norris, tutto lo slancio iniziale si era esaurito per lasciare posto all'imbarazzo, lui era molto timido e la figura del professore infondeva in lui soggezione.
<< Sei qui per il tuo primo pokémon, giusto? >> stavolta a parlare fu l'infermiera Jei che sfoggiava uno dei suoi sorrisi.
Norris che aveva sempre trovato le infermiere molto carine arrossì violentemente, forse anche più di prima e i suoi due interlocutori riuscivano a stento a trattenere le risate.
comunque alla fine rispose con un "Si" anche se era molto incerto.
<< Allora aspetta qualche minuto >> detto questo i due si allontanarono.
Passarono tre minuti e i due tornarono con un carrello con tre sfere appoggiate sulla sua superfice, erano pokéball.
Norris osservava quegli oggetti come se fossero delle reliquie preziose e quando il professore ne prese una lui segui l'arco che descrisse il suo braccio come se fosse impnotizzato.
<< Questo è Totodile... >> in quel momento la sfera si aprì e il pokémon comparve davanti al ragazzo. Subito il piccolo pokémon iniziò a correre ovunque fino a che non si fermò davanti all'infermiera che si era messa davanti a lui per prenderlo.
<< Questo pokémon è di tipo acqua, è molto vivace e anche molto amichevole... >> seguì una spiegazione della storia dei Totodile.
Dopo un lasso di tempo che per Norris sembrò infinito, Elm prese una seconda pokéball e dal suo interno uscì un Cyndaquil e dopo una lunga spiegazione prese la terza pokéball e fece uscire un Chikorita.
Finita l'ennesima spiegazione, Norris si preparò a scegliere il suo pokémon, ci mise un po', però alla fine scelse Cyndaquil che sembrò molto contento di quella scelta, al contrario l'esemplare di Chikorita scoppiò in lacrime e il Totodile invece sonnecchiava tranquillo tra le braccia dell'infermiera.
<< Come vuoi >> disse il professore con un sorriso, poi prese una scatola e la porse a Norris.
<< Queste altre pokéball che io ti regalo e in più prendi questo pokédex >>, Norris era al settimo cielo, accettò i regali e dopo i saluti si mise in marcia verso casa.
Una volta arrivato la mamma lo salutò con affetto e gli fece una domanda che anche lui si era posto << Cosa farai ora? >>
Lui rispose subito << Partirò per il mio viaggio di formazione >>
<< Lo immaginavo, prendi questo >>
<< Cos'è? >>
<< Uno zaino con cose che ti saranno utili. >>
<< Grazie... >>
<< Ora conviene che tu vada... >>
<< Prima devo prendere una cosa >> e detto questo salì in camera sua e tornò con la sua chitarra.
<< Lo sapevo che te la saresti portata dietro >>
Madre e figlio si salutarono e lui partì all'avventura.

Norris era ormai in viaggio da due ore e ora camminava nel bosco accompagnato dal suo pokémon Cyndaquil, per ora non avevano trovato altri pokémon, però non gli importava, era felice insieme al suo pokémon.
Ad un tratto però da una stradina laterale uscì fuori un ragazzo, aveva più o meno l'età di Norris e sfoggiava una capigliatura dal colore delle foglie
<< Ciao! >> disse il nuovo arrivato con un sorriso talmente largo che stava a malapena sul suo volto.
<< C...ciao, chi sei >> chiese Norris appena ripresosi dallo spavento
<< Piacere, io sono Jack, tu? >>
<< Norris >>
<< Ok, Norris, sei anche tu un allenatore?
<< Si, però da sole due ore >>
<< Ah, bhe, io solo da stamattina >>
Ci fu una breve pausa, poi Jack fece una proposta, << facciamo una lotta, che ne dici? >>
Norris ci penso su poi disse: << Accetto >>

                                                                                   To be continued P.s: Scusate se prima non si leggevano i dialoghi,mi sono dimenticato di mettere lo spazio tra le virgolette
  
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