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Autore: Alison_95    07/04/2011    1 recensioni
Questa è una breve one-shot, scritta di getto visto che non avevo niente da fare e avevo bisogno di sfogarmi. Parla dei progetti di una ragazza che non riesce più a sognare il suo futuro. Si trova intrappolata in un mondo dove non sa più cosa vuole fare.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti :) Non so come sia venuta questa schifezza che ho scritto. E' stata composta oggi visto che non sapevo che fare e mi sono venuti in mente questi pensieri. Se volete recensite, ogni commento sarà apprezzato, ma anche un lettore silenzioso. In realtà non so neanche perchè la pubblico...Grazie  a tutti :)



Una risposta che non arriverà


Prendo il foglio. Devo scrivere un tema: “Descrivi i tuoi progetti futuri”. Nel momento esatto in cui questo titolo è stato assegnato, il mio volto non ha potuto far altro che mostrare un sorriso, spontaneo e sincero.
Fin da quando ho pronunciato la prima parola, ho sempre avuto un progetto. Mi divertivo a fantasticare su cosa avrei fatto una volta cresciuta. Giocavo alla maestra con le bambole, disegnavo, osservavo il cielo stellato e ogni volta scrivevo su un piccolo pezzo di carta il mio desiderio.
Ancor’oggi pianifico tutto. La mia giornata si snoda secondo precisi orari e, dopo essere tornata da scuola, so già che mi aspetta il mio programma con le materie da studiare. Organizzo cene di classe, tengo gli articoli di calcio in un raccoglitore e guardo ancora il cielo, sperando ogni tanto di vedere una stella cadente, che non arriva, se non il 10 agosto. Ma San Lorenzo capita una volta all’anno, non 365 volte come vorrei io. E continuo a pianificare la mia vita. Non pensate che io sia una persona maniaca della precisione, anzi. Sono un esemplare di ragazza che se la cava a scuola, con degli obiettivi, ma disordinata, pigra e ASSOLUTAMENTE non perfettina. Eppure ho sempre vissuto per il futuro. Il passato è ricco di ricordi di lavoro, di studio e il mio presente è colmo di ostacoli da superare, tutto per il mio futuro.
L’ingegnere. L’astronoma. L’interprete. Non importa quale mestiere fosse, mi bastava che esistesse la meta. Ora, guardo il foglio e capisco che non c’è più. Il progetto è sparito dalla mente e il cuore ne risente. Vago senza una destinazione, in attesa che qualcuno si accorga di me e dica “Ecco cosa devi fare”. Ma non c’è nessuno, non c’è mai stato. Solo me, me stessa ed io. Triste: lo so. Le persone che mi circondano non bastano a fare andare avanti il mio cervello che lavora, lavora in cerca di un obiettivo.
“Cosa farai da grande?”. Durante tutti i miei sedici anni di vita ho sempre saputo rispondere agli altri e a me stessa. Oggi so solo rispondere agli altri con una menzogna, la prima che mi passa per la mente. Ma mentire a se stessi è impossibile; l’essere umano è sempre consapevole della verità, semplicemente finge di non trovarla. Convive con la sua illusione tanto che essa diventa una condizione di vita: molti infatti si dimenticano della verità perché la bugia crea un universo parallelo perfetto. Io non ho dimenticato la verità perché non ci riesco. A volte vorrei, ma la mia stupida razionalità me lo impedisce.
Sono ferma in un punto del deserto, circondata dal nulla. Cammino, cammino, ma non trovo mai niente, non so quale strada seguire perché non c’è nessuna strada da prendere.
E grido, piango, urlo al vento: “Voglio il mio futuro”. Ma nessuno risponde, nessuno ascolta.
 
All’improvviso sento una voce, mentre lo scintillio di una stella cadente si fa vivo: “Ehi, dove vai?”
“Aiutami, dimmelo tu”. Ma la voce è sparita, insieme alla stella.
E torno a vagare senza una meta, aspettando la risposta che non arriverà. Mai.

  
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