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Autore: Nanix    08/04/2011    0 recensioni
Scusate per questa piccola one-shot, ma dovevo sfogarmi.
Vi sarà capitato ancora anche a voi di provare un sentimento che va ben oltre il semplice Ti voglio bene vero?
Il problema è che amare qualcuno che non ti ama, che ti dice una cosa e poi ne dimostra un altra e per giunta essere obbligata a vederlo tutti i santi giorni, non è affatto bello.
Quello che ho scritto sopra è un pò quello che capiterà, terminato il contratto andrà probabilmente a Treno veramente all'università, mentre la parte che descrive lui, è quello che vorrei che capitasse..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Forse ragazza non lo sai, ma hai fatto la scelta migliore.
Non potevi fare altro per stare meglio, certo quel posto di lavoro ti piaceva e ti trovavi bene, ma il tuo cuore stava soffrendo irrimedibilmente.
Fingevi, dicendo che ti bastava vederlo ridere per essere felice, ma in realtà volevi che fosse felice con te.
No non è egoismo, è amore. Un amore non corrisposto, un amore che ti logora da anni ormai..
Saluti le tue colleghe per l’ultima volta, quello è il tuo ultimo giorno.
Il figlio del tuo capo non sa nulla, hai detto tutto al padre, spiegandogli chiaramente la situazione pregandogli di non dire nulla a suo figlio e cosi ha fatto.
Lui ti ha capito, ti ha guardato negli occhi e ha capito subito la tua sofferenza.
Nemmeno alle colleghe hai detto nulla, tranne ad una, la sola che ti è sempre stata accanto sia quando eri felice sia quando eri triste, era una seconda mamma per te, e anche lei ha capito la situazione e ti è vicina, sa che non puoi fare altro.
Andando via da quel posto hai inoltre la possibilità d’iscriverti all’università e andare ancora più lontano da lui.
Quel giorno per te è una sofferenza, ogni volta che lo vedi ridere è una pugnalata al petto, ogni volta che ti prende in giro vorresti vomitargli addosso tutto il tuo dolore, ma stai zitta e aspetti che quella giornata finisca e cosi avviene.
Il tuo turno termina, raccogli le cose dal tuo armadietto e alle colleghe che incontri per la strada dici che stai facendo pulizia, le saluti dicendo ci vediamo domani.
Ma quel domani in quel posto per te non ci sarà più, non c’è più nessun domani li.
 
E tu ragazzo, sciocco che non sei altro. Hai passato 4 anni della tua vita senza renderti conto che accanto a te c’era qualcuno che ti amava da morire e ora che tuo padre ti comunica il licenziamento ti senti sprofondare. Ti saresti aspettato di tutto ma non questo, eppure l’aspetti nonostante si sia licenziata, l’aspetti sperando di vederla oltrepassare quella porta almeno per salutare le sue colleghe, ma niente da fare e sono già passati due mesi.
Ma tu non lo sai, lei viene quasi una volta a settimana, ma lo fa quando sa che non ci sei.
E ti rendi conto che ti manca. Ti manca ogni cosa di lei.
Quel naso imperfetto, quelle labbra sempre piegate in un sorriso, quegli occhi grandi e grigi che forse non lo sai ma più di una volta hanno versato lacrime a causa tua, quel fisico mingherlino e quasi privo di curve, che tu non hai mai ammesso, ma ti piaceva da morire.
La sua allegria era contagiosa, la sua imbranataggine divertente, e la sua sponteneità era d’amare.
Ti cambiava la giornata, e una volta gliel’hai detto, ma gliel’hai detto male e lei la presa come un offesa, non sei mai stato in grado di dosare le parole. In realtà volevi dirle che quando lei c’era ti faceva tornare il sorriso, ti faceva stare bene. Si, lei ti faceva bene. Una droga per te, una droga che senza saperlo o forse senza ammetterlo hai amato.
Quante volte hai provato a chiamarla? Tante, ma non ti ha mai voluto rispondere.
Quante volte sei passato davanti a casa sua sperando di vederla? Tante, ma non l’hai mai incontrata.
Ora sono 5 mesi che non la vedi, che non sai nulla di lei. Il freddo è alle porte, ormai siamo ad ottobre, ma il solo freddo che percepisci è quello accanto al tuo cuore. Hai chiuso i rapporti con due ragazze che ti interessavano e attorno al tuo cuore si è formato un sottile strato di ghiaccio.
 
Quella data la ricorderai sempre, 13 ottobre, e non solo perché è il tuo compleanno, ma perché finalmente la rivedi. Stavolta è venuta apposta di mattino sapendo di vederti.
È cambiato tanto vero? Ora non è più la ragazzina che hai visto la prima volta, timida e impacciata. No, ora è una donna. Una bellissima donna.
La vedi più serena, e forse anche con qualche kilo in più, non che stia male anzi, la trovi molto più attraente. Eppure in quella donna, rivedi quella ragazzina esuberante di un tempo.
Si avvicina a te, col cuore che batte a mille.
Credeva che fosse svanito quel sentimento non corrisposto, ma l’averti visto non fa che farle riaffiorare i ricordi. Ti sorride e ti chiede come vanno le cose, lo fa con il suo solito sorriso che maschera un dolore interno che non puoi capire.
Parlate del più e del meno, e sei contento, almeno l’hai vista e sai che sta bene. Vuoi chiederle di uscire, cosi in compagnia, ma lei ti precede e come una bomba a mano ti dice che si trasferirà a Trento per frequentare l’Università e che quello sarebbe l’ultimo giorno che la vedi.
L’hai li a pochi metri, potresti afferrarla e dirle di non farlo, di restare qui, potresti suggerirle un'altra facoltà ma non lo fai e come al solito la prendi in giro e le fai gli auguri. Lei ti guarda, e vorrebbe tanto dirti che sei un cretino, perché fondamentalmente è quello che sei, ma ti sorride mentre gli occhi sono velati da un leggero strato di lacrime che tu non noti.
Ti saluta e se ne va.
 
Ragazzo, sei proprio uno stupido e non fai che ripetertelo davanti allo specchio. Da quanto te lo ripeti? Da quella volta che l’hai vista, il giorno del tuo compleanno. E quanto tempo è passato? 6 mesi.
Eppure ammettilo che non hai mai smesso di chiamarla nonostante il cellulare fosse sempre irraggiungibile.
Ma come si dice, non sai mai cosa ha in serbo per te il destino.
Su facebook trovi un messaggio da parte di un suo amico, lo stesso che si è trasferito con lei a Trento.
Ora hai davanti due scelte: cancellare il messaggio e cancellare lei dalla testa e dal cuore, oppure mandare al diavolo tuo padre, e il lavoro e andare a Trento. Andare da lei.
Non pensarci troppo, vai d’istinto e cosi fai. Prendi il cellulare, dai le indicazioni alla responsabile del reparto e te ne vai.
Impieghi due ore a causa del traffico, ma finalmente arrivi, grazie al navigatore, davanti a casa sua.
Il suo amico e il suo ragazzo ti accolgono con un sorriso, contenti che tu abbia preso quella decisione.
Ti fanno sapere come è stata dopo il licenziamento, e senza troppi giri di parole incolpano te.
Infondo è la verità, se è stata male è anche a causa tua.
Ti dicono di andare in camera sua, cosi da farle una sorpresa appena arrivava. Senti la porta d’ingresso aprirsi e un saluto un po’ annoiato provenire dalla voce di quella ragazza che ti fa impazzire. I passi si avvicinano, entra in camera ma subito non si accorge di te, solo quando si volta fa cadere la borsa a terra restando pietrificata.
Non le dai il tempo di parlare, di domandare perché l’abbraccia e la baci sempre tenendola stretta a te.
Lei ricambia ma nonostante questo piange e la senti tremare.
Ha paura ed è normale.
Le accarezzi la schiena per calmarla e all’orecchio le sussurri Ti amo e stavolta non ti lascio andare via.

Scusate per questa piccola one-shot, ma dovevo sfogarmi.
Vi sarà capitato ancora anche a voi di provare un sentimento che va ben oltre il semplice Ti voglio bene vero?
Il problema è che amare qualcuno che non ti ama, che ti dice una cosa e poi ne dimostra un altra e per giunta essere obbligata a vederlo tutti i santi giorni, non è affatto bello.
Quello che ho scritto sopra è un pò quello che capiterà, terminato il contratto andrà probabilmente a Treno veramente all'università, mentre la parte che descrive lui, è quello che vorrei che capitasse..
Un bacio..
  
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