BLANK PAPER
C’è
una magnifica percezione nel
guardare un foglio bianco, che si traduce dell’unico
desiderio di riempirlo.
In effetti,
è quella stessa
sensazione che travolge i bambini quando osservano il mondo per la
prima volta
e pretendono di riempire la loro vita con esso.
Il mondo
però è troppo grande per
entrare e riempire la vita di uno solo di noi. Per questo siamo in
tanti.
E’
come se ognuno di noi fosse un
foglio bianco; così è più facile
comprendere la ragione per cui vederne uno ci
esalta: è la rappresentazione più pura e nuda di
noi stessi.
Il mio foglio
è stato cancellato e
riscritto più e più volte e ogni parola
successivamente cancellata continua a
rimanere visibile nella memoria del foglio. Sono queste che alimentano
la
tristezza.
Poiché
nessuna parola, per quanto
insulsa, vuota o meschina deve essere cancellata. Deve solo mutare man
mano che
il foglio viene riempito, ricordando che il punto fine non ci
è dato di sapere
dove inserirlo perché non siamo noi a metterlo.
In questa
negazione risiede la vita.
G.Shirogane