Si arriva sempre a fine giornata,che ci si ritrova se stesse davanti. Non faccio che notare come i miei occhi siano più spenti,e stanchi. Vedo proprio piccoli segni sotto le ciglia. Sento un forte bruciore. Sono spenti e diversi,non sono vitali e felici come quelli che ho mostrato oggi ad amici e clienti. Non sono vitali e armoniosi,vogliono essere solo chiusi.
Le labbra sono di un rosa secco,il rossetto rimane un ricordo. Sono piegate verso il basso,non hanno una notevole espressione. Non sorridono,e non mostrano la mia dentatura perfetta. Sono serrate,e non vogliono far entrare quell’acido nella bocca.
Le guance,dal loro colore roseo del phard,diventano subito rosse e pigmentate da puntini rossi; si inizia a intravedere il candore della mia pelle,quella che oggi ho mostrato abbronzata ed elastica.
Si arriva sempre a fine giornata che ci si trova se stesse davanti. Davanti ad uno specchio,a lavarci il viso,e a toglierci quella maschera che non rende perfetto  solo occhi,labbra e guance,ma anche noi. Ci  sentiamo nuove,rampanti pronte ad intraprendere una giornata nel fumo grigio di una città,o nell’aria malsana di un ufficio la mattina. La sera quando ci si strucca,perdiamo la nostra finta dignità,di cui poche ore prima andavamo fiere.