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Autore: touchesyou13    08/04/2011    4 recensioni
una fan fiction su kurtofsky.
potrebbero esserci spoiler? perņ sostanzialmente č tutto inventato, almeno credo.
possibile cambiamento di rating.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Dave Karofsky, Kurt Hummel, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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«Ma cosa cazzo hai in testa, Karofsky? Pensi di trattarmi così solo perché sono..»
Kurt Hummel stava parlando da un po’ di tempo ormai, ma Dave stava pensando solo a quanto fosse particolarmente bello quel giorno.
«Esci con me. Ti vengo a prendere in macchina, ti porto i fiori, andiamo dove vuoi tu.»
Kurt lo guardò con uno sguardo fra l’esterrefatto e lo spaventato.
«Dave Karofsky, tu mi hai appena chiesto di uscire dopo avermi sbattuto per l’ennesima volta contro gli armadietti e minacciato di morte.»
«Sono cambiato, Porcellana. E sono innamorato di te.»
Kurt lo guardò stupito, di nuovo. Dave si stava vergognando da morire ma ammetterlo era una liberazione. Se n’era accorto da un po’ di tempo ormai: era gay. Decisamente, totalmente, profondamente gay. Avrebbe dovuto accorgersene quando Santana Lopez lo aveva convinto ad andare a letto con lei e lui non aveva provato niente, mentre quando quella ragazzina di kummel passava per il corridoio il suo stomaco si chiudeva e il cuore gli saltava fuori dal petto.
«..sai almeno dove abito?»
«Non ti ricordi quando ti abbiamo attaccato i mobili al soffitto?»
«Ah, già.. allora vieni alle 8 in punto. Andiamo da Breadstix e poi ti porto a vedere un musical.»
«Che musical?»
«A Very Potter Sequel, conosci?»
«Mai sentito.»

 
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Dave stava scoppiando di gioia. Kurt aveva accettato di uscire con lui e, anche se non aveva proprio la passione per i musical, avrebbe fatto di tutto per passare un po’ di tempo con lui. Era così bello. Si vestiva così bene, aveva gli occhi del colore del mare e le labbra così.. dio. Tutto il giorno pensava a come lo avrebbe baciato o toccato i suoi capelli e sarebbe andato con lui mano nella mano per negozi tenendo le sue buste e pagandogli i vestiti, come un vero cavaliere. Insieme sarebbero sembrati un po’ come la bella e la bestia, con Dave grande e grosso e Kurt che sembrava una fatina. La sua fatina.
Erano quasi le 7 e non aveva ancora deciso cosa mettersi. Stava andando in crisi; la sua solita giacca del football non andava bene per un appuntamento, specialmente se era un appuntamento con Kurt. Al pensiero di quel ragazzo sentì lo stomaco prendere un aereo e volare verso mete sconosciute con il cuore alle calcagna. Dio. Quel ragazzo lo faceva emozionare, e si sapeva che Dave non era un tipo facilmente impressionabile. Prese le prime due cose eleganti che trovò nell’armadio e se le mise addosso.
A casa Hummel, Kurt aveva già deciso cosa mettersi  e, quando Dave suonò alla porta, si stava mettendo il profumo.
«Wow.» esclamò Kurt con una vaga nota di stupore nella voce.
“Wow” era esattamente quello che stava pensando Dave: Kurt era mozzafiato, anche più del solito. Aveva i pantaloni attillatissimi (!!) e una maglia dello stesso colore dei suoi occhi. Rimasero senza parlare per qualche istante e poi subito Karofsky ruppe il silenzio.
«Ho prenotato da Breadstix per le 8.15.. andiamo?»

Kurt annuì e, dirigendosi verso l’automobile di Karofsky, gli prese la mano. Di nuovo, Dave sentì che il cuore aveva iniziato a battergli più forte e, molto cavallerescamente, andò ad aprirgli la portiera. Kurt sembrava stupito da tutta questa gentilezza. Stettero zitti tutto il viaggio verso il ristorante, chiacchierarono amabilmente durante la cena e poi si affrettarono verso il teatro.
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«Sono stato benissimo, stasera.» Disse Kurt, con gli occhioni che brillavano nella notte.
«Tu sei.. tu sei speciale.»
Dave sfiorò con le mani calde il viso liscio e un po’ infreddolito di Kurt, guardandogli negli occhi. Si avvicinava piano piano, pensando a tutto quello che gli aveva fatto patire. Come aveva potuto essere così crudele con quella creaturina così meravigliosa? Era arrivato così vicino a lui da sentire il suo respiro sulla pelle. Si avvicinò ancora, tanto da sfiorargli appena le labbra, e lo baciò, e ancora, e ancora, e ancora. Erano passati secondi, minuti, forse ore, non lo sapeva, non gli interessava. Avrebbe potuto passare il resto della sua vita con quelle labbra sulle sue.


Benvenuti! :) Premetto dicendo che questa fan fiction è la prima che scrivo su glee, e le altre erano tutte molto depresse. Ma io sono cambiata e con me è cambiatoil mio modo di scrivere. Detto questo, direi che io sono Kurtofsky ma questa FF non so come finirà. Non dico altro, lo scoprirete :)
Godetevi la fan fiction :)
  
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