Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: damnslyth    09/04/2011    1 recensioni
Dominique Weasley è una bellissima ragazza, ha una famiglia unita, è simpatica, umile, ma ha un grande difetto: si innamora dei ragazzi sbagliati. Insieme a James, Lily e Rose affronterà le divergenze con Scorpius Malfoy, uno dei più desiderati ma arroganti della scuola e anche migliore amico di Albus.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dominique Weasley, Famiglia Weasley, James Sirius Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Buonasera a tutti! (Sto postando il capitolo di sera, quindi! xD) Dunque, mi chiamo Jessica e sono nuova (penso si veda!), quindi vi chiedo pietà se faccio qualche errore. Amo scrivere e amo la saga di Harry Potter, insomma, sono cresciuta con quel maghetto! Amo anche fantasticare e inventare storie, specialmente su personaggi meno importanti, perché mi piace fare qualcosa di diverso e non sottovalutare nessuno.
Spero che la mia storia vi piaccia, è la prima che scrivo e perciò non sarà un granché, ma farò del mio meglio!
Buon sabato, domenica, lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì -in base a quando leggerete e SE leggerete- a tutti! ùù

 
<< Forza Domi, svegliati! >> Rose, cugina e compagna di stanza, aveva una finezza che non passava di certo inosservata.
Aveva preso la pessima abitudine di svegliarmi a modo suo, ovvero tirando via il lenzuolo del letto e facendomi finire per terra. E vi assicuro che non è affatto piacevole, irriterebbe chiunque, specialmente la figlia di una Delacour, famiglia aristocratica e molto “sensibile”.
<< Rosie, quando imparerai a svegliarmi come si deve, porco Merlino!” >> le urlai da terra massaggiandomi la testa.
<< Non fare storie, sono le sei! >> ribatté. La fissai perplessa: << LE SEI? TI SEMBRA IL CASO DI SVEGLIARMI ALLE SEI? >>.
<< Ehm... mi sono svegliata alle cinque per ripassare meglio Erbologia, ma ho finito in tempo... Così, annoiata, ho pensato... >>.
La interruppi: “<< Hai pensato giustamente a svegliarmi, eh? >>.
Non per apparire maleducata, ma nessuno avrebbe accolto volentieri il fatto di essere svegliati così bruscamente alle SEI del mattino.
Rose guardava a terra un po' dispiaciuta, nei suoi occhi leggevo la voglia di fare qualsiasi cosa pur di non passare due ore sola a girarsi i pollici; così, da brava cugina, decisi di “sacrificarmi” e alzarmi definitivamente.
<< Passami la divisa, per favore >> le chiesi sbadigliando e sollevandomi.
Rose fece un mega sorriso: << Certo Domi! >>. E tipico suo, mentre si affrettava per prendermela inciampò e cadde a terra. Scoppiai a ridere di gusto e lei fece altrettanto.
<< Cielo, c'è una volta in cui vai a prendere qualcosa senza finire per terra? >>.
<< Forse >> fu la sua risposta, ridacchiando.
Rose era una ragazza stupenda, ero legata molto a tutti i cugini ma passavo più tempo con lei e Lily a cui spesso si univa Roxanne che, oltretutto, era l'altra nostra compagna di stanza. Aveva i capelli lunghi, ondulati e sul rosso, che a contatto con l'acqua si gonfiavano. I suoi occhi erano meravigliosi, azzurri come quelli di zio Ron e avevano davvero una bella forma. Caratterialmente era molto forte, un po' aggressiva, ribelle e non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno.
Doveva avere sempre l'ultima parola ed era molto “babbanizzata” a causa dei suoi nonni materni. Agile, durante l'estate praticava alcuni sport Babbani come la Palla Al Volo o cos'era, Karaté e Scherma, per questo nessuno osava andarle contro, poteva stenderti al suolo spingendoti con un dito.
Molto studiosa, amava passare il tempo in biblioteca -quando non combinava qualche malefatta e non finiva, quindi, in punizione- ed era molto intelligente, esibendo le sue numerose conoscenze con un comportamento borioso, dando l'impressione della classica “saputella”.
Ciò ovviamente l'aveva preso dalla madre, almeno da quanto zio Harry e zio Ron mi avevano raccontato sull'elevata diligenza che zia Hermione aveva -ok lo ammetto, più che parlare positivamente dicevano che era piuttosto noiosa con i suoi atteggiamenti “so tutto io”-. Era comunque una persona dolce e gentile, pronta a rischiare tutto pur di proteggere le persone che amava, ma era troppo schietta in quanto diceva tutto ciò che pensava senza pudore, a volte offendendo la gente. E ciò, almeno da quanto mi hanno detto zia Ginny e zia Hermione, l'aveva preso dal padre.
Rose scosse una ciocca dei suoi capelli rossicci e si sedette sul mio letto mangiando una Cioccorana, poi mi guardò invitandomi a fare altrettanto e da lì nacque un dialogo piuttosto lungo.
<< Allora... Ted. Ti piace ancora? >> mi chiese, gustandosi il dolcetto.
Alla pronuncia di quel nome sobbalzai: << Ted? Oh... no >>.
Il mio “no” era piuttosto insicuro e di certo non avrebbe convinto nessuno che fosse il contrario, tanto meno mia cugina che mi conosceva da quando ero un feto -si fa per dire-, infatti inarcò un sopracciglio fissandomi alla Rose Weasley come per dire “Non mi inganni neanche se l'avessi detto sotto effetto del Veritaserum”.
<< Rose... Lo sai che non l'ho dimenticato, ma sai anche che devo farlo >> risposi guardando la coperta con un'espressione sconfortata. Mi veniva sempre quando si parlava di lui e non potevo fare diversamente: era il fidanzato di mia sorella e io me ne ero letteralmente innamorata.
Convivevo da un anno con questo segreto che per me diventava sempre più angosciante, ero piena di rimorsi, sensi di colpa e a volta provavo pure vergogna per me stessa. Ma non potevo farci niente, come dicono i Babbani “Al cuor non si comanda” e se ero invaghita di lui non era colpa mia.
<< Lo so Domi, però vederti soffrire così mi fa male. Te lo leggo negli occhi che questa cosa ti strazia davvero >> disse guardandomi e provando una compassione che mi dava fastidio.
<< Grazie Rose, ma non fissarmi in quel modo >>.
<< Va bene, scusa >>. Abbassò lo sguardo e si sistemò i capelli dietro le orecchie.
<< Lui continua a non saperlo, vero? >>.
<< Certo che no! Se lo sapesse sono guai... tra l'altro tra un po' si sposa >> sospirai sdraiandomi sul letto e portando le mani dietro la nuca.
A Rose si illuminarono gli occhi: << Appunto... non è ancora sposato! Sei in tempo a dirglielo >>.
<< Sì certo, glielo dirò subito, capirà di ricambiare i sentimenti e poi mollerà mia sorella per sposarla, lei ovviamente sarà felicissima, avremo tanti bei figli e vivremo per sempre felici e contenti! >> esclamai con tono ironico e secco.
Rose mi guardò male: << Calmina, io sto solo cercando di tirarti su il morale! >>.
<< Lo so, lo so. Perdonami. Ma non è facile accettare di essere innamorati di qualcuno che consideri un fratello e che per di più è pure il fidanzato di tua sorella >> sospirai triste, poi mi alzai. << Ma da ora non voglio più pensarci, riuscirò a dimenticarlo e farò come sempre: in sua presenza mi comporterò normale, ovvero come la sua 'sorella che non ha mai avuto' >>.
<< Brava Domi, che la positività vinca sempre! >>entusiasta, si alzò anche lei e sbatté la testa contro il letto sopra il mio, dove stava Roxanne. << Oich... che male! >>.
Roxanne grugnì: << Che succede? >>.
<< Niente bella addormentata nel bosco, continua a dormire! >> le sussurrò ridacchiando.
<< Bella addormentata che? >> chiesi, accigliandomi.
<< Lascia perdere! >> mi rispose a bassa voce. Roxanne cadde di nuovo nel suo dolce e profondo sonno.
Passò un minuto e Rose mangiò un'altra Cioccorana, io invece andai davanti allo specchio per pettinarmi i capelli arruffati.
Ed eccomi lì, a tu per tu con me stessa. Mi osservai, come facevo sempre, non per vanità, ma perché esteticamente non ero per niente Weasley e la cosa mi dispiaceva un po'.
Capelli lunghi fino alle spalle, mossi e di un biondo chiaro, quasi argentato; naso all'insù senza neanche una lentiggine, labbra ben delineate e abbastanza carnose, pelle candida come quella di una bambola di porcellana e occhi di un azzurro non umano.
Già, ero l'unica della famiglia -contando anche zia Gabrielle e i suoi figli- ad avere gli occhi tali e piazzati di mia nonna Apolline.
Mentre Victoire aveva ereditato gli occhi azzurri di papà e Louis quelli azzurri di mamma, io avevo quelli di mia nonna.
Appena nata, la prima cosa che avevano notato in me era stato quello, erano di un azzurro chiarissimo mischiato al bianco, un colore profondo, tanto che da sempre mi dicevano che ipnotizzavo con lo sguardo. E per questo come secondo nome mi avevano chiamata Apolline. Dominique Apolline Weasley. Un nome piuttosto assurdo ma di cui andavo fiera. 
Weasley, la epica famiglia che insieme ai Potter, Lupin, Paciock e a tanti altri avevano fatto un pezzo importante della storia di Hogwarts e che attualmente studiavamo, argomento molto interessante per me. E il mio nome, che segnava le origini francesi; mamma era una Delacour.
Famiglia altezzosa e con la puzza sotto il naso, almeno così dicevano, che suscitava un po' di diffidenza tipo i Malfoy. E mamma, lo ammetto, non era stata una delle donne più simpatiche del mondo, ma aveva avuto il buon senso di cambiare con gli anni e diventare migliore anche se a volte faceva commenti poco simpatici sugli altri o sulle loro cose. 
Andava d'accordo con zia Ginny che nel corso del tempo aveva cambiato completamente opinione su mamma, trovandola più gradevole.
Con zia Hermione, invece, a volte aveva ancora qualche dibattito, ma penso sia più dovuto al fatto che zio Ron, nonostante gli anni, non si era ancora abituato alla bellezza di mia madre infatti la domenica, quando si riuniva tutta la famiglia da nonna Molly, non smetteva di fissarla e sorriderle provocando la gelosia di zia e papà e l'imbarazzo di mamma che diceva sempre per calmare le acque: “Non foteci caso, è solo perché sono mesa Veela, non per altro”. Poi tutto tornava a posto, in fondo non bisognava fare proprio nessun pensiero “sospetto” al riguardo.
Tutto sommato eravamo una famiglia unita e ci volevamo molto bene, gli zii o i nonni non facevano preferenze tra nipoti, anche se ovviamente c'era chi aveva qualche predilezione.
Scesi, in seguito, a osservare il fisico: alta, magra -nonostante mangiassi come James, ovvero come una vacca- e prosperosa nella maniera giusta.
Esteticamente ero, quindi, tutto ciò che si potrebbe reputare perfetto, ma il mio carattere non era tale. Poi avevo una miriade di spasimanti, fin troppi, che dopo un po' diventavano anche assillanti. Ma la cosa non mi dispiaceva.
Tutti i miei pensieri svanirono quando sentii qualcuno bussare furiosamente alla porta: << ROXY, DOMI, ROSE, APRITE, MERDA! >>.
Dal modo di palare capii che si trattasse di James e andai ad aprirgli.
<< Che ci fai qui? >> chiesi guardandolo. Lui entrò di soprassalto.
<< Razzista di Potter! >> abbaiò.
<< Che? James, si può sapere che è successo? Chi ha fatto cosa? >>.
<< Mangiamorte del cavolo! >> continuò senza ascoltarmi. Mi spaventai.
<< M... MANGIAMORTE? James Sirius Potter, di chi parli? >> deglutii spaventata.
I Mangiamorte non erano svaniti del tutto, lo sapevamo, però che ce ne fosse uno a Hogwarts era impossibile!
<< Ma perché non muore definitivamente? >> sbottò urlando e svegliando Roxanne. La situazione era critica: lui continuava a parlare per conto suo e io a non capire a che cosa si stesse riferendo. Rose era sparita chissà dove e mi sentivo un po' spaesata. Ma cosa passava in testa a quel ragazzo? James era sempre così vago, mai una volta che arrivasse al punto.
<< Allora, ti decidi o no a dirmi cos'è successo? >> dissi, fissandolo.
<< Pix... odio quel poltergeist >>.

Che mio cugino James fosse un idiota lo sapevo, ma fino a quel punto no.
Cioè, mi ha fatto credere che ci fosse un Mangiamorte a Hogwarts quando invece era un modo per insultare Pix! Quei due litigavano dalla mattina alla sera, anzi, James litigava con tutti dalla mattina alla sera, ma in particolare con lui.
<< Non so cosa possa avergli fatto! >> sbottò. << Secondo me odia i Mezzosangue >>.
Roxanne, svegliata per la seconda volta e quindi scocciata, gli lanciò un cuscino: << Io invece dico che ce l'ha con i rimbambiti! >> e detto ciò scese dal letto mezza addormentata dirigendosi in bagno per cambiarsi. James mi lanciò un' occhiata alzando le spalle.
<< Certo che sei proprio un cretino! Mi hai spaventata! >> gli dissi.
<< Voglio vedere te con quel fantasma rompi palle! >> rispose andando allo specchio e aggiustandosi.
James assomigliava molto a suo nonno... James - scusate la ripetizione, ma è inevitabile-; aveva i capelli mossi e neri con una capigliatura che sembrava non si pettinasse da secoli, alto e con un fisico mozzafiato dovuto al Quidditch.
Lo fissai un po' e poi replicai: << Io non subentro nei dormitori maschili insultando qualcuno e facendo credere che ci sia un Mangiamorte >>.
<< Bah, come se non fossi abituata. Con tutte le volte che zia Hermione spalancava la porta della casa dei nonni urlando “ATTENTI, C'E' UN MANGIAMORTE NEL GIARDINO!” e invece era solo un innocente cane... >>.
Ridacchiai: << Vero... e poi zio Ron con la sua delicatezza “Vabbé che sei sclerata di tuo, ma il lavoro fa anche del suo” >>.
<< E poi litigano come cane e gatto! >> annuì guardandomi con i suoi occhi color nocciola.
<< Hanno sempre fatto così >> osservai. << Ma si sono sempre amati tanto. Sono fatti a modo loro >>.
Roxanne ci raggiunse raccogliendo i suoi lunghissimi capelli castano scuro in una coda di cavallo, interrompendo il nostro discorso: << Come mai tutti così mattutini oggi? >>.
James le rispose con un pizzico di cattiveria: << Finito il momento di scazzatura?>> lei gli rivolse un'occhiataccia e questo bastò per farlo tacere. Nel frattempo Rose arrivò da non so dove con il Mantello dell'Invisibilità di James, se lo tolse, lo posò sul suo letto e si sedette aprendo un libro.
<< Sei andata in biblioteca? Di nuovo?! >> le chiesi esterrefatta. Io andavo molto bene a scuola anche se lasciavo tutto all'ultimo, a differenza sua che, secondo me, studiava addirittura il programma del prossimo anno.
Rose alzò le spalle guardandomi: << Sì...>>. Poi, da un tono tranquillo passò a uno esaltante alzandosi di colpo e spaventando me che indietreggiai finendo addosso a James: << Non sapete chi ho trovato in biblioteca a quest'ora: Malfoy >>.
Alla pronuncia di quel nome lui non resse e cadde, così io finii addosso a lui con le gambe dentro la stanza e il busto -con testa compresa- fuori da essa.
Roxanne si avvicinò: << Tutto bene? >>.
<< Che domande del cazzo >> sbottò il ragazzo cercando di alzarsi con scarso risultato.
La mia collana argento che consisteva in una D di Dominique si era incastrata con la sua -se poteva definirsi collana quella- e quindi non riuscivamo a scostarci. Rose aprì bocca per continuare l'argomento “Malfoy in biblioteca” quando il diretto interessato passò di lì -suscitando la mia curiosità su come fosse riuscito ad arrivare ai corridoi dei dormitori femminili dei Grifondoro senza essere sgamato- fissandoci con disgusto e con il suo tipico sguardo da superiore. Scoppiò in un ghigno.
<< Merlino, che Potter rimanesse single a vita lo sapevo, ma che ci provasse con sua cugina no! >>.
James lo trucidò con lo sguardo e io, con la faccia spiaccicata contro il suo petto, non riuscii a vederlo.
Rose si alzò di scatto, lo stesse fece Roxanne e si chinarono verso di noi cercando di liberare le collane. Nel frattempo James si era elaborato una grande risposta da dargli e lo guardò da terra con un sorrisetto maligno: << Ho sempre avuto il dubbio sulla tua virilità, ma ora che passeggi allegramente per i corridoi dei dormitori femminili ne ho la conferma. Sei molto sexy, Scorpiona! >>.
Rose e Roxi scoppiarono a ridere divertite, eccetto me che continuavo a cercare di togliere le nostre collane incastonate.
Da ciò che avrei potuto dedurre, Scorpius stava letteralmente bollendo di rabbia, ma la sua voce fu, come sempre, impassibile: << Forse dovresti pensar bene a cosa potrei fare nei dormitori femminili a quest'ora del mattino. E a differenza tua, Potter, non mi faccio le cugine >>.
Rose fece una faccia disgustata e io, imbarazzata, mi alzai con un colpo secco slegando, finalmente, le collane.
Mi sistemai i capelli e quando sollevai lo sguardo mi ritrovai davanti un biondissimo ragazzo.
Scorpius esteticamente era uguale a sua madre Astoria, infatti aveva i capelli un po' più scuri di Draco e gli occhi grigi. Di carattere, però, aveva preso dal padre ed era insopportabile ed egocentrico. A me era sempre rimasto indifferente e la stessa cosa era per lui nei miei confronti.
Le poche volte che ci eravamo scambiati qualche parola era stata per difendere i miei cugini che lui odiava, eccetto Albus, tanto che tra loro scorreva buon sangue, e Lucy, che oltre a essere la più piccola di tutti -aveva tredici anni- era l'unica, insieme a sua sorella Molly, Purosangue nella famiglia Weasley.
Lo guardai per un istante e lui fece altrettanto, ma con espressione schifata. 
<< Bah, meglio andarsene da questa massa di Mezzosangue >> e con ciò voltò le spalle.
<< Sarai meglio tu biondo ossigenato! >> urlò Rose seguendolo. Lui si girò e la guardò inarcando un sopracciglio: << Certo. I Purosangue sono indubbiamente meglio di quei stolti dei Babbani >>.
Rose lo guardò provando una furia immensa, sapevo che dovevo fermarla o sarebbe finita nei guai. La stessa cosa pensò James che mi lanciò un'occhiata.
<< Non ci sono persone migliori di altre, siamo tutti uguali >> dissi interrompendo il momento di tensione tra i due.
<< Non sarò mai pari a voi, Weasley >> aggiunse con una smorfia. Prima che potessi aprire bocca per rispondergli vidi Lily correre verso di noi con un sorriso. Scorpius roteò gli occhi sbuffando: << Un' altra Potter. Siete peggio delle pulci; vi trovo ovunque. >>
Lily non tolse il suo dolce sorriso e mi si avvicinò: << Ted mi ha inviato una lettera... Ha detto che ti ha scritto da una settimana ma che non riceve risposta >>.
La guardai per un istante un po' spaesata, poi esclamai: << Oddio, è da un mese che non vado nella Guferia! Ted mi ha scritto, devo correre! >>.
James mi fissò di sottecchi: << Ma non odiavi quel posto? Dici sempre che è pieno di merda e che non ci metteresti piede manco morta >>.
Roxi sbuffò: << Maschi, non potete capire >>.
Il diciasettenne si grattò la fronte in tutta la sua ingenuità: << Ti piace Ted? Ah beh, in effetti ti si illuminano gli occhi quando senti il suo nome >>.
Ripeto, che fosse idiota lo sapevo, ma fino a quel punto NO. L'avrei ucciso all'istante e poi mandato al rogo, ma tenevo queste opzioni solo come azioni mai realizzabili dato che era mia cugino. Ma come poteva dire una cosa del genere davanti a Scorpius? E poi, era così evidente che ero innamorata di lui?
Cercai di rimanere imperturbabile davanti alla sua affermazione: << Bah, ma che spari James? Secondo me fumi troppe canne. E' il fidanzato di mia sorella, come potrei mai? >>
Rose stette al gioco: << E tu saresti all'ultimo anno di Hogwarts? Bah. >>
Lui ci cascò in pieno annuendo: << Giusto, scusatemi >>.
Scorpius, invece, scoppiò in un ghigno sadico: << La sorella della fidanzata del mio cuginastro innamorata di lui eh? Che triangolo intrigante >>.
Arrossii furiosamente dalla rabbia e Rose mi interruppe, prima che esplodessi, con una canzone di cui non sapevo l'esistenza: << IL TRIANGOLO NO! NON L'AVEVO CONSIDERATOOOO, D'ACCORDO CI PROVEROO'! LA GEOMETRIA NON E' UN REATO! >>.
Roxanne la squadrò come se fosse uscita di senno e lo stesso fece James che le si parò davanti toccandole la fronte: << Mmm, non hai tracce di febbre >>.
Rose gli mollò un ceffone leggero sulla guancia: << Non starmi così vicino, idiota! >> Scorpius invece alzò gli occhi al cielo: << Merlino, che gente che c'è a questo mondo >> e finalmente se ne andò.
Lily, che per tutto il tempo era stata in silenzio, attese che il biondino si fosse allontanato per poi sussurrare: << E' dalle cinque di mattina che gira per scuola e non l'hanno ancora beccato >>. Roxi si avvicinò: << Com'è possibile? >>.
<< Si sarà trasfigurato in un animale... Dicono che è un fenomeno in materia. >> suppose Rose.
Lily continuò con aria astuta: << Io dico che ha rubato il Mantello a James >>. Il ragazzo, perso tra i suoi pensieri, alla parola “Mantello” e “rubato” sussultò: << Maledetto... gliela faccio vedere io! >> e se ne andò in fretta.
<< Che tonto. Ti ha vista entrare prima con esso e pensa che Malfoy glielo abbia rubato >> affermai rivolta a Rose.
Roxanne cambiò discorso: << Una domanda: che razza di canzone era quella? >>. 
<< E' di un cantante Babbano, Renato Zero. Sapete, assomiglia terribilmente a Piton. Secondo me è il suo gemello disperso >> rispose Rose scherzando.
Lily guardò l'ora: << Non vorrei allarmarvi, ma tra dieci minuti iniziano le lezioni >>.
<< Vero! A dopo ragazze >> dissi dirigendomi verso la Sala Comune.

 Dopo una mattinata impegnativa, venne l'ora del pranzo e decisi di andare alla Guferia, nonostante non amassi quel posto.
Appena entrai, Sam, la mia civetta, mi venne incontro. Le diedi da mangiare e le accarezzai le sue bianche e vellutate piume, poi aprii la lettera, bramosa di leggerne il contenuto. Ed ecco che alla vista della sua calligrafia il mio cuore perse un battito.

Ehilà candida, come stai? Non ti sento da un po' e comincio a preoccuparmi.... tutto bene? Non è successo niente spero! Ho voglia di vederti, verrò presto. Anche perché ho intenzione di fare una cosa ma voglio il tuo parere che per me è fondamentale.
Un bacione, il tuo cognatino”.

Finita la lettera, mi sciolsi completamente. Lui era cresciuto con noi, tutti lo consideravano un figlio, specialmente zio Harry. Mi voleva davvero bene, ero come la sua sorella minore, mi proteggeva, mi coccolava e sostituiva quella mancanza di affetto paterna che a volte sentivo, visto che papà lavorava quasi tutto il giorno. Era premuroso, gentile e con lui mi sentivo al sicuro. Amavo ogni singola sua cosa e per me non sarebbe stato facile togliermelo definitivamente dalla testa e dal cuore.
Candida, mi chiamava così a causa della mia pelle chiara; da più piccola mi denominava angioletto, ma crescendo non trovò più quel nomignolo adatto a me, sia perché ero tutt'altro che angelo e sia perché una volta fidanzato con Victoire era inappropriato.
Ero felice per la lettera ma nello stesso tempo depressa perché vederlo mi avrebbe fatto soffrire ancora di più e poi non potevo ancora nasconderglielo per molto, era palese che ne fossi innamorata.
Se nel peggiore dei casi fosse venuto a saperlo l'avrei accettato, ma Victoire proprio non doveva nemmeno immaginarselo, non volevo ferirla o deluderla. Misi la lettera in tasca e uscii.
Passarono di lì due Tassi dell'ultimo anno e mi fissarono ininterrottamente per un bel po' di tempo, sorridendo come stupidi.
Succedeva sempre, ero abituata. Se guardi una Veela ti rimbambisci completamente, con una Mezzaveela succede lo stesso anche se in minor modo e, a quanto pare, con una per un ottavo Veela era più o meno lo stesso.
Mi divertivo sempre molto a spaventare i ragazzi che mi contemplavano e infatti in quel momento non potei non farlo: << Che guardate? Non lo sapete che le Veela sono una sottospecie di vampiri? >>. In seguito mostrai i denti e loro allungarono il passo con aria terrorizzata. Che idioti.
In quel momento pensai che la mia eccessiva bellezza esteriore non serviva a niente se l'unico ragazzo che amavo non sarebbe mai potuto essere mio.
E infatti...

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: damnslyth