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Autore: dariuccia91    10/04/2011    4 recensioni
Continua la vicenda dall'ultima puntata 2x17.Quindi vi è un POSSIBILE RISCHIO SPOILER.Elena e Damon si ritrovano a tenere un'improbabile conversazione a cuore aperto,che porterà a una lunga notte di interrogativi e tanta confusione.Non dirò altro,se siete curiosi,abbandonatevi alla lettura di questa storia!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Damon sorseggiava tranquillo il suo scotch,semisdraiato sul divano del salotto.Guardava inebetito il fuoco divampare nel caminetto di fronte a sè,perdendosi nei suoi pensieri.Ora che Elena aveva finalmente accettato di stabilirsi al pensionato Salvatore,firmando le carte necessarie per far si che questa diventasse di sua proprietà,il giovane vampiro si sentiva molto più tranquillo,sapendola a pochi passi da lui,sotto il suo occhio attento e vigile.Certo saperla di averla per casa,vederla ogni giorno,convivere con lei ,gli procurava una strana sensazione...inspiegabile.E in più saperla alloggiare nella camera del fratello,sentirli la notte,chiacchierare,ridere e...Scacciò quei pensieri,infastidito.Ogni notte,da quel giorno,colto dall'insonnia,veniva sempre lì,a distrarsi.Si,perchè,chiuso nella sua stanza,lì a pochi passi da quella di Stefan,si sentiva come chiuso in gabbia.Per quanto cercasse di chiudere i sensi,irrimediabilmente la curiosità e la gelosia lo divoravano,invogliandolo ad acuirli,per poter ascoltare le loro conversazioni notturne .Capitava che,nel momento in cui,i due si dedicavano ad altro,la sua rabbia repressa,esplodesse,costringendolo a lasciare la dimora,passeggiando per le strade di Mystic Falls,fino al mattino.Poi ,pian piano,era riuscito a controllarsi,assumendo quasi un atteggiamento di indifferenza.Ora si trovava lì...in testa lo stesso pensiero,solo e unico...l'amore che nutriva per quella donna così bella,così perfetta,così impossibile!D'un tratto sentì uno strano rumore provenire dal piano di sopra:una porta che si spalancava e il passo adagio di un paio di piedi.Sentì,con i suoi sensi sviluppati,lo scricchiolio del parquet e il rumore farsi sempre più vicino.Si girò di scatto,per scoprirne la fonte.Elena,con indosso una maglia lunga,che le scorpiva le gambe lunghe ed esili,gli occhi impastati di sonno e i capelli lisci che le ricadevano sulle spalle scoperte,avanzava piano verso la cucina.Si arrestò di colpo ,quando si accorse di essere osservata.Sussultò alla vista di Damon."Oh...Caspita,mi hai fatto paura!"si poggiò una mano sul cuore,palpitante.Si diresse verso di lui."Cosa ci fai qui?"gli domandò."Damon le mostrò il bicchiere colmo di alcool e le rispose:"Sorseggio un pò di scotch...sai ,soffro di insonnia e un bel bicchierino,mi induce il sonno!""O una sbronza!"disse critica Elena,guardandolo preoccupata.Protese la mano verso di lui e gli sfilò il bicchiere.Damon protestò,ma lasciò fare."Dai,Elena,che sarà mai!Dai qua!" "No,no,no,basta per stasera."Posò il cocktail sul tavolino accanto al divano e si incamminò verso l'uscita.Damon la guardò andare via con amarezza,contemplando la sua bellezza.Perfino con indosso quella semplice veste,le appariva come una visione celestiale.Era davvero cotto a puntino."Dove vai?"le domandò curioso.Elena,si soffermò,girando il capo verso di lui."Ero scesa per prendere un pò d'acqua e assicurarmi che stessi bene!Sai,io la notte sono insonne quanto te e sento quando tu lasci la tua stanza,per dirigerti chissà dove.Sono preoccupata per te.Cos'è che non va?"Si riavvicinò a lui,con un'espressione affranta.Damon,sorpreso da quelle parole e dalla sua reazione,si ammutolì,poi cercò di nasconderle i suoi reali turbamenti."Non c'è nulla che non va in me.Sono sempre così.è tutta la situazione che mi proeccupa.Il proteggerti mi rende vigile anche di notte,per cui rilassati e torna a dormire!"Elena apparve colpita."Siamo al sicuro qui,almeno per il momento,non c'è motivo che tu stia allerta."cercò di rassicurarlo Elena,ignara delle sue reali motivazioni.Damon,scocciato si alzò e fece per abbandonare il salotto.Elena ,rimase spiazzata di fronte a tale gesto e rimase lì,immobile,contemplando il fuoco,che ora divampava più forte che mai.Damon si fermò poco più oltre la porta,per poi girarsi e chiedere in malo modo,con un viso corrucciato:"Perchè ti preoccupi così tanto per me?Cosa ti induce a interessarti a me?",poi,consapevole di aver utilizzato un tono brusco,si addolcì:"Tornatene a letto,è tardi,Stefan si starà preoccupando della tua lunga assenza."Elena,continuando a guardare triste il caminetto,affermò:"Stefan non è in casa.Penso sia andato a caccia.Mi ha lasciato un post,avvisandomi che non sarebbe tornato,fino al mattino.Penso che anche per lui tutta questa situazione sia di peso e cerchi di evadere appena può."Le sue parole erano intrise di tristezza e Damon non potè fare a meno di sentirsi in colpa per la maniera in cui l'aveva trattata.Avanzò verso di lei e con dolcezza cercò di spiegarle che in realtà non era tutto come lei credeva:"Elena,non devi fartene una colpa.Se Stefan ora non è qui,non è perchè cerchi di allontanarsi da te,o perchè i problemi lo assalgono a tal punto da cercare una via di fuga.Sai bene quanto ti ama e quanto farebbe per te.Sò anche che lui è molto,ma molto preoccupato per te.Forse la sua uscita di stanotte è un modo come un altro per riflettere.Dare libero sfogo alla sua angoscia ,senza gravare su di te.Vuole farti star bene,non farti pensare minimamente al peggio.Anche io lo faccio.Cerco di non agitarti...ti nascondo le mie ansie,per non angosciarti.Tutto qui."Detto questo chinò il capo,soddisfatto di aver detto questa volta la cosa giusta.Elena,mosse il suo sguardo verso di lui e rimase stupita da quelle considerazioni appena fatte.Si rendeva conto,ora più che mai,di quel percorso evolutivo che aveva reso il giovane vampiro ,un vero uomo...un uomo migliore.Sorrise candidamente,rivolgendosi a lui:"E pensare che sono io quella che cerca di non essere un peso per voi.D'ora in poi,allora,cerchiamo di venirci incontro e non essere un peso l'uno per l'altro!"Damon anche questa volta accennò ad un sorriso,per poi dire:"Bene,forse hai proprio ragione.Dai,ora andiamo a letto.Dopo questa lunga e chiarificante conversazione,ci vorrà una bella dormita.Su,andiamo."per poi aggiungere ironicamente:"Ovviamente,io nel mio letto e tu nel tuo!" Elena rise imbarazzata.Salirono insieme le scale che portavano al piano superiore.Elena raggiunse la stanza di Stefan,in punta di piedi,mentre Damon rimase lì ad osservarla,come sempre con uno sguardo che lasciava trasparire il forte sentimento che nutriva per lei.Era affascinato da quella donna,non poteva fare a meno di osservarla inebetito.Come se sentisse ancora dietro di sè la sua presenza,la giovane,con una mano già poggiata sulla maniglia della porta,si girò nuovamente verso Damon:"Voglio dirti una piccola cosa,prima di tornare a dormire."Il vampiro esitò,stupito e si mise tutto orecchi,attendendo con ansia le sue parole,che non tardarono a fuoriuscire:"Ti volevo ringraziare.Per tutto quello che hai fatto per me,che continui a fare e che sono sicuro che farai.Volevo ancora dirti grazie per tutte quelle volte in cui ti preoccupi per me e cerchi in tutti i modi di non farmi pesare questa situazione,anche se talvolta io tendo a rendere le cose più difficili di quanto lo siano già!"Elena continuò a parlare e gli occhi le diventarono lucidi per la commozione:"Io...oltre al ringraziarti ,volevo chiederti il perchè.... perchè fai tutto questo per me?Perchè vuoi rischiare la tua vita,che potrebbe essere perfetta e spensierata...e tutto questo per me?Cosa ti rende così stupido da correre questi rischi?"Damon si offese per le ultime parole.PerchèElena ancora non doveva rendersi conto di quell'immenso sentimento che nutriva per lei.Due erano i motivi:o era del tutto cieca,tanto da non rendersene conto o lo sapeva benissimo e lo faceva volontariamente per avere ulteriori conferme."Elena come puoi dirmi questo?Come fai ad essere così cieca di fronte all'evidenza?Non capisci neanche minimamente come mi senta?Elena,quello che stò per dirti,potrà anche non essere considerevole per te,ma per me lo è e ho bisogno di fartelo sapere.Tu per me sei importante,e non è semplice dirti questo sai.Ho vissuto per 145 anni d'istinto e pregiudizi,nascondendo la parte umana di me.Perchè l'odio e la vendetta,hanno fatto sparire tutto ciò che di buono poteva ancora esserci in me.Solo conoscendoti,standoti vicino,confrontandomi con te e ..."si fermò,come se non trovasse le parole per descrivere quell'ultimo pensiero.Elena,ascoltava con stupore e una piccola lacrima impercettibile le rigò il viso."e poi...mi sono affezionato a te,giorno per giorno,come mai con nessuna prima d'ora.Provo per te un forte sentimento.E tu lo sai,non provare a dirmi che questo in realtà non lo sapevi!"le minacciò bonariamente Damon.Elena non riusciva a tenere testa a quello sguardo.Abbassò gli occhi,guardando fisso il pavimento."e,quel sentimento si è....evoluto."Si zittì all'istante,consapevole di essersi spinto troppo in là.Cambiò argomento,per nascondere quella dichiarazione che,inconsciamente e istintivamente,stava per farle.Avrebbe rischiato di cambiare irreversibilmente le cose."Elena,bando alle ciance,ora la mia priorità è proteggerti e far si che Klaus non arrivi a te.Ora sai tutto e guai a te se dubiterai in futuro delle mie buone intenzioni!"Sorrise teneramente.Elena,ancora colpita dall'intensità di quella conversazione a cuore aperto,si avvicinò a un Damon distratto,che rimase sorpreso di vedersela capitare ad un palmo dal suo naso."Buonanotte ,Damon!"sussurrò flebilmente,prima di scoccargli un tenero bacio a fior di labbra.Damon chiuse gli occhi,emozionato.Quell'attimo fu breve ma intenso.Elena l'aveva appena baciato,incredibile!La vide allontanarsi velocemente,dirigersi verso la stanza del fratello e chiudere altrettanto velocemente la porta alle sue spalle.Damon rimase ancora lì,frastornato e compiaciuto si toccò le labbra.Gli occhi gli si brillarono.Toccandosi ancora il punto in cui le labbra di Elena avevano toccato le sue,si avviò verso la sua camera,per poi sprofondare nel letto,questa volta leggero come non mai.Aveva finalmente avuto prova che qualcosa anche lei provava per lui,seppur ancora non riuscisse a delinearlo per bene.Ripensò a quel bacio e si domandò se fosse stato dato per semplice dimostrazione d'affetto,per forma di gratitudine o se vi era un motivo ben preciso che andava al di là di tutto.Rimase a lungo a pensarci,interrogativo.Elena,frattanto,era ancora lì,con le spalle appoggiate alla porta,anche lei si sfiorava con dolcezza le labbra,ripensando a quel gesto appena compiuto.Non si capacitava di come fosse arrivata a baciarlo per davvero.Pensava di averlo solo immaginato nella sua testa e così ,d'istinto,esso si era ripresentato nella realtà.Si sentiva confusa,come non mai.Ora anche lei fu colta da mille interrogativi.Cosa provava per Damon?Semplice affetto o qualcosa in più?Decise che prima o poi avrebbe dovuto fare chiarezza,ma ora si affrettò,come sempre,a nascondere,nei meandri del suo cuore,quel forte sentimento,che sembrava farsi largo sempre più,riuscendo a prevalere ,come poco prima.Rise di sè e della sua strana e matta situazione.Si addormento così,stringendo a sè il cuscino e un dito ancora poggiato lì... su quella bocca,così tanto desiderosa della sua dolce metà.

  
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