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Autore: Violet 95    10/04/2011    1 recensioni
Forse non avrà molto senso... Forse l'avranno già fatta ma... Volevo tentare comunque! E' molto breve, non preoccupatevi ^^.
Fin dove può arrivare il subconscio umano nei sogni? Quanto possono esseri veri questi ultimi? Con questo penso di aver detto tutto. Mi raccomando: recensite e buona lettura!
Genere: Horror, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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INCUBO IN UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE

Incubo in una notte di mezza estate

 

 

 

 

Non si può morire nei sogni… vero?

Sono solamente frutto dell’immaginazione umana, immagini confuse e raccapriccianti delle nostre paure più profonde. L’uomo ha la capacità di svegliarsi nel momento migliore, l’uomo ha la forza di aprire gli occhi: ma perché io non ci riesco?!

Il corridoio era talmente lungo e nero… era una massa di oscurità senza fine.

Dei passi. È dietro di me. Mi voglio girare ma non ci riesco… sono completamente paralizzato dalla paura. Volevo correre. L’essere umano, quando è in pericolo di vita, usa tutta la sua forza per difendersi… l’essere umano, quando è inseguito da qualcuno, fugge più velocemente possibile. Io non ci riuscivo, avevo le gambe pesanti e non sentivo i passi del mio inseguitore: ma sapevo che c’era…

Volevo svegliarmi, mi concentrai ma non ci riuscivo. Sentii una fitta al cuore ma continuai a correre, avevo una paura indescrivibile. Urlai. Un urlo senza suono, senza parole ma avevo urlato perché qualcuno mi sentisse. Nella realtà mi dovevano svegliare… fate in fretta! Non voglio morire… non voglio morire… non voglio…

Un coltello tagliò l’aria e mi colpì alla schiena facendomi cadere, cercai di strisciare. Urlavo e piangevo, un dolore terribile. L’ultimo colpo era indirizzato alla gola, me la tagliò… e mi svegliai. La fronte era bagnata di sudore, cercai di tranquillizzarmi respirando lentamente l’aria della stanza. Ero salvo, mi alzai dal letto per andare in bagno e passai davanti allo specchio, mi fermai e urlai. Non c’ero. Il mio riflesso era scomparso. Mi voltai verso il letto e lo vidi: il mio corpo, con un pugnale conficcato nella gola, in un bagno di sangue.

  
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