La musica era tutta attorno a noi, ci avvicinammo seguendo il suo ritmo e iniziammo a ballare senza mai staccare gli occhi gli uni dagli altri. Sentivo una sua mano cingermi gentilmente i fianchi mentre l’altra era nella mia. volteggiavamo indisturbati. Mi faceva fare piroette e giravolte al ritmo veloce, ma dolce della musica. Io intanto ero come in trans. Guardavo quelle iridi verdi, quei capelli neri e tutto di lui mi diceva casa. L’avevo conosciuto da poco. Non sapevo chi fosse ne che intenzioni avesse, ma sapevo di essere al sicuro. Non conoscevo neanche il suo nome.
La musica fini e sempre mano nella mano e guardandoci negli occhi ci avvicinammo ad u n tavolino.
Non mi fermai a guardare i miei genitori, non mi fermai a pensare. Sapevo solo che mi sentivo sola e quelle iridi verdi potevano far sparire il nulla che mi divorava dall’interno.
Giungemmo al molo e prendemmo un biglietto per l’ultimo traghetto diretto lontano……..lontano da tutto e tutti io e lui in eterno. Due parti di un unico.
Fu cosi che fuggi dal mondo, dalla vita e dalla sofferenza con uno sconosciuto seguendo solo l’istinto e il cuore.
Da quel giorno non mi senti più sola. Non piansi più e non mi senti più persa.
Cosi seppi che avevo preso la decisione giusta.
Avevo scelto il blu del mare e il verde smeraldo dei suoi occhi.
Ed ora dieci anni dopo porto in grembo il frutto di un amore sbocciato con un ballo.
Non senti mai più la mia famiglia. Forse mi cercarono, ma noi andammo lontano. In Francia a vivere la nostra infinita storia d’amore.