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Autore: Suriru    10/04/2011    5 recensioni
La protagonista di questa storia è Alinne(il personaggio femminile di Pokémon Heart Gold e Soul Silver da me soprannominato così) che riceve una sfida che cambierà la sua vita.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Di nuovo in viaggio

 
 
Erano passati due giorni da quando il professor Oak aveva dato ad Alinne un nuovo starter.
Bulbasaur, da lei soprannominato Bubo. I due avevano iniziato subito a fare amicizia.
Adesso erano al parco vicino a Borgofoglianova, luogo che Alinne adorava e dove portava sempre i suoi Pokémon. Era ora di pranzo e i due stavano mangiando delle polpette di riso all’apparenza ottime.
Bubo ne prese una con le sue liane, e un’altra, e un’altra, e un’altra ancora. Le stava divorando con gusto. Alinne lo rimproverò.
“Bubo, lasciane anche a me! Non sono solo tue!”
Il Pokémon che ne stava per divorare un’altra, si fermò e la diede ad Alinne.
Lei sorrise.
“Grazie.”
Bubo prese un’ultima polpetta, ma gli cadde e iniziò a rotolare giù per la discesa, naturalmente lui si mise a rincorrerla. La polpetta si fermò vicino a qualcosa, qualcosa più grande di Bubo, ma che gli assomigliava molto: un Ivysaur.
Questo prese la polpetta con le liane.
“Ivy-Ivysaur?” (credo che sia meglio tradurre!Ndio) “È tua questa?” chiese riferendosi alla polpetta

 “Sì”
“Bene.” sorrise e se la mangiò “Ora non più.”
Bubo all’ inizio divenne triste, ma poi si arrabbiò. Quella era la sua polpetta!

“Perché ha mangiato la mia polpetta?”“Perché avevo fame.”
“Ma era mia!”
“E allora, pulce?”
A quell’appellativo si arrabbiò ancora di più. Pulce? Ma chi si credeva di essere quell’enorme sbruffone?

“Io non mi chiamo Pulce! Ho un nome ed è…”“BUBOOO!!!”
Alinne non riusciva più a trovare il suo Pokémon. Poi lo vide vicino a Ivysaur.
“Ah, eccoti qui!”

“Bel nome, Pulce Bubo!”e si mise a ridere di gustoEra imbarazzatissimo! Che vergogna, farsi prendere in giro da un Pokémon che pesa tre volte te stesso!
Poi ad un certo punto spuntò da dietro l’ Ivysaur una ragazza alta, che doveva avere la stessa età di Alinne, con i capelli lunghi neri, sciolti, la pelle chiara, gli occhi verdi scuri e con un vestitino celeste e bianco. Era la allenatrice di Ivysaur.
“È tuo questo Bulbasaur?” chiese con aria da snob
“Sì”
“Tsè, un Pokémon che si mette al tappeto facilmente, il peggiore di tutti. Mi chiedo come si faccia a scegliere un Pokémon del genere! Dico bene, Ivysaur?”
“Ivysaur!”
Alinne si sentiva presa in giro, ma Bubo era furente. Quella ragazza le ricordava Armonius, il suo ex-rivale.
“Allora come mai tu hai un Ivysaur?” chiese con aria di sfida Alinne
La ragazza iniziò ad accarezzare il suo Pokémon “Hai detto bene! Da quando si evolvono sono degli ottimi Pokémon, ma prima…” disse con una smorfia indicando Bubo “Sono anche gli allenatori a non addestrare bene i loro Pokémon.”
“Cosa stai insinuando?” chiese Alinne ancora più nervosa
“Che secondo me sei una mezza calzetta.”
Delle fiamme iniziarono a sprigionarsi intorno all’allenatrice di Borgofoglianova. Come si permetteva? Come si permetteva di insultarla così?
“Che ne dici di mettermi alla prova?” disse prendendo dalla sua borsa una Pokéball
La ragazza ci pensò su “D’accordo, è pur sempre un allenamento!”
“Sappi che non hai speranze contro di me!”
Qualcosa le tirò i pantaloni: era Bubo, che si agitava come non mai, ma con una faccia serissima.
“Cosa…vuoi combattere tu?”
Bubo annuì.
“Ma non so se è il caso.”
Il Pokémon iniziò ad agitarsi di nuovo. Guardandolo bene gli ricordava la prima volta che Bocciolo, il suo Chikorita ormai evolutosi in Meganium, volle combattere contro un avversario molto forte, il suo migliore amico Armonio. Erano determinati tutti e due allo stesso modo. Bocciolo aveva ricevuto una bella batosta, ma da quel giorno si erano impegnati come non mai, fina a vincere addirittura la Lega. Sarebbe potuto servire a molto combattere contro di loro.
“D’accordo.” disse sorridendo “Facciamoli pentire di averci sfidato.”
 
L’incontro stava per iniziare, un Ivysaur contro un Bulbasaur, un’evoluzione contro uno starter. C’era molta tensione nell’aria.
La prima a cominciare fu Alinne.
“Bubo, usa l’attacco Azione!”
Il pokémon si mise a correre verso il suo avversario, che non si spostò di un solo millimetro.
“Usa Frustata.”
L’evoluzione fece uscire dal suo fiore due lunghe liane che si attorcigliarono attorno a Bubo, sollevandolo da terra.
“E adesso usa Bottintesta!”
Ivysaur iniziò a prendere a testate Bubo, che stava perdendo energie.
Alinne doveva reagire “Usa Sonnifero!”
Dal bulbo di Bubo uscì una polverina di colore verde-azzurro.
“Petalodanza!”
Dal fiore di Ivysaur, invece, uscì una raffica di petali che fecero disperdere nell’aria il sonnifero e che colpì in pieno Bubo e lo scaraventò a terra. Il Pokémon si rialzò lentamente stringendo i denti. Non voleva perdere! Non doveva perdere!
La ragazza iniziò a giocare con una ciocca dei suoi capelli.
“Sto cominciando ad annoiarmi. Credo che sia venuto il momento di farla finita. Solaraggio!”
Ivysaur iniziò ad assorbire luce solare. Alinne sapeva che ci voleva tempo prima che Solaraggio si caricasse. Era il momento di attaccare!
“Foglielama!”
Tante foglie iniziarono a vorticare intorno a Bubo molto velocemente e subito dopo lui le indirizzò verso l’evoluzione. Lo aveva quasi colpito. L’avversaria rise sotto i baffi.
“ADESSO!”
La luce colpì in pieno Bubo, che ormai giaceva a terra esausto.
Alinne corse verso di lui e lo prese in braccio.
“Bubo, Bubo, come ti senti?”
Il Pokémon era dispiaciutissimo, avevano perso. Ma Alinne non la pensava come lui.
“No, amico mio, sei stato fantastico.”
Poi lo mise a terra, si avvicinò alla ragazza e le tese la mano, sorridendo.
“Siete stati molto bravi. Forse un giorno ci rincontreremo e ci sfideremo di nuovo.”
Come risposta la ragazza si girò e iniziò ad andarsene.
Lei le seguì “Ehi, mi sto congratulando con te!Ehi!”
Si fermò e si girò “Non mi chiamo “Ehi”, ma Isabel.” e se ne andò.
 
Dopo aver portato Bubo ad un Centro Pokémon, erano tornati a casa. Erano seduti tutti e due sul letto, silenziosi. Bubo era giù di morale dopo quello che era successo quel pomeriggio e Alinne cercava un modo di tirarlo su. Poi le venne un lampo di genio.
“Ehi, Bubo?”
Il Pokémon si girò verso la sua allenatrice.
“Che ne dici di partire per un viaggio io e te?”
Alinne lo aveva colto di sorpresa! La sua padroncina aveva vinto molte medaglie, e due leghe consecutive, perché voleva ripartire con lui?
“Vedi…quando sono partita con Bocciolo, la mia vita è cambiata. Sono diventata molto più forte, ho fatto nuove amicizie, nuovi incontri, ho sfidato allenatori e capipalestra, ho vissuto molte avventure e voglio ricominciare tutto da capo, voglio ricominciare la mia avventura con te.”
Il Pokémon si mise a piangere.
“Bubo, vuoi essere il mio compagno di viaggio?”
Come risposta Bubo si gettò tra le braccia di Alinne.
“Bulba-bulsasaur!”
Anche Alinne lo abbracciò.
“Ne sono felice.”
 
Al Laboratorio del professor Elm, stavano tutti i Pokémon di Alinne.
Il mattino dopo andò da loro e fece una riunione.
I suoi Pokémon erano Bocciolo(Meganium), i gemelli Rosso e Azzurro(Gyarados), il Team 7 composto da Energia(Espeon), Buio(Umbreon), Elettrico(Jolteon), Ciuffo(Leafeon), Tritone(Vaporeon), Fuoco(Flareon) e Gelo(Glaceon), Zanna(Raticate), Guscio(Parasect), Magia(Togekiss) e Celebien(Celebi).
“Ragazzi, ho deciso di ripartire per un viaggio, solo che sarà come il mio primo viaggio, sarò come un allenatore alle prime armi. E quindi…senza di voi.”
Ci fu un mormorio di stupore tra tutti i Pokémon.
“So che sembrerà strano, ma voglio rivivere le avventure che ho vissuto con voi.” fece una pausa “Mi mancherete.”
Tutti i Pokémon sembravano tristi ed abbattuti. Bocciolo, che era più o meno il capo, andò vicino ad Alinne, che lo abbracciò.
“Mi mancherai molto, amico mio, ma è anche un mio dovere. Tu mi capisci?”
Il Pokémon strusciò la testa e il suo lungo collo sulla propria allenatrice
“Meganium.”
Allargò l’abbraccio “Prenditi cura di tutti quanti.”
Poi si dirigette con Bubo verso l’uscita del laboratorio e verso la sua prossima meta: Fiordipescopoli.
Tutti i suoi Pokémon la salutarono dallo steccato del laboratorio. Sulla stradina salutò anche lei con la mano e si avviarono.
“Ci siamo! La nostra avventura sta per cominciare.”
Si fermò per estrarre dal suo zaino una pietra grigia con dei puntini più scuri che diede a Bubo. Naturalmente lui non sapeva cosa fosse.
“È una Pietristante, non ti farà evolvere, così non diventerai un arrogante Ivysaur.”
Bubo sorrise e la prese con le sue liane.
“Il nostro viaggio inizia qui, già con una rivale da sfidare e battere: Isabel.”

L' Angolo di Piplette
Ciao a tutti
Questa è la mia seconda storia sui Pokémon da me scritta. Mi è venuta in mente due giorni fa quando ho finito il gioco. Non sarà una di quelle meglio riuscite ma spero che vi piaccia.
Alla prossima fic
                                                                                                      Piplette

  
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