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Autore: Kirby    30/01/2006    20 recensioni
Cosa succede ad un'organizzatrice di matrimoni se s'innamora? E se lui è già fidanzato ed addirittura prossimo al matrimonio? Leggete per scoprirlo... Visti gli esiti positivi della collaborazione precedente... Kirby e Strega_Mogana (alias Luana ed Elena) ci riprovano... A voi i commenti! Buona lettura..
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nella società moderna il matrimonio é molto importante

Nella società moderna il matrimonio é molto importante... vestirsi nel modo giusto, avere gli invitati giusti, scegliere le stoffe ed i colori é adeguati.. sono tutti elementi fondamentali per costruire il nostro futuro. Nell’alta società, un matrimonio é il biglietto da visita, il primo impatto, deve essere tutto impeccabile e perfetto.

Per questo al Wedding Project curiamo ogni dettaglio anche quelle più insignificanti con risultati di altissima qualità...

Venite a trovarci con fiducia: il nostro staff è a vostra completa disposizione.

Il matrimonio dev’essere un giorno indimenticabile: affidate a noi le preoccupazioni… le trasformeremo in gioie…

Una donna corpulenta, sui quarant’anni, spense il televisore soddisfatta, indossava un lungo vestito a fiori, aveva i lunghi capelli neri annodati in qualche strano modo, un paio di occhiali con la montatura nera e le lenti spesse un centimetro nascondevano lo sguardo autoritario di Yumi Onizuka: la prima donna ad aver aperto la più prestigiosa società organizzatrice di matrimoni di tutto il Giappone.

Prese il pacchetto di sigarette dalla borsa e se ne infilò una tra le lebbra colorate con quel rossetto color mattone che si usava negli anni ’50.

Tirò una lunga boccata e guardò davanti a lei: c’era la sua organizzatrice migliore, giovane ma piena di intuito e talento, aveva appena finito di organizzare un grande matrimonio beccandosi una percentuale molto alta.

- Allora ti piace la nostra pubblicità? – biascicò con la sigaretta mezza fumata in bocca.

- Sì, certo che mi piace... vorrei solo che non illustrassi il matrimonio come un contratto d’affari.

- Tesoro il matrimonio é un contratto!- esclamò l’altra togliendosi la sigaretta dalla bocca e osservando la giovane ragazza davanti a lei – Tu sei troppo giovane. – disse poi con un gesto stizzito – Credi ancora al colpo di fulmine e al principe azzurro sul cavallo bianco.

L’altra sorrise appena arrossendo un poco.

Yumi fece una smorfia disgustata:

- Quando avrai quattro matrimoni falliti alle spalle come me allora capirai quello che voglio dire.

- Beh, Yumi, spero di trovare quello giusto… magari al primo colpo. – sorrise la ragazza tamburellando le dita sulla scrivania nera della sua capa.

- Anch’io cosa credi?- domandò indignata l’altra – Solo che gli uomini tendono a nascondere il loro vero io prima del matrimonio, quando li incontri sono tutti carini, gentili e romantici. Appena trovano la ragazza che gli lava le mutande diventano stupidi, pigri, ciccioni e, nel mio ultimo caso, gay!

La ragazza ridacchiò divertita.

- Lo trovi divertente?- mormorò Yumi che non stava ridendo affatto.

- Sì!- ammise l’altra ridendo più apertamente – Mi chiedo perché una donna che odia tanto il matrimonio, abbia fondato questa società.

- Mia cara, dolce, ingenua e sentimentale ragazzina...- sorrise Yumi melliflua – questo é un buisness che non morirà mai!

In quel momento un ragazzo sui vent’anni entrò nell’ufficio di Onizuka con in mano un grande vaso di fiori.

- Aspetta un attimo!- lo bloccò Yumi spegnendo la sigaretta nel portacenere fissando il nuovo venuto con occhi tempestosi – Chi ha messo nella composizione le azalee? – domandò con calma la donna, mentre gli occhi iniziavano a mandare lampi.

- Ma.. ma... l’hai detto tu ieri. – balbettò il ragazzo che, dal colorito violaceo che aveva assunto, la ragazza capì che doveva esser un nuovo impiegato. 

- Sì, beh ieri avevo preso un antidepressivo... avrei accettato anche una statua di ghiaccio che rappresentava Elvis nudo. Ora le azalee mi deprimono... fai un’altra composizione… Senza azalee… - precisò lei guardandolo torva.

-  Va bene. – sospirò rassegnato il ragazzo tornandosene indietro.

- Già. – sospirò la ragazza bionda – Il matrimonio é un business. – poi lanciò un’occhiata fugace alla porta chiusa -  Yumi perché maltratti i nuovi arrivati?

- Suvvia Usagi... – fece la donna sedendosi accanto alla giovane organizzatrice e prendendole una mano – non vederla in questo modo nero... é vero il matrimonio non é più considerato come una volta ma non vuol dire che l’amore non esista più. E’ solo più difficile da trovare.

- Lo so Yumi. – rispose Usagi alzandosi dalla sedia – Lo so perfettamente.

- E per il novellino... é ancora in rodaggio. Voglio vedere quanto ci mette prima di scoppiare.

- Sei perfida. – valutò l’altra con un ghigno – Un po’ come me...

- Per questo sei la mia preferita.

Usagi stava per uscire quando Yumi la fermò:

- A proposito, hai fatto un ottimo lavoro con il matrimonio degli Hokari. Ha chiamato Korimi stamattina… era entusiasta del servizio.

- Fantastico!- si rallegrò la ragazza – Hai altro per me Yumi?

- No, puoi andare.

Usagi uscì dall’ufficio e subito fu investita da Minako la sua assistente.

- Ti hanno mandato un cesto di orchidee. – sorrise la ragazza bionda con gli occhi lucidi – Il bigliettino è di Jordan!

- Hai letto il bigliettino? – chiese fingendosi indignata.

- E’ caduto e si é aperto da solo!- si giustificò Minako con un sorriso malizioso – Ti ringrazia per la bella serata... cosa avete fatto? Voglio tutto i resoconti piccanti!

Camminavano velocemente lungo i corridoi tappezzati di foto di matrimoni organizzati da loro o copertine di giornale incorniciate dove si esultava l’eleganza e il prestigio dell’azienda.

- Non abbiamo fatto nulla!- sbuffò Usagi prendendo un catalogo ci stoffe – Mi ha solo portato a casa sua. – riferì atona fingendo un profondo interesse per il catalogo che aveva in mano.

- E poi? – le chiese la ragazza che continuava a seguirla imperterrita.

- E poi ha acceso la televisione e guardato la partita! – sbottò lei continuando ad evitare lo sguardo dell’amica

Minako si bloccò sorpresa.

- CHE COSA HA FATTO? - gridò indignata. Usagi osservò guardinga gli uffici vicini e giurò d’aver visto più di qualcuno sbirciare, sorpresoi dall’urlo poco umano di Minako.

- Te l’ho detto! – disse smettendo di fingere interesse verso il catalogo.

- Ma tu gli hai fatto vedere che eri disponibile? – chiese lei inquisitoria.

Usagi non rispose ed entrò nel suo ufficio, sperando che la sua assistente, nonché migliore amica, decidesse di riprendere l’argomento più tardi.

Fatica sprecata… pensò Usagi vedendo l’espressione dell’amica.

- Lo sapevo! – disse sicura l’assistente seguendola – Hai fatto la donna fredda e di ghiaccio per tutta la sera.

- Ehi non era il mio tipo! – tagliò corto Usagi, sapeva che Minako non avrebbe ceduto con tanta facilità.

- Quanto tempo è passato dall’ultima volta che hai avuto un vero ragazzo le domandò parandosi davanti a lei in attesa di una risposta.

- Tre anni, sei mesi, tre settimane, due giorni e nove ore. – rispose automaticamente Usagi controllando i messaggi sulla scrivania, poi alzò la testa e fissò Minako rendendosi conto di quello che aveva detto – Più o meno...- mormorò con un filo di voce paonazza.

- Usagi devi uscire! Conoscere gente nuova! Domani sera ho un appuntamento con Law e.. – disse dopo una piccola pausa. Non immaginava una simile risposta. Ma dopotutto lei era l’organizzatrice mentre lei, Minako, era la sua assistente.

- Non ci pensare neppure Minako. – la interruppe l’altra già intuendo la sua proposta – L’ultima volta che hai cerato di rimediarmi un uomo é stato un fiasco.

- Che ingrata! Era un uomo interessante... aveva vinto anche diverse medaglie...

- Sì, per le gare di rutti alle feste di quartiere! – sbottò lei.

- Stai sempre a guardare il pelo dell’uovo! – si lamentò Minako – Andiamo questa volta é diverso... Law ha un amico e non sa cosa fare per giovedì.. ma se tu vieni con me. 

- Ah ho capito. – sorrise Usagi – Hai bisogno di qualcuno che regga il moccolo assieme all’amico del tuo ragazzo.

- Mi ha assicurato che é un tipo interessante e molto simpatico. Ti prego Usagi! Non puoi abbandonarmi! – disse supplichevole.

La biondina socchiuse gli occhi riflettendo sulla proposta... non voleva, sapeva già che sarebbe stato un fiasco, ma non voleva neppure deludere la sua amica.

- Ci penserò. – promise, sbuffando poco dopo: sapeva che presto si sarebbe tramutato in un sì.

  
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