Serie TV > Supernatural
Ricorda la storia  |       
Autore: crazyhorse    11/04/2011    0 recensioni
La storia è molto semplice: la Colt è in pericolo e Sam la deve salvare. Per farlo però ha bisogno di aiuto, e le persone che glielo daranno saranno molto speciali.
Genere: Avventura, Azione, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Castiel, Dean Winchester, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
A TIME JUMP DISCLAIMER: Supernatural ed i suoi personaggi non mi appartengono. Mi appartiene, invece, il personaggio di Allison Carter. Questa storia è stata scritta senza scopo di lucro.

Ho scritto questa storia ispirata da un episodio di X-Files (lo giuro!! Il 6x03-Triangle in particolare). Fatemi sapere cosa ne pensate!



A TIME JUMP

Era notte fonda lungo l'interstatale 70; una notte serena e tranqilla con il cielo che sfoggiava milioni di stelle scintillanti. Le uniche due auto lungo quel tratto di strada che costeggia il Kansas River a ovest di Topeka erano la Chevrolet Impala con a bordo Sam e Dean Winchester seguita dalla Pontiac Firebird di Allison Carter che trainava un rimorchio sul quale due cavalli stavano beatamente riposando.
All'interno della prima vettura i due fratelli Winchester erano in fibrillazione:
-Sam, dobbiamo riuscire a prendere quella pistola! Sai cosa vorrebe dire riaverla?- Non lasciò il tempo a Sam di rispondere, ma continuò euforico: -Te lo dico io cosa significherebbe. Significherebbe poter eliminare un sacco di figli di puttana molto più velocemente e senza troppi problemi!- Attese qualche secondo incerto se continuare o meno poi decise per la prima opzione: - e senza...costringere quei disgraziati di esseri umani posseduti...a...vomirarli....con...conseguenze...disastrose..per tutti...-
Era vero che da quando Allison si era unita a loro Sam era cambiato e con lui, Dean ne era convinto, anche i suoi poteri. Non sapeva perchè, ma era così. Forse perchè lei gli dava una maggiore serenità, o forse perchè i loro poteri erano in qualche modo in sintonia, sulla stessa frequenza. Comunque fosse, Dean era quasi sicuro che ora Sam avrebbe potuto usare i suoi poteri tranquillamente, senza bisogno di sangue di demone. Appunto..."quasi sicuro", e quel "quasi" gli pesava sul cuore come un carico da cento. Per questo motivo preferiva non rischiare di ritrovarsi nuovamente con un fratello assuefatto al sangue di demone. Quando ci pensava, le urla e gli strepiti di Sam rinchiuso nel bunker a prova di demone a casa di Bobby gli risuanavano ancora nelle orecchie. Anche se  Castiel gli avesse detto e ridetto che quello non era completamente Sam, quelle urla lo annientavano dentro, letteralmente; gli frantumavano l'anima oltre ogni possibile limite di sopportazione umana. Nonostante avesse sempre fatto tutto quello che era in suo potere per  impedire a Sam di trovarsi in quella dannata situazione, non sempre riusciva a controllare tutto e, quando succedeva, lui avrebbe sempre preferito essere morto piuttosto che vedere suo fratello in quelle condizioni. Quello e nessun altro era il motivo per il quale riprendersi la Colt era diventato il suo chiodo fisso da diverso tempo, la sua unica ossessione.
Sam, sbuffando, decise saggiamente di soprassedere all'ultima affermazione di Dean:
-Lo so, lo so...ma calmati non sappiamo neanche esattamente dove andare a cercarla.-
-Ma Bobby, cos'ha detto di preciso?- chiese Dean, contento di non dover litigare per l'ennesima volta relativamente ai poteri di Sam e all'uso che lui ne aveva fatto in passato e potrebbe ancora farne.
Sam, con pazienza, mise al corrente suo fratello circa le telefonate che aveva avuto con Bobby durante la sera...per la milionesima volta:
-Ha avuto una soffiata da una cacciatrice di Kansas City, una certa Dana Shepard. Secondo le sue informazioni la Colt sarebbe nelle mani di un gruppo di demoni barricati all'interno del parco sul Clinton Lake a sud est di Topeka. Solo che la zona è molto vasta. In ogni caso dovrebbe chiamare da un momento all'altro per darci informazioni più precise.-
Nel frattempo nella vettura che seguiva l'Impala di Sam e Dean, Allison stava guidando da otto ore di seguito e stava morendo dal sonno. Le uniche due cose che la tenevano sveglia in quel momento erano la voce di Eddie Vedder e la musica dei Pearl Jam che pompavano a tutto volume attraverso le casse dell'impianto stereo. Erano passate solo poche settimane da quando si era unita ai fratelli Winchester ed aveva già accumulato un debito di sonno molto più grande del debito pubblico di tutti gli Stati Uniti d'America messi insieme. In effetti non ci aveva messo molto a capire come mai Dean e Sam ascoltassero praticamente solo musica "pesante": con qualunque altro genere musicale sarebbe stato impossibile stare svegli così tante ore di seguito come facevano loro quando andavano a caccia. E lei era stata subito d'accordo con loro: in certi momenti, come quello, l'unico modo per non addormentarsi era sparare del buon e sano rock attraverso le casse dell'autoradio sfruttando tutti i watt di cui queste erano capaci. Tuttavia Allison condivideva con Dean solo la passione musicale per la classe del rock dei Led Zeppelin; rispetto al metallo pesante dei Black Sabbath e dei Metallica, lei prediligeva ancora una volta la classe del rock dei Garbage, dei Deep Purple e, ovviamente, dei Pearl Jam, senza disdegnare qualche rara incursione nel grunge insieme ai Nirvana e agli Alice In Chains. 
I tre ragazzi erano in piedi da più di 24 ore, ma Allison sapeva che avrebbe dovuto tenere duro ancora per molto, perchè lo scopo del loro viaggio verso Topeka non era recuperare una pistola qualunque, ma "la pistola": la Colt che fu costruita nel 1835 da Samuel in persona e che era in grado di uccidere praticamente qualunque cosa. Dean le aveva spiegato bene il valore di quell'arma, ne sembrava addirittura ossessionato. Mentre questi pensieri le attraversavano la mente di Allison, il suo cellulare squillò facendole fare un salto sul sedile della macchina:
-Oh, accidenti Sam mi hai spaventata a morte!- rispose stizzita. Normalmente era una ragazza dolce e paziente, ma il sonno la poteva trasformare in un mostro.
-Scusa. Ascolta ho appena sentito Bobby. Dice che i demoni che hanno la Colt si sono impossessati di una serie di capanni della guardia forestale nella parte nord-est del parco. Ci stiamo dirigendo lì, in questo momento!- la aggoirnò Sam.
-Ok, vi seguo!- disse Allison tranquillamente, sorvolando sul fatto che le sembrava quasi che l'Impala davanti a lei prendesse la forma di un meraviglioso e morbido letto a baldacchino.
-Ci vediamo là- rispose Sam riagganciando. Poi rivolgendosi a Dean disse:
-Non sarà per niente facile! Bobby dice che saranno almeno una dozzina!- Era stanco anche lui e preoccupato per di più, aveva la sensazione che Dean pensasse solo a riprendersi la Colt senza considerare i pericoli che avrebbero dovuto affrontare: loro erano in tre ed Allison aveva poca esperienza. Combattere una dozzina di demoni infuriati sarebbe stato tutt'altro che facile, soprattutto in considerazione del fatto che la Colt ce l'avevano i cattivi.
Pensieroso, Sam gettò un'occhiata fuori dal finestrino della macchina e, quasi gli venne un infarto quando vide Castiel sul ciglio della strada. Con il suo inseparabile impermeabile e l'inconfondibile espressione impassibile del volto, lo stava fissando negli occhi.
Sobbalzando sul sedile Sam disse:
-Ma che diav...- non fece in tempo a terminare la frase che un bagliore accecante invase l'abitacolo dell'Impala cosringendolo a chiudere gli occhi. Le sensazioni che ebbe dopo, furono nell'ordine: un freddo terrificante che gli penetrava fino nelle ossa, una serie di colpi che gli arrivavano da ogni direzione e terra, tanta terra, terra da ogni parte.
Quando la luce accecante di qualche secondo prima glielo permise, Sam finalmente riuscì ad aprire gli occhi e si ritrovò lungo disteso su una strada di terra battuta ricoperto di polvere e ammaccato in ogni centimetro del suo corpo. Con fatica si mise a sedere, sputò tutta la terra che aveva in bocca e disse:
-Ehy, ma dove sono finito? Ma dov'è finito l'asfalto? Qui c'era una strada un secondo fa! Ma cosa sta....- fu interrotto dal rumore di zoccoli di cavalli e di una carrozza. Nelle ultime settimane, grazie ad Allison, era diventato un'esperto in materia di rumore di zoccoli di cavalli, e quelli che si stavano avvicinando velocemente erano decisamente quattro cavalli al galoppo. Rivolse lo sguardo in alto, dietro di sè, e vide che due grosse lanterne stavano puntando dritte su di lui. Cercò di alzarsi il più in fretta possibile, ma fu comunque colpito da una grossa carrozza e scaraventato a diversi metri di distanza.
Sam non riusciva a credere a quello che stava succedendo: un momento prima era di fianco a suo fratello in macchina e il momento dopo si ritrovava tutto dolorante disteso su una strada sterrata e per poco una carrozza del 1800 non lo metteva sotto! Il suo cervello cominciò a lavorare febbrilmente per capire cosa c'entrasse Castiel in tutta quell'assurda situazione.
Se questi avvenimenti lo avevano lasciato incredulo, ciò che avvenne dopo lo lasciò letteralmente sbigottito.
Sam notò che la carroza non era sola, ma era seguita da una nutrita scorta di uomini e donne a cavallo tutti con pantaloni e giacche scure e cravattine e merletti attorno al collo: in totale saranno stati una decina.
Evidentemente il cocchiere si era accorto di aver urtato qualcosa, perchè la carrozza si fermò, e dopo pochi istanti ne scese un uomo che gli si avvicinò con passo deciso. D'istinto Sam mise una mano nella tasca della giacca e l'altra alla cintura dei pantaloni: mentalmente ringraziò almeno un milione di volte suo padre che gli aveva insegnato a stare sempre in campana e, quindi, a non andare mai in giro disarmato e sfornito di sale.
Più quell'uomo si avvicinava, più Sam si convinse di conoscerlo. Rimase di pietra quando gli si parò davanti un Bobby vestito di tutto punto, con tanto di giacca scura e cravattino al collo. A quella vista Sam si tranquillizzò e cominciò:
-Oh Bobby, meno male! Cos'è...-
L'uomo che aveva di fronte, però, non era in vena di convenevoli:
-Senti ragazzo, non so come fai a sapere il mio nome, non ti ho mai visto in vita mia...- lo squadrò da capo a piedi  con occhi diffidenti, poi continuò: -non so chi sia il tuo sarto e, sinceramente non lo voglio neanche sapere, ma sono convinto che la fatina verde(1) ti abbia preso un po' la mano questa sera, eh?-
Detto questo, l'uomo identico a Bobby, e che a quanto pareva condivideva con il cacciatore anche il nome, fece per ritornare verso la carrozza ma, vedendo che Sam rimaneva immobile, gli disse:
-Senti se non fosse per la signora sulla carrozza, io ti avrei lasciato qui! Allora ti muovi!?-
Chidendosi se stasse facendo la cosa giusta, Sam s'incamminò verso la carrozza dietro...dietro il cocchiere....sì, pensò, quello doveva essere il cocchiere. Ma, Bobby?
Una volta raggiunta la carrozza, il tizio che Sam pensava fosse Bobby lo esortò a salire senza pensare troppo alle buone maniere.
Una volta dentro vide che l'abitacolo era occupato da quattro persone: tre donne ed un uomo, ma non tre donne ed un uomo qualunque. Sulla carrozza c'erano Ellen dallo sguardo minaccioso ed armata di fucile, Pamela Barnes tranquillamente seduta accanto al finestrino,  Allison e suo fratello Dean.
Come lo vide entrare, Allison afferrò una piccola borsa, si alzò in piedi e gli andò incontro.
Sam, contento come una pascqua, le disse:
-Oh, Ally, meno male!-
Poi, senza pensarci, ma come se fosse un gesto automatico, l'abbracciò e le diede un bacio. Tuttavia si rese subito conto che qualcosa non andava: lei aveva serrato le labbra, era rigida e non stava rispondendo per niente nè al suo bacio, nè al suo abbraccio.
Ebbe la conferma che quelle che aveva davanti non erano le persone che lui credeva che fossero, quando sentì un pugno potente stamparsi sulla sua faccia; arrivò talmente forte ed inaspettato che Sam dovette chinarsi per far smettere la sua testa di girare. Quando il mondo intorno a lui si fermò, guardò nella direzione da dove era arrivato il pugno e vide un Dean imbufalito e anch'egli vestito elegantemente con un completo scuro e un nastro legato attorno al collo. Con un tono tutt'altro che amichevole gli disse:
-Senti, tieni le mani a posto. Tu sei qui solo perchè mia moglie, che per inciso si chiama Rachel, è più caritatevole di quello che io vorrei, quindi se non vuoi che ti butti fuori a calci siediti e stai tranquillo, va bene!?- mentre parlava indicava Allison di fianco a lui.
Quel gesto lasciò Sam di stucco: voleva dire che Allison era sua moglie?
Sam era sconvolto, non capiva più niente, tuttavia pensò fosse meglio seguire il consiglio che gli avevano dato, quindi, senza fiatare si sedette dove gli era stato indicato e cominciò a studiare la situazione. Decise che la cosa migliore da fare fosse tenere d'occhio le persone che occupavano l'abitacolo di quella carrozza: Ellen lo stava fissando con molta diffidenza e puntandogli il fucile addosso; Pamela, invece, lo ingorava completamente mentre se ne stava tranquillamente seduta vicino al finestrino e osservava il paesaggio fuori da esso; Dean e Allison, cioè Rachel, stavano seduti vicini e confabulavano sottovoce. Dai loro gesti, Sam capì che stavano discutendo e che non erano affatto d'accordo, qualunque fosse l'argomento.
Lo stomaco di Sam fece una capriola mentre guardava Allison così "intima" con un uomo identico a suo fratello, anche se ormai aveva capito che nessuno era quello che Sam pensava. Si sistemò leggermente sul sedile in modo da avvicinarsi più che poteva ai due davanti a lui senza destare sospetti, ma contemporaneamente carpire qualcosa della loro discussione. In quel momento era lui a parlare:
-Rachel, ti rendi conto che non possiamo permetterci cose di questo tipo? Abbiamo tirato su dalla strada questo tipo strano...dannazione ti ricordi cosa dobbiamo consegnare a Lawrence?- dal tono di voce era chiaro che quell'uomo era non solo preoccupato e nervoso, ma anche in collera. Lei gli rispose:
-Samuel non potevamo lasciarlo lì dopo averlo quasi ucciso! E se fosse stato ferito gravemente? Avanti, abbiamo una scorta sufficiente che ci protegge e siamo quasi arrivati! E poi sono convinta che sia una persona buona, guarda i suoi occhi, non sono cattivi!- Poi assumendo un tono di voce ed un'espressione del viso quasi offesi terminò: -E poi non venire a dirmi, per favore, che non mi ricordo quello che stiamo trasportando perchè sono mesi che sembri un fantasma a causa di quest'arma!-
Sam notò che, mentre lei pronunciava quelle parole, lui cercava nervosamente di nascondere sotto il sedile sopra cui era seduto una valigetta.
-Non mi fido! Dovevamo aspettare! E' troppo presto per fare la consegna!- sentenziò l'uomo che doveva chiamarsi Samuel.
Rachel rispose al marito come scandalizzata:
-Samuel sei impazzito? Dobbiamo mandare avanti l'altro progetto!! L'abbiamo già rimandato troppe volte! Fra poco inizierà la bella stagione che è l'ideale per lavorare in Wyoming! Non possiamo farlo d'inverno! E poi non possiamo tenere con noi l'arma! Sarebbe come lasciare la chiave nella serratura di una cassaforte!! I Campbell e i Carter sono famiglie fidate! Faranno buon uso della pistola! Andrà tutto bene! Vuoi rilassarti per favore?- concluse evidentemente esausta.
Quella lavata di capo al marito mise fine alla discussione.
A quel punto i pensieri di Sam si concentrarono più che altro nel mettere insieme i dati, che aveva recepito ascoltando i due davanti a lui, come tasselli di un pazzle. Un'idea assurda gli attraversò il cervello sovracarico di informazioni:
"Allora mi trovo in una carrozza che sarà del 1800 più meno" pensava guardandosi intorno nell'abitacolo "Con me c'è un uomo che evidentemente si chiama Samuel e che sta trasportando un'arma...un'arma...non grande se è veramente all'interno di quella valigetta che nasconde sotto il sedile."
Ebbe una folgorazione: "Dannazione...Samuel...pistola....la Colt! Merda, allora sono finito nel 1835 insieme a Samuel Colt che ha la faccia di mio fratello e che sta trasportando la pistola per consegnarla alla mia famiglia e a quella di Allison! E come se non bastasse è sposato con questa Rachel che ha la faccia di Allison!"
Ora Sam era veramente sconvolto!

  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: crazyhorse