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Autore: Ossequi_Monet    11/04/2011    4 recensioni
Questa è una O-S che ho scritto in un momento di difficoltà sentimentale. Parla del dolore che sto provando. Non ci sono nomi, ugnuno può immaginarsi chi vuole nella situazione descritta. E' una tragedia romantica che parla del sacrificio di un amore non corrisposto. Buona lettura.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dipendevo dal dolore che la sua indifferenza mi dava
 

Ossequi Monet
Care lettrici in questo momento sto passando un periodaccio in fatto di amore. Mi sono persa per un ragazzo che purtroppo è fidanzato. Mi sono distanziata da lui fino ad eliminare anche l’amicizia che c’era tra noi. Capisco che è fidanzato è innamorato per questo non voglio interferire, mi serve solo un po’ di tempo e passerà…
Un giorno guardandolo sulle scale della mia scuola mentre saliva per salutarmi mi è venuta l’idea di questa O-S. Spero vi piaccia
Baci

Ossequi Monet <3
P.S: è dedicata a
kelleyrosee a Babiiche in questo imbroglio mi hanno sempre aiutato e consigliato. Vi amo veramente!
 
 
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E vederlo mi faceva male. Ogni volta che evitava il mio sguardo quando eravamo in pubblico era una al cuore quando la notte consumavamo la nostra lussuria.
Da lui ho sempre cercato solamente il corpo e lo stesso faceva e fa tuttora lui. Ma è bastato un secondo.
Una molla che scatta improvvisamente e non si può aggiustare.
Non so neanche io cosa fosse cambiato, fatto sta che una notte, quando Lui se ne andò sentii la sua mancanza.
 
Non il senso di appagamento che sentivo ogni volta ma il timore di non averlo più accanto a me. Sentii come un vuoto. Sono andata in cucina ed ho aperto il frigo ma ho realizzato che del semplice cibo non mi avrebbe soddisfatta.
Avevo fame di lui.
Il giorno dopo morivo dalla voglia di baciarlo davanti a tutti. Non mi importava più di nessuno ma quando mi avvicinai mi fulminò con lo sguardo e abbracciò lei…  la sua ragazza.
Lei aveva il diritto di prendersi i  suoi abbracci, i suoi Ti amo.. quelle parole che mille volte avevo sognato uscissero dalle sue labbra per me.
Avrei dovuto lasciarlo stare, vivere la mia vita e lasciare che lui vivesse la sua. Ma come avrei fatto a vivere la mia vita in assenza sua se la mia vita era lui?
 
Non ce la facevo a non accoglierlo in me.

Ormai dipendevo dal dolore
che la sua indifferenza mi dava.

 

Smisi di mangiare, di frequentare la scuola e lui non fece mai domande.
Capii che di me non gliene importava nulla.
Non potevo continuare a vivere così
 
Una sera, la sera del 14 Novembre lo invitai a cena. Non accettai neanche il bacio che provò a darmi sulla porta. Gli sorrisi tutta la serata e lui ricambiò. Mi chiese perché ero così felice e gli risposi perché finalmente sarei stata felice.
Andammo in camera e facemmo l’amore, non il solito sesso.
Quando uscì da me si sdraiò al mio fianco. Io mi girai e cercai il suo sguardo.
Quegl’occhi che mi avrebbero sprofondato in un luogo senza ritorno, quegl’occhi che avrei visto per l’ultima volta.
Le lacrime incominciarono a premettere di uscire dai miei occhi, l’ultima volta che l’avrei visto sarebbe stato così. I capelli incollato alla fronte per il sudore, un sorriso sulle labbra e il lenzuolo che copriva i suoi peccati.
 
Prima che aprisse bocca presi il pugnale che da un anno a questa parte tenevo nel mio comodino.
- Ti Amo –
Le mie ultime parole…
 
Presi il pugnale e con entrambe le mani lo piantai nel mio cuore.
Cuore che era stato trafitto mille volte senza che ne uscisse una goccia di sangue. Si allarmò subito ma ormai era troppo tardi. Sentivo le palpebre pesanti.
Lacrime di gioia uscivano dai miei occhi e mi rigavano copiose le guance.
Un sorriso sardonico ma soddisfatto si impossessò della mia bocca.
 
Chiusi gli occhi perché il suo sorriso serafico e i suoi occhi spensierati sarebbero rimasti per sempre.
Quello doveva essere l’ultimo ricordo.

 

Il mio cuore smise di battere, e poi il buio.
 
 

Ringrazio tutti colore che hanno letto fin qui.
 


 

   
 
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