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Autore: JustALittleLie    11/04/2011    6 recensioni
Capitolo dedicato a Joe e Kate.
Ci troviamo esattamente un anno dopo il ritorno dei Jonas a Los Angeles, Kate e Joe si sono persi di vista, ma quando si rivedono riscoprono la loro voglia di stare vicini e, magari far nascere qualcosa.
Lei super affaccendata con la sua vita da stilista.
Lui sta intraprendendo la sua strada come attore.
Riusciranno a mantenere le loro promesse, o resterà un fuoco di paglia?
One-shot (LET ME UNDER YOUR SKIN - LOVER DEAREST)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'There's a fine line between love and hate'
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one shot

Promise that you’ll stay

Joe era stanco.

Stanco dei mille flash, stanco del viaggio che aveva appena affrontato, stanco di quell'aeroporto, era semplicemente stanco.

Ma, ai paparazzi che lo accerchiavano sembrava non importare un accidente il fatto che lui potesse svenire da un momento all'altro.

-Joe come sono andate le riprese a Chicago? La tua carriera da attore significa la fine dei Jonas ? è vero che la storia tra te e Megan è finita?-

Domande, domande ed ancora domande.

Volevano sapere tutto, ma in quel momento lui era stanco, per cui si limitava a sorridere ad andare avanti, verso l'uscita, mentre un omone enorme gli faceva spazio.

Voleva solo tornare a casa ora. 

Voleva abbracciare sua madre e suo padre, voleva andare a mangiare una pizza con Kevin e Danielle, voleva parlare con Nick della sua rottura con Megan.

Megan, la ragazza che lo aveva incantato, con gli occhi da cerbiatta e i capelli più morbidi della seta, era perfetta, dolce, simpatica, ma dopo un po’ si era accorto che lei non era quello che stava cercando.

Come se poi lui sapesse cosa stesse cercando.

-Joe!- sentì una voce chiamarlo al di sopra del mormorio dei fotografi, ma con tutto quel baccano non riusciva a capire da dove provenisse.

-Joe, sono qui!- urlò la voce e lui cercò di ricordare dove l'avesse già sentita, ma niente

Poi la voce lo illuminò -Joseph!- disse semplicemente, ma questo gli bastò.

Il tono con cui aveva pronunciato il suo nome, con rimprovero ed indignazione, poiché non l'aveva riconosciuta, lo fecero sorridere istintivamente, capendo al volo.

I paparazzi si bloccarono voltandosi nella direzione opposta alla sua, e cominciarono a scattare impazziti.

Joe sorrise e finalmente riuscì a vederla.

Era bella proprio come la ricordava, i capelli biondi lunghissimi sempre in ordine, la bocca ed il naso sottile e quegli occhi sempre vispi.

Lo guardava sorridendo e non appena lui riuscì ad uscire dalla folla di fotografi lei gli corse incontro abbandonando i suoi bagagli ed allacciandogli le braccia al collo.

-Kate!- esclamò lui stringendola forte

La ragazza gli sorrise sciogliendo l'abbraccio -mio Dio da quanto tempo!- esclamò felice -cosa ci fai qui?- 

- sono appena tornato da Chicago, ho girato il mio primo film- sorrise

-un film?!- sbottò lei -sei diventato anche attore adesso? sei un ragazzo dalle mille sorprese!- esclamò ridendo cercando di non dare peso ai flash che le accecavano gli occhi.

Joe rise -già, ho anche io le mie qualità e tu cosa ci fai qui?-

La ragazza si grattò il capo con fare imbarazzato prima di rispondere -devo andare a New York per la settimana della moda, ed ho appena perso l'aereo- 

Joe alzò un sopracciglio e scosse la testa divertito -non sei cambiata per niente- sentenziò provocando l'ilarità della ragazza

-Dio mio, ti seguono come zanzare- disse accigliata indicando la folla impazzita con un cenno del capo, Joe in risposta fece spallucce, non sapendo cosa rispondere.

-Joe è la tua nuova ragazza?- chiese qualcuno dalla folla

Joe alzò gli occhi al cielo -piantatela ragazzi- sorrise -è solo un'amica-

- ma lei non è Katherine Sunders? La scoperta di Perrine Brounette?- 

Kate sorrise e fece cenno di si con la testa, impressionante, sembrava quasi timida in quel momento.

-ti offro un caffè, ti va?- propose Joe, improvvisamente non si sentiva poi così stanco

-certo- sorrise lei lanciando un'occhiata all'orologio - ho il prossimo aereo tra un’ora-

Joe sorrise e, dopo varie insistenze, prese il bagaglio di Kate dirigendosi verso un bar lì vicino, almeno lì i pararazzi non avrebbero potuto seguirli.

Dopo aver fatto la fila per prendere due caffè, si sedettero al primo tavolo disponibile in silenzio, avevano così tante cose da dirsi e così poco tempo per farlo che i due non sapevano da dove cominciare.

-allora, ce l'hai fatta a diventare una stilista- disse Joe giocherellando col contenitore dello zucchero

-così dicono, ma sono ancora all'inizio- rispose lei -e tu invece? non sapevo volessi fare l'attore-

Joe sorrise passandosi una mano tra i capelli -nemmeno io lo sapevo in realtà, fino a quando non me l'hanno proposto e mi sono detto "beh ,proviamoci"-

Kate annuì cercando di prestare attenzione alle parole del ragazzo e non fissarsi sulle sue labbra che si muovevano delicate.

Quel ragazzo la incantava, l'aveva sempre incantata.

- e le ragazze come stanno?- chiese Joe dopo un minuto di silenzio

- bene- si sforzò di sorridere - Lexus sta andando molto bene alla facoltà di legge, dovrebbe laurearsi il prossimo anno e Jamie è appena tornata dall'Australia per quel praticantato come assistente veterinaria-

- wow - Joe gonfiò le guance - e con Tyler?-

Kate sorrise, stavolta sinceramente -hanno superato anche questa, quei due si sposeranno-

Joe sorrise e si soffermò qualche istante a guardarla.

Quanto le era mancata.

Durante l'ultimo tour mondiale dei Jonas si erano mantenuti in contatto, lei lo aggiornava sugli ogni minimo gesto di Ronnie e lui faceva lo stesso con Nick.

Non sapevano esattamente perchè lo facessero, non riferivano nemmeno quello che sapevano a Nick e Ronnie, sapevano che sarebbe stato inutile.

Infondo cercavano solo una scusa per potersi sentire, e lo sapevano bene entrambi.

Quando poi lui era tornato a Los Angeles lei aveva iniziato la sua carriere come stilista, andando su e giù da New York a Los Angeles, così i due si erano visti sempre meno, e col passar dei mesi anche le chiamate erano diminuite fino a scomparire del tutto.

Erano passati quasi otto mesi dal loro ultimo incontro, che era avvenuto in occasione del matrimonio di Kevin, e poco meno di tre dalla loro ultima chiamata eppure Kate aveva quella strana sensazione di familiarità che caratterizzava il loro rapporto, come se si conoscessero da una vita, come se quei tre mesi di silenzio non fossero mai esistiti, come se lui fosse stato sempre al suo fianco.

Forse perchè lo era stato davvero, col pensiero almeno.

- hai avuto notizie di Ronnie?- chiese Joe cauto

Kate si irrigidì di botto mentre cercava a fatica di deglutire.

Ronnie.

Quanto ci era stata male? E quanto ci stava male ancora? 

Il ricordo di Ronnie bruciava ancora vivo dentro di lei, si era fidata cecamente di quella ragazza che poi l'aveva abbandonata egoisticamente.

Ronnie era una delle poche certezze nella vita di Kate, lei sapeva che qualsiasi cosa fosse successa lei, Jamie e Lexus sarebbero rimaste sempre insieme, anche a chilometri di distanza, sapeva che lei ci sarebbe stata per qualsiasi dubbio, per qualsiasi problema.

Peccato che non era stato affatto così.

Ronnie era scappata via alla prima difficoltà, dimostrando così alle sue amiche di non aver nessuna considerazione per loro, almeno così pensava Kate.

Anni di amicizia buttati al vento per un ragazzo.

Kate capiva come si sentiva Ronnie, l'aveva vista trascinarsi giorno dopo giorno, l'aveva vista correre improvvisamente in bagno e poi aveva sentito i singhiozzi dietro la porta chiusa, aveva passato notti intere abbracciata con lei mentre piangeva a dirotto, aveva ascoltato ogni sua parola, cercato di consolarla in ogni modo, ma non c'era riuscita.

Qualche mese dopo la sua partenza poi si era resa conto che era arrabbiata più con se stessa che con Ronnie in realtà, sentiva di aver fallito, di essere mancata in qualcosa.

Ronnie se ne era andata perchè lei non era stata in grado di farla sentire meglio.

-no- rispose secca distogliendo lo sguardo dal ragazzo -non abbiamo sue notizie-

Joe capì al volo la volontà di Kate di voler cambiare argomento e non le chiese più niente sorridendole dispiaciuto.

- e lui come sta?- si sforzò di chiedere Kate

Joe scosse la testa -non c'è- sospirò -non riesce più a scrivere, o meglio, scrive cose "troppo deprimenti" a detta della nostra casa discografica, e questi stupidi commenti non fanno altro che innervosirlo- Kate vide Joe stringere i pugni e si sentì una morsa al cuore, era così chiaro che stesse soffrendo per il fratello.

- cerca di evitare le uscite, è sbadato sulla dieta, e sai cosa significa per lui, ed è come se fosse perennemente in un mondo tutto suo- sospirò -anche per questo abbiamo deciso di prenderci una pausa, vogliamo lasciarlo un po’ in pace-

Kate si accigliò -vuoi dire che i Jonas si sono sciolti?- 

-non ancora, o meglio, non ufficialmente- sorrise lui triste abbassando lo sguardo

Era la prima volta che lo diceva ad alta voce, anzi, forse era anche la prima volta che lo ammetteva a se stesso.

Era straordinario come riuscisse ad aprirsi con Kate, non gli era capitato mai con nessuno, era come se stesse parlando allo specchio, come stesse parlando con un'altra parte di se stesso.

Istintivamente Kate allungò una mano, arrivando alle sue poggiate sul tavolo e gliele strinse forte -mi dispiace- sospirò in fine

Joe era troppo occupato a fissare le loro mani strette per riuscire a dare una qualsiasi risposta, per cui si limitò a sorridere.

-ma basta parlare di lavoro!- urlò quasi Kate dividendo le loro mani -dimmi qualche scoop, come va con la nuova fiamma?- chiese unendo le mani sotto al mento e strizzando un occhio

Joe scoppiò a ridere.

Era l'unica persona al mondo che conosceva, capace di passare da un momento di malinconia ad uno totalmente spensierato e felice.

Lunatica? No, semplicemente matta, pensava lui.

- che ne sai tu di Megan?- chiese cercando di nascondere un po’ di imbarazzo, anche se il fatto che lei sapesse di questi pettegolezzi gli puzzava, Kate non era il tipo da cronaca rosa.

-oh assolutamente niente! Ma ora che mi hai detto della sua esistenza voglio sapere tutto- 

Joe scosse la testa, era completamente assurda.

-non c'è molto da sapere, visto che ci siamo lasciati un paio di giorni fa-

Kate non riuscì a mascherare un sorriso -ti fa ridere questa cosa?- chiese lui, sorridendo però a sua volta

Lei arrossì fino alle punte dei capelli -non stavo ridendo!- negò

Joe la fissò scettico -ma se avevi un sorriso stampato in faccia più grande di quello dello stregatto!- la prese in giro lui

- cosa vorresti insinuare?- lo accusò lei puntandogli un dito contro

Il ragazzo sorrise furbo sporgendosi verso la ragazza, facendola andare in iperventilazione.

- che non ti dispiace affatto che non stiamo più insieme- sussurrò a pochi centimetri dal suo viso

Kate spalancò occhi e bocca e con uno scatto si allontanò dal viso del ragazzo sbattendo violentemente contro lo schienale di pelle rossa della sedia.

Meglio allontanarsi prima di fare qualcosa di stupido, molto stupido.

- sei un cretino Joseph- sbottò portando le braccia al petto

L'occhio gli cadde sull'orologio che portava al polso e sospirò lasciando cadere le braccia sui fianchi.

- devo andare- disse puntando gli occhi in quelli del ragazzo

-oh- fu l'unica cosa che riuscì a dire lui in risposta

Si avviarono all'uscita in religioso silenzio, entrambi stavano pensando a quell'incontro del tutto inaspettato e a come recuperare il tempo perduto, non volevano dividersi.

- promettimi che mi chiamerai- chiese Kate una volta usciti stringendo la sua valigia

-vuoi che ti chiami?- chiese a sua volta Joe fissandole gli occhi

-e tu vuoi chiamarmi?-

Joe sorrise - si - 

Semplice, chiaro e coinciso.

Kate sorrise e si sporse per abbracciarlo, quando le braccia del ragazzo la avvolsero sentì il  suo cuore cominciare a battere frenetico; si stava così bene tra quelle braccia, si sentiva così al sicuro...

D'un tratto non era più così convinta di voler partire, non riusciva a pensare ad altro che a Joe, alle braccia di Joe, agli occhi di Joe, alle labbra di Joe...era impazzita.

Era impazzita a tal punto che se il ragazzo, a mal in cuore, non avesse sciolto l'abbraccio qualche minuto dopo, molto probabilmente lei sarebbe rimasta lì immobile finché qualcuno non li avrebbe scambiati per due statue.

- fammi uno squillo appena ti sei sistemata, sarò insopportabile, onnipresente, dovrai gettare il cellulare nell'oceano per non sentirmi più - sorrise lui

- è una promessa?- domandò speranzosa con gli occhi che le brillavano

Joe ridacchiò e si avvicinò alla ragazza per lasciarle un leggero bacio sulla guancia -buon viaggio- sussurrò al suo orecchio

Kate lo guardò per qualche istante ed in completa trance si voltò, per avviarsi verso il suo gate.

Joe continuò a fissare la ragazza fino a che non sparì dietro dei vetri scuri, impedendogli di seguirla ancora con lo sguardo.

Non sapeva perchè, ma improvvisamente aveva la sensazione di sapere perfettamente cosa stesse cercando.

*    *    *

Non è davvero niente di che, ma mi sentivo troppo ispirata e dovevo postarla!
Ambientata un anno dopo la partenza di Ronnie, un anno dopo il ritorno dei Jonas ùù
Spero vi sia piaciuta =) fatemi sapere!

 

   
 
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