Promise
that
you’ll stay
Joe era
stanco.
Stanco dei
mille flash, stanco del viaggio che aveva appena affrontato, stanco di
quell'aeroporto,
era semplicemente stanco.
Ma, ai
paparazzi che lo accerchiavano sembrava non importare un accidente il
fatto che
lui potesse svenire da un momento all'altro.
-Joe come
sono andate le riprese a Chicago? La tua carriera da attore significa
la fine
dei Jonas ? è vero che la storia tra te e Megan è
finita?-
Domande,
domande ed ancora domande.
Volevano
sapere tutto, ma in quel momento lui era stanco, per cui si limitava a
sorridere ad andare avanti, verso l'uscita, mentre un omone enorme gli
faceva
spazio.
Voleva
solo tornare a casa ora.
Voleva abbracciare
sua madre e suo padre, voleva andare a mangiare una pizza con Kevin e
Danielle,
voleva parlare con Nick della sua rottura con Megan.
Megan, la ragazza che lo aveva
incantato,
con gli occhi da cerbiatta e i capelli più morbidi della
seta, era perfetta,
dolce, simpatica, ma dopo un po’ si era accorto che
lei non era quello che
stava cercando.
Come se
poi lui sapesse cosa stesse cercando.
-Joe!-
sentì una voce chiamarlo al di sopra del mormorio dei
fotografi, ma con tutto
quel baccano non riusciva a capire da dove provenisse.
-Joe, sono
qui!- urlò la voce e lui cercò di ricordare dove
l'avesse già sentita, ma
niente
Poi la
voce lo illuminò -Joseph!- disse semplicemente, ma questo
gli bastò.
Il tono
con cui aveva pronunciato il suo nome, con rimprovero ed indignazione,
poiché
non l'aveva riconosciuta, lo fecero sorridere istintivamente, capendo
al volo.
I
paparazzi si bloccarono voltandosi nella direzione opposta alla sua, e
cominciarono a scattare impazziti.
Joe
sorrise e finalmente riuscì a vederla.
Era bella
proprio come la ricordava, i capelli biondi lunghissimi sempre in
ordine, la
bocca ed il naso sottile e quegli occhi sempre vispi.
Lo
guardava sorridendo e non appena lui riuscì ad uscire dalla
folla di fotografi
lei gli corse incontro abbandonando i suoi bagagli ed allacciandogli le
braccia
al collo.
-Kate!-
esclamò lui stringendola forte
La ragazza
gli sorrise sciogliendo l'abbraccio -mio Dio da quanto tempo!-
esclamò felice
-cosa ci fai qui?-
- sono
appena tornato da Chicago, ho girato il mio primo film- sorrise
-un
film?!- sbottò lei -sei diventato anche attore adesso? sei
un ragazzo dalle
mille sorprese!- esclamò ridendo cercando di non dare peso
ai flash che le
accecavano gli occhi.
Joe rise
-già, ho anche io le mie qualità e tu cosa ci fai
qui?-
La ragazza
si grattò il capo con fare imbarazzato prima di rispondere
-devo andare a New
York per la settimana della moda, ed ho appena perso l'aereo-
Joe alzò
un sopracciglio e scosse la testa divertito -non sei cambiata per
niente-
sentenziò provocando l'ilarità della ragazza
-Dio mio,
ti seguono come zanzare- disse accigliata indicando la folla impazzita
con un
cenno del capo, Joe in risposta fece spallucce, non sapendo cosa
rispondere.
-Joe è la
tua nuova ragazza?- chiese qualcuno dalla folla
Joe alzò
gli occhi al cielo -piantatela ragazzi- sorrise -è solo
un'amica-
- ma lei
non è Katherine Sunders? La scoperta di Perrine
Brounette?-
Kate
sorrise e fece cenno di si con la testa, impressionante, sembrava quasi
timida
in quel momento.
-ti offro
un caffè, ti va?- propose Joe, improvvisamente non si
sentiva poi così stanco
-certo-
sorrise lei lanciando un'occhiata all'orologio - ho il prossimo aereo
tra un’ora-
Joe
sorrise e, dopo varie insistenze, prese il bagaglio di Kate dirigendosi
verso
un bar lì vicino, almeno lì i pararazzi non
avrebbero potuto seguirli.
Dopo aver
fatto la fila per prendere due caffè, si sedettero al primo
tavolo disponibile
in silenzio, avevano così tante cose da dirsi e
così poco tempo per farlo che i
due non sapevano da dove cominciare.
-allora,
ce l'hai fatta a diventare una stilista- disse Joe giocherellando col
contenitore dello zucchero
-così
dicono, ma sono ancora all'inizio- rispose lei -e tu invece? non sapevo
volessi
fare l'attore-
Joe
sorrise passandosi una mano tra i capelli -nemmeno io lo sapevo in
realtà, fino
a quando non me l'hanno proposto e mi sono detto "beh
,proviamoci"-
Kate annuì
cercando di prestare attenzione alle parole del ragazzo e non fissarsi
sulle
sue labbra che si muovevano delicate.
Quel
ragazzo la incantava, l'aveva sempre incantata.
- e le
ragazze come stanno?- chiese Joe dopo un minuto di silenzio
- bene- si
sforzò di sorridere - Lexus sta andando molto bene alla
facoltà di legge,
dovrebbe laurearsi il prossimo anno e Jamie è appena tornata
dall'Australia per
quel praticantato come assistente veterinaria-
- wow -
Joe gonfiò le guance - e con Tyler?-
Kate sorrise,
stavolta sinceramente -hanno superato anche questa, quei due si
sposeranno-
Joe
sorrise e si soffermò qualche istante a guardarla.
Quanto le
era mancata.
Durante
l'ultimo tour mondiale dei Jonas si erano mantenuti in contatto, lei lo
aggiornava sugli ogni minimo gesto di Ronnie e lui faceva lo stesso con
Nick.
Non
sapevano esattamente perchè lo facessero, non riferivano
nemmeno quello che
sapevano a Nick e Ronnie, sapevano che sarebbe stato inutile.
Infondo
cercavano solo una scusa per potersi sentire, e lo sapevano bene
entrambi.
Quando poi
lui era tornato a Los Angeles lei aveva iniziato la sua carriere come
stilista,
andando su e giù da New York a Los Angeles, così
i due si erano visti sempre
meno, e col passar dei mesi anche le chiamate erano diminuite fino a
scomparire
del tutto.
Erano
passati quasi otto mesi dal loro ultimo incontro, che era avvenuto in
occasione
del matrimonio di Kevin, e poco meno di tre dalla loro ultima chiamata
eppure
Kate aveva quella strana sensazione di familiarità che
caratterizzava il loro
rapporto, come se si conoscessero da una vita, come se quei tre mesi di
silenzio
non fossero mai esistiti, come se lui fosse stato sempre al suo fianco.
Forse
perchè lo era stato davvero, col pensiero almeno.
- hai
avuto notizie di Ronnie?- chiese Joe cauto
Kate si
irrigidì di botto mentre cercava a fatica di deglutire.
Ronnie.
Quanto ci
era stata male? E quanto ci stava male ancora?
Il ricordo
di Ronnie bruciava ancora vivo dentro di lei, si era fidata cecamente
di quella
ragazza che poi l'aveva abbandonata egoisticamente.
Ronnie era
una delle poche certezze nella vita di Kate, lei sapeva che qualsiasi
cosa
fosse successa lei, Jamie e Lexus sarebbero rimaste sempre insieme,
anche a
chilometri di distanza, sapeva che lei ci sarebbe stata per qualsiasi
dubbio,
per qualsiasi problema.
Peccato
che non era stato affatto così.
Ronnie era
scappata via alla prima difficoltà, dimostrando
così alle sue amiche di non
aver nessuna considerazione per loro, almeno così pensava
Kate.
Anni di
amicizia buttati al vento per un ragazzo.
Kate
capiva come si sentiva Ronnie, l'aveva vista trascinarsi giorno dopo
giorno,
l'aveva vista correre improvvisamente in bagno e poi aveva sentito i
singhiozzi
dietro la porta chiusa, aveva passato notti intere abbracciata con lei
mentre
piangeva a dirotto, aveva ascoltato ogni sua parola, cercato di
consolarla in
ogni modo, ma non c'era riuscita.
Qualche
mese dopo la sua partenza poi si era resa conto che era arrabbiata
più con se
stessa che con Ronnie in realtà, sentiva di aver fallito, di
essere mancata in
qualcosa.
Ronnie se
ne era andata perchè lei non era stata in grado di farla
sentire meglio.
-no-
rispose secca distogliendo lo sguardo dal ragazzo -non abbiamo sue
notizie-
Joe capì
al volo la volontà di Kate di voler cambiare argomento e non
le chiese più
niente sorridendole dispiaciuto.
- e lui
come sta?- si sforzò di chiedere Kate
Joe scosse
la testa -non c'è- sospirò -non riesce
più a scrivere, o meglio, scrive cose "troppo
deprimenti" a detta
della nostra casa discografica, e questi stupidi commenti non fanno
altro che
innervosirlo- Kate vide Joe stringere i pugni e si sentì una
morsa al cuore,
era così chiaro che stesse soffrendo per il fratello.
- cerca di
evitare le uscite, è sbadato sulla dieta, e sai cosa
significa per lui, ed è
come se fosse perennemente in un mondo tutto suo- sospirò
-anche per questo
abbiamo deciso di prenderci una pausa, vogliamo lasciarlo un
po’ in pace-
Kate si
accigliò -vuoi dire che i Jonas si sono sciolti?-
-non
ancora, o meglio, non ufficialmente- sorrise lui triste abbassando lo
sguardo
Era la
prima volta che lo diceva ad alta voce, anzi, forse era anche la prima
volta
che lo ammetteva a se stesso.
Era
straordinario come riuscisse ad aprirsi con Kate, non gli era capitato
mai con
nessuno, era come se stesse parlando allo specchio,
come stesse parlando
con un'altra parte di se stesso.
Istintivamente
Kate allungò una mano, arrivando alle sue poggiate sul
tavolo e gliele strinse
forte -mi dispiace- sospirò in fine
Joe era
troppo occupato a fissare le loro mani strette per riuscire a dare una
qualsiasi risposta, per cui si limitò a sorridere.
-ma basta
parlare di lavoro!- urlò quasi Kate dividendo le loro mani
-dimmi qualche
scoop, come va con la nuova fiamma?- chiese unendo le mani sotto al
mento e
strizzando un occhio
Joe
scoppiò a ridere.
Era
l'unica persona al mondo che conosceva, capace di passare da un momento
di
malinconia ad uno totalmente spensierato e felice.
Lunatica?
No, semplicemente matta, pensava lui.
- che ne
sai tu di Megan?- chiese cercando di nascondere un po’ di
imbarazzo, anche se
il fatto che lei sapesse di questi pettegolezzi gli puzzava, Kate non
era il
tipo da cronaca rosa.
-oh
assolutamente niente! Ma ora che mi hai detto della sua esistenza
voglio sapere
tutto-
Joe scosse
la testa, era completamente assurda.
-non c'è
molto da sapere, visto che ci siamo lasciati un paio di giorni fa-
Kate non
riuscì a mascherare un sorriso -ti fa ridere questa cosa?-
chiese lui,
sorridendo però a sua volta
Lei
arrossì fino alle punte dei capelli -non stavo ridendo!-
negò
Joe la
fissò scettico -ma se avevi un sorriso stampato in faccia
più grande di quello
dello stregatto!- la prese in giro lui
- cosa
vorresti insinuare?- lo accusò lei puntandogli un dito contro
Il ragazzo
sorrise furbo sporgendosi verso la ragazza, facendola andare in
iperventilazione.
- che non
ti dispiace affatto che non stiamo più insieme-
sussurrò a pochi centimetri dal
suo viso
Kate
spalancò occhi e bocca e con uno scatto si
allontanò dal viso del ragazzo
sbattendo violentemente contro lo schienale di pelle rossa della sedia.
Meglio
allontanarsi prima di fare qualcosa di stupido,
molto stupido.
- sei un
cretino Joseph- sbottò portando le braccia al petto
L'occhio
gli cadde sull'orologio che portava al polso e sospirò
lasciando cadere le
braccia sui fianchi.
- devo
andare- disse puntando gli occhi in quelli del ragazzo
-oh- fu
l'unica cosa che riuscì a dire lui in risposta
Si
avviarono all'uscita in religioso silenzio, entrambi stavano pensando a
quell'incontro del tutto inaspettato e a come recuperare il tempo
perduto, non
volevano dividersi.
-
promettimi che mi chiamerai- chiese Kate una volta usciti stringendo la
sua
valigia
-vuoi che
ti chiami?- chiese a sua volta Joe fissandole gli occhi
-e tu vuoi
chiamarmi?-
Joe
sorrise - si -
Semplice,
chiaro e coinciso.
Kate
sorrise e si sporse per abbracciarlo, quando le braccia del ragazzo la
avvolsero sentì il suo cuore cominciare a battere
frenetico; si stava
così bene tra quelle braccia, si sentiva così al
sicuro...
D'un
tratto non era più così convinta di voler
partire, non riusciva a pensare ad
altro che a Joe, alle braccia di Joe, agli occhi di Joe, alle labbra di
Joe...era impazzita.
Era
impazzita a tal punto che se il ragazzo, a mal in cuore, non avesse
sciolto l'abbraccio
qualche minuto dopo, molto probabilmente lei sarebbe rimasta
lì immobile finché
qualcuno non li avrebbe scambiati per due statue.
- fammi
uno squillo appena ti sei sistemata, sarò insopportabile,
onnipresente, dovrai
gettare il cellulare nell'oceano per non sentirmi più -
sorrise lui
- è una
promessa?- domandò speranzosa con gli occhi che le brillavano
Joe
ridacchiò e si avvicinò alla ragazza per
lasciarle un leggero bacio sulla
guancia -buon viaggio- sussurrò al suo orecchio
Kate lo
guardò per qualche istante ed in completa trance si
voltò, per avviarsi verso
il suo gate.
Joe
continuò a fissare la ragazza fino a che non
sparì dietro dei vetri scuri,
impedendogli di seguirla ancora con lo sguardo.
Non sapeva perchè, ma improvvisamente aveva la sensazione di sapere perfettamente cosa stesse cercando.
Ambientata un anno dopo la partenza di Ronnie, un anno dopo il ritorno dei Jonas ùù
Spero vi sia piaciuta =) fatemi sapere!