Il mio spirito si sta affievolendo,
mentre penso a quando
scambiai la mia anima immortale con la tua
affinché tu potessi restare in vita,
nella buona e nella cattiva sorte.
Quando dovesti partire per la guerra
e mi dicesti con una muta promessa: tornerò,
ma troppo veloci le giornate si stemperano,
i pensieri s’aggrovigliano come rami l’uno contro l’altro.
La melanconia, come le onde del lago
che si rispecchiano sul fondo scuro, m’assale.
Le mie lacrime, rugiada sulle foglie al mattino,
riflettono il sole attraverso gli alberi,
il cuore rimane violato da un cantico antico,
come un’impronta rovente e dolorosa in attesa che possa essere
rivelato ed aperto, mentre aspettarti mi consuma.
Ogni notte prego e, spero ogni volta, che tu possa tornare
prima che la mia stella si disperda nel vuoto di sempre.
Affinché tu possa essere forte,
ho riposto le mie speranze in te,
anche quando le tenebre caleranno sul mondo
e se tutto verrà distrutto con esso.
Ma questo è un enigma a cui solo il tempo saprà rispondere.