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Autore: Ray08    12/04/2011    3 recensioni
Lily gli aveva regalato una sua foto:
“Così non sarai mai da solo, e io sarò sempre con te” aveva detto.
Due drabble, Severus-centric; [Severus/Lily]
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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[SeverusLily]


Lily gli aveva regalato una sua foto: “Così non sarai mai da solo, e io sarò sempre con te” aveva detto.

Severus la fissava, rigirandosela tra le mani, quando le urla dei suoi genitori erano così forti da sovrastare persino i suoi pensieri, ma la foto era babbana e l'immagine di Lily ferma davanti a lui. Allora in un giorno primaverile le aveva chiesto di farsi una fotografia magica, sperando che almeno il movimento riuscisse a immortalare quel sorriso splendido.

A distanza di anni, Severus guarda una foto, coperta da un sottile strato di polvere.
La ragazza ride, gli occhi verdi accesi di divertimento, le guance un po' arrossate dal freddo.
Ma la polvere ha opacizzato quel sorriso, che per quanto bello, non tornerà più.

~

Ogni volta che passavano del tempo lontano Severus cercava qualcosa, una qualsiasi cosa, che gli facesse pensare a lei. Ricercava un po' di lei nel dolce aroma dei gigli, nel tramonto rosso di un sole, nel verde smeraldo di un prato. Severus non si era mai preoccupato così tanto delle cose che c'erano intorno a lui. D'estate associava il cicaleccio delle cicale alle loro chiacchiere infantili, lo scorrere di un fiume alla sua risata argentina.
Aveva incominciato a pensare che anche per lui sarebbero potuti esistere i profumi, i colori, i rumori, e che il nero spento della sua vita sarebbe potuto essere cancellato.

Ma ora non esiste più niente di tutto questo: l'oscurità di un marchio ha inghiottito tutti i colori, l'odore acre del sangue gli impregna le narici, mentre tutti i rumori del mondo si sono rinchiusi in un orribile silenzio che sa di morte.


Spazio autrice:

Non so nemmeno come mi è venuta fuori questa storia. Che poi era partita per essere una doppia drabble, ma ho sforato con le parole.
Devo dire che io preferisco Lily/James, ma non si può negare che Piton ami Lily. Ecco io considero Piton/Lily un'amore unilaterale.
Ma bòn non credo che vi interessi.
Anyway per concludere: spero che vi sia piaciuta questa cosa-qualsiasi cosa sia- e che mi lascerete un commento.


Edit: la storia ha partecipato al contest “Edite, si grazie” classificandosi nona e ottenendo il bellissimo banner iniziale.

Potete trovare qui sotto il giudizio di Ro :3

«There is nothing (now)» di Ray08.




Comincio il commento con una rapida nota sullo stile, augurandomi che venga ascoltata e risulti utile per il futuro: per quanto nel tuo caso sia giustificabile, non ti consiglio proprio per nulla la formattazione 
ping-pong. Stanca la vista, annoia il lettore, e nel tuo caso è davvero un peccato – perché la fanfiction è bella e Severus ben reso, ma di questo parlerò in seguito. Ora termino il breve appunto, così da poter poi lasciare per la fine i complimenti. 
Dicevo: collocare parte del testo a destra e parte a sinistra alla lunga risulta penoso, irritante. 
Per quanto comprenda la differenza temporale tra una parte e l'altra – Piton bambino a sinistra, Piton adulto a destra –, se fossi stata al tuo posto avrei segnalato i salti temporali col corsivo, o comunque andando più volte a capo. Una formattazione particolare non sempre serve, talvolta esistono anche metodi alternativi e più piacevoli graficamente. 
Restando ancorati allo stile, ti sconsiglio di andare a capo in casi come questo: «Lily gli aveva regalato una sua foto: 
“Così non sarai mai da solo […]», perché non ce n'è alcun bisogno. Avresti potuto tranquillamente continuare il periodo: sarebbe stato più piacevole e scorrevole, te lo assicuro. Il due punti necessita di uno spazio, dopo di sé, non certo di un 
a capo
Lo stesso dicasi di: «Ma non esiste più niente di tutto questo: 
l'oscurità di un marchio ha inghiottito tutti i colori […]», dove è presente il medesimo problema coi due punti. Ti consiglierei di sistemare, uno scorretto uso della punteggiatura non è piacevole a vedersi. 
A voler essere sincere, mi ha un po' perplessa anche l'utilizzo dei trattini: non perché scorretto o altro, beninteso, quanto perché nei due punti ove li hai inseriti – «[...] una fotografia magica - sperando che almeno il movimento […]» e «[...] i rumori - e che il nero spento […]» – avresti tranquillamente potuto sistemare altri segni d'interpunzione. 
Il trattino non è molto adatto alla funzione che gli hai attribuito: «[...] una fotografia magica, con la speranza che almeno il movimento […]» e «[...] i rumori, e che il nero spento […]» non ti sembrano più scorrevoli e chiari? 
Anche riformulare la frase in altro modo avrebbe potuto far sì che risultasse più piacevole. 
C'è poi una ripetizione in «[...] la foto era babbana e l'immagine di Lily era ferma davanti a lui.», dove avresti potuto tranquillamente omettere il secondo “era” senza intaccare il senso del periodo. 
Il secondo “era” appesantisce, non è molto piacevole: con una rilettura ulteriore credo te ne saresti tranquillamente accorta e l'avresti eliminato. 
Mi duole dire, infatti, che il problema del tuo stile è proprio questo: manca una buona revisione che lo limi, lo renda adeguatamente scorrevole. Benché non sia male se l'avessi rivisto qualche volta, riscrivendo qualche frase meno fluida, avresti di certo ottenuto un effetto migliore, più incisivo. 
Anche perché l'idea base del tuo lavoro non era di certo da buttare: anzi, trovo che come introspezione fosse parecchio interessante, ben articolata. 
Ha un sapore tremendamente agrodolce, la tua storia: lascia la bocca amara, fa sì che gli occhi pizzichino un po' e la gola per qualche minuto resti arsa. Immaginare un Piton ancora bambino intento a osservare la foto di Lily, a desiderare ardentemente uno scatto magico così da poter osservare il suo sorriso sempre... ecco, è commuovente. 
Il piccolo Severus vorrebbe poter stringere a sé la sua migliore amica per il resto dell'eternità, mentre quello adulto è consapevole di aver sbagliato, e si è arreso all'idea che i colori non torneranno più, perché il Marchio Nero l'ha privato di tutto. 
È un ragionamento triste, crudo, eppure perfettamente riconducibile a un personaggio come Severus Piton: ci sta, è IC. Lo caratterizzi più attraverso gesti che utilizzando parole, eppure ciò è sufficiente perché la sua personalità emerga e sia credibile. 
Straziante la scena in cui osserva la foto magica di Lily e soffre – non tornerà più quella ragazzina, ma più, e finalmente se n'è reso conto. 

Voto globale: 
7,65/10 
Giudizio complessivo: 
There is nothing (now) ben sintetizza i sentimenti di Severus verso Lily, e lo fa in modo dolce, delicato. Fa tanta tenerezzaosservare il piccolo Piton con una foto babbana di Lily in mano, così come è istantaneo il magone nell'immaginarlo solo, senza colori, con un orrido marchio su cui fare affidamento. 

  
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