Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: Kurtofsky    12/04/2011    5 recensioni
Kurt Hummel camminava per i corridoi del McKinley con le mani dentro le tasche dei suoi jeans scuri.
Fissava con un ghigno tutti i passanti e, quando adocchiò la sua vittima, aumentò la velocità dei suoi passi.
Dietro uno degli armadietti vi era l'unico gay dichiarato di tutto l'istituto: David Karofsky.
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dave Karofsky, Kurt Hummel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Titolo: Sbaglio o i baci li do meglio io, femminuccia?
Fandom: Glee
Personaggi: Dave Karofsky, Kurt Hummel
Genere: Introspettivo, Fluff
Rating: Verde
Avvertimenti: OneShot, What if? (E se…), Slash
Conteggio Parole: 1250
Note: 1. Non sense puro. Ma vabbè ormai ci dovreste essere abituati con il sottoscritto, no?
2. Dedicata al crucco che voleva tanto uno "scambio di ruoli".
Spero di non averti deluso troppo. çAç
3. Femminuccia ti amo. <3
Perché questa nota và sempre inserita. u.u


{ Sbaglio o i baci li do meglio io, femminuccia? ~



Kurt Hummel camminava per i corridoi del McKinley con le mani dentro le tasche dei suoi jeans scuri.
Fissava con un ghigno tutti i passanti e, quando adocchiò la sua vittima, aumentò la velocità dei suoi passi.

Dietro uno degli armadietti vi era l'unico gay dichiarato di tutto l'istituto: David Karofsky.

Un armadio dai corti capelli castani e gli occhi color nocciola.

Kurt si appoggiò con una spalla all'armadietto posizionato accanto a quello di David.

- Ehy femminuccia! - cercò di ingrossare il più possibile la voce il kicker dei Titans.

Non era alto come Karofsky né aveva la sua prestanza fisica ma era molto più furbo di lui; per questo riusciva sempre a giocargli dei brutti tiri e ad avere la meglio su quel colosso profumato e vestito sempre nei modi più assurdi.

Dave chiuse l'armadietto e roteò leggermente gli occhi verso il soffitto.

- Qual è il tuo problema, Hummel? - chiese con tono saccente, inarcando un sopracciglio dalla forma perfetta.

- Tu sei il mio problema! - fu la risposta dell'altro.

Dave continuò a fissare quel bullo così piccolo e dai lineamenti delicati.

- Non vedo perché dovrei essere un problema per te. - tagliò corto Karofsky.

- Ma non ti vedi? Ti vesti... Da frocio! - ribatté Kurt squadrando dal basso verso l'alto Dave.

- Quale parte del concetto 'sono gay' non hai afferrato? Mi vesto come voglio e soprattutto... Meglio di quelle tue polo tutte uguali e quella giacca puzzolente della squadra di football! -

Kurt, furioso per quei commenti, diede un pugno all'armadietto sottostante a quello dove poggiava la sua spalla.

- Mi fai schifo perché sei frocio, ora ti è più chiaro Karofsky? - arricciò le labbra il più piccolo, fissandolo con disprezzo.

- Se ti do tanto fastidio smettila di guardarmi, nanetto! O forse devo dedurre che ti piaccio? - chiese Dave con tono sarcastico.

Da un paio di settimane a quella parte Hummel aveva cominciato a dargli più fastidio del solito. Non bastavano le prese in giro collettive da parte del club di football, ora quel nanetto si divertiva a sfotterlo ogni volta che si incrociavano nei corridoi.
E il più delle volte Karofsky avrebbe potuto giurare che Kurt cercasse di passare proprio per incrociarlo e tirargli una bella granitata o schernirlo con soprannomi offensivi alludendo ai suoi gusti sessuali.

- Levati adesso. Devo andare al Glee! - lo liquidò il ragazzo dagli occhi nocciola.

- Vai pure dai tuoi amici sfigati, fatina! Ma sappi che ti farò passare la voglia di fare il finocchio davanti a me! - Kurt sembrò volerlo minacciare ma data la sua altezza e il suo visetto femminile sembrava più una ragazzina isterica che cercava di attirare l'attenzione.

David rise per le sue parole.

- Ma cosa credi? Che lo faccia per attirare la tua attenzione? - domandò David.

Kurt lo spinse leggermente. Cominciava a stufarsi di quel tipo.

- Basta. Non ti voglio più sentire! E si, lo so che fai il finocchio davanti a me perché ti piaccio Karofsky! -

David alzò gli occhi al cielo, esasperato.

- Certo Hummel, come no! La prossima volta mi troverai negli spogliatoi della squadra di football a spiare il tuo uccello! -

Kurt lo spinse ancora, più furioso che mai.

- Smettila di provocarmi, Karofsky! - quasi urlò il piccolo bullo.

Dave lo fissò negli occhi.

- Hai fatto tutto tu! E sappi che somigli troppo ad una donna per essere il mio tipo! Non ci proverei con te neanche se fossi l'ultimo uomo sulla faccia della Terra! - puntò l'indice contro il viso porcellana di Kurt.

- Ah, ma davvero? - gli occhi chiari di Hummel brillarono per qualche istante.

- Davvero! Un ragazzino infemminato che si diverte a fare il bullo omofobo è proprio l'ultimo uomo di cui mi potrò mai interessare! - Dave sputò con rabbia quelle parole.

Si rese conto di aver esagerato solo quando si ritrovò contro uno degli armadietti - doveva ancora capacitarsi di come Kurt fosse riuscito a sbattercelo contro data la differenza di muscoli e di altezza tra loro due - con Hummel, più furioso che mai, che minacciava di colpirlo in pieno volto con un pugno.

- Mi vuoi colpire? Avanti! Non ho paura di te! Non mi fa paura un nano! - continuò a sfidarlo Dave.

Kurt ringhiò.

- Smettila di provocarmi ho detto! -

Dave in tutta risposta sorrise.

- Sai di cosa ho più paura Hummel?
Della tua ignoranza!
Non avrai mai un cervello per capire che ti stai comportando da idiota e che tutto questo non ti porterà da nessuna par... - le parole del più grande furono interrotte dal cozzare delle labbra di Kurt contro le sue in un bacio intriso di rabbia e passione.



Degli applausi e dei fischi di incoraggiamento li costrinsero a separarsi.

- Ragazzi sono... Senza parole! Wow! Incredibili! - commentò il direttore del Glee Club William Schuester.

- Quando all'assemblea studentesca vedranno il vostro corto rimarranno a bocca aperta! - aggiunse subito.

Kurt si avvicinò al professore, mandandosi indietro un ciuffo di capelli che gli era ricaduto sulla fronte.

- Sono felice che le sia piaciuta la nostra interpretazione professor Schue.
Ovviamente l'idea è stata mia!
Mi sono ispirato a... Fatti di vita reale!
E mi sono dilettato nello scrivere una sceneggiatura credibile. - spiegò il ragazzo dalla pelle di porcellana, roteando con fare plateale il polso della mano destra durante la spiegazione.

- Sentite... Abbiamo finito? - un Karofsky per niente a suo agio borbottò, avvicinandosi a Kurt.

- Che hai da lamentarti, David? Non ti è piaciuto? - chiese con un sorriso beffardo il più piccolo.

- Ho solo chiesto se abbiamo finito! Questa... Roba mi da fastidio! - rispose Karofksy cercando di trattenersi dal ringhiare contro Hummel.

Il più alto cercò di non osservare quei vestiti dannatamente osceni che era stato costretto ad indossare.

Settimana contro l'omofobia al McKinley.

E Kurt Hummel e il suo Glee Club avevano avuto la brillante idea di girare un corto per l'occasione.

- Vieni qui. - parlò a bassa voce Kurt, avvicinandosi al suo ex bullo.

- Potevi risparmiarti almeno l'ultima scena... - bofonchiò il più grande.

- Perché? E' geniale!
Fa capire che il più delle volte se qualcuno ti prende di mira è perché gli piaci. - commentò ironico.

- Non fai ridere, Kurt!
Potevo passare sopra a tutto il resto...
Mettermi certe cose addosso, laccarmi i capelli e aiutarti in questa stupida farsa...
Ma hai esagerato! - gli occhi di Karofsky erano seri e forse leggermente intrisi d'ira.

Kurt accarezzò il petto del compagno e scosse la testa.

- Si, hai ragione.
Mi sono voluto prendere una... Piccola rivincita! - ammise Hummel. - Ma le uniche persone che sanno che è andata più o meno così tra noi siamo io, te e... -

David mise una mano davanti alle labbra di Kurt per evitare di sentire quel nome.

- Il mio ex di cui il mio attuale ragazzo non vuole neanche sentir nominare il nome. - mormorò da dietro la mano gigante del difensore dei Titans.

- Tsk. -

Karofsky afferrò Kurt per un braccio e lo portò in un angolo dei corridoi semi-deserto.
Gli altri compagni del Glee Club erano ancora davanti all'armadietto dove lui e Kurt avevano recitato egregiamente le parti del gay e del bullo, a discutere di chissà cosa.

- Perché mi hai portato qui? - chiese curioso Kurt.

La sua curiosità venne subito sanata quando, sentendo le labbra di David sulle sue, capì il motivo di quell'allontanamento.

Quando si staccò dalle labbra di Kurt, Karofsky ghignò.

- Sai...
Anche se non avresti dovuto usare noi come esempio ammetto che hai fatto un buon lavoro.
Ma... Sbaglio o i baci li do meglio io, femminuccia? -
   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Kurtofsky