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Autore: Lilith Lancaster    13/04/2011    1 recensioni
Questa storia non segue nessuna delle serie, ne si inserisce in un momento ben preciso...direi all'inizio della serie ma non c'è una data precisa. non temete spoiler perchè non ce ne sono, seguo solo il filo dei miei pensieri.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Capitolo 1: On the road

 

“certo che questa macchina è proprio scomodaaaaaa” protestò Lara mettendo il broncio e sporgendosi verso i sedili anteriori“non criticare la mia macchina” sbuffò Dean seccato
“lo penso anche io” le diede manforte Sam, voltandosi a sorriderle. Il primo si beccò da parte di Lara un’occhiata omicida, il secondo un caloroso sorriso.
“e la musica è patetica. È un penoso tentativo di attirare l’attenzione quando passi. Una sorta di cartellone fosforescente con la scritta <>”  commentò ancora appoggiando le braccia al sedile del passeggero e posando su di esse il mento.
Le sue parole furono accolte da una risatina divertita da parte di Sam. Dean invece non si stava divertendo per niente. Sterzò di botto, inchiodando improvvisamente. Strinse convulsamente il volante tra le mani prima di voltarsi a fulminare Lara con uno sguardo assassino.
“d’accordo ora basta! scendi!” le ingiunse senza ombra di ironia. Lara scoppiò a ridere e si adagiò nuovamente contro lo schienale del proprio sedile.
“ma non ci penso proprio” esclamò con un sorrisetto impertinente.
Dean non le rispose. Scese dalla macchina, sbattendo la portiera e un secondo dopo lo sportello posteriore veniva quasi divelto dai cardini. Una sorpresa Lara si vide afferrare per i fianchi e caricare in spalla come un sacco di patate.
“eih mettimi giù! Subito! Saaaaam! Dammi una mano Sam!” strillò, strozzandosi con i propri capelli biondi. Sam raggiunse prontamente il fratello, che nel frattempo aveva scaricato con malagrazia Lara sul bordo della strada. Con il sangue alla testa, lei barcollò all’indietro, cadendo con il sedere in una pozzanghera. I suoi jeans si sporcarono di fango e lei saltò su indispettita.
“ma che ti prende, sei matto?” sbraitò cercando di darsi una ripulita. Sam scoppiò a ridere, tentando al contempo di intercedere.
“e dai Dean, stava solo scherzando” esclamò tra un sogghigno e l’altro. Lara era davvero divertente. Da quando l’avevano incontrata, appena due giorni prima, non c’era stato un attimo di respiro.
“ha insultato le due cose che amo di più al mondo, la mia Impala e la mia musica” protestò il fratello maggiore ancora contrariato.
“non è colpa mia se hai dei gusti penosi in fatto di musica. E se la tua auto sembra quella di un pensionato” caricò la dose Lara, ancora stizzita a causa del fango che le imbrattava i pantaloni.
“la mia auto è un’auto vissuta! E gli Ac/dc  sono arte moderna” sibilò Dean con uno sguardo di fuoco rivolto alla minuta biondina.
“certo, i picasso della musica…infatti quando cantano non ci si capisce un cazzo” sbuffò ironica
Ed ecco che si preparava l’inferno. Sam come al solito si ritrovò a dover mediare tra i due, ormai prossimi a saltarsi alla gola. La verità era che Dean e Lara non andavano per niente d’accordo. Si punzecchiavano e insultavano continuamente, e lei non perdeva occasione per farlo incazzare. Sam non aveva mai visto il fratello perdere le staffe così tante volte come in quei due giorni che avevano passato insieme a lei. Tra l’altro Sam non condivideva l’opinione del fratello su Lara. A lui piaceva molto, lo divertiva e la trovava anche molto sensuale. Lara aveva solo diciassette anni, era bassissima, con un fisico esile ma una quarta di reggiseno davvero eccitante. La vita era strettissima ma i fianchi torniti. E poi una cascata di capelli biondi come raggi di luna scendevano ondulati in modo strano fino alla base della sua schiena. E gli occhi…blu come zaffiri, ironici e pungenti.
Sam aveva iniziato da subito ad apprezzare la presenza della vivace ragazza. con lei si poteva parlare ridere e scherzare, era ironica e divertente, vivace e chiacchierona. Tutta l’opposto di Sam insomma, che tendeva ad essere taciturno. E pensare che, quando l’avevano presa a bordo, Sam era convinto che Dean e Lara avrebbero finito per diventare ottimi amici!
“sentite tutti e due, smettetela di fare i bambini e diamoci una mossa. Ricordatevi che abbiamo del lavoro da fare” sussurrò conciliante, posizionandosi tra Dean e Lara a braccia aperte e palme rivolte verso di loro, come se fosse un arbitro pronto a mediare in una partita.
Lara si imbronciò. Odiava essere redarguita.
“non capisco solo perchè deve essere sempre lui a scegliere la musica” protestò seccata, scostandosi i capelli dagli occhi. Dean la incenerì con uno sguardo
“perché la macchina è mia” le sibilò. Lei rispose con una linguaccia impertinente e un po’ infantile.
“e poi perché deve sempre guidare lui?” domandò ancora rivolta a Sam. Il più delle volte evitava di parlare direttamente con Dean, come se lui non fosse presente.
“perché tu non hai la patente cretina” la apostrofò quest’ultimo seccato.
“vaffanculo! Non mi sembra che violare le regole sia un problema per te quando devi usare qualche carta di credito falsa per strafogarti di cheesburger” rispose Lara offesa
Ed eccoli che ricominciavano. Pensò Sam con un sospiro, sbattendosi una mano in fronte.
“e poi non mi riferivo a me…intendevo Sam. Lui guida decisamente meglio” continuò ancora alterata la piccola bionda.
“ma stai zitta, che non sapresti distinguere un pilota di formula uno da un bambino sul triciclo!” la apostrofò il fratello più scontroso.
E pensare che di solito Dean era tranquillo e ironico, il bastardo irritante della situazione. Lara era l’unica che riuscisse a farlo uscire dai gangheri, così com’era l’unica e mettere tanto di buon umore Sam. La ragazza aveva l’effetto opposto sui fratelli.
Prima che Lara potesse rispondere, scatenando l’ennesimo putiferio, Sam le tappò la bocca con la mano, facendo scoppiare a ridere Dean.
“ecco, quando stai zitta sei quasi sopportabile” la provocò approfittando della sua impotenza. Lara assottigliò gli occhi, fissandolo con astio.
“Sam hai avuto un’ottima idea…potremmo imbavagliarla!” propose speranzoso Dean, guardando il fratello compiaciuto. A quelle parole Lara cominciò a scalciare e dimenarsi. Si fidava molto di Sam, ma la prudenza non era mai troppa.
“Calma Lara, nessuno imbavaglia nessuno” esclamò tentando di tranquillizzare Lara, deludendo però il proprio fratello maggiore.
“non ci sarà bisogno di imbavagliare Lara, ne te Dean, se è per questo” continuò mantenendo la calma “perché adesso entrambi tornerete in macchina e vi comporterete da persone mature. Tu Lara non commenterai i gusti musicali di Dean” ignorò l’espressione seccata della ragazza, che alzò gli occhi al cielo e si infilò un dito in gola, mimando l’atto di vomitare. Certo che sapeva essere proprio impertinente certe volte!
“e tu Dean, ogni tanto cambierai musica, così anche Lara ascolterà qualcosa di suo gusto. È così semplice andare d’accordo!” esclamò conciliante, evitando di soffermarsi sul’espressione polemica del proprio fratellone.
“semplice? Sarebbe più facile andare d’accordo con una banshee! Quell’essere…quella donna…ragazza…è insopportabile!” protestò vivamente Dean. Fortuna che Lara era ancora “imbavagliata” dalla mano di Sam! Probabilmente stava pensando un profluvio di insulti diretti al più grande dei fratelli Winchester.
“dovremmo usarla come arma contro i demoni…basterebbe chiuderli in una stanza con lei per qualche ora e dopo ci implorerebbero di ucciderli” continuò imperterrito
“Dean finiscila!” lo apostrofò Sam, rendendosi conto che il fratello non era certo inferiore a Lara quanto ad acidità. Uno sbuffo sonoro da parte del proprio fratello fu tutto ciò che Sam riuscì ad ottenere. Con cautela liberò Lara che fortunatamente decise di tacere. Almeno per un poco.
“beh hai intenzione di stare li impalato? Metti in moto e datti una mossa, abbiamo del lavoro da fare” sbottò acida come uno yogurt senza zucchero, notando che Dean non si muoveva di un millimetro.
“fatti una camomilla dolcezza” le sibilò Dean appoggiandosi al cofano dell’Impala.
Si fissarono per qualche istante ad occhi socchiusi e braccia conserte, Sam quasi si aspettava che tirassero fuori delle pistole, si dessero le spalle per poi voltarsi e fare fuoco come due pistoleri bellicosi in un vecchio e malridotto saloon.
“tu invece va a farti fottere” sussurrò Lara piano, lasciando Sam a bocca aperta. Guardandola non ci si sarebbe certo aspettati un linguaggio del genere. Lineamenti finissimi e fisico minuto, area etera e poi…linguaggio da camionista! Lara era davvero strana certe volte.
“veramente quella che ha bisogno di farsi fottere un po’ sei tu tesoro. Magari non saresti così acida” la provocò Dean con un sorriso malizioso e irritante. Lara arrossì di rabbia e imbarazzo. nonostante tendesse ad usare una miriade di parolacce Sam aveva notato che si imbarazzava facilmente quando veniva tirato fuori l’argomento “Sesso”. Era una cosa che trovava tenera. Purtroppo non era stato l’unico a notare questo piccolo punto debole di Lara, e Dean spesso ne approfittava per farla incazzare e metterla quanto più a disagio possibile. E infatti continuò.
“da quanto non ti fai una bella scopata? Un millennio’” domandò fintamente innocente.
“sicuramente da meno tempo di te...la devi ancora trovare una disperata disposta a dartela” ringhiò Lara con le guance ormai completamente dipinte di rosso. L’imbarazzo di lei fece ridere Sam, che si beccò un’occhiataccia da parte della piccoletta.
“ti preoccupi tanto della mia vita sessuale?” domandò ancora Dean, ormai optando per la modalità “irritante e fastidioso”
“per preoccuparmene dovrebbe esistere una qualche vita sessuale” rispose lei. Aveva sempre la risposta pronte e una lingua tagliente come poche. Anche questo piaceva a Sam.
“ok se avete finito io vorrei andare. Tra poco farà buio e manca ancora un pezzo alla prossima città….cerchiamo almeno un motel” propose, tornando alle faccende pratiche, l’unica persona capace di ragionare lucidamente in quella situazione.
Non risposero e Sam lo interpretò come un buon segno. Aspettò che smettessero di guardarsi come galletti da combattimento ma non ottenne risultati. Rivolse un’occhiata perplessa e insofferente a Dean, chiedendosi perché non si decidesse a schiodare il culo dal cofano dell’Impala. Alla sua occhiata indagatrice Dean rispose con un mezzo ghigno.
“lei così sulla mia macchina non sale” spiegò divertito. Per un secondo Sam rimase perplesso. che intendeva Dean? Poi si rese conto del fango che imbrattava completamente i jeans, la maglietta e le scarpe di Lara. Anche lei ci mise qualche secondo a recepire, poi lo fissò indignata.
“è colpa tua se sono ridotta così, quindi chiudi quel cesso di bocca e metti in moto” gridò ormai prossima a prendere Dean a sberle.
“ma te lo sogni tesoro. La mia macchina e sacra, se non ti togli di dosso quella sudicia roba io ti lascio qui!” e non sembrava stesse scherzando.
“avanti Dean, lo sai benissimo che non possiamo lasciarla qui. Smettila di fare il bambino” intervenne Sam a difesa di Lara.
“si purtroppo so di dovermi tenere questa piccola zecca ancora per un po’…sebbene sia più fastidiosa di un gatto randagio attaccato ai…” un pugno di Lara lo zittì prima che completasse la frase. Lei lo guardava con sfida e con una smorfia insofferente.
“beh in ogni caso finchè è conciata in quel modo non sale” riprese in tutta calma, impassibile. Dean aveva capito di avere il coltello dalla parte del manico, quindi non si scompose più di tanto per il pugno ricevuto. In fondo stava per gustare una piccola vendetta dal sapore estremamente dolce.
“e cosa dovrei fare, idiota, andare in giro in intimo? Fai camminare il cervello ogni tanto!” gli urlò contro Lara, cercando con lo sguardo il sostegno di Sam.
Il fratello più piccolo, e decisamente il più simpatico agli occhi di Lara, tentò di intercedere, cercando di convincere il fratello in ogni modo possibile. Fu tutto inutile. Dean rimaneva inchiodato contro l’impala, con quel ghigno strafottente stampato in faccia. In Lara si fece sempre più prepotente l’impulso di prenderlo a sberle. Avrebbe cancellato quel sorrisetto insopportabile a suon di ceffoni!
Dopo aver sprecato mezz’ora ad urlargli contro, esasperata, Lara si strappò di dosso la maglietta, lanciandogliela con rabbia in faccia.
“contento adesso, decerebrato?” gli urlò furiosa, indispettita dagli ottimi riflessi di Dean, che era riuscito a prendere al volo la maglietta prima che il fango gli arrivasse in faccia.
Tossendo con discrezione Sam le voltò le spalle, cercando di non metterla in imbarazzo. Dean invece rimase piantato la davanti, senza distogliere lo sguardo, anzi cercando di rendere la situazione ancora più penosa per Lara. Lei del resto stava morendo di freddo e, odiava ammetterlo anche di imbarazzo. nonostante la sua spavalderia era ancora ingenua. Nessun ragazzo l’aveva mai vista senza vestiti, ne mai si era spinta oltre qualche bacio. E adesso per colpa di quel mentecatto era costretta ad improvvisare uno spogliarello. Si sfilò le scarpe, lanciandole poi con forza contro l’Impala. Soltanto una centrò il bersaglio, andando a schiantarsi contro la portiera anteriore. Il sorriso morì sulle labbra di Dean, che però optò per una protesta silenziosa. In fondo quel gesto di rabbia stava ad indicare quanto quella piccola vendetta improvvisata fosse irritante agli occhi di Lara. Incrociò le braccia al petto e continuò a fissarla divertito. In fondo guardarla mentre si sfilava anche i jeans, rabbrividendo a causa del freddo, non era assolutamente uno spettacolo spiacevole…anzi tutt’altro. Pur essendo insopportabile Lara era molto bella. Il seno era alto e prosperoso, ingabbiato in un reggiseno bordeaux, intonato alle mutandine. Era esile e magra, ma con curve abbondanti nei punti giusti. Se si fosse trattato di un’altra ragazza sicuramente Dean avrebbe provato a portarsela a letto!
Una volta toltisi tutti i vestiti imbrattati di fango Lara strinse le braccia al petto, fissando Dean con astio.
“ti sbrighi?” sibilò battendo leggermente i denti. In fondo era settembre e l’estate iniziava ad essere ormai solo un ricordo.
Con un piccolo inchino beffardo Dean si scostò dal cofano della macchina e raggiunse il sedile del guidatore. Prima di entrare in macchina si chinò a recuperare da sotto il sedile una maglietta che teneva in caso di emergenza. La lanciò a Lara, che la prese al volo. La indossò in fretta, senza ringraziarlo ne tantomeno incrociare il suo sguardo.
“che schifo” la sentì mormorare Dean. Voltandosi notò che stava leggendo il logo stampato sul petto.
“AC/DC” con una risatina maligna Dean tornò a sedersi davanti al volante, non prima di aver osservato come le sue gambe magre e pallide sbucassero da sotto la maglietta, che praticamente per lei era un vestito. Sam si era sforzato di non guardare Lara per tutto il tempo e tirò un sospiro di sollievo quando tutti e tre ebbero ripreso i loro posti e Dean ebbe messo in moto. Le note di Highway to hell partirono assordanti dalla radio, subito accompagnate dalla voce di un divertito e insolente Dean e dalla smorfia omicida di Lara. Scuotendo la testa Sam fissò il panorama sfrecciare fuori dal finestrino



 

Note Autore:

 

Per prima cosa parto dicendo che questa è la prima volta che scrivo una vera e proprio fan fiction su personaggi non inventati da me. ho deciso di cimentarmi, immaginando il viaggio dei fratelli Winchester con un ipotetico nuovo personaggio Lara. la storia non si colloca all'interno di nesusna serie, diciamo che può essere considerata nel momento in cui Dean e Sam vanno a caccia di demoni e creature varie. il perchè Lara sia con loro e chi lei sia lo spiegherò in seguito, per il momento lascio un pò di mistero. i personaggi sono un pò OOC, ma per prima cosa mi sono preoccupata di adattarli alle mie esigenze. tra l'altro in questa fanfiction intendo seguire uno stile un pò particolare, alternando narrazione in terza persona con Pov dei tre protagonisti, ognuno in prima persona. beh fatemi sapere cosa ne pensate!
 



 


 

  
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