POV
EDWARD
“Ehi
amore, buongiorno.” Soffio
sulla pelle della mia bellissima fidanzata. La amo da impazzire. Sono
esattamente
tre anni che stiamo insieme, due che viviamo insieme, e ieri le ho
chiesto di
sposarmi. Io Edward Cullen presto diventerò il marito
dell’unica donna che mi
abbia fatto innamorare. Della donna che mi ha fatto mettere la testa al
posto. Della
donna che è diventata il centro del mio universo. Isabella
Marie Swan.
“Buongiorno
mio futuro marito.”
Le mie labbra si aprono in un enorme sorriso mentre le bacio la sua
pelle del
colore della pesca.
“Oh
futura Signora Cullen, si è
alzata felice questa mattina?”
“Certo
Signor Cullen. Felice e
soddisfatta. Sa il mio fidanzato è stato molto focoso questa
notte, non so mi
ha capito.” Ridacchio alla sua battuta.
“Ho
una vaga idea. Sa anche la
mia gattina questa notte è diventata una sexy
pantera.” Arrossisce di botto e
mi arriva uno scappellotto sulla testa.
“Ahi
amore, ma cosa ho detto di male?
Ho solo elogiato la mia micia. Che quando
è…mmm…vogliosa, non è
più un gattino
indifeso, anzi io sono un gattino indifeso in quei momenti.”
“Povero
piccolo, sei stato
violentato dalla tua fidanzata? Ma è proprio
cattiva.” Mi dice languidamente. Quello
sguardo ha un solo significato. Vuole nuovamente violentarmi, e chi
sono io per
impedirglielo?
“Si
è vero, ma se la mia
fidanzata vuole violentarmi di nuovo, mi
sacrificherò.” Ribalta le posizioni e
si trova a cavalcioni su di me.
“Bene,
perché la tua fidanzata è
nuovamente insoddisfatta.” Detto questo altre chiacchiere
sono inutili, ci
perdiamo così nei meandri della passione e della lussuria.
“Amore,
mi sa che dobbiamo
andare.” Oggi torniamo a Forks. Entrambi siamo di Forks, ma
lei è cresciuta con
sua madre a Phoenix, perciò non ci siamo mai incontrati. Ci
siamo conosciuti
circa quattro anni fa qui a Seattle. È caduta tra le mie
braccia mentre si
dirigeva a lezione ed io correvo verso l’aula di biologia per
la mia lezione. Quel
giorno ci siamo follemente innamorati l’uno
dell’altro, ma ovviamente il mio
dolce amore, mi ha fatto sudare sette camice prima di accettare un mio
appuntamento. Ma non cambierei nulla del mio corteggiamento.
“Si
è vero, però non mi piace il
fatto che ci dobbiamo separare per una settimana.”
Già, anche a me non piace. Ogni
volta che io tornavo a Forks lei non poteva accompagnarmi
perché aveva degli
esami, durante le feste di Natale e Pasqua lei tornava a Phoenix da sua
madre e
lì venivano raggiunti da suo padre e suo fratello minore.
Si, i suoi genitori
sono separati. Mentre io in quei giorni non potevo non tornare dalla
mia
famiglia. Invece l’estate è tutta nostra. Abbiamo
viaggiato molto ed ho anche
conosciuto sua madre. Suo padre è lo sceriffo di Forks e lo
conosco da quando
ero bambino, ma mai gli ho detto che sono il fidanzato della sua
adorata
figlia. Diciamo che ho sempre avuto paura che sparasse ai miei
gioielli, ma
oggi torneremo entrambi a Forks, e domani ci sarà una cena
così Charlie mi
conoscerà come futuro genero e la mia famiglia finalmente
conoscerà d persona
la mia Bella. Si perché praticamente mia madre e le mie
sorelle le telefonano
tutti i giorni, si adorano ma mai si sono incontrate. Non voglio
immaginare il
trambusto e l’eccitazione che ci sarà a casa mia.
Già Alice è sempre su di
giri, quando le ho detto che avremo fatto una cena per ufficializzare
il nostro
rapporto ha urlato per tutta la casa, seguita a ruota dalla mia
sorellina di 17
anni Nessie, da mia madre Esme e da mia cognata Rose. Poveri mio padre
Carlisle, mio fratello maggiore Emmett e mio cognato Jasper, il
fidanzato di
Alice.
“Anche
a me non piace, ma magari
dopo la cena possiamo andare nella casetta che ha da poco restaurato
mia madre
e passare lì gli ultimi giorni.” Le dico
speranzoso.
“Si,
mi piace la tua idea. Vedi che
non sei sempre inutile?” Un’altra cosa che adora
è prendermi in giro, sempre.
“Io
sarei sempre inutile?” Le
dico con un finto broncio intanto le sue braccia mi avvolgono da dietro
e
strofina il suo nasino contro la mia schiena. Come mi fa eccitare
quando fa
così, in verità mi fa eccitare sempre.
“No,
amore sei utile anche sotto
le lenzuola.” Ride e mi lascia come un salame.
“Dai
Ed andiamo?” Mi rivolge uno
sguardo carico d’amore e subito dimentico
l’ennesima presa in giro. Per lei
farei di tutto, quanto la amo.
Passiamo
il viaggio ridendo e
scherzando, con lei posso sempre parlare di tutto senza imbarazzo. Non
ci siamo
mai annoiati, anche litigare con lei mi piace, adoro soprattutto il
nostro modo
di fare pace. Lo so, sono un pervertito, ma lei mi ispira sempre
pensieri molto
poco casti.
Dopo
cinque ore di viaggio arriviamo
a destinazione e il mio umore cambia, devo lasciarla a casa sua e
stasera non
ci vedremo.
“Dai
amore, non fare quel faccino
triste. Tua sorella Nessie si è lasciata con il fidanzato e
vuole passare del
tempo con il fratello sexy. Io ne approfitterò per stare un
po’ con mio
fratello e farmi raccontare delle sue conquiste, anche se pare abbia
perso la
testa per una ragazza. Ci sentiremo spesso.” È
vero la mia dolce sorellina ha
bisogno di me. Quando mi ha detto che aveva il ragazzo ho quasi rotto
il
telefono per la gelosia, volevo cercarlo e fargli le palle a stelle e
strisce. Bella
è stata una settimana a cercare di calmarmi. Quando poi
Nessie mi ha chiamato
piangendo dicendo che il ragazzo l’aveva lasciata, ero si
felice, ma volevo ugualmente
fargli le palle a stelle e strisce perché stava facendo
soffrire il mio
angioletto. Anche in quella occasione Bella è stata una
settimana dietro di me
per farmi calmare. Si, sono molto geloso delle mie sorelle e di mia
madre, ma
mai quanto lo sono di Bella. Diciamo che rasento la pazzia quando si
tratta di
lei.
“Hai
ragione, se…se…se mi passa
sotto le mani quel…quel cane lo faccio a pezzi.”
“Ssh
amore, tua sorella saprà
farsi valere. Ora vai. Ci sentiamo dopo. Ti amo.” Mi posa un
dolcissimo bacio
sulle labbra ed io la stringo possessivamente a me approfondendo il
nostro
contatto. La lascio andare, a malincuore, dopo parecchi minuti.
“Ti
amo.” Soffio sulle sue labbra
e lei scende dall’auto un po’ instabile. La mia
micia.
Arrivo
a casa mia in pochi minuti
con la mia guida pazza. Appena varco la soglia di casa vengo travolto
da
quattro donne.
“Oh
tesoro della mamma come mi
sei mancato. Ma Bella? Come sta? Come sono felice per voi.”
Esme.
“Fratellone,
ma perché non hai
portato qui la mia cognatina? Non possiamo aspettare fino a domani,
avevo visto
dei bellissimi abiti da sposa e volevo mostrarglieli.” Alice.
“Eddy,
Eddy, come sono felice. Finalmente
vi sposate. Vogliamo proprio conoscere di persona questa ragazza che ti
ha
fatto diventare più imbecille di Emmett.” Rosalie.
“Eddino,
Eddino mio, sei tornato.
Mi sei mancato da morire fratellone.” Un tornado, la mia
fotocopia al femminile
mi salta al collo ed io la prendo al volto.
“Nessie,
tesoro, stasera usciamo.
Mamma, anche tu mi sei mancata. Alice lascia in pace Bella. Rose, io
non
diventerò mai imbecille come tuo marito.”
“Ehi
suo marito è tuo fratello.”
Urla l’orso che si avvicina a me insieme al suo compare,
Jasper.
“Purtroppo
Emm me lo ricordo che
siamo fratelli.”
“Ragazzi,
lasciate in pace vostro
fratello. Edward, figliolo, sono fiero di te.” Abbraccio mio
padre, il mio
modello di vita.
“Grazie
papà.”
Dopo
una doccia, una lunga
telefonata al mio amore, che mi manca troppo e una partita alla play
sono
uscito di casa con Nessie per fare un giro nel centro di Forks.
“Allora
Ness, cosa mi dici di
questo ragazzo?”
“È
uno stronzo, e non mi
rimproverare per la parolaccia. Se la merita. Stavamo così
bene insieme. Lo amo
tantissimo e lui mi ha lasciato
perché…” Seguo il suo sguardo di fuoco
e ciò
che vedo mi fa gelare sul posto. La mia Bella abbracciata ad un armadio.
“Ora
lo sistemo io quel deficiente.
Sono due settimane che ci siamo lasciati e già si
è consolato. Ma guardali come
ridono. Lei è pure brutta.” La mia gelosona, ma
anche io devo capire chi è
quell’armadio che sta troppo attaccato alla mia ragazza, e
perché la mia ragazza
è appiccicata a lui. Nessie mi prende per mano e con uno
sguardo di fuoco mi
trascina dai due. Ora anche io ho uno sguardo di fuoco.
“Tu
ti fingerai il mio ragazzo.”
Sibila con aria minacciosa, ed ovviamente non è ammesso un
no come risposta.
“Ehi
Jake, ciao.” Così l’armadio
è Jake, forse non riuscirò a fargli le palle a
strisce. Appena sentono la voce
di Nessie si girano nella mia direzione, entrambi sono sorpresi. Bella
mi
rivolge un sorriso ma poi guarda la mia mano intrecciata a quella di
mia
sorella e il sorriso lascia spazio ad uno sguardo di fuoco per il
sottoscritto.
Povera piccola, lei non la conosce ed ora sta pensando male. Un attimo,
anche
lei era abbracciata all’armadio. Anche l’armadio
lancia una sguardo di fuoco al
sottoscritto appena vede le mani incrociate, ed anche lui incrocia la
sua mano
a quella della MIA Bella. Ma cosa diavolo sta facendo?
“Ciao
Nessie, è un piacere
rivederti. Vedo che sei in compagnia.” Sibila a denti
stretti. Mi sto un po’
perdendo, se l’ha lasciata perché si comporta
così? Bella invece cambia
espressione e sembra divertita io invece sono sempre più
confuso.
“Si,
è il mio ragazzo. Sexy vero?”
Per poco non cado a terra e Bella cerca di trattenere le risate, mentre
Jake
stringe i pugni. Se uno di quei pugni mi arriva in faccia potrei avere
una
commozione celebrale. Forse sarebbe meglio non provocarlo.
“Amore,
lui è Jacob Swan, il mio
ex.” Jacob Swan. Swan Jacob. Jake.
Ho
capito tutto e anche a me viene da ridere. In pratica mia sorella
è innamorata
del fratello della mia fidanzata e viceversa, ed ora entrambi fanno
credere all’altro
di avere un nuovo fidanzato, Bella ha capito tutto sin
dall’inizio, perciò se
la rideva.
“Molto
piacere.” Non gli allungo
la mano potrebbe stritolarla.
“Lei
invece è la mia sensuale
ragazza. Tesoro lei è Renèesme Cullen.”
“Piacere
di conoscerti Nessie.”
Mia sorella se potesse, l’avrebbe incenerita con lo sguardo.
“Renèesme
per te.” Cerco di darmi
un contegno per non esplodere. Si prospetta una serata interessante.
“Io
sono…ehm…Marie.” Dice rivolta
a me.
“Io
invece sono Anthony.” Non
possiamo dire i nostri nomi, perché Jake sq che Nessie ha un
fratello che si chiama
Edward e ovviamente mia sorella collegherebbe subito Isabella alla mia
Bella, nonché
sorella del suo Jake. Che casino.
“Che
ne dite di andare a mangiare
un panino?” Propongo candidamente, non voglio proprio andar
via, voglio vedere
cosa succede. Tutti annuiscono e Bella mi fa un occhiolino. Peccato
però che
non posso stringerla tra le mie braccia e baciarla. Mia sorella mi
circonda la
vita con un braccio, mentre Jake circonda le spalle di Bella con un
potente
abbraccio, se non fa più piano potrebbe spezzarmela.
Ci
sediamo e ordiniamo. Il locale
è semplice e poco caotico.
“Allora
Marie, cosa fai nella
vita? Mi sembri un po’ grande per Jake.” Inizio io,
vediamo che mi rispondi.
“Si,
è vero sono più grande di
lui di sei anni, ma mi piacciono i giovani, sono più
focosi.” Le lancio uno
sguardo feroce, io non sarei focoso? Nessie, distrugge un tovagliolo
con le mani
e l’armadio sembra arrossito.
“Tu
invece, come hai detto che ti
chiami, Anthony mi pare? Tu invece cosa fai? Anche tu mi sembri un
po’ cresciuto
per Renèesme che non sembra essere neanche
maggiorenne.”
“Come
ti permetti vecchia strega
megera? Se a te piace la carne giovane a me piace l’uomo
vecchio.” Ehi, io non
sono vecchio, ho solo venticinque anni. Qui mi prendono tutti in giro.
“Oltre
ad essere vecchio, te lo
sei scelto pure flaccido e senza un po’ di
muscoli.” Ma insomma, perché sempre
a me?
“Può
anche essere flaccido e
senza muscoli ma sotto le lenzuola fa scintille.” Detto
questo l’aria intorno a
noi si cristallizza. Bella cerca di non ridere, io sono sbiancato alle
parole
di mia sorella, lei guarda ferocemente l’armadio e
l’armadio credo stia
pensando al modo più lento e doloroso di uccidermi. Intanto
stavo affogando con
l’acqua e Bella cerca di darmi dei colpi sulla schiena
camuffando le risate con
dei finti colpi di tosse.
“Non
è divertente.” Le sibilo all’orecchio,
quando i nostri finti partner non guardano.
“Io
invece sto morendo dalle risate.”
Torna al suo posto e cerca di calmare Jake con una carezza sulla testa.
Quella è
solo una carezza che una sorella fa ad un fratello, ma la piccola peste
al mio
fianco non la vede così.
“Inoltre
Anthony non è mi sazio
del mio corpo.” Di nuovo l’acqua mi va di traverso.
“Lui
non è mai sazio del tuo corpo?
Sai, la mia Marie è una bomba del sesso. È sempre
così vogliosa.” Ora è la bomba
del sesso che sta affogando con la coca cola e il suo viso è
tutto un
programma.
“Ora
basta tutti e due.” Il
discorso sta degenerando, non voglio sapere altro.
“Abbiamo
capito che siete stati
insieme, perché vi siete lasciati?” Abbassano
entrambi lo sguardo e Bella
incinta Jake a parlare facendogli una carezza sulla guancia.
“L’ho
lasciata perché vedila, è
così bella. Tutti i ragazzi le vanno dietro ed io non mi
sento alla sua altezza.”
Ora l’armadio mi fa tenerezza, tanto che mi sembra sia
diventato un comodino. Nessie
con le lacrime agli occhi sposta malamente Bella dal suo posto e si
butta tra
le braccia del suo amato. Come sono belli tutti e due.
“Ma
amore mio, è la stessa cosa
che penso io di te. Tutte le ragazze ti guardano come se volessero
spogliarti
con gli occhi, e poi tu già hai…si
insomma…invece io non sono esperta e tu ti
potresti stufare di me.” L’armadio alza lo sguardo
di colpo.
“Come
io ho già…no, no io non ho
mai…ma scusa tu hai detto che con il
flaccido…” Io e Bella ci alziamo e ci
prendiamo per mano.
“Ragazzi,
ora che tra di voi è
tutto sistemato, io e il mio fidanzato andiamo a fare una passeggiata
se non vi
dispiace.” Alzano lo sguardo verso di noi, entrambi sono
allucinati e noi
iniziamo a ridere senza ritegno.
“Bella?”
“Edward?”
Annuiamo incapaci di
parlare.
“Ci
dispiace.” Dicono contemporaneamente.
“State
tranquilli, noi ci siamo
divertiti un mondo. Forse Ed un po’ di meno dato che
è stato preso parecchio in
giro, però non fa niente.” Salutiamo e mano nella
mano usciamo dal locala
ancora ridendo.
“Allora
uomo insaziabile bella
serata vero?”
“Si
bomba del sesso devo dire che
mi sono divertito e che non ho più intenzione di fare le
palle a stelle e
strisce e tuo fratello. Quello con una sola manata mi manda
all’ospedale.”
“Hai
ragione, sei così flaccido e
senza muscoli.” E giù con altre risate.
“Ma
brutta impertinente.” Le dico
mentre inizio a farle il solletico.
“Così
sei insaziabile.” Mi dice
con un tono di voce roco, molto roco.
“Si,
sono insaziabile della mia
pantera.” Detto questo ci inoltri amo nel bosco e saziamo la
nostra voglia.
Ciao
ragazzi, lo so, lo so OS veramente stupida, però
stamattina non avevo molto da fare e l’avevo in mente
già da qualche giorno,
così ne ho approfittato. Bacio Mary.