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Autore: paffywolf    13/04/2011    1 recensioni
Breve one-shot a tema HP.
Severus Piton, nei suoi ultimi istanti di vita, ricorda ciò che gli è accaduto...
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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E' strano ripensarci in punto di morte.

Quando il filo della tua vita è pronto a essere tagliato dalle Parche, ti accade proprio come dicono.

Rivedi ogni gesto della tua vita, ogni singolo momento vissuto. Ricordi i volti dei tuoi familiari, degli amici, delle persone a te care.

Nessun volto, però, era paragonabile al viso inconfondibile della donna che ho sempre amato: Lily Evans. E la mente ritorna a quella notte in cui la vidi per l'ultima volta.

Godric's Hollow, 31 Ottobre. La notte della sua morte.

 

Non riuscivo a credere a cosa si dicesse in giro. Non era possibile che la mia amata Lily fosse scomparsa. Non poteva essere davvero accaduto.

Silente mi aveva detto di non andare, ma io non avevo scelta. Dovevo vedere con i miei occhi.

Non l'avrei mai più vista piangere, soffrire, parlare, ridere, vivere? Cosa avrei trovato a Godric's Hollow?

 

Godric's Hollow: in festa.

Dappertutto c'era gente che gridava “Il Signore Oscuro è caduto!”, “Viva Harry Potter!” e “Viva il bambino sopravvissuto!”.

Non sapevo cosa fare. Vidi una donna, sul ciglio della strada, seduta sul marciapiede. Piangeva.

“Mi scusi signora, posso farle una domanda?” le chiesi.

Ricordo ancora il suo viso, rimarrà per sempre nei miei ricordi. Era una donna anziana, i cui occhi erano rossi e gonfi per il troppo piangere.

“Casa Potter è laggiù” mi disse con fare brusco, al limite dell'isteria. Indicò col dito la collina dall'altra parte del villaggio. Non smetteva di singhiozzare, le sue mani tremavano visibilmente.

“Grazie, era proprio ciò che mi serviva.”

Mi materializzai di nuovo, diretto a casa Potter.

 

L'Ordine era già lì. Remus Lupin era seduto a terra, gli occhi puntati sul corpo senza vita di James Potter. Non piangeva, non si muoveva. Non alzò nemmeno lo sguardo quando arrivai, come se sentisse che prima o poi sarei giunto lì anche io.

Non ricordo nient'altro, perché dopo aver visto Remus, vidi lei.

La mia Lily.

Capii solo allora cosa intendeva Silente. Il ricordo del suo corpo senza vita ancora oggi mi ferisce terribilmente. Come delle gocce di acido che lentamente scorrono nella memoria, ogni immagine di quella sera distrusse ogni ricordo felice, soffocando ogni cosa con il dolore.

Plic.

La sua carnagione pallida.

Plic.

La bocca semiaperta, nell'urlo di supplica lanciato a Lord Voldemort prima di essere colpita.

Plic.

I suoi occhi. Gli occhi della mia Lily, privi di quel magico scintillio che mi aveva fatto palpitare il cuore per tutti quegli anni. Spenti, senza vita.

Plic.

La mia Lily se n'era andata per sempre e niente l'avrebbe più riportata indietro.

Andai via di lì subito, trattenendo a stento l'urlo di dolore che cresceva dentro di me. Corsi via, da vigliacco, incapace di voler mostrare i miei sentimenti a tutti quelli che erano lì.

 

Mi smaterializzai in un bosco poco distante dal villaggio.

Mi appoggiai a un albero, tremando. La bacchetta mi cadde dalle mani, mi accasciai a terra. Vidi di nuovo il suo volto nei miei ricordi. I suoi occhi brillanti, il suo viso, la sua bocca, le cui dolci labbra non furono mai mie. Urlai tutta la notte, nel tentativo di scacciare il dolore. Urlai, ma non servì a nulla. L'acido continuava a distruggere tutto, inesorabile. Plic, plic, plic...

 

Non so come, ma le urla a poco a poco si placarono e mi addormentai, rannicchiato sull'erba. Sognai lei, ovviamente. Eppure non fu un triste sogno. Sognavo cosa sarebbe accaduto se lei fosse stata mia, davvero mia.

Sognai lei, vestita di un meraviglioso abito del color della neve, mentre diceva “Sì” e diveniva mia moglie.

Un tenero bacio, sotto un baldacchino di gelsomini; il suo profumo mentre le sue labbra sfioravano le mie.

Il suo sorriso, mentre mi sussurrava all'orecchio: “Adesso sono la signora Lily Piton” e un brivido di piacere mi saliva lungo la schiena.

All'improvviso lo scenario cambiò. Non sembrava più un sogno, era tutto terribilmente reale. Vidi Lily seduta accanto a me, che vegliava il mio sonno accarezzandomi il viso.

“Lily, sei davvero tu?”le chiedo, esterrefatto.

“No, Severus. Sono solo ciò che vorresti vedere, un sogno come tanti altri.” mi sussurra, la voce carica di rimpianto e tristezza.

“No Lily, tu non potrai mai essere un sogno come gli altri.” mi metto seduto, prendendole le mani fra le mie.

“Severus, ormai sono morta. Lord Voldemort ha ucciso me e James. Devi riuscire ad affrontare la realtà.”

“No Lily, tu non puoi essere davvero morta. Ti prego, dimmi che tutto questo non è un sogno, dimmi che è reale, che tu sei reale... Potrei impazzire se davvero tu non ci fossi più. ” mormoro, implorante.

“Questo è solo un sogno, Severus. Però, ho da dirti una cosa importante prima di andare via: sia io che James siamo morti e purtroppo il piccolo Harry crescerà senza di me e senza suo padre. Ti chiedo di proteggerlo, di aiutarlo quando ve ne sarà il bisogno. Lo farai, Severus?”

I suoi occhi incontrano i miei.

“Proteggere il figlio di Potter. Bah, piuttosto...”

“Proteggere mio figlio, Severus. Non solo il figlio di James. Fa' sì che il mio sacrificio non sia stato vano.”

“Lily, io...”

“Severus, quando incontrerai il mio piccolo Harry guarda nei suoi occhi. E ricordati della tua vecchia amica Lily Evans.” mi sussurra, baciandomi dolcemente sulla fronte.

 

A distanza di quasi vent'anni, sento ancora le sue morbide labbra sfiorare la mia pelle, come in quel meraviglioso sogno. E, nonostante la morte incomba, sorrido.

Sorrido, perché proprio di fronte a me, negli ultimi istanti in cui la mia anima rimane aggrappata alla vita, c'è Harry Potter. E solo adesso capisco cosa voleva dire Lily.

Avevo sempre evitato lo sguardo di quel ragazzo, eppure adesso guardo nei suoi occhi. E vi vedo la donna che ho amato tutta una vita.

L'amore l'ha spinta a sacrificarsi per quel bambino, che è divenuto un uomo durante tutti questi anni. Che è pronto a battersi contro il Signore Oscuro, che può sconfiggerlo.

Affido a lui le memorie di una vita, per far sì che capisca quale uomo è stato davvero Severus Piton.

Cloto ha tessuto il filo della mia vita, Lachesi ha scelto il mio fra infiniti destini. Atropo adesso ha in mano le forbici, la vedo tendere il filo davanti a me, pronta a reciderlo.

Il cuore ormai sta esaurendo i suoi battiti, sento il corpo venir meno. Ma il mio amore per Lily non andrà perduto.

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Ho deciso di pubblicare, a poco a poco, tutte le one-shot a tema HP che ho scritto... Critiche e consigli, come sempre, sono ben accetti! :)

   
 
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