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Autore: Alex writer    14/04/2011    0 recensioni
Questo capitolo parla di come è importante avere un'amica sincera ... Tutte le recensioni sono gradite soprattutto quelle critiche spero vi piaccia! Buona lettura...
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Il dono più grande che i nostri antenati ci hanno dato … La libertà ! Il giorno dopo come al solito mi alzai, mi vesti, feci colazione e andai a scuola ma quel giorno non sarebbe stato come gli altri … Quando entrai nell’atrio ad aspettarmi c’era già il mio Fan Club guidato dall’abilissima e intelligentissima Alessia come sempre fu solo lei a parlare …
Alessia: Buongiorno Roby ! -disse sorridendo-
Io: Giorno Alessia e Ciao! -salutai con la mano tutto il gruppo che fece lo stesso con me-
Alessia: Allora come stai ? Meglio di ieri sera a quanto vedo ! -mi squadrò dalla testa ai piedi e sorrise infatti quel giorno avevo deciso di vestirmi un po’ troppo diversamente dal solito sembrava che stessi andando in discoteca infatti quando entrai con quel tacco dodici e quel vestitino che mi copriva si e no mezza coscia tutti si girarono ad osservarmi i ragazzi sbavando le ragazze erano un misto tra invidia e disgusto-
Io: Si in effetti  sto meglio … -gli dissi guardandomi e ridendo- voi che ne pensate ??? -mi riferì al gruppo-
Alessia: Beh stai molto bene come sempre … -la interruppi-
Io: Scusa Alessia puoi venire un secondo con me ??? -le chiesi sorridendo-
Alessia: Certo … -sembrava confusa la portai dove le ragazze del gruppo non potevano sentirci-
Io: Alessia ti devo dire una cosa … -non riuscivo a trovare le parole giuste ma continuai lo stesso sperando di non ferirla- Lo so che fino ad adesso tu te la sei cavata sempre da sola in questa scuola cercando di sopravvivere e aiutare le altre ragazze come te ma tu … devi lasciarle parlare qualche volta ! -le dissi lei mi guardava un po’ sbalordita-
Alessia: Cosa ? Dici che le controllo troppo ??? -mi chiese non se ne accorgeva minimamente-
Io: Beh in effetti … Si non le lasci parlare, da quando ci siamo incontrate la prima volta io non ho mai sentito parlare nessuna di loro a parte te ! Vorrei conoscerle, sapere come si chiamano magari … Mi capisci ?
Alessia: Si ti capisco -disse sorridendo feci lo stesso-
Io: Ok ora devo scappare in classe o la prof di matematica mi uccide -guardai l’orologio- pranziamo tutte insieme oggi ???
Alessia: D’accordo -lei annui- e scusami ancora io non ho mai voluto essere un capo per loro ! -disse abbattuta l’abbracciai e all’orecchio le sussurrai-
Io: Tu sei la persona migliore che conosca sei stata l’unica con un po’ di umanità , sono fiera di te ci vediamo dopo … -io me ne andai e lei sorrise ma non sapevo ancora cosa mi stesse aspettando in classe … La lezione era già cominciata e alla prima ora avevo la peggior insegnate che ci fosse nella scuola la mia prof di matematica. La porta era già chiusa così bussai ed entrai …
Io: Buongiorno Prof la prego mi scusi per il ritardo ma … -le mi guardò dalla testa ai piedi e mi interruppe, sul suo volto un’espressione scandalizzata-
Prof: So perché sei in ritardo hai dovuto passare almeno due ore davanti allo specchio per conciarti così !     -mi urlò contro lei io ero un po’ confusa, si è vero ero vestita  diversamente dal solito ma a lei che gliene  fregava?-Ma come ti permetti ad entrare nella mia classe in queste condizioni sembri una prostituta ! -a quelle parole tutti guardarono la prof sbalorditi e io mi infuriai terribilmente-
Io: Ma come si permette lei di parlarmi così ! -le urlai contro- ma chi si crede di essere ?!? Io posso vestirmi come mi pare sono in un Paese liberò e perciò godo come cittadina di tale libertà su cui i miei avi hanno versato il sangue per conquistarla ! -mi avvicinai ero a un passo da lei avevo voglia di picchiarla quando qualcuno di dietro mi trattenne, era Anna - Lasciami ! Lasciami ho detto ! -cercai di divincolarmi ma lei non mollava la presa-
Anna: Adesso tu vieni con me ! -mi disse portandomi fuori dalla classe intanto la professoressa non diceva nulla era sconvolta dalla mia reazione violenta ma quello era il mio carattere buono e dolce sì, ma quando mi provocano divento una bestia eravamo nel corridoio dove tutti erano affacciati dalle porte delle classi per vedere a cosa erano dovute quelle gridate- Ok adesso calmati ! -mi urlò-
Io: E tu lasciami andare ! -ribattei io-
Anna: Ok ora ti lascio ma non fare cavolate ! -con prudenza mi lasciò andare io non mi mossi intanto era arrivato il vice preside avvertito dal bidello-
Vice Preside: Allora che cosa sta succedendo qui ?!? -mi chiese, io risposi-
Io: Quella maleducata della sua collega mi ha appena dato della prostituta ! Ecco cosa succede e voglio che sia licenziata perché lei come autorità non può permettere una cosa del genere ! -dissi io convinta delle mie motivazioni quando c’era da parlare nessuno mi batteva ma lui mi osservò-
Vice Preside:  Ma le sembra modo di vestirsi a scuola questo ? -anche lui ? Cominciavano a darmi sui nervi tutte quelle persone che mi giudicavano-
Io: Chi l’ha detto che c’è un modo di vestirsi ?!? Sul regolamento non si fa nessun accenno all’abbigliamento quindi io sono libera di vestirmi come voglio, anzi è lei che deve andare a rivedere la nostra Costituzione soprattutto l’articolo 21 che dice appunto che ogni cittadino gode della libertà di pensiero, di parola, di stampa ed espressione e quindi io finche sono in questo Paese posso vestirmi come mi pare e piace ! -dissi io scaltra e astuta come sempre, con quelle parole gli chiusi la bocca-
Vice Preside: Se la pensa così vada subito in presidenza ora! -mi disse-
Io: Certo sarà un piacere per me ! -gli dissi con un sorrisetto sul viso mentre mi incamminavo verso le scale per raggiungere la presidenza al piano terra, a quel gesto per il corridoio tutti gli studenti mi batterono le mani fino a quando gli insegnanti non tornarono ad urlare. Solo un ragazzo si ribellò e mi segui affiancandomi, era un ragazzo bellissimo capelli mori ricci portati corti, occhi verde smeraldo, muscoloso e alto lo guardai stupita-
Ben: Ciao piacere io sono Ben e devo dirti che sei stata fantastica oggi. Nessuno ha mai la forza di ribellarsi agli insegnanti e invece tu … mi hai davvero stupito -disse sorridendomi anch’io sorrisi-
Io: Beh, grazie ma non potevo fare altro quella stronza mi ha dato della prostituta solo perché oggi mi sono vestita diversamente dal solito … -lui mi squadrò bene e mi sorrise-
Ben: A me non dispiace questo nuovo look ! -gli sorrisi se fosse stata un’altra persona a dirmi una cosa del genere l’avrei schiaffeggiata ma lui era l’unico che aveva avuto il coraggio di seguirmi e poi era così … Bello. Continuammo a parlare finche non arrivammo davanti alla porta della presidenza …
Il dono più grande che i nostri antenati ci hanno dato … La libertà ! Il giorno dopo come al solito mi alzai, mi vesti, feci colazione e andai a scuola ma quel giorno non sarebbe stato come gli altri … Quando entrai nell’atrio ad aspettarmi c’era già il mio Fan Club guidato dall’abilissima e intelligentissima Alessia come sempre fu solo lei a parlare …
Alessia: Buongiorno Roby ! -disse sorridendo-
Io: Giorno Alessia e Ciao! -salutai con la mano tutto il gruppo che fece lo stesso con me-
Alessia: Allora come stai ? Meglio di ieri sera a quanto vedo ! -mi squadrò dalla testa ai piedi e sorrise infatti quel giorno avevo deciso di vestirmi un po’ troppo diversamente dal solito sembrava che stessi andando in discoteca infatti quando entrai con quel tacco dodici e quel vestitino che mi copriva si e no mezza coscia tutti si girarono ad osservarmi i ragazzi sbavando le ragazze erano un misto tra invidia e disgusto-
Io: Si in effetti  sto meglio … -gli dissi guardandomi e ridendo- voi che ne pensate ??? -mi riferì al gruppo-
Alessia: Beh stai molto bene come sempre … -la interruppi-
Io: Scusa Alessia puoi venire un secondo con me ??? -le chiesi sorridendo-
Alessia: Certo … -sembrava confusa la portai dove le ragazze del gruppo non potevano sentirci-
Io: Alessia ti devo dire una cosa … -non riuscivo a trovare le parole giuste ma continuai lo stesso sperando di non ferirla- Lo so che fino ad adesso tu te la sei cavata sempre da sola in questa scuola cercando di sopravvivere e aiutare le altre ragazze come te ma tu … devi lasciarle parlare qualche volta ! -le dissi lei mi guardava un po’ sbalordita-
Alessia: Cosa ? Dici che le controllo troppo ??? -mi chiese non se ne accorgeva minimamente-
Io: Beh in effetti … Si non le lasci parlare, da quando ci siamo incontrate la prima volta io non ho mai sentito parlare nessuna di loro a parte te ! Vorrei conoscerle, sapere come si chiamano magari … Mi capisci ?
Alessia: Si ti capisco -disse sorridendo feci lo stesso-
Io: Ok ora devo scappare in classe o la prof di matematica mi uccide -guardai l’orologio- pranziamo tutte insieme oggi ???
Alessia: D’accordo -lei annui- e scusami ancora io non ho mai voluto essere un capo per loro ! -disse abbattuta l’abbracciai e all’orecchio le sussurrai-
Io: Tu sei la persona migliore che conosca sei stata l’unica con un po’ di umanità , sono fiera di te ci vediamo dopo … -io me ne andai e lei sorrise ma non sapevo ancora cosa mi stesse aspettando in classe … La lezione era già cominciata e alla prima ora avevo la peggior insegnate che ci fosse nella scuola la mia prof di matematica. La porta era già chiusa così bussai ed entrai …
Io: Buongiorno Prof la prego mi scusi per il ritardo ma … -le mi guardò dalla testa ai piedi e mi interruppe, sul suo volto un’espressione scandalizzata-
Prof: So perché sei in ritardo hai dovuto passare almeno due ore davanti allo specchio per conciarti così !     -mi urlò contro lei io ero un po’ confusa, si è vero ero vestita  diversamente dal solito ma a lei che gliene  fregava?-Ma come ti permetti ad entrare nella mia classe in queste condizioni sembri una prostituta ! -a quelle parole tutti guardarono la prof sbalorditi e io mi infuriai terribilmente-
Io: Ma come si permette lei di parlarmi così ! -le urlai contro- ma chi si crede di essere ?!? Io posso vestirmi come mi pare sono in un Paese liberò e perciò godo come cittadina di tale libertà su cui i miei avi hanno versato il sangue per conquistarla ! -mi avvicinai ero a un passo da lei avevo voglia di picchiarla quando qualcuno di dietro mi trattenne, era Anna - Lasciami ! Lasciami ho detto ! -cercai di divincolarmi ma lei non mollava la presa-
Anna: Adesso tu vieni con me ! -mi disse portandomi fuori dalla classe intanto la professoressa non diceva nulla era sconvolta dalla mia reazione violenta ma quello era il mio carattere buono e dolce sì, ma quando mi provocano divento una bestia eravamo nel corridoio dove tutti erano affacciati dalle porte delle classi per vedere a cosa erano dovute quelle gridate- Ok adesso calmati ! -mi urlò-
Io: E tu lasciami andare ! -ribattei io-
Anna: Ok ora ti lascio ma non fare cavolate ! -con prudenza mi lasciò andare io non mi mossi intanto era arrivato il vice preside avvertito dal bidello-
Vice Preside: Allora che cosa sta succedendo qui ?!? -mi chiese, io risposi-
Io: Quella maleducata della sua collega mi ha appena dato della prostituta ! Ecco cosa succede e voglio che sia licenziata perché lei come autorità non può permettere una cosa del genere ! -dissi io convinta delle mie motivazioni quando c’era da parlare nessuno mi batteva ma lui mi osservò-
Vice Preside:  Ma le sembra modo di vestirsi a scuola questo ? -anche lui ? Cominciavano a darmi sui nervi tutte quelle persone che mi giudicavano-
Io: Chi l’ha detto che c’è un modo di vestirsi ?!? Sul regolamento non si fa nessun accenno all’abbigliamento quindi io sono libera di vestirmi come voglio, anzi è lei che deve andare a rivedere la nostra Costituzione soprattutto l’articolo 21 che dice appunto che ogni cittadino gode della libertà di pensiero, di parola, di stampa ed espressione e quindi io finche sono in questo Paese posso vestirmi come mi pare e piace ! -dissi io scaltra e astuta come sempre, con quelle parole gli chiusi la bocca-
Vice Preside: Se la pensa così vada subito in presidenza ora! -mi disse-
Io: Certo sarà un piacere per me ! -gli dissi con un sorrisetto sul viso mentre mi incamminavo verso le scale per raggiungere la presidenza al piano terra, a quel gesto per il corridoio tutti gli studenti mi batterono le mani fino a quando gli insegnanti non tornarono ad urlare. Solo un ragazzo si ribellò e mi segui affiancandomi, era un ragazzo bellissimo capelli mori ricci portati corti, occhi verde smeraldo, muscoloso e alto lo guardai stupita-
Ben: Ciao piacere io sono Ben e devo dirti che sei stata fantastica oggi. Nessuno ha mai la forza di ribellarsi agli insegnanti e invece tu … mi hai davvero stupito -disse sorridendomi anch’io sorrisi-
Io: Beh, grazie ma non potevo fare altro quella stronza mi ha dato della prostituta solo perché oggi mi sono vestita diversamente dal solito … -lui mi squadrò bene e mi sorrise-
Ben: A me non dispiace questo nuovo look ! -gli sorrisi se fosse stata un’altra persona a dirmi una cosa del genere l’avrei schiaffeggiata ma lui era l’unico che aveva avuto il coraggio di seguirmi e poi era così … Bello. Continuammo a parlare finche non arrivammo davanti alla porta della presidenza …
Il dono più grande che i nostri antenati ci hanno dato … La libertà ! Il giorno dopo come al solito mi alzai, mi vesti, feci colazione e andai a scuola ma quel giorno non sarebbe stato come gli altri … Quando entrai nell’atrio ad aspettarmi c’era già il mio Fan Club guidato dall’abilissima e intelligentissima Alessia come sempre fu solo lei a parlare …
Alessia: Buongiorno Roby ! -disse sorridendo-
Io: Giorno Alessia e Ciao! -salutai con la mano tutto il gruppo che fece lo stesso con me-
Alessia: Allora come stai ? Meglio di ieri sera a quanto vedo ! -mi squadrò dalla testa ai piedi e sorrise infatti quel giorno avevo deciso di vestirmi un po’ troppo diversamente dal solito sembrava che stessi andando in discoteca infatti quando entrai con quel tacco dodici e quel vestitino che mi copriva si e no mezza coscia tutti si girarono ad osservarmi i ragazzi sbavando le ragazze erano un misto tra invidia e disgusto-
Io: Si in effetti  sto meglio … -gli dissi guardandomi e ridendo- voi che ne pensate ??? -mi riferì al gruppo-
Alessia: Beh stai molto bene come sempre … -la interruppi-
Io: Scusa Alessia puoi venire un secondo con me ??? -le chiesi sorridendo-
Alessia: Certo … -sembrava confusa la portai dove le ragazze del gruppo non potevano sentirci-
Io: Alessia ti devo dire una cosa … -non riuscivo a trovare le parole giuste ma continuai lo stesso sperando di non ferirla- Lo so che fino ad adesso tu te la sei cavata sempre da sola in questa scuola cercando di sopravvivere e aiutare le altre ragazze come te ma tu … devi lasciarle parlare qualche volta ! -le dissi lei mi guardava un po’ sbalordita-
Alessia: Cosa ? Dici che le controllo troppo ??? -mi chiese non se ne accorgeva minimamente-
Io: Beh in effetti … Si non le lasci parlare, da quando ci siamo incontrate la prima volta io non ho mai sentito parlare nessuna di loro a parte te ! Vorrei conoscerle, sapere come si chiamano magari … Mi capisci ?
Alessia: Si ti capisco -disse sorridendo feci lo stesso-
Io: Ok ora devo scappare in classe o la prof di matematica mi uccide -guardai l’orologio- pranziamo tutte insieme oggi ???
Alessia: D’accordo -lei annui- e scusami ancora io non ho mai voluto essere un capo per loro ! -disse abbattuta l’abbracciai e all’orecchio le sussurrai-
Io: Tu sei la persona migliore che conosca sei stata l’unica con un po’ di umanità , sono fiera di te ci vediamo dopo … -io me ne andai e lei sorrise ma non sapevo ancora cosa mi stesse aspettando in classe … La lezione era già cominciata e alla prima ora avevo la peggior insegnate che ci fosse nella scuola la mia prof di matematica. La porta era già chiusa così bussai ed entrai …
Io: Buongiorno Prof la prego mi scusi per il ritardo ma … -le mi guardò dalla testa ai piedi e mi interruppe, sul suo volto un’espressione scandalizzata-
Prof: So perché sei in ritardo hai dovuto passare almeno due ore davanti allo specchio per conciarti così !     -mi urlò contro lei io ero un po’ confusa, si è vero ero vestita  diversamente dal solito ma a lei che gliene  fregava?-Ma come ti permetti ad entrare nella mia classe in queste condizioni sembri una prostituta ! -a quelle parole tutti guardarono la prof sbalorditi e io mi infuriai terribilmente-
Io: Ma come si permette lei di parlarmi così ! -le urlai contro- ma chi si crede di essere ?!? Io posso vestirmi come mi pare sono in un Paese liberò e perciò godo come cittadina di tale libertà su cui i miei avi hanno versato il sangue per conquistarla ! -mi avvicinai ero a un passo da lei avevo voglia di picchiarla quando qualcuno di dietro mi trattenne, era Anna - Lasciami ! Lasciami ho detto ! -cercai di divincolarmi ma lei non mollava la presa-
Anna: Adesso tu vieni con me ! -mi disse portandomi fuori dalla classe intanto la professoressa non diceva nulla era sconvolta dalla mia reazione violenta ma quello era il mio carattere buono e dolce sì, ma quando mi provocano divento una bestia eravamo nel corridoio dove tutti erano affacciati dalle porte delle classi per vedere a cosa erano dovute quelle gridate- Ok adesso calmati ! -mi urlò-
Io: E tu lasciami andare ! -ribattei io-
Anna: Ok ora ti lascio ma non fare cavolate ! -con prudenza mi lasciò andare io non mi mossi intanto era arrivato il vice preside avvertito dal bidello-
Vice Preside: Allora che cosa sta succedendo qui ?!? -mi chiese, io risposi-
Io: Quella maleducata della sua collega mi ha appena dato della prostituta ! Ecco cosa succede e voglio che sia licenziata perché lei come autorità non può permettere una cosa del genere ! -dissi io convinta delle mie motivazioni quando c’era da parlare nessuno mi batteva ma lui mi osservò-
Vice Preside:  Ma le sembra modo di vestirsi a scuola questo ? -anche lui ? Cominciavano a darmi sui nervi tutte quelle persone che mi giudicavano-
Io: Chi l’ha detto che c’è un modo di vestirsi ?!? Sul regolamento non si fa nessun accenno all’abbigliamento quindi io sono libera di vestirmi come voglio, anzi è lei che deve andare a rivedere la nostra Costituzione soprattutto l’articolo 21 che dice appunto che ogni cittadino gode della libertà di pensiero, di parola, di stampa ed espressione e quindi io finche sono in questo Paese posso vestirmi come mi pare e piace ! -dissi io scaltra e astuta come sempre, con quelle parole gli chiusi la bocca-
Vice Preside: Se la pensa così vada subito in presidenza ora! -mi disse-
Io: Certo sarà un piacere per me ! -gli dissi con un sorrisetto sul viso mentre mi incamminavo verso le scale per raggiungere la presidenza al piano terra, a quel gesto per il corridoio tutti gli studenti mi batterono le mani fino a quando gli insegnanti non tornarono ad urlare. Solo un ragazzo si ribellò e mi segui affiancandomi, era un ragazzo bellissimo capelli mori ricci portati corti, occhi verde smeraldo, muscoloso e alto lo guardai stupita-
Ben: Ciao piacere io sono Ben e devo dirti che sei stata fantastica oggi. Nessuno ha mai la forza di ribellarsi agli insegnanti e invece tu … mi hai davvero stupito -disse sorridendomi anch’io sorrisi-
Io: Beh, grazie ma non potevo fare altro quella stronza mi ha dato della prostituta solo perché oggi mi sono vestita diversamente dal solito … -lui mi squadrò bene e mi sorrise-
Ben: A me non dispiace questo nuovo look ! -gli sorrisi se fosse stata un’altra persona a dirmi una cosa del genere l’avrei schiaffeggiata ma lui era l’unico che aveva avuto il coraggio di seguirmi e poi era così … Bello. Continuammo a parlare finche non arrivammo davanti alla porta della presidenza …
  
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