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Autore: KuroRain    14/04/2011    1 recensioni
Tra un'ora un taxi verrà a prendermi per portarmi all'aeroporto, ma non ho ancora fatto le valigie. Tra un'ora sarà tutto finito, o forse...
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tra un'ora. Un'ora sola. Tra un'ora un taxi verrà a prendermi per portarmi all'aeroporto. Tra un'ora sarà tutto finito, o forse... Sono seduta sul letto, con la testa fra le mani e guardo la mia borsa da viaggio ancora vuota. La stanza è buia e silenziosa. La poca luce che penetra dalla finestra illumina i miei piedi. Sento la pioggia cadere violenta sui vetri della finestra. Quel rumore... Chiudo gli occhi e penso a quel giorno di pioggia...
-Forza, muoviti! Non mi voglio bagnare!-
-Come sei noiosa! Invece la pioggia è così bella...- Dissi alla mia amica con il viso rivolto al cielo.
-A me no!- Ribattè -A me non piace, perchè sembra che il cielo pianga. E non mi piacciono le persone che piangono...- Ammise in tono leggero.
Le sorrisi e mi misi a correre prendendola per mano. Mentre correvamo il rumore della pioggia che cadeva sulla strada asfaltata accompagnava i nostri passi veloci.
-Aspetta! Passiamo di qua!- Ordinai alla mia amica, indicando un piccolo cunicolo deserto.
-Uffa! Ma quanto manca per arrivare a casa?!- Si lamentò fermandosi a prendere fiato.
-Dai, muoviti! Giriamo l'angolo e siamo a casa!-
In quel momento sentii una voce profonda provenire dietro le mie spalle:
-Ti mando a casa io, ragazzina!-
Mi girai. Vidi un uomo. Udii un rumore metallico, e un secondo dopo uno sparo. Non riuscivo a capire bene. Vidi la mia amica cascare a terra; in quel momento non ci vidi più dalla rabbia. Afferrai qualcosa, forse un bastone o una spranga di ferro, e colpii l'uomo. Quando cascò a terra gli strappai la pistola dalla mano. Lo guardai dritto negli occhi e poi... Solo un suono assordante. Un secondo dopo quell'uomo era morto. Lasciai scivolare la pistola dalla mia mano per poi correre dalla mia amica. Era troppo tardi. I suoi occhi fissi nel vuoto erano rivolti verso il cielo. Le lacrime incominciarono a scendere dai miei occhi, fondendosi con quelle del cielo. Le posai una mano sugli occhi chiudendoli, per poi baciarla sulla fronte. Incominciai a urlare. Ad un certo punto mi accorsi che delle persone correvano verso di me. Mi trovarono accucciata per terra con il corpo inerte della mia amica fra le braccia... 
Non ricordo cosa sia successo dopo, perchè ci fu tanto caos.
Adesso sono seduta sul letto, con la testa fra le mani. Ho deciso di andarmene per un pò. Per dimenticare... Per cercare di dimenticare... Per cercare di dimenticare quel giorno. 
Il campanello sta suonando, ma sono ancora qui. Mi alzo di scatto e metto le prime cose che trovo nella borsa da viaggio. Chiudo la porta di casa e scendo le scale.
Piove.
Incomincio a piangere.
Lascio cadere la borsa a terra. Mentre mi accascio in ginocchio a terra mi tappo le orecchie.
Mi tappo le orecchie per non sentire quel rumore:
il rumore del pianto del cielo.
  
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