Serie TV > Streghe
Segui la storia  |       
Autore: Nadia Emma Cartis R    01/02/2006    5 recensioni
Cos'è il Calice di Plutone? Quali segreti cela la strega Billie? Ci sarà un lieto fine per le streghe? Leggete e per favore recensite.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
È trascorso ormai un anno dalla scomparsa delle sorelle Halliwell.

In pochi pensano che le tre sorelle intorno alle quali giravano avvenimenti sospetti e inspiegabili siano ancora vive.

Ma nonostante ciò che pensa la gente le sorelle sono vive: dopo aver scelto una vita priva di magia, da passare con i propri figli e la propria vita, sotto il falso (e banalissimo) nome di Smith si sono stabilite in una cittadina della California. Ora la loro casa è Rojos One numero 7 ( l’ho detto agli HalliwellBrother che se è one non può essere sette ma loro non mi ascoltano!!nd IO) e lì vivono la loro vita normale…o quasi.

Quel giorno in casa Smith l’atmosfera era piuttosto agitata: Paige e Phoebe stavano organizzando la festa del secondo compleanno di Chris, mentre Piper, il festeggiato, Wayatt e Leo erano al Luna-Park. Phoebe si trovava su una scaletta e cercava di fissare una coccarda all’angolo della porta, ma lo scotch continuava a cedere. Phoebe gemette esasperata all’ennesimo tentativo non andato in porto. “Se cade anche stavolta giuro che le do fuoco!” esclamò la strega. “Dammi” disse Paige salendo sulla scala al posto di Phoebe, legò la coccarda con del nylon che fissò alla porta con lo scotch, poi si allontanò osservando il risultato. “Così dovrebbe reggere” disse infine soddisfatta. Phoebe sospirò e osservò la stanza pronta per la festa: ogni angolo aveva una coccarda di nastri colorati, da cui partivano altri nastri che confluivano al centro del soffitto da cui scendevano altri nastri a cui erano legati dei palloncini; al centro della stanza c’era una tavola imbandita con la tovaglia di carta velina celeste e i piattini a motivi Disney stracolmi di caramelle cioccolatini, popcorn, patatine, per non parlare delle bottiglie di succhi di frutta che, secondo Piper, erano un vergognoso spreco di denaro. Nello stereo, da cui Phoebe aveva scrupolosamente allontanato i cd di Marylin Manson, erano pronti i cd con le canzoncine Disney, e infine, tutto l’occorrente per i giochi per intrattenere i figlioletti dei vicini. Phoebe sorrise ma poi si accigliò, puntò l’indice di fronte a lei. “Guarda” disse a Paige, che dopo una breve occhiata si accorse che una delle coccarde mancava del nastro che avrebbe dovuto raggiungere tutti gli altri sul soffitto. “Manca un nastro…non può mancare un nastro, se manca un nastro non potrà arrivare al soffitto tra gli altri nastri e ci saranno pochi nastri e ciò rovinerà l’effetto nastro, e il nastro non raggiungerà mai gli altri nastri per scendere in altri nastri perché manca un nastro!” esclamò infervorata Phoebe. Paige la guardò confusa “Cosa??” chiese.
“In soffitta!” esclamò Phoebe senza ascoltarla.

“In soffitta c’è uno scatolone con dei nastri arancioni, mi pare” disse. “Puoi andarli a prendere? Perché non può mancare un nastro, se manca un nastro non potrà arrivare al soffitto tra gli altri nastri e ci saranno pochi nastri e ciò rovinerà l’effetto nastro, e il nastro non raggiungerà mai gli altri nastri per scendere in altri nas…”

“Vado a prendere i nastri” si affrettò a dire Paige salendo le scale in fretta con un misto di paura e eccitazione: da quanto tempo non andava in soffitta? Da quanto tempo aveva abbandonato la magia senza neanche rendersene conto?

Paige si fermò davanti alla porta, deglutì ed entrò. Uno spesso strato di polvere copriva il pavimento, e le pareti erano tappezzate di ragnatele. Sulla parete si alzava una torre di scatoloni del trasloco abbandonati da quasi un anno. Paige rabbrividì. Scosse la testa: non era il momento di farsi prendere dai ricordi, doveva prendere dei nastri per la festa del nipotino, o Phoebe avrebbe di nuovo dato i numeri farfugliando come una pazza sui nastri che non potevano raggiungere il soffitto eccetera. Paige si chinò in cerca dello scatolone con i nastrini. “Ricordo che era dietro questo” disse muovendo appena uno scatolone con su scritto FOTO DEI BAMBINI. L’intera torretta di scatoloni barcollò pericolosamente. “Oh oh!” disse Paige. Prima che Paige avesse avuto il tempo di impedirlo tutti gli scatoloni le precipitarono addosso. La testa di Paige spuntò all’improvviso dal mare di scatoloni polverosi. Tossì un paio di volte e infine si alzò a sedere, spostò qualche scatolone per liberare le gambe. “Oh no!” esclamò vedendo uno scatolone rotto. Non c’era nessuna scritta col pennarello che lo identificasse, ma Paige sapeva cos’era. Senza pensaci ci infilò la mano prendendo il pesante volume con la copertina rigida con il rilievo centrale. Senza tirare fuori il libro ne seguì il profilo con le dita e il rilievo curvilineo; finalmente si decise a tirarlo fuori e lo guardò, i tratti del libro sepolti nella sua memoria andavano a incontrarsi con quelli dell’originale… uno sguardo proibito perché quella era esattamente la situazione che avrebbe voluto evitare a tutti i costi. Suo malgrado Paige prese a sfogliarlo fermandosi a osservare la pagina con la formula per la liberazione dei poteri, poi come se si fosse risvegliata da uno stato di trance chiuse bruscamente il libro senza capire cosa diavolo stava facendo. Le venne un colpo quando la porta si aprì di scatto. “Ehi ma quanto ci mett…ma guarda che disastro!!” esclamò Phoebe guardano il casino che aveva combinato Paige. “Cacchio Paige, guarda, erano dietro la porta i nastri” disse la sorella, poi l’aiutò ad alzarsi e prese un rotolino di nastro arancione. “A questo disastro ci penseremo quando sarà finito questo strazio ok?” disse Phoebe dolcemente come intuendo l’umore della sorella. Paige sorrise senza dire niente. Finalmente cominciarono ad arrivare le mamme con i bambini invitati. “Oh ciao Phoebe, Paige hai cambiato taglio? Deliziosa cara, dov’è Piper?” chiese la signora Milliegant, mentre il figlioletto si andava ad unire agli altri bambini invitati. “Veramente ho cambiato colore” rispose Paige in tono aspro. “Piper arriverà da un momento all’altro…oh eccola!” disse Phoebe. “Ma, caaara!!” esclamò la vicina mentre Paige la guardava di sottecchi. Paige decise che quella giornata era decisamente da luna-storta-cosmica e se ne andò in cucina a guardarsi la tv. Intanto Piper stava facendo giocare i bambini e Phoebe stava facendo passare il piattino con le patatine tra le mamme che alla fine se ne andarono lasciando i figli in casa Smith sotto la custodia di Piper e di Phoebe. Dopo qualche oretta si levò un urlo dalla cucine e spaventate Piper e Phoebe accorsero a vedere cos’era successo. Paige stava guardando terrorizzata il telegiornale in cui si parlava di una violenta aggressione, la vittima presentava delle bruciature. “Un demone” esclamò Paige senza pensarci. “Piper, Phoebe non possiamo…non dobbiamo ignorarlo” esclamò con enfasi. “Paige ti è andato di volta il cervello o ti sei dimenticata cosa abbiamo passato e quanto abbiamo desiderato questa vita?” esclamò Piper arrabbiata. “Ma che vi prende a voi due? Un tempo non ci avreste pensato due volte a salvare la gente, e adesso fate finta di niente” esclamò arrabbiate. “Infatti Paige, un tempo, ora le cose sono cambiate!” ribatté Piper. “Si, sono molto cambiate, un tempo eravamo…” “Cosa?” la interruppe Piper. “Cosa eravamo esattamente?” chiese. “Eravamo…non eravamo delle semplici osservatrici, noi avevamo il potere di cambiare le cose potevamo lottare…” disse Paige con le lacrime agli occhi. “Oddio…i bambini…incustoditi…corro da loro” esclamò Phoebe spaventata. Da lontano la sentirono urlare: “Ehi, scendi del lampadario piccolo mostro!!”. Piper guardò Paige. “Cambiare le cose? Oh si certo, e cosa abbiamo ottenuto? Abbiamo sconfitto il male?” chiese Piper. “Forse non l’abbiamo mai schiacciato davvero, tuttavia…vale la pena lottare…” Paige scoppiò in lacrime. “Ragazze di là c’è un casino, stanno arrivando le mamme e…” disse Phoebe. “Mandali via per favore inventati qualcosa!” rispose Piper e aspettò che la sorella si allontanasse. “Dillo ai miei figli allora! Paige io sono prima di tutto una madre! Il mio compito è proteggere loro!” e senza aggiungere altro l’abbracciò forte. Rimasero così per qualche secondo prima di rientrare nel salone scoprendo con sorpresa che era vuoto. “Come hai fatto?” chiese sorpresa Piper a Phoebe. “Marylin Manson, l’ho messo e le mamme sono fuggite via con i figli” rispose lei felice. Piper sospirò. “Che giornata.” disse. Poi sparì lasciando sole le sorelle. Dieci minuti dopo un urlo dalla soffitta:

“Paige, Phoebe che avete combinato in soffitta???”

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Streghe / Vai alla pagina dell'autore: Nadia Emma Cartis R