S t r i s c i a r e
Porta via il dolore
ma non ha saputo farti restare.
È troppo rotto per poter essere aggiustato,
non c’è colla e non c’è magia*
E’ lenitivo questo rituale senza pause e senza respiro, che pure non ti ha trattenuto. Affondo, ritiro, gemo.
Una soluzione che porta via il dolore, avvolge in cera, isola, desensibilizza.
E’ fonte di odio questo mio cuore, che mai avevo saputo di avere. Troppo rotto, troppo ingombrante nel petto. Non lo voglio, tienilo tu. Tanto è ormai inservibile. Senza il mio consenso, me lo hai mostrato, lo hai fatto tuo, straziato e abbandonato, come si fa con un giocattolo vecchio.
Ma tienilo tu, è il tuo speciale regalo di nozze.
Lasciami a terra, si svelerà la bugia,
lasciami a terra a strisciare*
Nel pavimento affondo un
ultimo respiro, in attesa che tu possa accorgertene.
Non chiedere di alzarmi, lasciami almeno qui a terra, in attesa che la menzogna si dipani e dipinga innanzi a te un triste spettacolo. Lasciami almeno qui a terra, strisciare. Ci sono infinite interessanti incisioni in questo pavimento di pietra, solchi che il tempo scava. Vedi che digerisce i sassi, cosa sarà mai assimilare un cuore?
Non chiedere di alzarmi, lasciami almeno qui a terra, in attesa che la menzogna si dipani e dipinga innanzi a te un triste spettacolo. Lasciami almeno qui a terra, strisciare. Ci sono infinite interessanti incisioni in questo pavimento di pietra, solchi che il tempo scava. Vedi che digerisce i sassi, cosa sarà mai assimilare un cuore?
Non andare a farti umiliare
da qualche estraneo
e non scordare di respirare
e paga prima di andare via*
da qualche estraneo
e non scordare di respirare
e paga prima di andare via*
Hai scelto. Che tu possa
conservare il viso aperto, e non scordare di respirare, e lascia i
soldi sulla mensola prima di andartene, tra i fogli e le storte di cui
ti lamentavi sempre. Sbuffavi, ritrovando il disordine acquattato tra
le nostre lenzuola, riuscivo poi sempre a farti amare il caos e i fogli
e le storte. Ma hai deciso l’umiliazione di una vita piatta e
noiosa accanto ad un estraneo. Quando te ne sarai accorto, ricordati di
respirare.
Lasciami a terra, si
svelerà la bugia,
lasciami a terra a strisciare*
lasciami a terra a strisciare*
Scivolo sempre più
in basso, il mio polso non canta. Aspetta in silenzio i tuoi passi
affrettati. Aspetta e muore nell’attesa. Non chiedermi di
alzarmi, lasciami almeno qui a terra, attendendo che tu abbia un tuffo
al cuore. Ricorderai e ti parrà di annegare in una cascata
d’immagini. Tolgo il cervello, lo appoggio sul tappeto.
Lasciami almeno strisciare verso di te e guardarti mentre crolli in
ginocchio, dinnanzi a me. Ti negherò le mie braccia, ma i
miei occhi saranno tuoi. Sordo alle tue grida ti guarderò,
pregando che tu capisca. Per una volta, stolto, ingenuo, amato mio
Watson, per una volta, guarda bene. Andando a fondo scoprirai che oltre
l’acciaio vi è ciò che non avresti mai
creduto. Fuor di dubbio è solo un dettaglio, ma tieni a mente
che è in essi che si nasconde il diavolo.
Apri gli occhi per un secondo – la realtà che hai scelto per noi non puoi scacciarla serrando le palpebre, stolto, ingenuo, amato mio Watson – e guardami dentro. Temo di essere morto. Guarda cos’hai fatto. Temo di non poter più vivere senza te. Dietro all’acciaio le lacrime e dietro alle lacrime il vuoto. Riesci a vederlo, stolto, ingenuo, amato mio Watson?
Apri gli occhi per un secondo – la realtà che hai scelto per noi non puoi scacciarla serrando le palpebre, stolto, ingenuo, amato mio Watson – e guardami dentro. Temo di essere morto. Guarda cos’hai fatto. Temo di non poter più vivere senza te. Dietro all’acciaio le lacrime e dietro alle lacrime il vuoto. Riesci a vederlo, stolto, ingenuo, amato mio Watson?
~
*The crawl - Placebo
Per qualsiasi chiarimento non esistate a domandare.
Ringrazio chiunque abbia avuto il coraggio di leggere.
Un abbracciop a quella che mi ha spinto a postare (: