- I swear, Bruce...

Alzo la testa dall'apposito appoggio della sdraio, sollevando gli occhi dal libro che sto leggendo (Nietzche, ogni tanto un pò di Zarathustra, anche se complesso, fa bene). Il vento primaverile profumato di sabbia, calore e sale mi stuzzica le ciglia e subito dopo il Sole mi colpisce gli occhi, tanto che sono costretto a schermarli con la mano. Osservo la scena davanti a me con un pizzico di divertimento ed, effettivamente, le labbra mi si piegano quasi inavvertitamente in un ampio sorriso affettuoso.

Ed il quadretto è questo: Bruce, almeno da mezz'ora, continua ad abbaiare a Robert, scodinzolando e mordicchiandogli i pantaloni per giocare. Non che Rob non voglia, ma ci ha giocato tutto il giorno. E gli abbiamo dato da mangiare, l'abbiamo lavato e coccolato. E con lui Paul. Quindi immagino che siano solo capricci per cercare costante ed instancabile attenzione. Da qui possiamo capire l'espressione seccata e contrariata di Robert.

Paul e Bruce sono i nostri due nuovi husky siberiani che gli... o meglio ci ho regalato quest'anno, sia per il compleanno di Rob che per festeggiare il nostro arrivo nella nuova casa. Bruce è a macchie nere e deve il suo nome al Boss (è stato Lui a chiamarlo così), Paul prende il suo nome dal McCartney ed ha il pelo invece a chiazze rossicce. E sono bellissimi, tutti e due. Sapevo che li voleva, così il giorno prima del suo compleanno, con la scusa che dovevo fare la spesa, ho visitato un addestramento nei pressi di Boston che mi era stato consigliato dai nostri amici di lì. E ho scelto Bruce e Paul. E poi, il quattro, durante una "caccia al tesoro" che coinvolgeva piccoli sassi con incise varie ragioni per cui Lo amo, ho preso il motoscafo con lui e, dall'altra parte, ci aspettava il vecchio proprietario dell'allevamento. Con completa nonchalance mi ci sono avvicinato e poco dopo tornavo con in braccio i due cuccioli. E così ho spiegato i cani.

La casa invece è un progetto che avevamo in mente da tantissimo tempo. Più o meno dall'estate scorsa, quando la nostra massima aspirazione era passare qualche giorno insieme in una casa in affitto che fungesse un pò da nascondiglio. Ed invece è successo molto di meglio. Fra il divorzio con Susan e mille peripezie siamo riusciti a comprare questa casa - che sarebbe meglio chiamare villa - su un'isola in Massachussets, un posto stupendo. 

- Bruce, boy, come here - lo richiamo pigramente e lo stronzetto fa finta di non sentirmi. Sospiro ed alzo gli occhi al cielo. Pochi giorni e quel cane ha imparato proprio tutto di Robert. Ed in compenso è Paul a saltarmi sulle gambe capitombolando dall'altro lato e facendomi ridere. Questi due ci hanno movimentato le giornate, anche se in fin dei conti siamo già abbastanza problematici senza altri esseri viventi a complicarci la vita. Ma cresceranno, spero bene. E che cazzo, non abbaino tutto il giorno come fanno ora! Altrimenti siamo giocati. 

E poi Robert mi guarda e sorride, in quel suo modo completo, con le guance che si riempiono di magnifiche rughe e fossette. Ed è bellissimo e non ricordo nemmeno di cosa mi stavo lamentando fra me e me. Con Bruce che continua a zampettargli attorno, si avvicina e si siede sui talloni accanto a me.

- What you reading? - mi chiede, guardando me e non il libro. 

- Thus Spoke Zarathustra - rispondo, fissando i miei occhi nei suoi. 

- Oh, my puppy's getting cultured - mi canzona, e so benissimo che mi sta prendendo in giro, così sto al gioco e fingo di mettere su un broncio, sbattendogli giocosamente il tomo sulla testa. E lui finge un'espressione di dolore.

- Ouch! - esclama, massaggiandosi la testa. 

Rido e gli lascio un bacio sulla guancia.

Non ci vuole molto prima che il libro finisca sulla sabbia e le sue labbra sulle mie. Lui a carponi sopra di me, le mie dita fra i suoi capelli - che ha dovuto tagliare per... The Avengers. Sì, era un tono cupo. Comunque il pensiero di quel film (e del cast che lo compone soprattutto) non mi sfiora nemmeno mentre le nostre labbra si accarezzano in un misto di languore e quella pigrizia confortevole di quando ti stai rilassando completamente.

Sogghigno e, senza motivo, lo spingo per scherzo, così lui ruzzola di lato, cadendo sulla sabbia. ed io mi giro di lato, poggiando la testa sul palmo della mano e sorridendo malizioso. La cosa che mi viene meglio, quando siamo in periodi di pace così. E sto probabilmente agendo da troietta, ma so benissimo che dopotutto gli piace quando mi atteggio così. 

Mi guarda e dopo un attimo di spaesamento comincia a ridacchiare, inginocchiandosi e baciandomi di nuovo. E come prima mi rilasso e affondo in quel limbo di completa perfezione che sto sperimentando da qualche giorno. Non abbiamo più ostacoli, problemi, difficoltà. O perlomeno, non ne abbiamo tante come prima. Perché i miei figli sono ancora una grossa, grossissima incognita. Non che in genere siano abituati a vedermi tornare a casa tutte le sere, purtroppo, ma sono ancora preoccupato dalla loro reazione dopo che ho detto loro di me e Robert. Rudy e Iris sono rimasti stupiti ed, incredibilmente, incuriositi. E' come se non abbiano capito che il loro papà vive e condivide la propria vita con un altro uomo. Ma immagino che con gli anni capiranno cosa significa. Rafferty invece è rimasto in silenzio e non gli ho più sentito dire nulla. Non mi guarda nemmeno. Perché ha capito e, come sempre, ha bisogno di razionalizzare la cosa. Quindi per il momento non mi può vedere, ma so o meglio spero che col tempo se ne farà una ragione. Non dev'essere semplice, lo so bene. Io per primo ho avuto tantissimi problemi a fare i conti con un bisogno fisiologico di Lui, di sentire il suo odore ed ascoltare la sua voce e viverlo fino in fondo.

E poi c'è il lavoro. Per questo non mi aspetto un Eden eterno, mi aspetto periodi di distacco. Periodi nei quali io sarò da una parte e lui da un'altra, nei quali l'unico modo per tenerci in contatto sarà l'etere, nei quali rivivremo le stesse angosce che ci hanno tormentato l'estate scorsa. Ma sono giunto ad una conclusione.

Guardandolo negli occhi scuri e finalmente felici realizzo che stavolta sarà diverso. Che siamo più forti e nessuna distanza sarà più così rilevante.

Chissà...

[TANTI AUGURI A TEEEEEEEEE, TANTI AUGURI A TEEEEEEEE, TANTI AUGURI VANEEESSAAAAA, TANTI AUGURI A TEEEEEEEEE!!!

Teso, anche se è corta e stupida e insufficiente, questa shot è tutta tua e mi ci sono messa con tutta la pochissima ispirazione che ho in questo periodo, perciò ecco... mi sa che per quest'anno è tutto quello che riesco a fare DDDD: mi spiace tantissimo, è davvero poco ;____;

Però sappi che ti adoro e se vuoi te ne scrivo altre, non ho nessunissimo problema e asdfsdjlsadòjsòsfgsdèfgo; sì, mi sto facendo paranoie D:

Comunque... rieccomi con un'altra shot scema tratta dal nostro roleplay. Vi erano mancate, eeeeeeh? Fate finta di sì, dai D':  

Allora, questa idea mi ronzava in testa da ieri, LOL, ed in teoria doveva andare così, ma poi continuando il primo post dei nostri nuovi profili (Jude e Robert, aggiungeteci di nuovo e se ci aggiungete per la prima volta SPECIFICATE che venite da EFP per favore, per evitare casini troppo lunghi da spiegare qui) proprio ieri sera l'abbiamo trasformato nell'ANGST, ma non volevo dedicare a Vane una fic tristissima e deprimente, perciò ho ignorato bellamente gli ultimi circa 20 commenti XDDDDD okay, non ve ne frega un beneamato Silvio, quindi posso chiudere queste inutilissime note e_e oh, e nel mio profilo (Jude XD) ci sono anche le foto di casa e cani, giusto perché non ci facciamo mancare niente LOLOLOL

E uhm, buonanotte a chi leggerà subito (è quasì l'una, sarebbe strano se ci fosse ancora qualcuno sveglio, MA-) e buongiorno a chi legge domani XD

E Vane, di nuovo tantissimi auguri e tanto tanto amore!!!<3]