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Autore: DaughterOfPollon    17/04/2011    3 recensioni
- Ricordati che ti ho sempre amato Miryam, sempre - disse respirando a fatica.
- Lo so Luke, ti ho sempre amato anche io - si sorrisero entrambi ma uno dei due sorrisi si spense in un secondo.
Caleb Lacroix non è mio mio personaggio ma di Jishiku che mi ha concesso di utilizzarlo per le mie FF, per cui ne detiene ogni diritto.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'La storia infinita.'
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Colazione di famiglia.

 

LifeJonasBrothers 

POV Alexis.

 
E’ passato un anno da quando ho passato l’estate al campo mezzosangue insieme ai miei nuovi amici. Ne abbiamo passate tante e non ci credo che ora sto per ritornare da loro.
Annabeth,Percy e Caleb.
Chissà come saranno cambiati dall’ultima che li ho visti…
Io e Caleb ci siamo tenuti in contatto mentre con gli altri due non abbiamo proprio avuto il modo di sentirci. Che peccato!
Ho dovuto passare l’inverno insieme al mio patrigno e a mia madre. Lui si chiama Orthen, un nome strano per una persona strana; ama la natura e collezionare farfalle imbalsamate. La sua camera in casa sua mette i brividi, sul serio.
Una piccola parentesi della mia famiglia, mio “padre” e mia madre non sono sposati, sono fidanzati.
Un’altra parentesi? Ho un fratello e una sorella.
Si chiamano Michael e Ira, il primo di quindici anni mentre la seconda di diciassette. Michael è stato adottato ma abbiamo scoperto che anche lui è un semidio ed è figlio di Afrodite.
Ha i capelli biondi come il grano e gli occhi azzurri, di muscoli non ce ne sono ma è molto magro. E’ amato da tutte le ragazze, non c’è da meravigliarsi visto che sua madre è la dea dell’amore.
Al contrario Ira ha i capelli ricci e neri, gli occhi color dell’erba e le labbra rosastre. Sembra una di quelle bamboline di porcellana appena fatte e già messe in vetrina.
Siamo molto diversi ma molto legati tra noi.
Quest’anno verranno al campo con me, visto che Chirone mi ha lasciato un messaggio dicendo che devono ASSOLUTAMENTE essere protetti.
Quella mattina stavamo preparando le valigie, io li aiutavo visto che non sapevano cosa portarsi. Ognuno di noi portava con se un dono che gli dei ci avevano donato e ne eravamo davvero grati ad esso.
Dimenticavo. Mia madre.
Lei è una donna apposto, in tutti i modi, ama la vita semplice e la natura. E’ una biologa marina.
Ora penserete: Biologa Marina con il dio del sole, cosa centra?
Sinceramente non lo so, ma, pensatela come volete.
Tornando a noi… scendemmo in cucina per fare colazione e poi saremmo partiti. Erano solo le cinque del mattino…
- Alexis, se non vieni giù ti mangio tutti i muffins! – urlò Ira mentre si riempiva di cibo.  Scesi di sotto e afferrai un muffin al volo addentandolo.
- Tornerò da Caleb, tornerò da Caleb, tornerò da Caleb – canticchiai mente saltellavo per la cucina ma Michael mi fece lo sgambetto e caddi a gambe all’aria nello sgabuzzino.
Una sonora risata riempì la cucina e di certo, per me il fatto non era divertente. Mi alzai affatica ma uno scopettone mi cadde in testa facendomi ritornare per terra.
- Qualcuno mi vuole dare una mano? – protestai con il sedere incastrato in un secchio.
Mia madre mi prese le mani e mi alzò, facendo anche staccare il secchio.
- Grazie mamma – e mi sedetti al mio posto mangiando la mia colazione fatta con amore. L’amore finì ben presto perché Michael mi tirò il suo bacon in faccia.
- Come sorella di mezzo io mi rifiuto di vivere in questa famiglia! – urlai con il viso rosso.
- Oh sorella, diventa un po’ più rossa così fai da ketchup alle mie uova! -
Ira si stava strozzando con il suo muffin dal ridere.
Mio padre entrò in quel momento. – Ragazzi, dovete andare su… - ci baciò sulla guancia a tutti e uscì.
Tutti guardammo la mamma poi tornammo in camera per prendere le valigie, scendendo di nuovo con più peso.
- Buon viaggio ragazzi, abbiate cura di voi mi raccomando – , ci abbracciò in gruppo poi ci lasciò andare.
Prendemmo la macchina di Ira per andare al campo e ci volle poco visto che prendemmo una scorciatoia.
Scendemmo dalla macchina che sparì all’improvviso, uno dono di papà.
Eravamo tre ragazzi davanti ad un enorme entrata con scritto “Campo Mezzosangue”
Ero ritornata a casa.


NOTA DELL'AUTRICE: Ok.. Sarebbe stato più lungo se una certa fan n. 1 non doveva andare via.. ma accontentatevi di questo! Le avventure di Alexis insieme ai suoi amici ritorna quindi non perdetevele!
   
 
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