Perchè
Phibrizo ha deciso di prendere Gourry e non altri?
Perchè no ha scelto Martina, Siplhyll, Ameria, Zel???
Immaginando che la spada
di luce non fosse uno dei motivi per la scelta, ecco una delle ozpioni
che ho
immaginato....è solo la mia fantasia, ok?? Al solito,
LinaxGourry^^.....inoltre, no ricordo se l'ho scritto nelle altre fic,
io utilizzo
un Gourry più da novel che da serie tv.
***********************************************************************************
Un
bambino di
dieci anni, si aggregava la gruppo di Lina dopo aver tentato di
derubare la maga,
e lei per punirlo lo aveva costretto a seguirla per farle dei massaggi
e altri
servizietti, godendo dei suoi metodi..ehm....il gruppo si trovava in
casa del
bambino, che li ospitò per scusarsi del piccolo furto.
Zel,
appoggiato al muro, osservava i suoi amici
attorno al tavolo di legno, intenti a discutere su come arrivare sui
monti
Katart. Il bambino che la mattina avevano conosciuto, era intento a
servire
Lina con cibo, che posava davanti la maga con occhi sconvolti sulla
fame
famelica e vorace con cui spazzolava le pietanze. A ruota, la
seguiva
GOurry, che tra un morso e l'altro, le chiedeva informazioni
o discuteva
con lei riguardo la sua pazza idea di sfidare il demone Gaarv. Lei,
ovviamente,
senza sentire i consigli del ragazzo, rimuginava sulla questione.
"Lina,
forse Gourry ha ragione...sarebbe un
suicidio affrontare un demone del calibro di Gaarv senza un piano e
sopratutto,
senza sapere esattamente il motivo per cui...."
"Ameria,
non dargli ragione. Io so che posso
farcela, so che è rischioso ma ho dalla mia il ragna blade,
che adesso so per
certo di poter usare. Avendo nuovamente i miei poteri, e con i
talismani, posso
sfruttare l'incantesimo per parecchi minuti, sufficienti per me per
ferirlo o,
nel migliore dei casi, sconfiggerlo. ANche ferito, sarebbe perfetto per
noi il
momento per cercare la clair bibble. Spero...."
disse
masticando e riflettendo allo stesso momento
"Lina,
sarebbe meglio evitare uno scontro
diretto e studiare un piano, un modo per guadagnare tempo. Se dovesse
attaccarci......"
"GOurry,
piantala. Lo hai già detto....è una
pazzia, è assurdo e bla bla...."
innervosendosi
con il compagno
"Dico
semplicemente che, essendo così
pericoloso, potresti no aver fortuna come con i demoni che lavoravano
per
lui...."
"Ma
ho vinto....sbaglio??? E inoltre....posso
contare su la spada di luce...no???"
facendogli
l'occhiolino
"NO,
no.....non pensarci neanche.....Silphyll
mi ha detto cosa potrebbe accadere se tu utilizzi
quell'incantesimo.....non
sono d'accordo...."
le
rispose, serio e fermo su quel punto
"COme
sarebbe a dire GOurry.....quindi tu non
vuoi venire con me sui monti???"
"NO,
non ho detto questo....semplicemente,
conoscendoti, so per certo che saresti pronta a fare una
catastrofe.....e
preferisco evitarlo...."
Lina
lo fissò seria e anche interdetta, non
riusciva a controbattere a ciò che il ragazzo le aveva
detto. Di suo, odiava o
meglio 'mal sopportava' la sacerdotessa, nonostante fosse una ragazza
pacata e
dolce. Però non sapeva perchè, la trovava
snervante quando parlava con Gourry,
figuriamoci quando lo avvisava dei pericoli che lei poteva provocare al
mondo!
Posò
gli occhi sul piatto pieno di pane e
formaggi, facendo finta di non aver nuovamente sentito. Ma in
verità, lei stava
riflettendo sulla punizione da dare allo spadaccino per il tono con cui
le si
rivolgeva, per giunta davanti i suoi amici.
Più
volte Ameria le aveva fatto domande scomode su
cosa vi fosse tra lei e il compagno di viaggio, sapeva che sopratutto
Zel aveva
capito la situazione tra loro. Ma odiava far capire, intuire,
nonostante era
conscia del fatto che perfino a lei qualcosa poteva sfuggire, dal suo
controllo. Inoltre, lei e Gourry dimenticavano molte volte che vi erano
anche
gli amici con loro e i gesti, sguardi, segni di intesa tra loro, per
quanto comprensibili
solo a loro, erano facilmente interpretati sa altri come qualcosa di
'intimo'.
Lina sapeva che Zel e Ameria provavano qualcosa, ma tra loro si notava
meno,
sia per i rispettivi caratteri, sia perchè ancora incerti
sui propri
sentimenti. Mentre fra lei e GOurry.....
Tuttavia
ancora una volta, il suo compagno stava
dicendole di frenarsi, di evitare di consegnarsi al nemico. E lei lo
sapeva
bene, quanto si preoccupasse per lei.
Affondò
i denti su una mela rossa, rimuginò e poi
disse
"Andiamo
sui monti Katart, troviamo la clair
bibble e se sarà necessario affrontiamo Gaarv.....se volete
venire, con
piacere, altrimenti, potete restare qui. Io non ho altro da dire...."
finendo
la mela
"Lina,
rifletti. Sai bene che io e Zel,
rispetto a te, on abbiamo molte speranze contro un Dark Lord...sarebbe
un
suicidio....."
supplicò
la principessa
La
maga si voltò verso di lei, con sguardo
funereo, senza però dire una parola. Ache lei aveva ragione,
tutti le stavano
dicendo la verità, era indubbio questo. Però lei,
era ormai decisa e nulla la
avrebbe fermata. E lo doveva a Aqua, quella vecchietta aveva rischiato
la vita
per salvarli e doveva fare come le aveva suggerito. Altre opzioni nella
sua
testa, non esistevano.
"NO,
non cambio idea, ormai dovreste saperlo.
Aqua mi ha detto di andare sui monti Katart e io vado sui monti Katar.
Ora
scusate, ma è megli o fare dei turni di guardia ed inizio
io....."
alzandosi,
raccogliendo qualche mela da portare via
"Lina,
mi sembra una stupidaggine. Puoi
decidere di andare sui monti, va bene, ma lassù
sarà difficile affrontare
demoni e simili.....non è esattamente come un combattimento
qui giù...."
disse
GOurry, facendole capire che arrivati i cima non vi è
possibilità di salvezza, aveva fatto i suoi conti su varie
possibilità nel caso
di attacco
"Cosè,
vi siete coalizzati contro di me??? Vi
siete accordati perchè in maggioranza io decidessi di
lasciare perdere la clair
bibble....non è così???"
urlando
arrabbiata verso gli amici
"Nessuno
ha detto questo, noi
crediamo......"
"NO,
Gourry.......non mi interessa.....se non
volete venire.....fa nulla.....domani mattina andrò
lassù, se volete
venire....."
uscendo
sbattendo la porta
GOurry,
AMeria, Zel e il bambino rimasero a
fissare la porta. Era nel carattere della maga,quello di rimanere da
sola
quando le cose non andavano come voleva lei, o quando sapeva di avere
in parte
torto e cercava di sbollire la rabbia a modo suo. Nessuno dei tre amici
disse
una parola, si limitarono a fissare ognuno un punto immaginario, persi
nei loro
pensieri. POi Zel ruppe il silenzio
"Voi
cosa volete fare...."
Ameria
e Gourry alzarono il viso verso di lui,
erano indecisi. Sapevano che la missione era un rischio, visto che
erano
braccati da quel Dark Lord e che, dopo la difficile sconfitta di
Mazenda e
Kanzel, avevano intuito che erano demoni inferiori e chi li aveva
mandati era
difficile come nemico. ANche per LIna.
Gourry
dal suo canto, non aveva dubbi, l'avrebbe
seguita. Ma sapeva che lui, se non avesse avuto la spada di luce,
sarebbe stato
solo un peso, contro un nemico del genere. NOn sapeva molto di demoni e
dark
lords, ma sapeva che senza magia e le abilità di Lina
nell'utilizzarle, era
solo un peso. Quella spada, quella che in quel momento lui
sfiorò
istintivamente al suo fianco, era l'unica cosa che gli permetteva di
proteggerla, di sapere che fino a quando sarebbe stato in grado di
seguirla,
l'avrebbe protetta con tutte le sue forze. Più di una volta
si era chiesto,
cosa sarebbe stato di loro due, se quella spada non fosse stata nelle
sue mani.
Se per quella spada, che lei bramava, non l'avesse spinta a stargli
affianco,
ritrovando quella che ora era la sua compagna. Cosa sarebbe cambiato?
CHe vita
avrebbero fatto?
"Zel,
io la seguirò....."
disse
calmo alla chimera
"Si
immaginavo....io vorrei seguirla, è
chiaro, però sappiamo bene che un demone è un
demone, un dark lord è un'altro
discorso...."
"Si
Zel, ma....." lo interruppe Ameria
"....Lina sa bene che è molto pericoloso in cima alla
montagna. Potrebbero
attaccarci....."
"Ameria,
lei sa bene quello che fa. Se cè una
persona a cui darei la mano, sapendo si fidarmi....quella è
lei......tu cosa
fai...."
La
principessa parve riflettere, vagliare le
opzioni. Lei aveva paura, era indubbio, ma sapeva che Zel era deciso,
fiducioso
nella maga. Dopo un profondo sospiro disse
"ANche
i o verrò, abbiamo affrontato varie
avventure insieme.....lo faremo anche con questa....."
sorridendo
ai due
Zel
e Gourry si sorrisero all'unisono e tornarono
a guardare la porta. Speravano che lei tornasse sui suoi passi,
sapevano che
era solo il nervosismo a spingerla a comportarsi così.
"Ragazzi,
vado a dirle che ci uniremo a
lei domani. Inoltre, meglio che qualcuno faccia i l turno prima,
così lei possa
riposarsi. Sarebbe dura avere una Lina con questo umore, domani...."
scherzò
lo spadaccino alzandosi
"Si,
è la cosa migliore. Vai prima tu, ti
darà il cambio io fra quattro ore...."
rispose
Zel, adocchiando nella stanza un
giaciglio comodo dove dormire
Gourry
passò vicino il bambino, gli sorrise e gli
diede un piccolo buffetto. Aprì la porta e
allungò il collo per vedere se lei
poteva aver origliato dietro la porta. NON era da Lina Inverse, ovvio,
ma
conoscendola, lui pensava che magari non era andata via e avesse
ascoltato
senza volerlo. Ma lei non era da nessuna parte, a prima vista.
Fuori,
la serata era chiara, un manto scuro
abbracciava tante stelle luminose e la luna e una lieve brezza portava
con se un lieve
odore di terra. E anche di fuoco. Si ricordò che il bambino
aveva detto che il
posto dove si trovavano era povero e che nella zona vi potevano essere
briganti.
Sorrise, che lei avesse deciso di sfogarsi sui sederi dei poveri
ladruncoli
della zona??? Sempre megli o del suo!
Attraversò
una ricca zona di vegetazione, allontanando
con le braccia le robuste piante e gli arbusti selvatici.
All'improvviso, vide
da lontano una flebile luce, fra il fogliame, e proseuì.
FInì in una ampia
radura, dove un pozzo malandato,s embrava aver avuto giorni migliori e
accanto,
vi era un grosso albero abbattuto chissà da quanto tempo. Su
di esso vi era
Lina, seduta a cavalcioni, con una mano aperta per tenere un lighting e
l'altra
per tenere una mela addentata pochi minuti prima. Sentito un rumore,
lei alzò
gli occhi sorpresa, ma divenne seria e quasi scocciata nel momento in
cui lui
comparve davanti a lei.
Si
fissarono pochi minuti, senza dire nulla. POi
lei, tornò a leggere il libro che finalmente lui vide, sopra
il tronco, dove
lei sembrava aver trovato qualcosa di interessante. Le si
avvicinò
"Noi
domani ti seguiremo, sono venuto a
dirtelo....."
fissandola
"Lo
sapevo già, non è da AMeria e Zel
abbandonare quando si è vicini alla meta....."
in
tono piatto
"E
per quanto riguarda me???"
disse
lui con tono di sfida
Lei
lo scrutò gli occhi, alzò un sopracciglio
indecisa
e poi disse
"Tu
mi stai appiccato come una
zecca.....inutile includere anche te......"
Lo
spadaccino iniziò a ridere divertito, era
prorpio da lei dire che erano sempre gli altri. Si avvicinò
ancora e
si mise a cavalcioni anche lui, standole di fronte. LEi alzò
la testa,
infastidita dalla sua vicinanza e lo guardò torvo
"Cosa
cè, non ti piace che la zecca ti stia
vicino????"
le
disse ridendo
"Sai,
le zecche non sono molto
simpatiche.....però se tu dovessi decidere di darmi la spada
di luce, magari
potrei anche sopportare la tua vicinanza..."
rispondendo
piccata
"Ah...ok.....magari
quando sarai
grande...."
sapendo
di rischiare parecchio
"Gourry!!!!"
urlò
lei contrariata
GOurry
rise, poi prese la mela dalla sua mano
velocemente e diede un morso assaporandone il sapore davanti a lei,
facendole
un dispetto. La amga rimase a fissarlo arrabbiata, cambiò
espressione quando
lui allungò la mano per ridarle la mela. Lei invece, avvolse
la mano del
ragazzo con la sua e addentò la mela, fissandolo negli
occhi. Lui la fissò
divertito, diede un altro morso e guardò attorno a se. Era
calmo, quel luogo,
si sentivano solo i grilli e il soffio leggero del vento. Sembrava
perfino
innaturale, si chiedeva come mai lei si fosse fermata a leggere un
libro in
mezzo al nulla. Però, se on aveva avuto voglia di attaccare
briganti....
"Lina...senti..."
chiese, aspettando che
lei alzasse gli occhi, cosa che fece "non è che hai le tue
cose???"
Lei
spalancò gli occhi divenendo bordeaux, si
svegliò dalla sospesa e avvampò di rabbia
"Brutto
idiota, ma che dici......"
"Bè,
il ragazzino dice che ci sono briganti
da queste parti....se tu non sei andata ad arrostirli....pensavo che ti
fossero
venute...."
mordicchiando
la mela, ormai quasi finita
"NO....ho
i miei poteri, per tua
informazione....."
leggermente
alterata
"Ok,
scusa....era semplice curiosità..."
offrendole
l'ultimo morso di mela
Lei
lo rifiutò, allungò la mano dietro di lei e
mostrò al compagno una mela rossa e succosa. Gliela
passò sotto il naso e poi
la portò alla bocca pensando di sfotterlo. Lui
però afferrò il libro, alzò il
braccio e le fece la linguaccia. La mela le rimase a mezz'aria, la
bocca
spalancata e la domanda fissa sul perchè quella sera Gourry
avesse voglia di
essere incenerito.
"Mi
dai il libro????"
digrignando
i denti
"Facciamo
così....se tu riuscirai a
prenderlo....ti regalerò la spada di luce....ci stai????"
A
quelle parole, lei rimase più basita di prima.
Che razza di gioco era???? La perplessità che comparve sul
viso della maga
divertiva Gourry, voelva fare in modo di stancarla e farle venire
voglia di
andare a letto. COn la vitalità che aveva, il toglierle il
cibo e i suoi
passatempi preferiti erano l'unica maniera....quasi le uniche.....
"Gourry....stai
scherzando???"
"NO,
giuro....se conquisterai questo
oggetto...ti regalerò la mia spada....."
"Ok,
qualè il trucco???"
sentendo
odore di bruciato
La
proposta era troppo allettante, considerato che
GOurry amava quella spada e la considerava una cosa
preziosissima.
ALlora, perchè???
"Non
cè trucco....non cè inganno...."
scherzò
"Ok....accetto....ma
se è uno
scherzo..."
"Ok,
s e lo trovarai uno scherzo, hai tutto
il diritto di punirmi....."
Lei
rise, si portò in avanti e allungò il braccio
verso il libro, ma ovviamente, era troppo bassa e il suo braccio era
troppo
corto. Temeva che lui potesse sfruttare la sua vulnerabilità
per farle il
solletico e anche l'idea che potesse decidere di farlo volare dentro il
pozzo....
Lina
si avvicinò ancora, erano a pochi centimetri
di distanza, entrambi a cavalcioni su un troco enorme, soli nel nulla
di
quella piccola foresta.
"Gourry,
non è che è una scusa per
appolparmi???"
domandò
maliziosamente
"Io???
Ma perchè....ti ho dato forse questa
idea???"
tradendo
un lieve sorriso
Lei
approfittò della cosa e si alzò leggermente
per prenderlo, lui le afferrò la vita e la strinse a se. Poi
guardandola negli
occhi, fece un gesto ocn il polso e buttò il libro alle sue
spalle a pochi
metri di distanza, scatenando le lamentele della compagna
"NO,
ma cosa fai...sai quanto costa quel
libro????"
"Si,
nulla...lo hai rubato a quella
bancarelle di cianfrusaglie...ti ho vista...."
facendola
arrossire ancora più di prima
"Ma...non
è vero....."
negò
lei
"Lina,
lo sai che domani sarà un viaggio
pericoloso vero???"
guardandola
negli occhi con una velata
preoccupazione
Lei,
letta la paura di cosa potrebbe accadere nei
usoi occhi, fece un sorriso dolce e gli disse semplicemente
"NOi
due saremo insieme no??? A me basta
questo....non ho paura...."
Lui
sorrise e con un decisione, la spinse
facendola finire con la schiena sul tronco dell'albero, sovrastandola.
COn le
mani sulle spalle del compagno, lei cercò di fermarlo ma
invano. Lui era a
cavalcioni, con il busto sopra di lei. Lei era distesa con le gambe
penzoloni e
i capelli che ricadevano a ciocche ricce lungo la corteccia, verso il
basso. I
loro bacini quasi si toccavano, in una posizione imbarazzante
"Gourry...smettila
dai....."
"E
perchè....colpa tua...."
"Ma
di cosa....mi hai buttato il libro chissa
dove e mi appolpi....cosa vuoi fare...."
cercando
di spingerlo via
"Lina,
secondo te....Ameria e Zel stanno
insieme????"
le
chiese in un soffio, quasi si vergognasse di
dirlo
LEi
si fermò dall'intento di spingerlo via, lo
fissò pochi minuti riflettendo
"Seocnod
me....non proprio....insomma,
qualcosa cè lo so...:"
ridacchiando
furbamente
"Io
credo che quei due....."
lasciando
intendere il seguito
"Lo
so....fanno finta di nulla, ma sono
sicura che quella testa dura di Zel stia nascondendo qualcosa....lui
dice che
non cè niente....."
"E
di noi...lo sa???"
lei
smise di sorridere, un color bordeaux comparve
sulle sue guance e guardò altrove
"AHAH,
on mi dire che ancora ti imbarazzi con
me......"
portando
le mani poggiate vicino la vita di lei,
sull'enorme albero sotto di loro
"Ehm.........."
disse
lei voltando lo sguardo
Gourry
sorrise non stupendosi della cosa. Erano
ormai due anni che si conoscevano e da qualche mese qualcosa era
successo fra
di loro. Complice l'arrivo in ritardo in una locanda, la stanchezza che
aveva
fiaccato i due e il richiamo del letto morbido da parte delle loro
ossa. Ma fu
anche grazie al locandiere che propose ai due di consegnare il cibo in
camera,
dopo che la maga aveva 'gentilmente' chiesto del cibo ma non a un
tavolo. Così
i due, ricevuto il cibo in camera, avevano deciso di passare del tempo
in
camera di lei, per non mangiare da soli. Ed era finita in un modo che
loro,
ancora, non sapevano spiegarsi. Anzi, 'volevano' non riuscire a
spiegarsi. E
altre volte avevano ripetuto la cosa, da soli in una stanza, senza che
il mondo
esterno potesse disturbarli. Avevano scoperto la piacevolezza dello
stare
insieme, tuttavia però, risvegliandosi fianco a fianco,
tornavano a
comportarsi, fuori da quel luogo per loro intimo, come sempre. Anche se
sapevano che, con i due amici, era un pò difficile
nascondere le cose per molto
tempo, sopratutto se avevano a che fare con l'arguzia di Zel e la
voglia di
impicciarsi nei fatti degli altri di Ameria. Negli ultimi tempi, non
avevano
avuto modo di stare insieme anche solo per un bacio, per scherzare
senza
impedimenti, e quel posto così tranquillo sembrava fatto
apposta.
Lui
poggiò la fronte nell'incavo del suo collo rimanendo
in quella posizione per un pò. Poi con il naso che risaliva
verso il mento,
spinse il viso di lei verso l'alto, scoprendo la pelle che lui bramava
di
baciare, mordere. Lei non si mosse, un pò per l'imbarazzo
della cosa, in quel
luogo non 'protetto' come una stanza. Aveva paura, Lina, che qualcuno
dei suoi
amici potesse comparire. Semplicemente, lasciò che Gourry le
baciasse il collo
che la maglietta non copriva per sentire poi le sue labbra umide
dirigersi
verso lo zigomo. Indugiò lui, sulle guance, marchiandole con
baci lenti e
intensi. Voleva portarla a reagire, a spingerla a desiderarlo come era
capitato
altre volte. Sapeva che lei aveva solo bisogno di una spinta, che
bastava un
luogo tranquillo, da soli, e qualche spintarella per trovarsi una Lina
audace e
con meno inibizioni.
Mentre
le sue labbra si decisero a lambire la
tenera pelle vicino la bocca, le sue mani si scostarono dal ruvido
albero e si
posarono sullo sterno della maga, vagando dalla pancia ai seni e
viceversa.
Gourry sentiva sulla guancia destra il respiro bollente e
più affannoso di lei,
mentre cercava di contenersi nel fremere per averla di nuovo a se,
nell'ardere
di piacere con lei. Non sapeva se era la situazione a loro insolita, ma
si
sentiva di smaniare per ogni cosa di lei, ogni lembo di morbida pelle,
ogni suo
sussulto, ogni sua mano su di lui. E sogghignò quando,
minuti dopo i suoi baci,
sentii le dita di lei carezzare il collo e intrufolarsi nel colletto,
per
raggiungere la pelle più delicata della schiena, ove poteva.
Alzò
leggermente il viso per guardarla negli
occhi, leggendo la voglia di restare insieme per un pò, del
bisogno di un 'noi'
che on poteva aspettare, da assaporare l'uno fra le braccia dell'altro.
Lina
alzò la testa e stampò sulle labbra di lui un
bacio così pieno e coinvolgente che lui fece strisciare la
mani sulla schiena
della compagna, per poi spingersi a insinuarle sotto la sua maglietta
facendola
lievemente ridere, inarcando la schiena. Lui trovava la posizione molto
utile,
rispetto al letto, stare a cavalcioni su un enorme albero gli
permetteva di
accarezzarla senza doversi metter e in posizioni scomode. Lo trovava
anche
divertente, lei alla fine era sotto, alla sua mercé.
Sentiva
sotto le dita, i suoi muscoli rilassarsi uno
per uno, seguendo il suo movimento. Più saliva con le mani,
più lei si inarcava
rovesciando la testa all'dietro, servendogli così i suoi
seni au un piatto
d'argento. Lui li vedeva muoversi ritmicamente su e giù,
seguendo il respiro di
lei che veniva intervallato da lievi gemiti. Gli fu impossibile
resistere,
spostò le mani verso la pancia di lei
sempre
sotto la maglietta e sbottonando la camicetta dal sopra con i denti,
facendo
morire lei dalle risate per il modo impacciato con cui lo faceva, le
portò ad
accarezzare i seni piccoli ma sodi e perfetti. Lui li amava, li aveva
scherniti
varie volte, quando li vedeva sempre fasciati, ma dovette ricredersi
quando li
vide nudi, morbidi e sensuali sotto le dita. La maglietta
ormai aperta,
scivolò di lato, dandogli così modo di fiondarsi
su quella carne bianca che
splendeva sotto di lui, alla luce della luna.
Lei
alzò la testa per baciarlo, carezzandogli
con le labbra, anche le guance e la mascella, per portarsi
poi, portate
le braccia dietro la testa per non stancarsi, al suo collo. Le
massaggiava i
capezzoli con vigore e dolcezza insieme, mentre sentiva la lingua di
lei
inumidirgli il lobo dell'orecchio. Deglutì, GOurry, e scese
con la testa a lambire
delicatamente i seni con la bocca, per poi succhiarli avidamente come
se li
scoprisse per la prima volta. Percepii lei muoversi a ogni suo tocco,
bacio,
carezza, in preda alla voglia, al desiderio che ogni fibra
del suo essere
richiedeva, desiderava.
Lina
sapeva che sarebbe finita in quel modo, lo
aveva capito quando lo guardò negli occhi all'inizio,
lasciando andare, per
quella voglia di godimento e appagamento che sapeva le avrebbe dato
l'uomo
sopra di lei. Si sentiva desiderosa di altro, sentiva di volere 'tutto'
di lui,
percepiva distintamente quella voluttà che lui le aveva
fatto conoscere e che
ora bramava disperatamente dentro di se.
Spalancò
gli occhi quando sentì i pantaloni
sbottonati, alzò la testa e lui la fissò come per
chiederle se poteva
continuare. Lei si alzò però a sedere e con
movimenti rapidi, gli sfilò la
maglietta, baciandogli mentre lo faceva, le parti che andavano
scoprendosi,
facendolo sussultare di piacere. GOurry la spinse dolcemente di nuovo
giù, le
sfilò gl i stivali, che li fece volare uno a destra e uno a
sinistra e poi,
lentamente sorridendole maliziosamente, le tolse anche i pantaloni,
lasciandola
solo in slip e con la maglietta aperta. Prima di fare altro, la voce di
Lina lo
fermò
"Non
dovremmo tornare dagli altri???"
chiese
dolcemente mentre gli accarezzava i muscoli
dell'addome
"Ho
detto a Zel che avrei fatto il primo
turno di guardia, tranquilla......."
facendole
l'occhilino
Lei
rise divertita, gli accarezzò una guancia e
poi con la mano spinse il compagno a baciarle la pancia. Lui fece
scivolare, mentre
baciava, gli slip lungo le cosce per poi alla fine toglierle
definitivamente.
lei sentiva i capelli della sua frangia sulla pancia che le facevano il
solletico e poi, sentirli scendere più giù, nelle
sue parti intime. Sussultò di
colpo quando, concentrata sulla pancia per via dei capelli,
sentì lui amarla
nella zona per lei a volte ancora tabù.
Lui
sapeva che lei non aveva ancora lasciato alle
spalle tutti i blocchi e paure legati al suo corpo riguardo certe
'cose' e in
quel momento desiderava portarla all'esaurimento delle energie con
l'altro modo
che conosceva oltre quelli a cui aveva pensato prima, voleva sfinirla
volutamente per godere con lei dei pochi istanti insieme.
Indugiò
parecchio mentre lei ormai aveva perso
ogni briciolo di lucidità, sentiva il piacere quasi
riempirla e non aveva più
modo di contenere i gemiti, le grida di piacere che venivano fuori
senza più
alcun controllo, mentr e il suo corpo andava da solo, seguendo lui e il
suo
'lavoro'. Ormai per entrambi non cèra più tempo
per aspettare, stavano letteralmente
morendo di desiderio, sentivano di volere altro.
GOurry
si sfilò i pantaloni, tornando nella
posizione a cavalcioni, ormai nudo, e si avvicinò a lei che
era ormai quasi persa nel
piacere. Si portò sopra di lei e fu questione di poco,
entrò in lei senza
fretta, sentendo entrambi 'se stessi' unirsi. La frenesia li colse,
facendo
l'amore spinti dalla passione, dall'eccitazione, la frenesia, la
bramosa fame
dell'altro che li inondò completamente per parecchio tempo.
Lei sentiva il suo membro scivolare e muoversi dentro di se in
continuazione, percepiva i muscoli del suo addome sul suo carezzarla a
ogni movimento che lui faceva su e giù e le loro
bocche si sovrapponevano vogliose ogni volta che si incontravano.
Un
orgasmo potente e vigoroso li inondò come un
fiume in piena, riempiendoli di piacere immenso, lasciandoli intontiti
per
alcuni minuti. QUando tutto svanì quasi completamente da
loro, facendoli
tornare alla normalità, lei alzò la testa
"Scusa,
mi è venuto di urlare vero???"
"Diciamo
che.....sono stato bravo...."
ridendo
"Scemo...."
gli
disse scostandogli la faccia con la mano in
preda alle risate, tornando a stendersi ancora leggermente stanca
Un
fragoroso applauso rimbombò attorno a loro,
tante voci urlarono entusiaste e i due si rialzarono frastornati
cercando gli
abiti per coprirsi, senza capire cosa stesse accadendo
"Bravvvviiiiiiiiiiii"
"Siete
stati grandiiiiii"
"Sei
uno stallone amico....."
"un
altro, un altro......"
si
sentiva, mentre tanti uomini spuntavano dai
cespugli.
Una banda di briganti
comparve, accerchiandoli, tutti urlanti e festaioli per la scena a cui
avevano assistito.
Lina,
incavolata, iniziò a sbraitare, mentre Gourry, rivestendosi,
cerava di
calmarla.
Un
altro uomo, sopra un ramo con un bastone in
mano, osservava la scena. Indossava abiti da monaco, enormi boati e
alti fuochi
illuminavano la figura, che sorrideva con gli occhi chiusi. POi
svanì, mentre
diceva
"Al
principe, farebbe piacere sapere cosa
rende Lina inverse....un burattino......"