18/04/2011
7 recensioni- Note dell'autrice -
Presa da un altro lieve momento di ispirazione ho scritto una piccola shot a tema "The Vampire Diaries". Ormai sta diventando un'abitudine.
Ricordo che sono abbastanza nuova alla categoria, che non ho assolutamente letto i libri e che la mia conoscenza si ferma alla serie televisiva.
Ho voluto raccontare un piccolo frangente del diciottesimo episodio della seconda stagione, nel tentativo di dare una mia interpretazione ai pensieri Damon a fronte del silenzio di Elena (strano...in genere parla così tanto!).
Spero possa piacervi.
Thestoryteller
Presa da un altro lieve momento di ispirazione ho scritto una piccola shot a tema "The Vampire Diaries". Ormai sta diventando un'abitudine.
Ricordo che sono abbastanza nuova alla categoria, che non ho assolutamente letto i libri e che la mia conoscenza si ferma alla serie televisiva.
Ho voluto raccontare un piccolo frangente del diciottesimo episodio della seconda stagione, nel tentativo di dare una mia interpretazione ai pensieri Damon a fronte del silenzio di Elena (strano...in genere parla così tanto!).
Spero possa piacervi.
Thestoryteller
The Time's Prisoner
"Io sceglierò sempre te"
Sussurrartelo ancora, guardandoti negli occhi, percependo ogni indecisione, ogni più piccola insicurezza.
Il tuo cuore che accelera, galoppa al suono delle mie parole.
Non puoi mentirmi. Non puoi trattenerti.
Non hai mai potuto.
La rabbia, l'odio, sono sentimenti che mai sei riuscita a mascherarmi. Divengono così intensi da renderti incontrollabile, passionale, impetuosa.
Tu, così misurata e decisa, che perdi ogni freno. Solo con me.
Ne hai terrore. Temi che anche l'attrazione possa divenire così manifesta.
Lo è già, Elena.
Solo tu non riesci a comprenderlo.
Stefan ne è devastato, irritato, quasi rassegnato.
Bonnie tace, senza tuttavia dissimulare le sue convinzioni. Si rivolge a me per salvarti, è consapevole che nessun altro potrebbe davvero difenderti.
Tu, invece, non rispondi. Non lo fa mai, in fondo.
Mi privi di conoscere i tuoi pensieri più profondi, le tue paure più vere, i tuoi desideri.
Cosa pensi?
Cosa c'è nascosto dietro a quel tuo sguardo troppo consapevole?
Lo senti, vero? Lo senti questo fuoco che lento si alimenta, cresce, ci consuma.
Non puoi negarlo. Non ci riesci.
Il dubbio ti assale, ti circuisce, ti rende incapace di esprimere semplici pensieri, utili ragionamenti.
Perché non puoi fare a meno di nasconderti dietro questo serrato silenzio?
Non trovi risposta.
Mi guardi. Lo fai a lungo, quieta eppure inconsapevolmente ardente.
"Buonanotte Damon"
E fuggi, ancora, senza sosta. Non puoi fermarti senza conseguenze.
Cosa accadrebbe altrimenti?
Sei giovane, dopotutto. Non sai di volerlo.
Ti volti, vuoi scappare lontano, abbandonare il dubbio. In questo momento sarebbe davvero troppo affrontarlo.
Solo per questo te ne rendo il beneficio.
"Buonanotte Elena"
Ma un'occhiata ti tradisce. Incosciente, infedele, incapace di sottostare ai tuoi comandi.
Guardi il mio letto.
Troppo semplice carpire l'idea che per un attimo ti ha attraversato la mente.
Quante donne sono state in questa stanza? Quante si sono abbandonate a quelle lenzuola?
Non lo puoi nemmeno immaginare, eppure provi, per un attimo.
Tenti di capire quale impeto deve averle condotte a quell'insana scelta.
Ma non devi sforzarti troppo, vero?
La conosci anche tu quella tentazione.
E quella punta d'ira? Quella durezza che per un attimo sfugge al tuo sguardo?
Non ho mai amato nessuna di loro. Non a costo della morte. Non come te.
Vorresti sentirtelo dire.
Eppure non puoi, intrappolata dalle tue scelte così falsamente immutabili.
Cosa potrebbe succedere se ti lasciassi andare?
Te lo chiedi prima di fuggire lontana, di barricare la tua mente a quella domanda scomoda.
Ti volti un'ultima volta. Senza parlare. Senza sorridere
Neanche sai perché lo hai fatto. Te ne sorprendi.
Eppure è così chiaro.
Sparisci veloce, col cuore in gola, la mente offuscata.
E un'altra notte non si farà attendere, dannata dall'incapacità di trovare pace, prigioniero di un tempo in cui tu non mi appartieni.
Sussurrartelo ancora, guardandoti negli occhi, percependo ogni indecisione, ogni più piccola insicurezza.
Il tuo cuore che accelera, galoppa al suono delle mie parole.
Non puoi mentirmi. Non puoi trattenerti.
Non hai mai potuto.
La rabbia, l'odio, sono sentimenti che mai sei riuscita a mascherarmi. Divengono così intensi da renderti incontrollabile, passionale, impetuosa.
Tu, così misurata e decisa, che perdi ogni freno. Solo con me.
Ne hai terrore. Temi che anche l'attrazione possa divenire così manifesta.
Lo è già, Elena.
Solo tu non riesci a comprenderlo.
Stefan ne è devastato, irritato, quasi rassegnato.
Bonnie tace, senza tuttavia dissimulare le sue convinzioni. Si rivolge a me per salvarti, è consapevole che nessun altro potrebbe davvero difenderti.
Tu, invece, non rispondi. Non lo fa mai, in fondo.
Mi privi di conoscere i tuoi pensieri più profondi, le tue paure più vere, i tuoi desideri.
Cosa pensi?
Cosa c'è nascosto dietro a quel tuo sguardo troppo consapevole?
Lo senti, vero? Lo senti questo fuoco che lento si alimenta, cresce, ci consuma.
Non puoi negarlo. Non ci riesci.
Il dubbio ti assale, ti circuisce, ti rende incapace di esprimere semplici pensieri, utili ragionamenti.
Perché non puoi fare a meno di nasconderti dietro questo serrato silenzio?
Non trovi risposta.
Mi guardi. Lo fai a lungo, quieta eppure inconsapevolmente ardente.
"Buonanotte Damon"
E fuggi, ancora, senza sosta. Non puoi fermarti senza conseguenze.
Cosa accadrebbe altrimenti?
Sei giovane, dopotutto. Non sai di volerlo.
Ti volti, vuoi scappare lontano, abbandonare il dubbio. In questo momento sarebbe davvero troppo affrontarlo.
Solo per questo te ne rendo il beneficio.
"Buonanotte Elena"
Ma un'occhiata ti tradisce. Incosciente, infedele, incapace di sottostare ai tuoi comandi.
Guardi il mio letto.
Troppo semplice carpire l'idea che per un attimo ti ha attraversato la mente.
Quante donne sono state in questa stanza? Quante si sono abbandonate a quelle lenzuola?
Non lo puoi nemmeno immaginare, eppure provi, per un attimo.
Tenti di capire quale impeto deve averle condotte a quell'insana scelta.
Ma non devi sforzarti troppo, vero?
La conosci anche tu quella tentazione.
E quella punta d'ira? Quella durezza che per un attimo sfugge al tuo sguardo?
Non ho mai amato nessuna di loro. Non a costo della morte. Non come te.
Vorresti sentirtelo dire.
Eppure non puoi, intrappolata dalle tue scelte così falsamente immutabili.
Cosa potrebbe succedere se ti lasciassi andare?
Te lo chiedi prima di fuggire lontana, di barricare la tua mente a quella domanda scomoda.
Ti volti un'ultima volta. Senza parlare. Senza sorridere
Neanche sai perché lo hai fatto. Te ne sorprendi.
Eppure è così chiaro.
Sparisci veloce, col cuore in gola, la mente offuscata.
E un'altra notte non si farà attendere, dannata dall'incapacità di trovare pace, prigioniero di un tempo in cui tu non mi appartieni.